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Autore: _Giuls17_    30/08/2014    0 recensioni
E' il compleanno di Clary, ma tutto ciò che noi conosciamo tramite City of Bones, verrà sovvertito dall'arrivo di Valentine Morgenstern a casa di lei, proponendole una dolce e allettante proposta: conoscere il Mondo Invisibile, conoscere suo fratello, conoscere se stessa.
Cosa deciderà di fare Clary? Proseguire sulla retta via o deragliare assieme al padre?
C2: Lei mi ha mentito per tutta la mia vita, non mi ha mai raccontato la verità, né su mio padre né su mio fratello.
C3:Clary, tu sei mia sorella e io non ti posso solo volere bene, a modo mio io ti amo...
C10:-Clarissa!- Jonathan si girò e urlò il nome verso il lago, come se lei potesse sentirla e solo allora Jace decise di agire e con la spada colpì quel punto sulla schiena
C12: Si girò di lato ed osservò il suo Marchio del parabatai sbiadito, proprio vicino all’orecchio.
C14:-Io…Ho paura, c’è questo rumore, c’è qualcosa dentro la mia testa.-
C18:-Eri morta? Clary come hai potuto tenermelo nascosto ! E tu Jace, che hai da dire?- *
La verità è che mi manchi.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood, Jonathan, Valentine Morgenstern
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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You lied to me

 

 

Erano tornati a Idris solo da poche ore ma la tensione nell’aria era palpabile ad occhio nudo, suo padre e suo fratello le stavano nascondendo qualcosa, qualcosa di terribile e che avrebbe potuto farle cambiare ide.

Clary ne era consapevole ma al tempo stesso non aveva paura, sarebbe riuscita a venire a capo della situazione e Jonathan l’avrebbe aiutata.

Guardò distrattamente il fratello, stava discutendo col padre non poco lontano da lei, ma lo sguardo dei suoi neri occhi era ancora più tormentato, ancora più cattivo.

 

Chi è quel ragazzo che mi sta di fronte?

“Tuo fratello.”

Perché ha gli occhi così neri?

 

Si era posta quella domanda negli ultimi tempi ma non aveva ottenuto nessuna risposta, la genetica non sbagliava ed era più che sicura che quegli occhi non fossero un tratto distintivo dei Farchild e mecche meno dei Morgenstern, perciò l’spetto di Jonathan, così misterioso e inquietante in certi momenti, le dava una strana sensazione, come se dietro a quella persona potesse nascondersene qualcuna più temibile più cattiva, ma forse non era ancora pronta a conoscerla.

 

-Tutto bene?-

-Sì.-

Clary si mise a sedere dritta davanti al fratello, non voleva essere rimproverata, non voleva dargli dispiaceri ma qualcosa nuovamente la costrinse a mettere il cervello in azione per analizzare quella situazione, lui la stava guardando in uno strano modo.

-Clary devi capire che l’ultima fase del piano inizierà a breve e voglio che tu ti riposi, devi essere in forza, potresti levarti la tenuta.- disse toccandola alla base del collo, ma più vicino al suo seno del previsto, -E metterti a letto, ti raggiungo a breve.-

Inghiottì il groppo che si era formato in gola e annuì, piano.

-Posso fare qualcosa prima di andare?-

-No, sorella mia, va bene così.-

-Nostro padre?- osò chiedere, allungando lo sguardo.

-Aspetta me, Clary, dovresti andare.- il tono fermo e composto si alterò solo per un attimo, ma poi quando pronunciò il suo nome, lo carezzò come se le stesse baciando il collo, dolcemente e con amore.

-Certo.-

Gli diede le spalle e si incamminò verso casa, ma strinse lievemente i pugni e si morse il labbro, stavolta non ci sarebbe cascata, non avrebbe ubbidito senza essere certa di star facendo la cosa giusta.

Aveva deciso di dare a entrambi il benefico del dubbio dopo il massacro alla Città di Ossa ma adesso aveva bisogno di certezza, sperò con tutta se stessa che Jonathan non l’avesse raggirata, che non si fosse preso gioco di lei per tutto quel tempo, se no ne sarebbe morta.

