Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _i will always believe_    29/08/2014    1 recensioni
Adele è una bella ragazza di 16 anni che però cerca di passare inosservata. I suoi migliori amici Simone e Federica sono estroversi e un po’ matti, così come lei. Beatrice è la fidata compagna di classe e amica di Adele e si aiutano a vicenda a sopravvivere al terribile Liceo Classico. Cosa succederebbe se un giorno Ludovico, compagno bello e stronzo delle ragazze, si accorgesse di Adele? E se aggiungessimo un nuovo corso di acquagym odiato da Adele, il cui istruttore è la controfigura del dio Apollo per la sua bellezza ultraterrena, ma con il carattere strafottente del dio Marte? Adele dovrà sopravvivere agli ultimi due mesi prima della fine della scuola, ma tanti imprevisti e novità non li renderanno semplici.
Ci saranno moltissime situazioni comiche e romantiche, non solo per Dele ma anche per i suoi compagni di viaggio.
Se vi ho incuriositi fate un salto e lasciatemi una recensione. E’ la mia prima storia e spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Hola chicas! Come promesso eccomi qui con un nuovo capitolo che vi assicurò sarà sconvolegente.

Spero vi piaccia, a più giù.

Capitolo VIII “Ti odio … o forse semplicemente mi piaci!”

Nonostante tutto quello che è successo è come se per gli altri nulla fosse accaduto, ognuno vive la proprio vita normalmente senza prestare davvero attenzione a quelle altrui.

Mi sento in balia del destino, come se fossi impotente di fronte al mondo, ma mi rifiuto di non agire; è passato quel tempo in cui ero timida e insicura, incapace di impormi alle persone e agli avvenimenti: io sono padrona del mio destino.

Qualsiasi cosa accadrà la affronterò con intelligenza, senza farmi travolgere.

 

Sono con Simo e Fede nella mia stanza a parlare del più e del meno quando il mio cellulare inizia a suonare al ritmo di “Good girls are bad girls” dei fantastici 5sos. Mi catapulto giù dal letto e rispondo senza nemmeno guardare chi mi sta chiamando convinta si tratti di Bea, in cerca di aiuto visto che domani sarà interrogata di inglese.

“Pronto?” Rispondo decisa.

Dele, pensavo avresti fatto più resistenza a rispondere sai?” Mi dice  ridacchiando un’inconfondibile voce maschile.

“Mancini, Sei tu? Che caspita vuoi? Pensavo fosse Bea!”

Simo si è quasi strozzato con la saliva e Fede, affannata, cerca di aiutarlo.

“No cara, sono un figone dal quale tutte vorrebbero una chiamata.”

“Ma fammi il piacere. Ora riattacco giuro!”

Simo si è misteriosamente ripreso di botto e sorride soddisfatto, Fede lo guarda scocciata.

“No no no,scusa scusa. Ti ho chiamata per un motivo importante giuro!”

“Sarebbe a dire? Non ho tempo da perdere con elementi come te Ludo …” Non sono nemmeno convinta delle mie stesse parole e la cosa sta diventando preoccupante.

“Sai che domani Bea è interrogata di inglese? Ecco anche io e ho bisogno di un 8 per recuperare lo scorso 4. So che tu vai da Dio in questa materia e mi chiedevo se potessi aiutarmi …”

“Oddio ti hanno fatto il lavaggio del cervello, aiuto aiuto. Chiamate un’ambulanza vi prego!” Dico in tono sarcastico, al che i miei amici ormai allarmati mi guardano malissimo.

“Ti prego Adele, ne ho davvero davvero bisogno e di certo non chiamerò la Oberto cazzo!”

“Primo: datti una calmata, secondo: non dire parolacce ogni trenta secondi, terzo: va bene, ma come facciamo, per telefono?”

“Io non dico par … o grazie grazie grazie grazie mille!! No per telefono non ci capirei un ca … ppero.Va bene se sono da te tra tipo un quarto d’ora?”

“Oh ehm, si va bene. Sai dove abito?”

“Sì sì, tranquilla. A dopo, ciao!” Dice e riaggancia, senza nemmeno darmi il tempo di salutarlo.

