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Autore: Faby_Directioner_for_ever    30/08/2014    1 recensioni
Io: “AAAAH!” urlai cadendo per terra
“AAAAAH!” urlarono loro
X: “ E tu chi sei?” disse un ricciolo
Io: “ Chi siete voi, invece!”
X: “ Noi abitiamo qui!” disse un castano con gli occhi azzurri
Io : “ Io abito qui!”
X: “ Nah! Noi abitiamo qui da più di trent’anni!” disse uno biondo
Io: “ Beh io abito qui da ieri!”
X: “ Harry non possiamo parlare con i vivi! Verremo puniti se ci scoprono!” disse il castano
Io: “ Con i vivi?! Ma voi …”
X: “ Lo so!” rispose quello che doveva essere Harry
X: “ Dai, ti ricordi l’ultima volta: “Oh! Ho la casa infestata dai fantasmi” e bam! Si suicida. Risultato: due
anni rinchiusi in prigione! Insomma lo sai che noi fantasmi non possiamo parlare con loro!” disse il biondo indicandomi
X: “ Senti, ci fai un favore? VATTENE VIA!” disse Harry
Io presa dalla paura, scappai via scendendo al piano inferiore.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Eravamo in viaggio, io, mio fratello maggiore di 18 anni , mia sorella minore di 4 anni e mio padre. Lasciammo la nostra città e tra pochi minuti saremmo giunti a destinazione.

Io:“Ma dovevamo proprio traslocare?”

Papà: “Dovevamo Cristina, non avevamo altra scelta, se non quella di abitare in questo paese. Ma sono sicuro che il paese vi piacerà, vi farete nuovi amici e presto vi troverete al vostro agio!”

Fabio: “ Ma se è un paesaggio sperduto!”

Papà: “ Ecco siamo arrivati! Potete scendere!”

Scendemmo tutti dalla macchina. Chiusi lo sportello e osservai la casa: era antica, di colore rosa andato a male (?) , con degli spruzzi di bianco. Era un abitazione da tre piani, dalle finestre non vi si intravedeva nulla talmente erano scure. Ai suoi piedi c’era un giardino verde con qualche margherita selvaggia qua e là e infondo un’enorme albero che faceva ombra ad una panchina di pietra. Di notte la casa doveva far paura, dato il cancello con delle alti travi di ferro nere. Fabio aprì il cancello con le chiavi ed entrammo in casa: vi era un grande salotto con tanto di tv e divano nero.  Ai piedi del divano c’era un tappeto rosso  che copriva il parquet di legno e su una parete troneggiava una immensa libreria colma di libri vecchi e polverosi: chissà da quant’era abbandonata questa casa!

Papà: “ Dai su! Andate a scegliervi le vostre stanze!”

Io: “ Io mi prendo quella a letto singolo!” scappai al piano di sopra facendo le scale in fretta e in furia

Fabio: “ Ehi!Voglio io la stanza singola!” mi inseguì

Alice : “ Aspettatemi! Aspettatemi! Io da sola ho paura!” disse la solita fifona, venendoci dietro

Papà : “ Mi raccomando non litigate!”

Io: “ Ah! Il letto singolo è mio!”

Fabio : “ Dai! Fai la brava mezzana: vai a dormire con  la tua sorellina!”

Io: “ Te lo scordi! E poi è anche la tua sorellina, perché non fai il bravo fratello maggiore e vai a dormire con lei?”

Alice: “ Io da sola non ci dormo!”

Fabio: “ Giochiamocela a testa e croce!”

Papà: “ Guardate che avete una stanza per uno!” ci raggiunse “ E le altre sono più grandi!”

Io: “ Bene … A questo punto …” iniziai a correre verso la camera più grande e riuscii ad impossessarmene

Fabio : “ Alice, dormi tu qui okay?”

Alice: “ No! Io da sola non voglio!”

