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Autore: cyrusHope    29/08/2014    1 recensioni
un nome e un cognome, Selena Gomez. Non è la solita ragazza di Beverly Hills, non ama leggere riviste alla moda, non ama fare shopping, non ama stare ore e ore allo specchio prima di andare a scuola: la West Beverly. Un vero lusso, la scuola che tutti voi sognate, ragazzi ragazzi e ragazzi.
Per una stupida scommessa si trova a fare i conti con lui.
Una scommessa che le cambierà la vita.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Selena Gomez, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Sel’pov.
Come poteva essere Jason l’uomo che mia mamma vedeva tutte le sere.
Non ci posso ancora credere, mi strabuzzo gli occhi e cerco di ritornare alla realtà.
Non vi ho mai raccontato come i miei dolci genitori si sono divorziati separandosi per sempre? Volete sapere la storia? Accomodatevi.
Era il giorno di natale di due anni fa, la mia famiglia era tutta riunita per le feste. Il momento del dolce era arrivato, i miei genitori brindarono alla famiglia, ad una famiglia unita dopo tutti i problemi economici che avevamo avuto. Ma quando mio padre divenne capo di un’azienda importante avevamo così tanti soldi da comprare un intero stato.
Mia mamma non fu molto d’aiuto in quei periodi di crisi, andava sempre in giro e nessuno sapeva mai dove andava.
Dopo che tutti gli invitati se ne andarono mia madre salii in camera da mio padre e cominciarono a litigare, avevo 14 a quell’epoca. Abbastanza grande da non poter subire questo strazio andai in camera e vidi mia madre per terra a piangere e mio padre che bolliva di rabbia.
“Che succede?” chiesi non sapendo cosa pensare.
“Niente tesoro, torna a letto ne parliamo domani” mi disse mia madre portandomi a letto.
Era sempre stata forte per me ma dentro soffriva come nessuno mai.
È proprio vero che il sorriso è la miglior maschera per nascondere il dolore.
Il giorno dopo mio padre non c’era più, e per la prima volta vidi mia mamma a fare colazione da sola. Mio padre aveva una relazione con una donna incinta, mia madre le sere che usciva andava a trovare questa donna aiutandola spacciandosi per una domestica.
Per un anno mio padre l’aveva presa in giro, come fai a vivere con una persona che ti ama mentre tu ami un'altra persona?
Da quella sera di natale non ho più rivisto mio padre e non ci tengo nemmeno.
Mia madre ricominciò a lavoro come avvocato e cominciò a frequentare altri uomini, tra cui Jason.
Jason non mi è mai piaciuto, i soliti miliardari che si credono importanti perché hanno tanti soldi. Jason iniziò una relazione con mia mamma, niente di serio solo sesso e basta. Ma grazie a lui non riuscii più a vedere mia madre. Grazie a lui mia madre era diventata una persona superficiale che le importavano solo i soldi.
Ritorniamo alla realtà:
“Jason” esclamai.
“Amore, non pensavo fossi qui” disse mia madre vedendomi a salutare.
“Io non posso credere che tu sposi questo mostro” gli dissi negando un suo abbraccio.
“Tesoro..” mi disse accarezzandomi la guancia.
“Lasciala stare tesoro, ha solo bisogno di tempo io intanto me ne vado” disse prendendo il suo cappotto ed aprendo la porta.
Appena la chiuse corsi in camera, la mia vita era un totale disastro ora.
Grazie mamma!
 
 
 
Amanda’s pov.
 
Oggi alle due si sarebbe tenuta la competizione a porte chiuse contro la squallida Lexi.
Preparai il rituale che facevo prima di ogni gara, anche quelle insignificanti.
Frullato di fragole fatto.
Yoga fatto.
Guardare film ragazze nel pallone tutto o niente fatto.
Il mio rituale è avvenuto con successo, prendo la mia divisa appena stirata dalla mia domestica e la indosso spruzzandoci quel poco di profumo che basti.
Trucco e via.
Le ragazze sono sempre puntuali e con il nostro pulmino raggiungiamo la palestra dove si terrà la gara, lo scontro finale.
Ci preparammo nello spogliatoio e appena raggiungemmo la palestra notai che le tribune erano occupate da tutti i ragazzi del mio e del suo liceo che facevano il tifo.
Jasmine corse in bagno a vomitare.
Altro che competizione a porte chiuse a porte apertissime.
Ritornammo negli spogliatoi.
“Ok ragazze, ce la possiamo fare. Non dobbiamo prenderci dall’ansia di perdere davanti a tutte quelle persone. Calma e sangue freddo ok?” a quanto pare le parole del capitano non hanno bastato per colmare l’ansia.
“Quando siete pronte schiappe!” disse Lexi interrompendo il nostro momento di panico.
“Siamo nate pronte” dissi guardandola prima di scomparire.
“Vedete quella faccia. È il viso di una nemica che pensa di poter vincere su tutto ma questa volta vinceremo noi. Alzate quei culi mosci e andiamo!” dissi prendendo in mano la situazione, sarebbe stata la vittoria più entusiasmante della West Beverly.
Ci pitturammo di nero le guance, pronte ad annientare Lexi e la sua squadra.
Quando entrammo un boato si estese in tutta la palestra e negli spalti c’era anche la migliore amica di Selena sonounaleccaculo Gomez insieme al suo fidanzatino Jessie scopamiallistante Mccord.
“Che la sfida abbia inizio” dissi mettendo in posizione la squadra.
 