 

“Adele dimmi che non è come penso, ti imploro.” Mi chiede Simone, non molto contento.

“Falla finita e lasciala in pace, noi ora ce ne andiamo e torniamo stasera dopo cena per sapere tutti i dettagli. Ciao ciao!” Dice Fede prendendo Simo per un orecchio e sparendo dietro la porta.

 

In tredici minuti esatti Ludovico arriva a casa mia e suona il campanello, pessima mossa.

Mia madre accorre tutta felice e vedendolo fa uno dei suoi spaventosi sogghigni soddisfatti, mi ricordano quelli di qualcun’altro …

“Entra pure caro, Adele è in camera sua. Secondo piano, seconda porta a destra. Vai tranquillo!”

“No mamma, sono qui veramente. Ciao Ludo!”

“Ciao …” Ludovico imbarazzato per la seconda volta, una delizia per gli occhi.

“Vieni vieni.”  Gli dico con una certa urgenza nella voce.

“Salve signora …” Saluta lui mia madre avvicinandosi a me con cautela, come una tigre in gabbia.

“A dopo, Ludovico.” Risponde mia madre con un tono di chi sa tutto anche se nessuno gli dice nulla.

Maledizione, dopo mi toccherà spiegarle un paio di cosucce.

 

“Allora Mr-senza-il-tuo-santo-aiuto-sono-fottuto, da dove vogliamo iniziare?”

“Carina camera tua … Me l’aspettavo più infantile” Mi dice sorridendo.

“No, quella fase l’ho accantonata circa 5 anni fa, sai com’è.” Sono solo 5 mesi, ma dettagli.

“Quindi mi aiuterai davvero?”
“No guarda, ti ho fatto venire fin qui solo per farti conoscere mia madre, in un modo alquanto imbarazzante, per poi mandarti via. Certo, idiota! Vogliamo iniziare?”

“Va bene, va bene. Chi è la donna incinta ora?!”
“Te ne sei ricordato …!?”

“Certo, di te non mi scordo nulla. Non potrei nemmeno volendo.”

Panico, stupore, imbarazzo, soddisfazione, orgoglio, felicità. 

“Ok … Iniziamo da Poe?”

“Perfetto.”

 

Abbiamo studiato per tre infinite ore, ma Ludo è stato spettacolare e penso che gli argomenti fossero già anche di sua competenza, per la maggior parte.

“Mi stai prendendo in giro, me lo sento …” Dico sovrappensiero, alla fine.

“Come? Assolutamente no! Che poi, per cosa?” L’espressione confusa di Mancini è un qualcosa di straordinario.

 

Come diamine fa ad essere bello anche con certe espressioni!? Io sembro un lama sdentato santo cielo!

 

“Per tutto. Avevi già studiato, non ti interesso davvero, le cose le sai …” In che casino mi sto cacciando, ca … ppero.

“E’ vero, avevo già studiato, ma mi hai aiutato davvero tanto. Hai risolto moltissimi miei dubbi.     Poi … mi interessi davvero,non so nemmeno perché io te lo stia dicendo, ma mi piaci sul serio, temo. Anzi no, ne sono certo. Ti chiedo quindi di pensarci. So che non hai alcuna esperienza – mi sento morire, perché lo sa?! – e non voglio pressarti, ma almeno pensaci. Sono serio, non avere paura del contrario e per una volta lasciati andare, provaci. Dammi una possibilità.”

“Io … Non so cosa dirti, giuro. Una cosa per certo la so però: in questo periodo sono confusa ed è colpa tua, maledizione. Ti penso anche quando non dovrei, mi chiedo cosa faresti al posto mio in determinate situazioni, mi confondi. Ti odio … o forse semplicemente mi piaci!” Ho sputato fuori tutto d’un fiato, pentendomene un momento dopo. Non ci avevo mai neppure riflettuto su davvero, eppure sentivo come un doloroso bisogno di dire quelle parole.

 

 La verità mi travolge come un treno in corsa: Ludovico Mancini mi piace.          

 

Lui è sconvolto, ma i suoi occhi brillano come mai li avevo visti fare prima.

