Il giorno dopo piove e lo prendi come un segno.

Ancora non sei del tutto sicuro di non esserti sognato l’aquila-Patronus, ma quello che è certo è che ti sei svegliato alle quattro del mattino in sala comune, farfugliando cose senza senso su amanti e re. Ti sei trascinato a letto e sei riemerso dalle lenzuola che era ormai mezzogiorno.

I tuoi amici ti hanno lasciato dormire. James aveva l’ultimo allenamento prima delle vacanze e gli altri saranno sicuramente andati a vederlo. Non capisci perché Matilda li faccia allenare a fine maggio, ma probabilmente centra con il fatto che non sono riusciti a vincere la Coppa, quest’anno… e questo è il modo in cui l’adorabile Capitana ottiene la sua rivincita. Facendoli sudare e sgobbare fino all’ultimo.

Calci via le coperte, inciampando nel casino che i tuoi compagni di stanza si sono lasciati dietro.

Per vendicarti, decidi di fregare a ognuno di loro qualcosa da indossare.

E così, mezz’ora più tardi, esci dal dormitorio con addosso i jeans nuovi che James si è comprato a Londra a Pasqua, ma che non ha ancora avuto occasione di indossare, la camicia grigia di Remus, convinto che stia molto meglio a te, e le Converse bianche di Peter, sogghignando all’idea di quanto si sporcheranno con l’acquazzone che c’è là fuori. Solo il mantello è il tuo, quello te lo ha regalato Dorea l’estate che sei andato a vivere dai Potter.

Uscendo dal castello, saluti distrattamente Marlene, che sembra impegnatissima in una fitta conversazione con Dorcas, ma non senti quello che dicono.

Il tuo sguardo è puntato verso l’orizzonte, verso la Foresta.

Alla fine hai deciso che non era un sogno, o che quanto meno vale la pena controllare.

Anche solo per rifiutare l’offerta.

Cammini spedito sotto la pioggia, osservando con un sorriso sghembo sul volto le Converse di Peter diventare marroni a poco a poco. Non l’hai ancora perdonato del tutto per essere stato, con le sue affermazioni, la causa del litigio di ieri.

-C’è nessuno?- gridi a un certo punto, sentendoti un idiota sotto il diluvio. –Ehi?-

E, proprio quando te ne stai per andare, una figura emerge dal limitare degli alberi.

-Non pensavo saresti venuto, Black.-

La voce è la stessa, sei sicuro sia lui, ma solo adesso la colleghi a un volto.

-Vanderbergen- sibili, calandoti ancora di più il cappuccio sul viso, notando lui fare lo stesso. –Perché mi volevi incontrare? Se non ricordo male, l’ultima volta che ci siamo visti eri piuttosto determinato a uccidermi.-

-Se non ricordo male, anche tu- ribatte mellifluo lui, facendosi più vicino. –Ma ciò che è passato è passato. Qui e ora si parla di affari. E di accordi.-

-Cosa potresti mai offrirmi, tu? Niente giri di parole, vai al dunque.-

-Oh, me ne basta una, di parola.-

Inarchi un sopracciglio.

-Deirdre- sussurra Vanderbergen, un ghigno sul bel viso.

-Che cosa…?-

Lo senti sghignazzare e sai di avergliela data vinta.

-Diciamo che siamo entrambi interessati al fatto che la ragazza non faccia più parte della vita di Arcturus. Tu per i tuoi scopi, io per i miei- dice, girandoti attorno. Fai per aprire bocca, ma lui riprende a parlare. –No, non ti dirò quali siano. Solo, accontentati di sapere che voglio esserti alleato e che non sto mentendo- conclude, allungando una mano diafana verso di te.

La stringi con diffidenza, senza staccare lo sguardo dai suoi occhi verdi.

-Hai già un piano?- chiedi.

-È più un’idea che un piano, al momento. Ma diciamo che so dove colpire, per farli separare. Tu, da parte tua, devi aspettare il mio segnale per fare la tua mossa. E non fallire. Ci sarà una sola occasione, vedi di non sprecarla.-

-Non lo farò.-

-Oh, questo si vedrà. Sei famoso per essere piuttosto inconcludente- ti sfotte, mentre tu serri i pugni per evitare di rispondergli.

-Allora, come saprò il “quando”?- chiedi, cambiando discorso.

-Sarà la Woe stessa a contattarti, ma solo se tu avrai fatto la prima mossa. Quel Quaderno che possiedi, ne ha uno anche lei, ne sono certo. Non se ne separa mai, anche se non l’ho mai vista scriverci nulla. Mandale un messaggio. Quando il tempo sarà maturo, ti risponderà.-

POV LOGAN

Quando ritorno in sala comune sono così euforico che quasi non mi rendo conto di Arcturus e Deirdre che limonano su uno dei divanetti. Evito di chiedermi come lei sia entrata, una Woe fidanzata con un Black potrebbe fare molto di più che entrare nelle Case degli altri.

-Ma come diavolo fate?- esclamo, sedendomi accanto a loro. –Respirate dalle orecchie?-

Arcturus si mette a ridere e Deirdre gli poggia la testa sulla spalla.

-Tu non hai altro da fare?- mi prende in giro lui.