Fabio: “ Ehi … piccola … Non avere paura! Nella stanza accanto ci siamo io e Cristina, non ti succederà nulla!” si accovacciò

Alice: “ Okay … Ti voglio bene fratellone!” si abbracciarono

La mia camera era abbastanza grande, di color verde acqua, dove sulla destra vi era una scrivania ed una libreria vuota: lì ci avrei messo i miei libri! Alla mia sinistra un letto tutto mio, con le gambe di legno scuro e fodera lilla, con un comodino sempre di legno scuro ed una lampada antica color perla. Di fronte a me c’era un armadio ed una finestra. L’aprii per osservare il panorama : si vedeva tutta Moonlightfall , il Sole stava tramontando, lasciando nel cielo un colorito roseo arancione. La chiusi per evitare l’invasione delle odiose zanzare e andai al piano di sotto a prendere il mio trolley rosso. Lo portai in camera e lo svuotai. Sistemai le mie cose e non appena ebbi finito mi buttai a ‘mo di sacco di patate sul letto e presto scoprii la sua morbidezza e comodità. Era così soffice che di sicuro mi sarebbe stato difficile svegliarmi domani mattina per andare a scuola.

*******

Alice: “ Cristy!! E’ pronta al cena vieni!” urlò

Io: “ Arrivo!” scesi dal letto e andai in cucina nel piano inferiore.

 Mmh … pizza! Il mio piatto preferito! Iniziammo a mangiare …

Papà: “ Sapete la strada per andare a scuola vero?”

Io/Fabio/Alice : “ Si!”

Papà: “ Bene, pronti per domani?”

Io: “Ma anche no!”

Fabio : “Piuttosto vivo per strada!”

Alice: “ Si!”

Papà: “ Dai sono sicurissimo che domani farete nuove conoscenze!”

*****

L’indomani …

* Driiin Driiin Driiiin

Suonò la sveglia. Mi svegliai e mi cambiai. Feci colazione, presi il mio zaino e andai a scuola con Fabio e Alice. Accompagnammo prima Alice alla scuola materna, per poi recarci al liceo. Io in quarta, lui in quinta. Arrivammo e ognuno andò per i fatti propri a cercarsi nuovi amici. Io non ero la classica ragazza aperta con tutti, era abbastanza timida. A differenza di mio fratello Fabio, lui si che era bravo a farsi nuove amicizie, infatti già lo vedevo in mezzo ad un gruppetto di ragazzi, probabilmente i  suoi compagni di classe. Suonò la campanella ed entrai in classe. Posai le mie cose su un banco libero ed una ragazza mi si avvicinò …

X: “ Ciao! Devi essere la nuova, vero?”

Io: “ Eh si …”

X: “ Piacere sono Chiara!”

Io: “Piacere sono Cristina!”

Chiara: “ Bel nome! Posso sedermi qui, vicino a te?”

Io: “ Grazie! Con piacere!”

Chiara: “ Da quant’è che sei qui?”

Io: “ Da ieri sera!”

Chiara: “ Ah! Quindi non è da molto che sei qui! Allora che ne dici se oggi pomeriggio ci facciamo una passeggiata insieme , così ti mostro
il paese!”

Io: “ Certo, perché no?!”

******

Dopo le lezioni …

Chiara: “Allora alle quattro ci ritroviamo qui?”

Io: “ D’accordo! Mi potresti dare il tuo numero?”

Chiara: “ Certo!” mi dettò il numero e successivamente gli diedi il mio

Io: “ Okay, a dopo allora!”

Chiara: “ Okay ciao Cristina!”

Io: “ Ciao Chiara!”

Aspettai mio fratello. Appena uscì andammo a prende Alice e ritornammo a casa. Salutammo papà e posai lo zaino in stanza. Mi frullò tra la mente l’idea di vedere il piano di sopra, così andai nel corridoio a cercare una scala, ma stranamente non la trovai. Stanca mi appoggiai su una parete e quando lo feci, sentii un rumore di carta strappata. Mi girai e notai una rottura della carta da parati del corridoio. Vi guardai dietro e vidi del legno. Io, avendo la mania di levare la carta da parati rotta,ne tolsi un pezzo e vidi dietro una porta. Così continuai a strappare e ,dopo aver finito, aprii la porta: ecco le scale! Salii e i gradini scricchiolarono a ritmo del mio passo. Arrivata al terzo piano , ero giunta ad una soffitta abbastanza buia, ma non troppo. Vi erano scatoloni e vari mobili vecchi. Di fronte a me una vecchia radio polverosa con accanto un sacco di cd di musica di qualche cantante probabilmente del 21 secolo: roba vecchia. Curiosai un po’ e improvvisamente cadde un cd. Lo afferrai e guardai la copertina.

