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Autore: Love Girl    29/08/2014    3 recensioni
Il padre di Kagome si è indebitato con la Yakuza e, mentre Kagome e Sota erano a casa della cugina Sango, tutta la famiglia muore "accidentalmente" e loro si ritrovano in orfanotrofio.
Pochi mesi dopo la Yakuza scopre che loro sono ancora vivi ma non gli danno peso perché sono solo dei bambini e non sanno nulla sugli imbrogli fatti contro il padre.
Intanto lo zio, il padre di Sango, cerca di adottarle ma fa una brutta fine, mentre la madre di Sango muore di depressione.
Così i 4 bambini si ritrovano soli ed abbandonati, dove, per non farsi separare, fanno dispetti a chiunque cerchi di adottarli.
Intanto Kagome nutre un forte desiderio di famiglia, che pian piano diventerà una vera e propria fissa.
Un giorno, all'età di 14 anni, Kagome e Sango, insieme ai due fratellini di 12 anni ciascuno, tornando da scuola, incontrano due teppistelli, InuYasha e Miroku.
Cosa succederà? E se la Yakuza si intromettesse ancora? E se ci fosse un mistero che avvolge i quattro orfani? E se la chiave la avesse Kagome? Vi ho incuriosito? Bene allora leggete e recensite in tanti mi raccomando, un bacione!
Baci
Love Girl
P.S. grazie choppy_choppy
Genere: Malinconico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cacciatore di stelle

Per favore…

-AHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!! MI SONO SVEGLIATA TARDI, FARÒ TARDI A SCUOLA GIUSTO IL GIORNO DEL MIO COMPLEANNO!!!!!!! AHHHHHHHHHHHH!!!!! SOTA, KOHAKU, SANGO, SVEGLI… ehy, ma dove cavolo sono?- mi guardo attorno, nella stanza semivuota “saranno andati a scuola senza di me…” penso e sconsolata scendo giù per un morso alla colazione e una fuga prima che la signorina Kurai mi veda.
-Ah! Finalmente ti sei svegliata, Kagome!- dice Sango guardandomi con aria di rimprovero –scusa, Sango… ma te potevi chiamarmi, no?- la vedo fulminarmi con lo sguardo -È QUELLO CHE HO FATTO, SCEMA! MA TU DORMI COME UN GHIRO!- e mi getta contro il bento e una brioche –mmmm… bella colazione per il mio compleanno…- rabbrividisco all’occhiata di Sango che mi fa intendere si sta per trasformare in Jack lo squartatore – ah si? E spiegami… CHE CAZZO DI COLPA C’HO IO CHE TE RONFI!?!?! ORA MANGIA E ZITTA!- eseguo mentre Sota si avvicina a Sango –Cuginetta… stiamo facendo parecchio tardi… la professoressa ci metterà una nota… io e Kohaku andiamo…- e si volatilizzano insieme, mentre poco dopo anche io e Sango siamo alle pazze corse.
Arriviamo finalmente a scuola ma con mezz’ora di ritardo. Bussiamo e apriamo –scusi professoressa, abbiamo perso la metropolitana e…- la prof ci fulmina –Higurashi, sempre voi! Filate IMMEDIATAMENTE a posto prima che chiami le vostre fam… ehm…- la prof si ammutolì dispiaciuta –sedetevi, su- annuiamo talmente tristi che non diamo peso neppure al dolore alle gambe o al fiato corto.
XXXXXXXXX
Lezione finita….
Sospiro, per tutta la giornata pensavo alla mia famiglia, oramai non ricordo nulla di loro, ne vero nome, ne aspetto, ne voce, solo ciò che raccontavo a Sota da piccolo, ma non ricordo quando mi successero ma solo quando le raccontavo… che brutta sensazione… raccolgo i libri, butto il bento ancora intatto nella spazzatura e, insieme a Sango esco dalla scuola media, dove ci stanno aspettando Sota e Kohaku che sono usciti appena il bidello ha suonato la campanella, per loro è facile, fanno solo la prima media, noi dobbiamo fare gli esami invece… So per certo che i miei pensieri ora combaciano con quelli della mia cugina gemella.
