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Autore: _Giuls17_    30/08/2014    2 recensioni
Harry Potter più di una volta aveva commesso la scelta sbagliata, ma quel giorno del suo quinto anno aveva commesso il suo più grande errore. Sulle spalle portava il peso di due morti, di due persone che lo avevano amato, ma non aveva fatto il conto con il Signore Oscuro e l'arrivo di una strana ragazza all'interno dell'Ordine... Riuscirà a uccidere Voldemort? Ma la domanda che tartassa Harry, Draco, Ginny, Ron è... Chi è veramente Hermione Granger?!
C2: -Hermione dove sono i tuoi genitori?- […]
-Ginny sono morti.-
C4: “Lei per te è il vento della novità, ammettilo ti affascinano i suoi modi.”
C5: Poteva provare ad averla, anche solo per passatempo.
C6: “Si chiama attrazione, che nasconde l’amore.”
Io non sono innamorato.
“Non ancora.”
C7: “Forse anche lui ti amerà.”
Ci sono troppi “forse” nella mia vita.
C8: […]Draco, mi sto spezzando.
C12: -Non faccio altro che ferirti.-
-Ti stai impegnando davvero poco per non farlo.-
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Kreacher | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Harry/Hermione, Luna/Ron
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
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Mille avversità

 

 

-Adesso diventa tutto più difficile, adesso dobbiamo mantenere i nervi saldi e non farci prendere dal panico.-

-Siamo sicuri che la pozione Polisucco terrà?-

-Hermione è convinta di sì.- rispose Harry indicando la ragazza che teneva in mano tre fiaschette.

-In caso non funz… Ionasse?- balbettò Ron, visibilmente spaventato.

-Ci prendono e ci uccidono.- concluse Draco prendendo una delle fiaschette e bevendola, Ron fece lo stesso e poi toccò a Hermione.

-Unci Unci ricordati il piano o non avrai la spada.-

-Me lo ricordo.-

-Bene, adesso ognuno si ricordi la sua parte.-

-Andiamo.-

Hermione allungò il braccio per prendere quello di Harry e tutti gli altri fecero lo stesso, Diagon Alley li stava aspettando e la Gringott era il loro obiettivo, dovevano prendere l’Horcrux a tutti i costi, si guardò un’ultima volta i vestiti, non le piacevano i gusti di Bellatrix Lestrange, né tanto meno il suo aspetto, ma senza quello che non sarebbero andati da nessuna parte.

 

***

 

Aprì con decisione la porta della Gringott, alle sue spalle riuscì a percepire i passi di Draco e di Ron, che la coprivano e nonostante non lo vedesse sapeva che c’era Harry e Unci-Unci sotto il mantello dell’invisibilità, inghiottì il groppo che si era formato in gola, il piano, o almeno la prima parte di esso dipendeva da lei e se avesse fallito nel convincere il folletto avrebbero perso tutto.

Camminò decisa, non aveva mai portato quel genere di tacchi, ma cercò lo stesso di darsi un contegno, non poteva sfigurare, non adesso.

Si avvicinò al direttore della Gringott, decisa, tossì leggermente per catturare la sua attenzione ma non alzò la testa.

-Desidero accedere alla mia Camera Blindata.- gracchiò, nonostante avesse la voce di Bellatrix.

-Identificazione?-

-Non lo ritengo necessario.- alzò il mento così da far valere il suo portamento, nonostante odiasse quella megera doveva convincere se stessa di essere lei o non avrebbe convinto nessuno.

-Madame Lestrange… La prego.- vide il folletto sparire e una sensazione di ansia le attorcigliò il cuore.

-Non mi piace che si mi si faccia attendere.-

Si voltò per guardare Draco, ma lui era riuscito a calarsi perfettamente nella parte, forse un po’ meno Ron, ma sapeva che lei non era stata abbastanza convincente e sperò che Harry trovasse un modo per aiutarla, o addio alla Coppa.

-Madame Lestrange dovrebbe favorirci la sua bacchetta.-

-Perché?- stavolta riuscì a rispondere a tono e vide il folletto indietreggiare.

-Perché nell’ultimo periodo i controlli sono aumentati, soprattutto in questo giorni.-

-Lo sanno…- la voce di Ron la fece distrarre solo per un attimo e poi tornò a guardare l’essere davanti a lei.

-Non lo ritengo necessario.-

-Madame credo che dovrebbe…- il folletto rimase in silenzio per pochi attimi e poi la guardò sorridendole, -La prego di accomodarsi, la scorterò personalmente alla sua Camera Blindata.-

 

***

 

-Come hai fatto?- chiese Hermione rivolgendosi a Harry una volta saliti sul vagone che li avrebbe scortati a destinazione.

-Maledizione senza Perdono, era l’unico modo per entrare.-

-Potter per la prima volta hai avuto una buona idea.-

-Zitto tu.- lo canzonò Hermione, rivolgendosi a Draco con occhi dolci, nonostante fosse ancora nei panni di Bellatrix.

-Unci-Unci quanto manca?-

-Siamo quasi arrivati.- bofonchiò facendo cambiare direzione al vagone di colpo.