Io: “Up all night … E ‘sti cinque chi sono?” vi soffiai sopra per cacciare via la polvere. “Ah però! Carini!” sorrisi. Curiosa delle canzoni, accesi la radio ed inserii il cd.  Chiusi il coperchio e premetti il tasto play. Ma stranamente non partì la musica. Così controllai se avesse fatto contatto la presa con l’interruttore, ma ad un certo punto la radio fece uno strano rumore fastidioso, simile a quello delle casse nei spettacoli musicali. Mi tappai le orecchie e apparvero delle piccole scariche elettriche viola intorno alla radio, così mi allontanai e vi uscii un fumo grigio. Tossii un po’ chiudendo gli occhi. Una volta aperti vidi apparire dal nulla cinque ragazzi.

Io: “AAAAH!” urlai cadendo per terra

“AAAAAH!” urlarono loro

X: “ E tu chi sei?” disse un ricciolo

Io: “ Chi siete voi, invece!”

X: “ Noi abitiamo qui!” disse un castano con gli occhi azzurri

Io : “ Io abito qui!”

X: “ Nah! Noi abitiamo qui da più di trent’anni!” disse uno biondo

Io: “ Beh io abito qui da ieri!”

X: “ Harry non possiamo parlare con i vivi! Verremo puniti se ci scoprono!”  disse il castano

Io: “ Con i vivi?! Ma voi …”

X: “ Lo so!” rispose quello che doveva essere Harry

X: “ Dai, ti ricordi l’ultima volta: “Oh! Ho la casa infestata dai fantasmi” e bam! Si suicida. Risultato: due anni rinchiusi in prigione! Insomma
lo sai che noi fantasmi non possiamo parlare con loro!” disse il biondo indicandomi

X: “ Senti, ci fai un favore? VATTENE VIA!” disse Harry

Io presa dalla paura, scappai via scendendo al piano inferiore. Mi apparve uno di loro, quello biondo ed urlai cadendo nuovamente a terra. Mi allontanai da lui strisciando col culo a terra indietro.

X:“ Ti ringrazio per aver scelto il nostro cd!  Spero ti piacciano le nostre canzoni!”

Io non gli risposi, ero troppo spaventata, così , non sentendomi parlare, sparì dal nulla. Guardai il vuoto:

Io: “No, la casa non può essere infestata dai fantasmi, i fantasmi non esistono! Ma se i fantasmi non esistono, quelli che ho visto allora che cosa sono?!” raggiunsi di corsa il salotto. Arrivai e ripresi fiato, dato il fiatone.

Fabio : “ Ehi, che succede là sopra?!” Non gli risposi “ Sembra che hai visto un fantasma!”

Io: “ Fabio lassù ci sono dei fantasmi!”

Fabio : “ Si e poco fa sono passati Beatles a salutarmi! Smettila di dire sciocchezze!”

Io: “ Non sto scherzando … In soffitta sono apparsi dal nulla dei fantasmi!”

Fabio : “ Ma smettila! I fantasmi non esistono!”

Io : “Io ti dico che ne ho visti cinque!”

Fabio : “ Ma ne sei proprio sicura?!”

Io : “ No guarda: pesce d’Aprile a Settembre!”

Fabio : “ Appena li vedrò anch’io, ti faccio uno squillo okay?” disse sarcastico

Io: “ Non mi credi vero?”

Fabio: “ Come faccio a crederti?! E’ assurdo andiamo!”

Io: “Ma è vero!”

Fabio : “ Se li rivedi salutameli e chiedigli se sono imparentati con Casper!”

Ruotai gli occhi e  ritornai in soffitta. Odiavo quando mio fratello non mi credeva e iniziava a fare il sarcastico. Aprii la porta a accesi la luce: quei cosi non c’erano.