 

“Tuo padre è un pazzo… Chi te le ha dette queste parole?”

Jace.

“Speriamo che si sbagli, allora, anche se…”

 

Entrò dentro casa e si diresse alla finestra che dava sul bosco, prima però riempì il suo letto di cuscini, così da poter dare l’illusione della sua presenza almeno per un po’ e poi uscì diretta verso il folto del bosco, avrebbe saputo la verità, in un modo o nell’altro.

Si mosse piano ma con sicurezza tra gli alberi, suo fratello le aveva insegnato a nascondersi, a cancellare le sue impronte e a rendersi leggera come il vento, forse le aveva insegnato troppo.

 

“Aveva fiducia in te.”

Mi ha amata dal primo momento, non mi ha mai voluto bene, ha riposto la sua fiducia in me ma in modo sbagliato.

“Quel sentimento è sbagliato.”

Lo so.

 

-…Than dobbiamo muoverci, ormai il Conclave avrà messo assieme i pezzi e ci verrà a cercare.-

-Lo so padre, ma il rituale è andato bene?- chiese, suo fratello indicando la spada che il padre portava alla cinta.

-Sì, i Nascosti sono stati utili per una volta e ucciderli non è stato un problema, ma Clarissa…-

-Lei farà quello che io gli dirò di fare.-

-Capirà la verità e non sarà più dalla nostra parte.-

-No, starà al mio fianco, lo sa che quello è il suo posto.-

-Tu la ami tropo figlio mio, ma non dimenticare che il nostro piano non può essere messo in mano a una ragazzina, che non ha idea dei suoi poteri, sarebbe troppo rischioso.-

-Come mandarla da Abbadon nonostante lui avesse preso la Coppa per noi?- chiese, sorridendo.

-Dovevo sottoporla a un test.-

-Lo so, ma stasera quando elimineremo i Nascosti e purificheremo la razza, lei non mi lascerà.-

 

Clary si coprì il viso con la mano e indietreggiò, sbarrando gli occhi e cercando di calmare il suo respiro, era stata presa in giro.

Suo padre, quel padre che l’aveva cercata il giorno del suo compleanno era un impostare e suo fratello un maniaco che avrebbe fatto di tutto per ternala buona e al suo fianco, come un cane, un cane fedele.

Senza rendersene conto iniziò a correre il più veloce possibile, lontano da quella casa che credeva sua, lontano dalle persone cui aveva riposto il suo cuore e che l’avevano delusa.

Jace aveva ragione, suo padre era un folle, il suo piano avrebbe portato solo la guerra e lei ne aveva fatto parte convinta di essere dal lato dei buoni, gli aveva fornito gli strumenti per farlo e adesso doveva risolvere quel problema.

 

“Te lo aveva detto che era sbagliato, non era uno dei buoni.”

Lo abbiamo capito troppo tardi, ma possiamo sempre fare qualcosa.

“Solo se trovi la strada per Idris.”

 

Si fermò rendendosi conto di trovarsi sotto il cielo aperto e che gli alberi avevano lasciato lo spazio a un sentiero di terra poco trafficato, si voltò per guardarsi intorno ma non vide niente se non il nulla.

Sbottonò il primo bottone della tenuta e riprese a camminare, volendo mettere maggior distanza possibile tra lei e la casa di Valentine, si ritrovò a correre nuovamente costeggiando il sentiero e decisa a seguirlo, alzò lo sguardo verso il cielo, ancora alto, ma nonostante ciò l’inverno era così vicino che quasi il suo calore era impossibile da percepire.

Vide una biforcazione e decise di prenderla, forse avrebbe trovato qualcuno che l’avrebbe portata a Idris, rallentò finché non si trovò davanti una tenuta bellissima e molto possente.

Rimase visibilmente sorpresa.

 

-Cosa ci fai tu qui?-

Quella voce la fece voltare e vide quei capelli biondi che al sole splendevano sempre più e gli occhi ambrati guardarla dritto nei suoi, la tenuta era nera e lo fasciava alla perfezione.

-Clary?-

-Jace.- sussurrò lei, facendo un passo indietro.

