Los
Angeles(California)
Lavanderia di Mr. Lee
Una donna dai lunghi capelli neri, occhi verdi e
lineamenti orientali fece il suo ingresso. Si chiamava Miyuko e cercava
l’A-TEAM. Ecco il motivo per cui si era recata lì.
-Buongiorno!-disse entrando
-Buongiorno- rispose l’uomo con un vago accento
cinese- Le posso offrire qualcosa?-
-Ecco…vede…io…- Miyuko non sapeva che
dire,
infondo cosa le diceva che quello non fosse altro che un agente
federale
travestito?!
-Lei cerca l’A-TEAM, non è così?-disse
il cinese
-Come lo sa?!-
-Molti cinesi in Vietnam, io conosco!- poi
aggiunse – perché cercare A-TEAM?-
-Vede…ho bisogno del loro aiuto. Sono una
giornalista del “new York
times”, conducevo
un’indagine per un servizio su degli yakuza spietati,
appartenenti alla
famiglia Shigame e.. -
- L’ hanno scoperta!- continuò l’uomo
per lei
-Già, la cosa terribile è che hanno rapito mia
figlia-disse tra le lacrime- la piccola Sakura ha solo sette anni-
s'interruppe
a causa dei singhiozzi.
-Mi spiace…-asserì rammaricato l'uomo-
Potrà
incontrare A-TEAM a quest’indirizzo alle 19
d’oggi!- le porse un foglio
-Grazie mille!- prese il foglio ed uscì dalla
lavanderia.
Bar Sunshine,
40° strada ore 19.00
Miyuko osservava l’insegna del bar indecisa sul
da farsi, poi entrò. “Un locale molto
accogliente!” si ritrovò a pensare. Si
accomodò al bancone ed ordinò un analcolico.
Pochi minuti dopo fece il suo
ingresso un uomo sulla quarantina dall’andatura barcollante.
“Già ubriaco!”
pensò lei.
-Buongiorno John!-disse il tipo al barista.
-Ehi, amico! Cosa ti è successo?! Direi di averti
già visto ben tre volte nella giornata d’oggi!-.
-Niente di che! C’è ancora quell’ottimo
scotch?-
il barista gli diede il bicchiere e mentre l’altro lo beveva
gli disse:
-Ehi vacci piano! È il sesto che ti scoli oggi!-.
-Davvero?!-.
-Si! Davvero! Ed in più devi ancora pagare…-.
-Certo, certo…-poi volse uno sguardo verso Miyuko
che lo stava guardando e le disse sottovoce- Lei cerca
l’A-TEAM, non è vero?-.
-Si! Ma…- Lui la zittì con un segno della mano-
-Mi segua!- e lasciarono il barista a parlare da
solo.
- Siete voi l’A-TEAM non è così?-
chiese lei
raccogliendo un po’ di coraggio.
- Indovinato!- le rispose quello - e non si
preoccupi Mr. Lee ci ha già raccontato tutto!-
- Quindi…-
- Quindi…quanto è disposta a pagare?- le chiese.
- Ecco, questo è tutto quello che ho!- e gli
porse una borsa. Il tipo la diede ad uno dei due uomini che, dopo
averne
osservato l'interno, gli disse: - Ehi Hannibal! Sono 150 000 $!-.
- Bene!- disse togliendosi la parrucca e
accendendosi un sigaro, provocando un sorriso divertito nella donna- Ha
appena
ingaggiato l’A-TEAM!-.
Una volta fuori dal locale
Hannibal disse: - Ehi Sberla! Ci servirà il Matto! Vallo a
prendere!-
- Hannibal! Che vuol dire che ci servirà il
Matto? Lo sai che io non volo specialmente se a guidare
l’aereo è lui!- disse
P.E.
- A Tokyo non abita il Doc? Non vorresti fargli
una visitina?- gli chiese Hannibal
- Hannibal non m’importa se c’è il Doc,
IO NON
VOLO!-
- Come vuoi tu!- disse Hannibal continuando a
fumare il sigaro con il solito sorriso di chi ha qualcosa in mente.