Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: anonymus_00    30/08/2014    2 recensioni
Premetto che questa storia è completamente diversa da qualsiasi altra che io abbia mai scritto: è un cocktail di comicità, battute, momenti romantici e dolci ma anche scene a raitings arancione scuro, senza contare scene di parodia eccetera eccetera. Insomma, se avete voglia di una storia che vi faccia ridere, o quantomeno, sorridere, questa fa per voi.
In breve: Zoe è una ragazza normalissima, è la sua coscienza che non è normale. Il primo giorno di liceo può presentare molte novità, ma soprattutto nuove strade da percorrere, il problema di Zoe è che queste strade le si presenteranno tutte contemporaneamente, quale sceglierà di seguire?
L'amico ritrovato, il ragazzo cotto di lei, le bad girls...preparatevi ad entrare nel mondo di Zoe
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 III Capitolo

-Ma in questa scuola c'è qualcuno di normale?- questa domanda mi stava ronzando in testa da un po' e ora, finalmente, ero riuscita a tirarla fuori davanti al ragazzo che, dopo essermi sembrato un gran figo, mi sembrava un gran pazzo. Non so quale dei due sia meglio, in fodno io coi pazzi mi trovo bene. La parola "Devil" mi rimane sospesa nella testa fino a che non esce il mio commento:
-Ah si capisco...in effetti devono essermi sfuggiti i cornini. Ah no scusa, forse quelli sono opera della tua fidanzata.-
Okey, questa era pessima e vedo la sua bocca inclinarsi verso il basso.
-Scusa- non è nei miei standard scusarmi, ma questa volta mi rendo conto che forse è il caso.
-Sai, saresti una Devil perfetta- 
La sua pazzia sta degenerando, devo allontanarmi prima di finire male. 
-Ah davvero?- comincio ad alzarmi -Lo prendo come un complimento- faccio qualche passo verso il marciapiede -Sai, forse dovremmo conoscerci meglio, tu che dici? Ma ora, ecco, ora devo proprio andare, sai, mi aspettano per un rito satanico, devo sgozzare una capra, o un bambino, non ricordo. Forse un cucciolo di capra.-
"Ma che diacolo sto dicendo?" Non mi rispondo, perchè, prima che possa farlo, una risata argentina attira la mia attenzione.
E' Hell che mi guarda con due occhi quasi in lacrime, in lacrime per la risata che gli spezza il fiato.
-Scusa, so cosa stai pensando, che mi manca qualche rotella...- "Qualche" penso io "Molte!"
-...Ma questa è una piccola "tradizione" della nostra scuola. Come sai, ogni scuola ha i suoi secchioni, i suoi bravi ragazzi che sono i cocchi dei prof e poi ci sono
quelli che non fanno i compiti e che, insomma, hai capito no?-
A poco a poco comincio a capire e non mi sembra più così taaaanto pazzo.
-Qualche anno fa, prima che io arrivassi in questa scuola, è nata l'abitudine di divedersi in due gruppi: Angel e Devil. E' inutile che ti dica chi è che fa parte di un gruppo e chi dell'altro. All'inizio del nuovo anno, ai primini, viene proposto di entrare in una, o nell'altra fazione. Loro hanno ventiquattr'ore per decidere, naturalmente non sono costretti ad entrare, c'è un sacco di gente che non appartiene a nessun gruppo e che vive lo stesso. Non so se ho reso bene l'idea- 