Saluto con un bacio i piccoli e insieme andiamo a casa. Stamattina, mentre correvo, ho visto una grande casa su cui avanti c’era un albero e su un ragazzino che sembrava addormentato, così decido di passarci vicino, ma non entro in quella casa. Il ragazzo è ancora lì su… ODDIO E SE È MORTO? Decido quindi di andare a vedere, ma lo sento respirare, avvicino titubante una mano sul suo petto e lui si sveglia –oh, scusa…- dico impaurita –lui mi fissa a bocca aperta, poi ghigna –tsk, Kikyo, sei ancora viva, eh, veccia strega? Come mai sei tornata? E perché hai finto di morire??- mi guarda irato –Ki...Kikyo? scusi, ma chi è Kikyo?- dico confusa mentre il tizio mi fulmina con gli occhi –KIKYO SMETTILA DI DIRE BALLE!- lo guardo stranita –ma allora sei scemo forte, marmocchio! Ho detto non sono Kikyo!!- vedo uscire un ragazzino dagli occhi nero-grigi della nostra età –Vedi, maledetta? Ti sei tradita, mi hai chiamato marmocchio, Kikyo mi chiamava così! Va via, maledetta!- lo guardai adirata mentre sentii quel ragazzo dire –InuYasha finalmente ti sei svegliato, erano 5 giorni che non aprivi gli occhi… ehy, buongiorno, splendore- dice poi riferendosi a me e stringendomi a sé come se ci conoscessimo da secoli o come se fossimo una coppia –bellezza, sai, io ho una malattia incurabile… vorrebbe essere la madre dei miei figli- dice poi toccandomi il sedere –CHEEEE?????- strillo troppo scioccata per muovere un muscolo mentre Sango viene verso di me –Kagome ma che…. KAGOOOOME!!! CHI CAZZO È STO TIPO CHE TI STA A TOCCARE?!?!- urla mentre da a schiaffi il ragazzo che appena la vede mi lascia subito –scusi, signorina, sono stato un vero maleducato, non mi sono presentato, Miroku Daisuke, al vostro servizio- dice guardandomi come in una muta preghiera di silenzio e baciando la mano a Sango come se fossimo nel Sengoku. Vedo Sango arrossire –noi siamo Kagome e Sango Higurashi e se non vi dispiace dobbiamo tornare in orfanotrofio prima di una lavata di capo- dico io salutando Miroku e guardando in cagnesco InuYasha, anche se tra me e lui, per il nome, il cane è lui, e correndo a tutta velocità verso Sota e Kohaku.
Torniamo all’orfanotrofio, ma Rin ci dice di farci vedere vicino al supermercato perché lei ha detto alla signorina Kurai che noi eravamo li per comprarle del miele per il suo mal di gola, motivo per cui oggi ha saltato scuola. Facciamo come dice, ma mentre siamo là… incontriamo InuYasha e Miroku, ma questa è sfiga!
-buongiorno, donzelle e… fanciulli? Chi sono?- chiede Miroku –lui è il fratello di Sango, Kohaku, mio cugino, e lui è Sota, mio fratello- presento io mentre i miei fratelli si presentano ai due –dove andate?- dice Miroku –al supermercato, voi?- InuYasha mi guarda in modo strano, ma non gli do peso –passeggiavamo… e ci chiedevamo… ma… ci tenete proprio a stare in orfanotrofio? So che trattano male e… volevamo che venivate a stare con noi e i nostri amici…- io sono titubante, Sango ci pensa, Sota ha gli occhi che brillano e Kohaku, più maturo di Sota, capisce che non sono cattivi e ci chiede di accettare. Guardo Sango e insieme annuiamo –bene, raga…zzi? Si vabbè parlo con voi che siete grandi, vi accompagniamo un attimo a prendere alcune vostre cose, non tutte oggi, e andiamo a casa- annuisco e torniamo all’orfanotrofio, ma, siccome è una fuga, entriamo dal retro, precisamente dalla nostra finestra, la stessa stanza di Rin, che ora è di certo in cucina. Faccio la scaletta su Sango, mi arrampico sul bidone dell’immondizia e con un salto mi aggrappo a una scala mignon che tiro giù e si allunga, che è attaccata al davanzale della mia finestra. Solo ora mi accorgo di avere ancora la gonna della divisa e che sotto ho un InuYasha che è incazzato e un Miroku maniaco, arrossisco e, appena la scala tocca terra mi abbasso la gonna e salgo con la mia famiglia su in camera e piano togliamo i libri dagli zaini e mettiamo abiti e io metto anche il mio carillon. Tutti scendono dalla scala con gli zaini, anche il mio, e poi io richiudo dalla mia stanza la scala e con un salto precipito sul bidone, per poi avvicinami al gruppo. Non sapevo che avevo fatto rumore e che Akitoki si era affacciato in tempo per vedere me e Sango andare via con le ombre dei nostri fratelli avanti, non aveva però visto InuYasha e Miroku.
Appena lì vedo un ragazzo di circa 18 anni venirci in contro e… brrr, mamma mia che freddezza che ha questo ragazzo –ragazze lui è il capo della nostra Gang, Sesshomaru, dentro ci sono Koga e Ayame, non date peso alle loro smancerie amorose. Ci dovrebbe essere anche la sorella di InuYasha e Sesshomaru, Shihori, ma è partita ieri per qualche mese…- disse Miroku facendoci entrare, ma mentre stavo per entrare io, lui mi ferma e dice –poi, splendore, non mi avete più risposto… mi darete l’onore di un figlio con voi?- “n-no… non doveva parlarmi di figli… già sento le lacrime… no no dai Kagome non piangere ti prego” mi dico mentre fiumi d’acqua minacciano di scorrere dai miei occhi. Guardo Sango che capisce al volo, allontano in malo modo Miroku e vado dietro la casa oramai in lacrime. Miroku mi guarda allibito –ma che… ho detto…?- chiede mentre Sango sorride malinconica –nulla, Miroku, non è colpa tua, ma… non so come spiegarlo, il problema di Kagome…- poi viene verso di me abbracciandomi e io mi stringo forte a lei in singhiozzi.