-Cos’è quella?!- chiese Ron indicando la cascata sotto la quale passarono poco dopo, improvvisamente il vagone si fermò e una luce iniziò a rischiarare il buio e senza che se ne rendessero conto si aprì una botola e cominciarono a cedere.

 

-Arresto Momento.- urlò Hermione, e rimasero fermi poco prima di toccare con il fondo della caverna, poi lasciarsi cadere in modo poco aggraziato.

Si alzò togliendosi il mantello bagnato che le pesava sulle spalle e si guardò attorno.

-Siete tornati voi stessi.-

Hermione si voltò e trovò gli occhi grigi di Draco e i suoi capelli biondi, fece lo stesso con Ron per essere certa che non avesse immaginato e poi si ritrovò a imprecare sotto voce.

-La cascata del Ladro, lava via qualsiasi incantesimo.- rispose Unci-Unci per loro.

-Cosa ci fate qui?!-

La voce del folletto la riportò al presente e impugnò la bacchetta, non era il momento di lasciare al caso la riuscita della missione, così anche lei pronunciò la Maledizione senza Perdono dell’Imperius e si guardò attorno, in cerca del prossimo passo.

-Oh miseriaccia.-

L’esclamazione di Ron li condusse verso destra e rimase pietrificata non appena vide davanti a se un drago incatenato.

-E´il Panciaferrata D’Ucraina… Sono terribili.- continuò il rosso rimanendo esterrefatto per quella creatura.

-Prendete, è addestrato ad aspettarsi il dolore quando sente i suoni.-

-Ma è da barbari!- sbottò Hermione, avanzando lentamente verso la parete opposta da dove erano venuti, il drago iniziò a indietreggiare e a contorcersi come se sentisse veramente dolore.

-Non lo guardare.- le sussurrò Draco all’orecchio.

-Non posso evitarlo.-

Posarono gli oggetti che Uni-Unci gli aveva dato contro il drago e dopo aver spinto il direttore verso la porta della Camera Blindata corsero dentro, per sfuggire a una vampata di fuoco.

-La senti, Harry?- chiese Ron, avvicinandosi piano al ragazzo.

-So che è qua dentro.- rispose il Prescelto, esaminando attentamente ogni oggetto della Camera.

-Accio Horcrux.- provò Hermione sollevando la bacchetta in aria.

-Inutile, non sarebbe stato così facile.- sussurrò il biondo che stava guardando la sua immagine riflessa in uno specchio antico.

-Guardate!- Hermione indicò uno scaffale in alto ma nel farlo toccò un bracciale che cadendo a terra si divise o meglio si moltiplicò in altri tre.

-L’incantesimo Gemini.-

-Muoviti Harry!-

-La spada, Draco!-

 

Potter prese al volo la spada e iniziò ad avanzare fra tutti gli oggetti che si stavano raddoppiando al suo tocco, si morse il labbro per il nervosismo, sapeva bene che la caccia agli Horcrux non sarebbe stata una cosa facile, ma non si aspettava di dover affrontare tutte quelle avversità anche solo per prendere una stupida coppa.

Allungò la spada e cercò di infilare il suo manico nella punta e appena ci riuscì venne sommerso dai mille oggetti della Camera Blindata, fece un piccolo salto per uscirne e in quel momento la coppa gli volò di mano.

-La spada.- urlò Unci-Unci che aveva preso la Coppa al volo.

-Avevamo un patto.- disse Hermione, cercando di riemergere dalla valanga di oggetti.

-Vi avevo promesso la Coppa ma non vi avevo assicurato l’uscita, adesso.-

Harry gli lanciò la spada e Draco prese nuovamente la Coppa, Unci-Unci spinse con poca grazie il direttore così da far aprire nuovamente la Camera Blindata, con essi cominciarono a uscire anche tutti gli oggetti che non avevano smesso di triplicarsi.

-Andiamo!- urlò Harry cercando di schiodarsi di sopra gli oggetti pesanti e appena vide gli altri fuori, si voltarono per inseguire Unci-Unci, ma si resero conto troppo tardi che li aveva traditi.

-Al ladro!-

Il folletto stava urlando a pieni polmoni e in lontananza iniziò a scorgere le guardie ed altri folletti, li avevano trovati.

-Cosa facciamo?- piagnucolò Ron inchiodato al muro.

-Bombarda!- Draco lanciò un incantesimo per bloccare le guardie, voltò lo sguardo verso il drago e si abbassò prima di essere incenerito.

-Dobbiamo andarcene!-

-Ma come?- chiese Harry, cercando di farsi sentire, -Hermione tu di solito hai delle ottime idee…-

-Ne ho una ma è folle.- rispose guardando i ragazzi, negli occhi, -Reducto!- colpì la balaustra di marmo per farla crollare, si avvicinò al muro e prese la rincorsa per lanciarsi e arrivare sulla schiena del drago.

-Forza!-

Draco fu il primo a seguirlo e anche Ron e Harry si convinsero dopo poco, si attaccarono alle protuberanze sulla schiena.