-No… Ferma non voglio farti del male.- mise le mani avanti, come per calmare un leone inferocito.

-Perché dovrei fidarmi?-

-Perché l’ultima volta che ci siamo visti mi hai salvato la vita e io non farei niente per ferirti.-

-Non mi porterai dal Conclave come prigioniera?-

-No, andremo solo quando tu sarai pronta e non come prigioniera. Non scappare ancora.-

Clary respirò a fondo e poi decise che lui era l’unico di cui potersi fidare, non l’avrebbe tradita, come lei non aveva tradito lui alla Città di Ossa, sorrise e si avvicinò.

-Sto scappando.-

-Perché?-

-Possiamo… Entrare? Non vorrei che mi trovassero.-

-Vieni.-

Jace le prese una mano e la condusse dentro la tenuta come se fosse conoscesse ogni singolo aspetto, ogni dettaglio, come se avesse vissuto qua.

-Conosci questo posto?-

-Io ho vissuto qua per i primi dieci anni della mia vita, è la tenuta dei Wayland, era, io non lo sono.- sussurrò, portandola in libreria.

-Mi dispiace, Valentine mi ha detto quella cosa per ferirti.-

-Lo so, ma aveva anche ragione, i miei ricordi stanno tornando alla luce e mi rendo conto che ho vissuto nell’illusione.-

-Un po’ come me.-

-Perché stai scappando?-

Clary lo guardò negli occhi e sentì il pavimento mancare sotto i suoi piedi, Jace la stava guardando come Jonathan guardava lei, solo che stavolta era giusto, era bello essere guardata in quel modo da lui.

-Mi hanno mentito, loro… Non volevano gli Strumenti Mortali per… Vogliono eliminare i Nascosti, purificare la razza.-

-Cosa?!- lo vide sbiancare e si rese conto che anche lei aveva commesso troppi errori.

-Jace devi portarmi a Idris così che io possa avvertire il Conclave.-

-No, è escluso, ti ucciderebbero senza darti la possibilità di parlare.-

-Allora che facciamo?!- chiese esasperata prendendo un libro dallo scaffale e facendolo cadere a terra.

Vide il ragazzo scuotere la testa e anche lui fece cadere una serie di libri con un unico gesto, dettato dalla rabbia e dall’odio.

Lei fece la stessa cosi e scoppiarono a ridere assieme, solo dopo si resero conto di uno strano rumore, che li fece voltare e videro una parete della libreria sparire dietro un’altra lasciando spazio a una porta chiusa.

-Questa?-

-Io… Non l’ho mai vista.-

Jace si avvicinò e provò a muovere la maniglia ma notò che la porta era chiusa a chiave.

-Aspetta.-

Clary uscì lo stile e con un semplice gesto aprì la porta con la runa, e fece passare Jace avanti.

-Sei molto brava con quello.-

-Non sai cosa posso fare con questo stilo.- disse sorridendo amabilmente, e vide che nonostante la tensione anche lui rispose ridendo.

Si incamminarono piano, scendendo la rampa di scale, illuminata poco e niente dalla Stregaluce di Jace, ma qualsiasi cosa nascondeva l’oscurità non doveva essere qualcosa di bello.

Senza rendersene conto arrivarono toccando il pavimento piatto anche se leggermente irregolare della cantina, la Stregaluce di Jace rischiarò poco l’ambiente finché lui non la fece cadere, la ragazza la raccolse subito prima che si spegnesse e illuminò l’angolo che Jace non aveva guardato, e ne capì il motivo.

-Clary!-

-Jace… Lo hai visto.-

-Sì.-

Lei illuminò tutto l’ambiente e ciò che vide nuovamente le fece chiudere gli occhi di scatto, legato all’interno di un pentacolo di rune vi era un angelo dai capelli biondi e dagli occhi d’oro, ma la cosa più bella erano le sue ali, ricoperte di occhi anche sulle piume.

-Gli angeli… Allora esistono.-

L’angelo alzò lo sguardo, il suo viso era una maschera di terrore, di turbamento ma non potè evitare di osservare la cicatrice che lo deformava, lo vide aprire la bocca e un suono si diffuse per tutta la stanza, non erano parole, ma un canto trattenuto a lungo, il cui suono le ricordò il dolore.