Vado in camera con lei e lì mi accovaccio sul letto fregandomene della gonna e mi ascolto in lacrime il carillon. Solo allora vedo InuYasha fissarmi –Kikyo tutto ok?- dice preoccupato, ma di risposta ha un cuscino in faccia –NON MI CHIAMO KIKYO, MALEDIZIONE! CHIAMAMI KAGOME! Per… per favore, ti prego, chiamami Kagome…- sorride –ok…- lo vedo poi sghignazzare -…Kikyo!- ringhio e gli butto un altro cuscino dietro, mentre lui si allontana ridendo di cuore. Appena chiude la porta però improvvisamente anche io scoppio a ridere. Tutto sommato… non è stato un mal compleanno.
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Oggi ho visto una ragazzina… era identica a Kikyo… mi ha toccato e stranamente mi sono svegliato dalla potenza dei sonniferi che prendevo appena mi svegliavo, e devo dire che quando Miroku ci ha provato come sempre mi sono anche un po’ incavolato, ma a lui sembra piacere la cugina, Sango, è per lei che mi ha convinto e ha convinto tutti gli altri a farle venire a vivere da noi. Mi sono divertito molto però a vederla saltare come una pazza per entrare in camera, e soprattutto mi è molto piaciuto vedere quel che aveva sotto la gonna… ODDIO STO DIVENTANDO COME MIROKU!!! NOOOO!!!!!! Vabbè capirai, sono umano anche io… solo che poi mi ha fatto un tale imbarazzo quel rigonfio nei pantaloni che sempre aumentava di più e non riuscivo a spiegare… e dire che pensavo di risolvere chiedendo a Miroku, ma quello è scoppiato a ridere a crepapelle. Inutile bonzo corrotto… se non fosse figlio illegale di un bonzo e una donna oramai defunta forse non sarebbe così… e il bonzo di cui è figlio è corrotto come lui, meno male non tutti sono così se no poveri noi!
Mi ha rimasto però perplesso molto il suo comportamento quando ha sentito Miroku chiederle un figlio… ok lo shock, l’imbarazzo, la figuraccia fatta… ma scoppiare a piangere… quando poi è entrata in camera sua ho visto Sesshomaru scuotere la testa contrariato.
Quando sono entrato in camera sua era accovacciata, con tutta la gonna alzata o quasi, e già risentivo quel formicolio, così non mi sono avvicinato ma sono rimasto sulla soglia a fissarla finché non si è girata e non ho visto che piangeva ancora e che aveva un carillon che suonava attaccato al ciondolo che porta al collo –Kikyo, tutto ok?- so che non si chiama Kikyo ma mi viene spontaneo chiamarla così e poi mi piace quando si arrabbia, infatti improvvisamente ho ricevuto un cuscino in piena faccia e un urlo che diceva –NON MI CHIAMO KIKYO, MALEDIZIONE! CHIAMAMI KAGOME!- io intanto me la godevo dal divertimento, ma poi si è fatta piccola piccola come un agnellino e ha detto –per… per favore, ti prego, chiamami Kagome…- mi ha fatta tanta tenerezza, così, per farla ridere, ho detto un –ok… Kikyo!- sghignazzando e poi ridendo e ricevendo l’ennesima cuscinata in faccia. Chiudo la porta e, come volevo, la sento ridere. Sorrido allegro e mi ricordo del mio “problemino” e richiedo minaccioso a Miroku il suo aiuto e, dopo altre mille sue risate finite poi con un mio pugno, mi suggerisce una doccia gelata a marzo… brrr maledetto freddo di 30 marzo… ma come fanno Sango e Kagome con quelle minigonne?! Mi faccio la doccia ed esco, chiedo poi agli altri che ne pensano dei 4 nuovi, Koga sembra molto “contento” dell’arrivo di Kagome, ci avrà puntato su gli occhi, mentre Ayame non è altrettanto felice, anzi. Ma chi più mi sconforta è Sesshomaru che, dopo la reazione esagerata e misteriosa, le urla e poi la risata appena sentita da parte di Kagome la crede pazza… ma secondo me non è vero… cioè, la risata e le urla le so perché le ha fatte, il pianto… ci sarà un perché, ne sono certo! Comunque, a parte Kagome, gli altri hanno fatto una buona impressione, educati e corretti i ragazzi, bella, simpatica e con la testa sulle spalle Sango. A un tratto sento un -AAUGURI KA-CHAAAAAN!!!- da parte dei tre orfani venire dalla stanza di Sango e Kagome e poi un timido –grazie- sussurrato da Kagome. Quindi… è il suo compleanno e lei piange? Ah no, non lo posso sopportare, ora ci penso io, tanto sono ancora le 8 di sera e facciamo in tempo a fare qualcosina.

   
 
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