-Adesso andiamo via! Relascio!- Hermione colpì le catene della creatura che appena se ne rese conto iniziò a scalare il muro della caverna per risalire fino al soffitto della Gringott, quando lo sfondarono la ragazza non riuscì a trattenere un urlo per lo spavento e si aggrappò ancora più forte per paura di cadere.

Non appena presero il volo sopra Diagon Alley qualcosa si rilassò dentro di lei e scoppiò a ridere, anche gli altri lo fecero, nonostante la paura e l’ansia quel volo aveva dato loro l’opportunità di scappare e provare qualcosa di nuovo.

Senza che se ne rendessero conto il cielo mutò e lasciò spazio alle montagne quasi innevate, poche nuvole occultavano la visuale.

-Dobbiamo mollarci.-

-Quando?-

 

-Adesso!- urlò Draco, lasciando la presa e tutti gli altri lo seguirono venendo risucchiati dalle acque nere e torbide del mare.

La prima cosa che fece non appena riuscì a respirare nuovamente fu rintracciare Hermione e la trovò a pochi metri da lui intenta a scacciare i capelli dalla faccia per respirare, le si avvicinò e l’aiutò silenziosamente e poi nuotarono verso la riva.

Una volta che tutti furono arrivati, Draco notò qualcosa di strano nello sguardo do Harry.

-Lo hai visto, vero?- chiese, provando a nascondere il tremolio dei denti.

-Sì, e lui lo sa.-

-Visto chi?- chiese Hermione guardando tutti.

-Lui può vedere Tu-Sai-Chi per quella cicatrice…- disse Ron, cercando di sintetizzare il tutto.

-Lui sa che abbiamo scoperto degli Horcrux ed è incazzato, molto, e poi ho visto Priscilla Corvonero.-

-Corvonero?- domandò Hermione, facendo attenta.

-Sì, forse a che fare con lei il prossimo Horcrux.-

-Certo!- concluse alzandosi e passando dei vestiti asciutti ai ragazzi, -Abbiamo preso il Medaglione di Salazar Serpeverde, la Coppa di Tosca Tassorosso, Grifondoro è escluso perché la spada l’abbiamo usata per abbattere gli Horcrux e rimane Corvonero.-

Uscì anche una coperta e se la mise addosso per placare i brividi di freddo, ma nonostante ciò la consapevolezze di aver fatto un passo in avanti la fece stare bene, avrebbero battuto Voldemort.

 

“Ma non pensare di farla franca così facilmente, tu eri pronta a cedere.”

Io ho ceduto e non ho dimenticato, ho mandato quel Patronus in un momento in cui la mia mente non era stata capace di prendere una decisione.

“Devi dirlo.”

Non posso, non posso dirlo a nessuno o mi caccerebbero.

“Che cosa pensi di fare allora?”

Al momento opportuno…

 

-Hermione la tenda, così non congeliamo.-

-Certo.- si alzò e prese velocemente la sua borsa di perline per uscirne la tenda.

-Il preside è Piton adesso, come entriamo?-

-Possiamo provare come quella volta.- sussurrò, non appena ebbe finito con essa.

-Escluso, adesso sanno chi siamo. E poi lo avete sentito il fratello di Pel di Carota, Voldemort ha preso il potere da tutte le parti.-

-Potremo tornare a Villa Conchiglia…-

-Solo se siamo sicuri.- disse Harry.

 

Non appena calò il sole tutti si ritrovarono attorno al fuoco accesso all’interno della tenda, nessuno però osò parlare, tutti presi dai propri pensieri, dagli eventi delle ore precedenti per esprimere un pensiero di senso compiuto.

Hermione chiuse gli occhi e appoggiò la testa sulla spalla di Draco, da quando aveva lasciato la Francia aveva fatto passi da gigante entrando a far parte di qualcosa di troppo grande anche per lei, ma tutti l’avevano accolta e lei li aveva traditi, alla prima occasione aveva deciso di mollare tutto, compreso lui.

Sentì una leggera pressione attorno al fianco e seppe che Draco la stava stringendo piano, loro erano assieme adesso, e lei avrebbe fatto di tutto per permettere a Potter di vincere la guerra e a Ron di abbracciare la sua famiglia e Draco di vivere felice, anche sacrificarsi, anche pagare per il suo crimine, anche se non aveva mai ottenuto niente se non una cicatrice indelebile sul braccio che le ricordava, che le avrebbe sempre ricordato, lo status di Mezzosangue.

 

 

Ragazzi vi devo chiedere scusa per il ritardo, ma ho serie problemi con l'editor del sito e non riesco a pubblicare la storia, mi esce una pagina con su scritto uffa, se qualcuno sa come risolverlo non esiti a contattarmi in privato !! Quindi... Adesso entriamo nel vivo della storia, i nostri paladini stanno vivendo il pieno dell'avventura ma nn tutto andrà bene, come previsto... Draco dovrà superare molte sfide per considerarsi un uomo migliore!

 

Spoiler: -Ragazzi.- [...] C’è qualcuno.- 

   
 
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