 

E improvvisamente una serie di immagini salì agli occhi di Clary: si trovava in quella stessa cantina, ma con una sola singola runa, gigantesca, sul pavimento di pietra. Un’uomo stava di fronte ad essa con un libro in una mano e una torcia nell’altra, riconobbe suo padre, molto più giovane di adesso, senza i segni della vecchiaia a rovinargli il viso, provò qualcosa per quell’uomo ma subito dopo venne respinto dall’odio.

Recitava una cantilena e dopo poco la runa divampò in alte fiamme, e quando cessarono, rimase una figura accasciata tra le ceneri, un angelo le cui ali erano insanguinate di un rosso candido.

 

La scena cambiò e vide Valentine inginocchiato in un pentacolo nero in mezzo agli alberi.

Al centro della stella sedeva una donna dai lunghi capelli luminosi, snella e aggraziata.

Notò il taglio sul palmo da cui scendeva copioso il sangue.

-Il bimbo che nascerà con questo sangue dentro di sé.- disse lentamente la donna, -Avrà un potere più grande dei Demoni Superiori che popolano gli abissi tra i mondi. Più potente dell’Asmodei, solo se verrà opportunamente addestrato, non ci sarà nulla che non sarà in grado di fare, ma ti avverto questo sangue brucerà la sua umanità, come il veleno brucia la vita nel sangue.-

-Io ti ringrazio Signora di Edom.-

 

La notte sparì e Valentine le apparve nuovamente all’interno di quella cantina.

-Perché non parli? Perché non puoi svelarmi questo segreto, Ithuriel?- lo colpì con la spada e lo vide contorcersi dal dolore.

-Siamo vecchi amici, perché Raziel ha creano noi, la sua stirpe ma senza i poteri dei Nascosti? Ci ha lasciato nudi davanti agli eserciti infernali con solo questi segni dipinti sulla pelle.

Come può tutto questo essere giusto?-

Attese in silenzio che l’angelo parlasse ma non accadde niente del genere.

-Se non vuoi parlare puoi darmi il tuo sangue, avrò comunque la mia occasione, ho la Coppa e presto anche la Spada, ma senza lo Specchio non posso fare niente, e tu lo sai.-

 

Poi le apparve una breve visione, sua madre, più giovane, ancora più bella di adesso parlava con un uomo incappucciato.

-Non posso restare con lui, ha usato il sangue di Demone su Jonathan! Non è più un bambino, non è più nemmeno umano.-

 

Si ritrasse leggermente e vide la scena cambiare e trovò davanti a se il muro della cantina.

-Non sono i primi sogni che ti mando.-

-Sì, è vero. Ma io li ho ignorati, soprattutto adesso.- sussurrò rivolgendo lo sguardo all’angelo, -Sono stata accecata dall’odio verso mia madre per ascoltarti.-

Jace fece un passo avanti ed estrasse una spada dalla cintura.

 

-Ithuriel.-

La ragazza lo sguardò e capì dal suo sguardo dolente che anche lui aveva visto quello che lei aveva visto, il dolore, la sofferenza, di un mostro che giocava a essere Raziel.

-Le rune, Clary.-

Lei annuì e si abbassò per modificare le rune, da quelle di chiusa in quelle di apertura, da quelle vincolanti a quelle di liberazione, sentì il sudore scendere per la schiena ma non se ne preoccupò e incise delle rune perfette.

Quando si alzò Jace le fu accanto e vide le rune brillare sotto di lei, il ragazzo tese la mano per allungare la spada e Ithuriel allungò il braccio malandato per prenderla.

Girò la spada tra le mani fino a toccare lo sterno con la punta di essa, Clary trasalì e fece un passo avanti ma Jace la prese per trascinarla lontano e proprio in quell’attimo l’angelo affondò la lama.

 

Si girò e affondò la testa nel petto di Jace non riuscendo più a guardare quella scena così triste che le aveva fatto salire la bile in bocca.