Lexi cominciò a ballare una coreografia niente male, ma quando agitava quel suo culo mi veniva voglia di vomitarle in faccia tutta l’insalata mangiata oggi a pranzo.
“Come noi volete diventare, ma tutto quello che sapete fare e agitarsi e sculettare!” disse Lexi finendo il suo pezzo.
Tocca a noi.
La nostra coreografia fu riempita da urli, applausi e incoraggiamenti e i nostri salti erano perfetti, meglio che nelle prove.
“Siamo i migliori e mi dispiace solo per voi, le nazionali ci stanno aspettando e con voi ci stiamo solo annoiando, se pensate di abbattere noi fanculo è la risposta per voi. Noi ce ne andiamo con il coraggio in mano.”
Dissi uscendo di scena con la mia squadra, quella gara era uno spreco di tempo per le selezioni dei nazionali e loro non mi avrebbero tolto un'altra possibilità di vincere.
 
 
Selena’s pov.
 
Rimasi a casa quel pomeriggio, avrei voluto davvero vedere Amanda sonolatroianumerouno Bynes cadere dalla piramide, ma anche se è duro ammetterlo è un bravo capitano.
Emy dopo la gara era venuta a raccontarmi tutte le novità e se c’era stato qualche ferito durante l’esibizione, ma aimè niente da fare.
“Devi uscire stasera” mi disse mettendomi una mano sulla ginocchia.
“Non ne ho molta voglia” le dissi girandomi dall’altra parte del letto.
“Invece devi venire, c’è il famoso falò stasera della West Beverly, non puoi perdertelo!” mi disse sorridendomi, ma visto che non reagivo per niente alla sua proposta, mi lasciò in camera da sola per un’ora circa.
“Eccomi, sono tornata” mi disse con in mano 3 sacchetti pieni non di sicuro di cibo.
“Questo è per te, questo per me” disse tirando fuori un bellissimo vestitino corto e stretto color corallo.
“Non ne ho voglia ti ho detto!” dissi sistemandomi le lenzuola.
“Alza quel culo Sel e subito prima di chiamare rinforzi” mi disse prima di alzarmi dal letto perché lei.
“Ti starà benissimo questo colore” era un rosso bello forte e molto corto.
“Susu provalo” mi disse prima di spogliarsi e mettersi il suo.
 
In due ore ci preparammo per andare al falò, ci truccammo e pettinammo proprio come voleva Emy.
Ci venne a prendere Jessie con.. Liam.
Sinceramente non ero molto felice di vederlo dopo quello che era successo, ma mascherai la mia disapprovazione con un semplice ciao accompagnato da un sorriso.
“Sei bellissima stasera” mi disse prendendomi per mano fino alla fine del viaggio.
La serata era molto movimentata e la gente incominciava già a bere senza pietà, il mio sguardo però si posò su Justin che si lasciava strusciare da Amanda.
Una scena alquanto disgustante!
Allora presi Liam e lo avvicinai a me, lo baciai. Come avevo previsto, Justin mi notò e si avvicinò a me, cioè a noi.
“Allora Liam come ti butta?” disse ubriaco marcio, mentre stringeva a se Amanda.
“Meglio che a te di sicuro” disse liam prendendomi la mano. 1 a 0 per me.
“OHOH, sei in cerca di botte?” disse Justin continuando a ridere come un matto.
“No e tu? Sei in cerca di puttanelle da aggiungere alla tua lista? Ah no, ne hai gia trovata una” disse Liam sicuro di se. Ops 2 a 0 per me.
“Puttana sarà la ragazza che tieni per mano, apri gli occhi Liam” disse Amanda separandoci e passando con Justin.
“Come ti permetti?” urlò Liam attirando l’attenzione di tutti.
“Mi permetto eccome, mi hai dato della troia e io non posso difendermi? Che hai Liam paura di me?” disse ridendo e sistemandosi gli orecchini.
“Ho bisogno di bere” dissi andando a prendere un bicchiere di birra, lasciando quella atmosfera imbarazzante.
 
 
Justin’s pov.
 
