Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Giulia_Dragon    29/08/2014    2 recensioni
Eclipse non ha più niente. Non è più un angelo ma non è nemmeno un demone. È un angelo caduto dalle ali nere screziate di quel poco di bianco che gli resta. Il suo destino si lega a quello di Alice. Un'assassina. Per lei Eclipse è disposto a tutto anche a rinunciare a sé stesso
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Lemon, OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Capitolo 6: Un aiuto sospirato

Un vento leggero si sollevò su Milano accogliendo
il nuovo giorno. Eclipse era in piedi sul tetto del
Castello Sforzesco e fissava il panorama della città
che stava per svegliarsi. Kurai, e con lui Alice, parevano
scomparsi nel nulla. I primi raggi del sole iniziarono
a fare il loro ingresso sul panorama del mondo.
Il giovane angelo non riusciva a capire come avesse
potuto essere così stupido. Rosalie l'aveva seguito
e lui non se ne era nemmeno accorto.
-Cerchi la ragazza vero?- domandò una voce di
ragazzo. Eclipse si voltò di colpo. A poca distanza
da lui c'era un angelo più o meno della sua età.
Alto, capelli biondissimi e occhi azzurri. Vestiva
un paio di jeans e una felpa rossa della Rams 23.
-Si Diego, cerco la ragazza. Cosa ci fa un angelo
puro come te con uno come me?- chiese il giovane
fissando il suo interlocutore.
-Mi manda l'Arcangelo Michele, se vuoi ritrovare
la ragazza non è in Italia che devi cercare- rispose
Diego.
-Dove devo andare allora?
-Tokyo. è lì che Kurai ha portato Alice. Si è già
macchiata di molti omicidi, se vuoi salvarla è
lì che devi andare- affermò Diego sparendo.
Eclipse non parlò mentre l'altro scompariva.
Ora aveva un punto dove cominciare. Anche
se non sapeva come arrivarci, a Tokyo.
Volando solo con le ali, non ci sarebbe
mai riuscito. In quel momento gli venne
un idea. Non poco lontano da dove si trovava
lui viveva un marinaio insieme al figlio, forse
lui avrebbe potuto aiutarlo.
Saltò giù dal tetto e corse velocemente verso
la casa dell'uomo. Doveva agire in fretta.

****
Konradin guardò fuori dalla finestra notando
un ragazzo che correva verso casa sua.
Una strana sensazione s'impossessò del ragazzo.
Quello che stava arrivando non era un umano,
ma nemmeno un demone, o un vampiro.
Era a metà tra un angelo e un demone: un
caduto. Rientrò in casa chiamando a gran
voce suo padre Hans.
-Papà sta arrivando un angelo- disse il giovane.
-Un angelo? Cosa vuoi dire?- domandò l'uomo.
Konradin non fece in tempo a rispondere che
bussarono alla porta.
Hans andò ad aprire e si trovò davanti Eclipse.
L'uomo strabuzzò gli occhi. Quel giovane lui
l'aveva già visto.
-A-Axel?- Hans era sbiancato, come se avesse
visto un fantasma. Eclipse non capiva, ma
si sforzò di ricordare il volto di quell'uomo
che gli pareva famigliare.
-Non mi riconosci? Sono io Hans, ero amico
di tuo padre Harry- disse l'uomo. In un
secondo Eclipse lo riconobbe.
Hans era un uomo con i capelli castani e
gli occhi chiari, mentre il figlio Konradin
era più chiaro del padre per quanto riguarda
i capelli e gli occhi grigi.
-Vieni dentro dobbiamo parlare- invitò l'uomo.
Eclipse raccontò ai suoi ospiti il motivo della
sua venuta.
-Vuoi un passaggio per arrivare a Tokyo, bene
si può fare- disse Hans dopo che ebbe ascoltato
il racconto del giovane.
-Grazie Hans, ma non ho soldi per pagare-
-Tranquillo. Konradin! Vai a Venezia e prepara
la nave. Io e te Axel prepareremo tutto da qui-
ordinò svelto Hans. -A Venezia ci arriveremo
tramite un passaggio segreto che da qui porta
al porto-
Eclipse sorrise. "Tokyo sto arrivando!"

 
  
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