Io: “Heylà? C’è qualcuno?” mi avvicinai alla radio e mi guardai intorno “Siete qui dentro? Se la risposta è sì datemi un segnale!” ma non vidi nulla muoversi o sbattere, nessun segnale. Quindi vuol dire che tutto ciò che avevo visto non era reale. Bene.

Io: “Okay Cristina, oggi hai avuto una giornata faticosa , sarà stata la stanchezza … Bene , ma per sicurezza questo lo sistemo io” dissi afferrando quel maledetto cd, lo aprii e lo spaccai a metà, per poi gettarlo nei rifiuti.

Io: “Bene, ora mi sento meglio” dissi andando in camera.  Guardai l’orologio: erano quasi le quattro, così presi la mia borsa tracolla e uscii fuori.

Papà: “Dove stai andando Cristina?”

Io: “Ho conosciuto una mia compagna di classe, oggi ci vediamo per passare del tempo insieme”

Papà: “Okay, non fare tardi!”

Io: “Si papà ciao!”

Papà: “Ciao!”

Iniziai a camminare e dopo pochi minuti arrivai davanti al cancello della scuola, dove vidi Chiara che stava appoggiata sul muretto della scuola.

Chiara: “Finalmente!”

Io: “Scusami per il ritardo, ho avuto un contrattempo!”

Chiara: “Non fa niente dai! Bene , passeggiamo un po’?”

Io: “Certo!” iniziammo a camminare.

**************

Dopo avermi mostrato tutto il paese a’mo di guida turistica ritornammo a scuola e ci fermammo nel parcheggio per parlare un po’.

Io: “ Fa un po’ paura questo paese adesso!”

Chiara: “Beh,  in teoria nessuno dovrebbe girare per il paese a quest’ora!”

Io: “Che ore sono?”

Chiara: “ Sono le otto e mezza”

Io: “Di già! Ma come mai nessuno dovrebbe girare a quest’ora?”

Chiara: “Non sai nulla della leggenda vero?”

Io: “ No, che leggenda?”

Chiara: “ Vieni ti porto in un posto qui vicino!”

*****

Chiara: “Eccoci arrivati! La vedi quella casa abbandonata?”

Io: “ Si e si dà al caso che sia la mia casa”

Chiara: “ Stai attenta allora! Sai, c’è una leggenda che dice tanto tempo fa, cinque ragazzi,  tanto per cazzeggiare, sono entrati lì in quella casa per una sfida. Hanno passato lì tutta la notte e il giorno dopo non sono più tornati a casa. Qualcuno dice che la casa sia infestata da qualche spirito, o che qualcuno li abbia uccisi. Fatto sta che nessuno li ha più rivisti! E’ passato un secolo ormai e nessuno ha trovato i loro cadaveri. Qualche ragazzo in zona , prima che venissi ad abitarci, dice di aver sentito strani rumori mentre passeggiava qui vicino, o addirittura di aver visto una strana identità affacciarsi alla finestra di sera”

Io: “O mio dio …”

Chiara: “Ma stai tranquilla è solo una stupida leggenda che di sicuro hanno inventato i vecchi per spaventare i più giovani, in modo tale che
tornassero presto a casa!”

Io: “Mi hai spaventata a morte!”

Chiara: “ Nah è solo una storiella per fifoni, non ci crederai mica!”

Io: “ Tornaci tu a casa, dopo aver scoperto che forse è infestata dai fantasmi!”

Chiara: “Beh,  ma dai non pensarci!”

Io: “Preferivo non sentirla”

Chiara: “Dai, Vuoi che ti accompagno a casa?”

Io: “Magari grazie!”

************

Io: “Okay, ci vediamo domani allora?”

Chiara: “Si, ciao!”

Io: “Ciao!” entrai in casa. Ripeto. La. Casa. Non. E’. Infestata. Dai . Fantasmi.

Ma se fosse vero?

Ciao a tutti! Questa è una mia nuova storia! Spero vi piaccia!

Un bacio

#Faby
  
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