-Quindi- riassumo io -Ci sono gli Angel che sono i bravi ragazzi e i Devil che sono quelli "cattivi", se entri in un gruppo escludi l'altro-
-Esatto, ci sono alcune regole che ci dividono dagli altri.-
-Ma, esattamente, essere un Devil, cosa comporta?-
-Ottima domanda- sorride lui -Detta così potrebbe sembrare che i Devil non sono altro che dei bulli, ma, anche se ci sono Devil così, non è questo il senso principale; i Devil sono coloro che non si limitano a dire sempre di si alle regole della scuola e dei professori, come fanno gli Angel, il quale motto è "bisogna imparare a dare ai professori ciò che si aspettano di sentirsi dire", noi no. Se c'è qualcosa che non ci sta bene, ci facciamo valere, noi sfidiamo i professori, sfidiamo l'autorità della scuola. Non siamo "cattivi", noi non ci battiamo per ciò che potremmo avere.-
Mi sembra che ci sia una morale in tutto ciò.
-Gli Angel, invece, sono tutti i perfettini che lustrano le scarpe ai prof solo perchè dovrebbero avere l'autorità di "insegnanti". Noi non abbiamo paura di prenderci un tre sul registro per aver difeso un nostro compagno. Certo...anche noi dobbiamo avere i nostri lati da diavoli: non troverai mai un Angel che non fa i compiti, che fuma o che slata un giorno, o più, di scuola, mentre noi Devil facciamo anche queste cose.-
-Tutti possono essere ammessi?-
-Inizialmente si, a tutti veniva proposto di entrare, ma da quando le classi della scuola sono aumentate si attua una selezione preliminare, in pratica osserviamo a grandi linee i nuovi arrivati e decidiamo a chi proporlo, penso che funzioni così anche per gli Angel. Ah...probabilmente quando saprenno che ti ho proposto di entrare nella mia fazione arriverà un Angel a mostrarti quanto sia bello scegliere la strada della ragione. Sta a te scegliere.-
-Posso anche non scegliere giusto?-
-Certo, ma sarebbe un grave errore- e, dopo avermi strizzato l'occhio, sparisce al di là della strada.
Saranno finiti gli incontri assurdi? A quanto pare riceverò anche un Angel, ma dopo? Sono finite le sorprese?
Vedendo che ormai non c'è più nessuno, decido di incamminarmi verso casa, anche perchè ormai ho accumulato abbastanza pensieri che mi accompagnino durante la strada.
Il pensiero che mi affascina di più è quello delle cosiddette "fazioni". Sebbene all'inizio il ragazzo mi sia parso matto da legare, man mano che è andato avanti con la spiegazione mi sono interessata e ora sono sicura che entrerò a far parte di un gruppo. Scarto di pari passo le Bad Girls, che tral'altro non sono nemmeno una vera fazione. A quanto ho capito sono nate l'anno scorso e non hanno mai avuto molti seguaci, e ora che sono state bocciate me le sono ritrovate io in classe. I Devil mi affascinano, ma ora non resta che sentire la versione di questi presunti Angel. 