“Eccoti qua 10 euro, proprio come mi avevi chiesto! Ora dammi la roba” gli dissi prima di strappargliela dalla mano.
Avevo bisogno di fumare finchè non avrei più rivisto Liam e Sel baciarsi.
“Amore come stai?!” mi chiese Amanda, era così dolce e sexy con me.
“Bene, ho bisogno solo di stare solo” le dissi prima di andarsene lasciandomi un bacio leggero sulle labbra.
Quando mi trovai per terra sulla spiaggia mi resi conto che mi era arrivato un pugno in pieno viso. Un nome LIAM.
“Che cazzo fai amico?” gli chiesi alzandomi o almeno cercando di alzarmi.
“Amico? Adesso mi chiami così?” mi tirò un altro pugno e li fu KO.
“Stai lontano da Sel capito?” mi disse prima di andarsene e lasciandomi solo sulla morbida e fredda spiaggia della California.
Con le ultime parole che avevo risposi alla domanda di Liam.
“Mai, sarà mia.” Dissi prima di addormentarmi.
Amanda’s pov.
 
La mattina fu devastante, avevo ancora il mal di testa dovuto a tutte le birre bevute ieri sera. Che serata!
“è la segreteria telefonica di Justin, non sono disponibile piccola ma se sei sexy ti richiamerò” è la quinta volta che provavo a chiamarlo ma non mi rispondeva e scattava sempre questa segreteria del cazzo.
Per fortuna oggi non c’e la scuola, una cosa positiva dopo ieri sera.
“Eeehi, dormigliona sono le 10 dove eri finita? “ mi chiese Annie al telefono.
“Scusa è che la serata di ieri mi ha straziato” dissi mettendomi i pantaloncini da jogging.
“Corsettina al parco?” mi chiese, le risposi di si e mi preparai.
Cucù, trucco, shorts e maglietta.
Annie arrivò subito a casa mia, già bella e pronta, cominciammo a correre per tutto il parco vicino a casa mia.
“Justin?” mi chiese
“Non l’ho più sentito da ieri sera e sono un po’ preoccupata a dire la verità!” dissi correndo ancora più veloce.
“Stai tranquilla, sarà da qualche parte a fare baldoria dopo tutto questo è il weekend” mi disse sorridendomi.
Aveva ragione, di sicuro Justin era da qualche parte a divertirsi con qualche bella ragazza che gli struscerà addosso. Assorta dai miei pensieri andai contro a qualcuno, alto, occhi azzurri, capelli biondi e muscoloso. FAVOLOSO!
“Scusami non ti avevo vista” mi disse aiutandomi ad alzarmi.
“Tranquillo, come vedi sono ancora viva!” dissi scherzando e si mise a ridere.
Se ne andò senza nemmeno chiedermi come mi chiamavo oppure il mio numero, la gente della California sta dando i numeri.
“Guarda guarda chi c’è “ dissi sorridendo divertita.
“Oh amanda sonounatroia Bynes, che piacere vederti due volte di fila!” mi disse squadrandomi da capo a piedi.
“Oh, eccola qua la puttana che si fa due ragazzi contemporaneamente, ma ancora uno ha scelto me!” dissi sorpassandola.
“Mi fai solo ridere, pensi davvero che Justin sia preso da te? Ahahha ma smettila Amanda, apri gli occhi ti sta solo usando per me” mi disse avvicinandosi ancora di più.
“Non tutto gira intorno a te Gomez, ricordatelo!” le dissi prima di andarmene.
Quella ragazza è proprio un peso sociale.
 
“Lalalalalalla” ero abituata a cantare sotto la doccia dopo la mia solita corsa della domenica, appena uscii trovai compagnia nel mio letto.
“Non pensavo di trovarti qui oggi” gli dissi togliendo casualmente l’asciugamano, si avvicinò sempre di più a me.
“Dopo ieri sera non riuscivo a non pensarti! “ mi disse lasciandomi un bacio lento e sensuale.
Che mi importa di Justin, in quel momento volevo solo lui.
 
 
Sel’s pov.
 
“L’ho incontrata anche al parco, che sfiga che non ho” dissi a Emy che stava mangiando i pop corn appena tolti dal microonde.
“Lasciala perdere, ora hai Liam e Justin non sa cosa si perde” mi disse tranquilizzandomi.
“Justin non mi piace Em, mi fa solo schifo provo disgusto…” mi interrompe con un segno della mano.
“…E amore” disse, le lanciai un cuscino in pieno viso e lei stette zitta.
“Allora mi sono sbagliata!” mi disse ironicamente.
 
  • driin driin
 
qualcuno bussò alla porta, andò ad aprire Em che era più presentabile di me.
Appena uscita dal bagno con degli shorts strappati e una maglietta che mi arrivava all’ombelico, una coda fatta di fretta andai a vedere chi era.
“Em chi è?” chiesi.
“è la polizia Sel, stanno cercando Justin!”
“Che cosa?”
 
 
 
 
 
 
 
Cari lettori, eccomi qua con un altro capitolo, prima di tutto grazie mille per le vostre recensioni, dove sarà finito justin? E chi è l’uomo misterioso di Amanda?
recensite e vi svelerò tutto.
baci
 
  
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