Ad un certo punto si sporge dalla sedia e mi stringe forte a sé, come se avesse bisogno di una conferma, come se io fossi la sua ancora in un momento di tempesta.

Siamo rimasti così per non so quanto tempo, l’uno stretto all’altra in pace con  noi stessi.

Dopo un tempo che mi è sembrato infinito si stacca e mi guarda intensamente, come per chiedermi il permesso di baciarmi. Il mio primo bacio.

“Ludo, sarà un disastro. Non ho mai baciato nessuno, non ti piacerà e farò un casino e ti farò schifo io e …”

“Shhh silenzio. E’ impossibile che una cosa del genere accada; mi piaci ogni giorno di più dal primo giorno di quarta ginnasio. Ho aspettato così tanto perché questo accadesse ed ora è vero. Parli del tuo primo bacio come se fosse una problema, ma non è affatto così. Sono due anni che ti osservo e che chiedo agli altri se hai un ragazzo, uno che ti sta dietro o che so io. Tutto per il terrore che qualcun’altro potesse fare quello che io agognavo e non potevo avere. E’ un onore poter avere il tuo primo bacio e nemmeno te ne accorgi. Mi stai facendo il più bel regalo che io abbia mai ricevuto.”

Dice e senza lasciarmi rispondere mi si avvicina e posa le sue labbra sulle mie.

Pensavo che in un momento del genere avrei avuto mille pensieri in testa: “Cosa devo fare, come mi devo comportare …” ma niente di tutto questo è vero. Tutto viene naturale.

Prima baci delicati e poi sempre più desiderosi e passionali. Mi sento dannatamente felice e desiderata, come se sentissi il bisogno di restare attaccata a lui per il mio ossigeno personale.

Sicuramente faccio qualcosa di sbagliato, è normale, ma non me ne preoccupo. Gli piaccio per quello che sono: nonostante il mio carattere schifoso, il mio fisico poco prorompente, la mia inesperienza e non solo. Gli piaccio e lui piace dannatamente tanto anche a me.

 

Non so per quanto tempo ci baciamo, ma non è abbastanza. Mi stacco con il respiro affannato e in preda ad un assurdo imbarazzo nascondo il viso tra le mani, come per nascondermi.

 

E’ stato meraviglioso e voglio rifarlo ora, per sempre. Senza smettere mai.

“Sei stata fantastica, giuro. Non sto mentendo. Avevi già baciato qualcuno?” Mi chiede sornione.

“Idiota. Ho fatto un casino … ma apprezzo lo sforzo. Grazie, di tutto!” Dico sorridendo.

Lui mi fa alzare dalla mia sedia e mi mette a cavalcioni su di lui. Che imbarazzo,eppure è così nuovo ed eccitante.

“Vuoi provare a uscire con me quindi?” Mi chiede speranzoso.
“Pensavo fosse scontato.”
Dico e con l’adrenalina ancora in circolo gli prendo il viso tra le mani e lo avvicino al mio, baciandolo.

Eccomi qui! Allora che ne dite? Siete sconvolte oppure in qualche modo ve lo aspettavate? Cosa succederà in futuro nelle vite dei nostri protagonisti? Ovviamente per scoprirlo dovrete continuare a leggere!

Ora però siamo seri, devo darvi un annuncio: questa domenica partirò per Dublino dove starò per due settimane, di conseguenza non potrò pubblicare prima del mio ritorno.

Il prossimo capitolo però è già pronto quindi come metterò piede a casa la prima cosa che farò sarà pubblicarlo.

Che ne dite quindi in queste settimane di commentare e recensire, per dirmi  cosa ne pensate, darmi suggerimenti e opinioni o per farmi delle domande? Risponderò il prima possibile a tutti, promesso.

Come incentivo e regalo per l'attesa forzata vi lascio qui uno spoiler sul prossimo capitolo ;)


Dal capitolo IX “Se giudichi le persone non hai il tempo di amarle”:

"[...] Mi sono reso conto che mi hai completamente fottuto il cervello e pure gran parte del cuore.” Sputo fuori tutto d’un fiato.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _i will always believe_