PV. Andrew
Sapevo che Zoe sarebbe stata nella mia stessa classe, ma non avrei mai pensato che mi avrebbe fatto così tanto effetto.
A poco a poco riaffiorano tutti quei ricordi che avevo cercato di scacciare con la fine della quinta elementare; il suo sorriso, la sua euforia, il nostro primo e unico bacio che sono riuscito a rubarle prima che sparisse per sempre dalla mia vita, o almeno così credevo, e invece, adesso, quando meno me lo sarei aspettato, adesso che finalmente l'avevo rimossa, adesso torna a farne parte. E questo mi infastidisce; non voglio sentire i suoi discorsi su come ho rovintato la mia vita, non voglio sentire le sue paternali sul fatto che fumare fa male, non voglio che mi faccia pentire della vita che ho scelto, perchè prima che lei arrivasse io stavo bene, e ho intenzione di continuare a esserlo: essere felice, incurante del mondo attorno a me. Sono cambiato Zoe, non sono pià quel bambino che hai conosciuto, e se tu sei rimasta la stessa a me non importa, io con te ho chiuso. Ho cancellato i miei ricordi di te una volta, non mi sarà impossibile farlo di nuovo. 
Addio Zoe.

PV. Edward
Hell? ma come diavolo mi è venuto in mente? D'accordo che dovevo dare un'aria di mistero, ma nessuno chiamerebbe mai suo figlio Hell, inferno. Solo nei film i personaggi cattivi hanno nomi da cattivi.
La mia squadra vuole Zoe nel gruppo. Ha la stoffa del Devil, si vede subito. Ma la domanda è: si schiererà con noi, o con quei pidocchiosi Angel? Non ci vuole molto a capire che tipo è; è una ragazza in gamba, è una che mette impegno in tutto ciò che fa, il che comprende anche la scuola, credo. Ma chi è che ha detto che i Devil non possano studiare? Sarebbe un Angel perfetto, pronta a dire di sì a chiunque glielo chieda, ma anche i Devil possono dare una mano. Ciò che ci distingue davvero dagli Angel è che noi sappiamo ciò che vogliamo, è questo che porterà Zoe dalla nostra parte alla fine, lei non rinuncerà ai suoi ideali solo per abbassare la testa e dire di si a qualcuno più forte di lei. 

PV. Zoe
Arrivo a casa, suono il citofono. Lo suono due volte. Alla terza capisco che posso suonarlo finché voglio, ma nessuno verrà mai ad aprire perchè nessuno è qui. Che bello, i miei genitori si sono dimenticati di me il mio primo giorno di scuola. Ma possibile che nessuno sapesse che faccio orario ridotto?!
Per la prima volta maledisco il fatto di avere una villetta; se fosse un condominio potrei suonare al primo che capita e fari aprire almeno il cancello, così da potermi sedere, come minimo, sugli scalini. E invece, dopo aver lanciato la borsa dall'altro lato, comincio a scavalcare. Non è la prima volta che mi ritrovo a farlo, ma sempre c'è il timore di infilzarmi le punte sopra del cancello in una gamba. Sorrido a questa sciocchezza; perfino un bambino sarebbe capace di salire qua.
Metto il piede sulla cassetta della posta e mi tiro su, facendo leva con le mani. Mi giro lentamente e salto dall'altra parte. 
"Fa che mio fratello si sia dimenticato la porta aperta"
Naturalmente so che non sarà assolutamente possibile, se la dimentica aperta praticamente tutti i giorni, beccandosi così ogni giorno una sgridata, ma di sicuro oggi avrà avuto un'illuminazione divina che l'avrà portato a chiudere quella maledetta serratura.
Infatti, come volevasi dimostrare, la maniglia fa su e giù senza però aprire la porta.
Mi siedo sui gradini e faccio la cosa che tutti dovrebbero fare quando rimangono chiusi fuori di casa il primo giorno di scuola, è una cosa normale in fondo, no? In poche parole: mi giro i pollici.
Questa è una frase che leggo sempre nei libri e ogni volta mi trovo a chiedermi: ma perchè cavolo uno dovrebbe mettersi a girarsi i pollici? Ecco, ora lo so.


Una volta finita la cena, dove ho riferito, sorvolando su molti particolari, la mia giornata, e dopo aver aiutato a sparecchiare, mi chiudo in camera.
Quando ho un libro in mano, il mondo attorno a me si fa sfuocato e potrebbe anche finire senza che io me ne accorga. Quando leggo entro in nuovi mondi dove vivo incredibili avventure, storie d'amore passionali e catastrofi impressionanti.
Durante la giornata può succedere qualsiasi cosa, ma niente può impedrimi, alla sera, di sprofondare tra le pagine di un'avventura. Ricordo volte in cui, in ospedale, i medici dovevano strapparmi i libri a forza perchè ritenevano che dovessi riposare e non capiscono che per me, leggere, è come sognare. 
Quella notte la luce nella mia stanza rimase accesa fino a tardi, fino a che il sonno non ebbe la meglio e il libro, piano piano, centimetro dopo centimetro, scivolò dal letto.
A sentire il tonfo sul pavimento mi tiro su di scatto. Non sia mai che un libro possa rimanere dimenticato su un freddo pavimento. Solo dopo averlo sistemato delicatamente sulla libreria posso concedermi di dormire.

***
Ciao a tutti! Allora allora allora? Il mondo di Zoe si sta facendo abbastanza interessante per voi? Angel, Devil, Bad Girls...ma non finiscono più? Spero che questo cap vi sia piaciuto come a me è piaciuto scriverlo...fatemi sapere ;)
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: anonymus_00