-Va tutto bene.- sentì il braccio di lui sulle spalle e la tensione si sciolse all’improvviso, Jace era capace di farle quell’effetto, di calmarla nonostante il suo cuore volesse scoppiare.

Improvvisamente la terra iniziò a tremare sotto i loro piedi e sentì pezzi del soffitto staccarsi per cadere a pochi passi da lei.

-La casa… Era collegata all’angelo e adesso…-

-Sta cadendo.- sussurrò lei di rimando e sentì il polso stretto nella morsa di Jace, la trascinò sopra le scale più velocemente possibile, saltando alcuni gradini che avevano iniziato a cadere come anche le mura.

-Muoviamoci.- le urlò per farsi sentire.

-Lo stilo, possiamo…-

-Non c’è tempo per un Portale, finiremo schiacciati.-

Clary si sentì strattonare e finì stretta a Jace proprio quando un pezzo di infisso si era staccato sopra la sua testa.

-Le finestre.-

Lui la guardò e senza aggiungere altro la tirò ancora e senza pensarci si lanciò contro la finestra, senza riflettere sull’altezza o sull’atterraggio, doveva salvare Clary e basta.

 

***

 

Si alzò lentamente, tutte le ossa le facevano male come anche la testa, rendendosi conto che probabilmente aveva sbattuto anche con essa.

Aprì gli occhi ma non riuscì subito a mettere a fuoco, tutto il paesaggio era circondato da un alone di povere, di detriti e di nero.

Clary scosse la testa e tossì per scacciare il sapore di amaro che aveva in bocca, ma sentì delle braccia sollevarla di peso a metterla su una roccia.

Quando riuscì a mettere a fuoco vide Jace davanti a lei, il sorriso era scomparso, e lo sguardo era una maschera di paura.

 

Ha avuto paura per me?

 

-Clary? Perché non rispondi, Clary?- la scosse piano e sentì la schiena urlare per il dolore.

-Sto bene… Sono solo un po’ ammaccata.-

-Mi hai fatto spaventare!- si staccò un attimo ma poi come spinto da una strana forza, si avvicinò per abbracciarla e si scontrò con le sue labbra.

 

Clary rimase inizialmente immobile, incapace di reagire a quel bacio, incapace di ragionare su quello che stava succedendo, ma lentamente sentì la stanchezza svanire e il cuore accelerare.

Ricambiò il bacio senza pensarci, immergendo le mani nei capelli d’orati che aveva sognato e sentendo il corpo di lui aderire al proprio.

 

“Questo è quello che dovresti provare, questo è amore, non quello che tuo fratello prova per te.”

 

Si staccò piano, sentendo il respiro corto e il cuore ricolmo di gioia, potè vedere gli stessi sentimenti nello sguardo di Jace, non le era mai successo di sentirsi così in vita sua.

-Dobbiamo andare a Idris.-

-Sì, ma come?-

-Clarissa pensi che io sia venuto a piedi?- chiese prendendole la mano e portandola poco lontano dall’ingresso dell’ex tenuta e vide in prossimità di un piccolo laghetto un cavallo, possente, che li aspettava.

-Sei pieno di sorprese.-

-Me lo dicono in molte.-

Senza pensarci lo colpì alle costole e si avviò per salire sopra il cavallo, sperando che non fosse troppo tardi, sperando che suo fratello non avesse ancora agito e che avesse tempo per salvare tutti gli abitanti.

 

Sclero personale: Okay ragazzi, ho davvero bisogno di aiuto, non riesco più a usare l'editor del sito, mi esce una piagina con su scritto "uffa" se qualcuno sa risolvere il problema per  favore mi contatti in privato, adesso sto usando un editor online, ma non so quanta efficacia abbia! Detto ciò alcune parti rispecchiano molto il terzo libro, le ho usate per non distaccarmi troppo e per dare continuità alla storia, ma è anche vero che esse si adattano alle mie modifiche!

Spero che il capitolo vi piaccia, ma uno dei miei preferiti sarà il prossimo! Adesso scappo, un grazie di cuore a tutti voi che mi aspettate sempre negli aggiornamenti :D

   
 
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