Scuoto la testa, calciando via le scarpe e slacciandomi il mantello, scrollandogli capelli bagnati in faccia.

-Assolutamente no. Ma voi fate pure, non mi date fastidio.-

E mi obbligo a sogghignare, a non permettere alla mia maschera di crollare.

-Senti, magari ci vediamo dopo- suggerisce Deirdre e per un attimo sono tentato di rivalutarla. Forse non è così stupida come credevo.

Ma non devo pensare così. Arcturus può essere o mio o suo, non ci sono vie di mezzo. Più tempo passa con lei, meno tempo dedica alla nostra Causa e io non voglio aspettare ancora.

Saremo Mangiamorte, insieme.

Insieme.

Per sempre.

Mi sento un po' una ragazzina idiota a pensarla e questo mi da sui nervi, ma questo è Arcturus per me.

È l'adrenalina del suo sorriso, dello sfiorargli la gamba, il braccio e poi sorridergli, fingendo un incidente.

Sono i sogni di gloria, che culminano sempre con lui, io e il Signore Oscuro, per spazzare dalla Terra la feccia e finalmente costruire un mondo migliore..

È sapere di avere un piano, per la prima volta della mia vita. Sapere che c'è effettivamente qualcosa che posso fare, che la mia vita dipende da me e me soltanto.

Mi allungo sul divanetto, prendendo il posto che prima occupava Deirdre e sorrido per il simbolismo nascosto e noto solo a me. Poi allungo un braccio oltre lo schienale e il mio cuore salta un battito quando Arcturus si abbandona contro di me.

-Dimmi che ti diverti a fare il terzo incomodo- sospira, stirandosi il collo. -Dimmi che lo fai apposta, perché se no il tuo tempismo è veramente qualcosa di assurdo.-

Sogghigno e non gli rispondo.

-Sei tremendo, lo sai?-

-L'ho sentito dire.-

-Allora, c'è qualcosa di cui volevi parlarmi?-

-Oh, le solite cose... Come va tra te e la signorina?- chiedo, cercando di mantenere un tono vago. -Le hai già detto del nostro... uhm... progetto?-

-Parli dell'iniziazione? Sai, non è proprio il nostro usuale argomento di conversazione... Tu non sei mai uscito con una ragazza, ma sai, di solito si usano altre frasi per fare colpo.-

-Oh. E immagino anche altre lingue- lo sfotto, giocherellando con il colletto della sua camicia. È un gioco pericoloso, lo so, ma l'idea di averlo così vicino e non poter fare niente mi uccide.

-A proposito di lingue.. No, in realtà non centra nulla- ridacchia, girandosi verso di me, -ma mi spieghi perché non sei mai uscito con nessuna? Dico, hai la fila persino tra le Grifondoro e le Tassorosso...-

-Stiamo davvero parlando di questo?- rido nervoso, cercando disperatamente di cambiare argomento.

-Sì, insomma, a parte me sembra che tu non abbia alcun amico!-

-Togli il sembra- lo correggo, "e modifica amico in qualcos'altro" completo nella mia testa. -Ma sai, da quando è successo quel casino di mio padre... Non è che sia proprio dell'umore.-

-Ok, e questo era quest'anno. Ma gli scorsi? Davvero non c'è una ragazza che ti interessi?-

Mi gelo, indeciso sul cosa rispondergli.

Avrei il coraggio di dirgli la verità, sentirmi rifiutare e continuare a vederlo giorno dopo giorno?

La risposta è no, dannatamente no. È no da due anni, da quando... Da quando Arcturus ha smesso di essere solo il mio migliore amico.

-Nessuna- rispondo quindi, ingoiando la realtà.

-Ma fai poco il superiore!- mi prende in giro, alzandosi. -Passeggiata nel parco?- propone, porgendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi.

E io sorrido, stringendogliela.





















Inathia's nook:

Ed eccomi qui :) lasciatemi gongolare qualche minuto per essere riuscita a connettermi per pubblicare. E poi dite che non vi voglio bene... (no, non è vero. Era per dire, lo so che mi amate quanto io amo voi).
Tornando al capitolo, lasciatemi dire che è uno dei miei preferiti. Sì, lo so, non è normale, perchè la storia è mia e quindi dovrebbe piacermi tutta... Ma c'è così tanto Logan in questo <3 <3 e un Logan che mostra le sue due facce: quella pubblica, il Vanderbergen disposto a tutto per raggiungere i suoi scopi, e quella privata, il Logan che si accontenta anche solo di poter stare accanto a Reg. Ma quanto sono pucciosi??
Oh, e aspettatevi grandi cose dal prossimo capitolo :) dico solo che il caro Black jr avrà un POV con i fiocchi (AnnaPotter sei stata avvisata ;P)
E poi, lasciatemi spendere due paroline sulla vendetta dei vestiti di Sirius. Notare che lui continua a considerare la causa del litigio con gli altri Peter.... ricordatevelo. Il gruppo è di nuovo unito, ma non saranno mai come prima. 
Bene, detto questo vi ringrazio per le recensione della scorsa settimana e spero nei vostri numerosi commenti :) 
bacio enorme e alla prossima settimana