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Autore: sister_of_Percy    30/08/2014    2 recensioni
Kate Jackson è la sorella di Percy di cui nessuno ha sentito parlare. È stata fondamentale per impedire una guerra, ma a quale prezzo?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Percy's POV Quando mi svegliai il mio primo pensiero fu 'Che diavolo è successo'. Mi guardai intorno "leggermente" confuso dal fatto che mi ero svegliato nel bosco. Abbassai lo sguardo e vidi sulla mia maglietta, più o meno sulla spalla destra una macchia di sangue. Allora ricordai tutto: Aurora, la sua licantropia, il suo piano di scappare. La cercai con lo sguardo ma non la trovai da nessuna parte. Ero preoccupato: temevo che fosse scappata senza di me per non mettermi in pericolo. Alle mie spalle un rametto si spezzò. Mi voltai di scatto estraendo Vortice. Solitamente il peso familiare della mia spada riusciva a confortarmi, ma adesso niente mi avrebbe tranquillizzato finchè non avessi rivisto il volto familiare di mia sorella. Sentii un fruscio poco lontano da me. Sentivo l'adrenalina scorrere nelle mie vene. Mi avviai verso il pugno di Zeus con le spada sguainata. Lungo la strada percepii una presenza, così mi nascosi dietro un cespuglio come meglio potei. Tutti i miei nervi erano in tensione, mentre attendevo un altri segni di quella...'cosa' che mi seguiva fin da quando avevo aperto gli occhi. Un altro fruscio dietro di me. Mi voltai di scatto. ODDEI!!! Non poteva essere vero! Non ebbi il tempo di reagire che una frusta mi colpì in pieno petto. Kate's POV Quella notte era probabilmente stata la peggiore di tutta la mia vita. Appena addormentata avevo avuto un incubo terribile: ero in un bosco, non molto differente da quello in cui mi ero addormentata. Sentivo l'urgenza in tutto il mio corpo. Mi misi a correre. Giunsi in una radura con molte tende da campeggio. E capii cosa stava per succedere. Dal folto degli alberi sbucò un lupo. Si mise a ringhiare. Sapevo che cosa volevo fare, dovevo impedirlo. Provai a muovermi, ma sembrava di essere nelle sabbie mobili. Il lupo si gettò in una di quelle tende. Udii un urlo acuto, terrorizzato che si interruppe bruscamente. Tutti si affrettarono per vedere cos'era successo. Un uomo abbastanza robusto e con una folta barba nera si affaciò alla tenda. Ci fu un momento di silenzio, poi si scatenò il finimondo. L'uomo venne travolto dalla creatura. Provò ad oppore resistenza, ma questa era troppo forte e glì squarciò la gola con un unico morso. Le persone si misero ad urlare e piangere, cercando invano di sfuggire a quella macchina assassina. Nessuno ebbe via di scampo. Il sole fece capolino dietro le cime degli alberi e il lupo si trasformò. Era una bambina di non più di sette anni. La me di quel tempo si guardò spesata intorno, finchè i ricordi di quella terribile notte non la travolserò. Le lacrime le salirono agli occhi, mentre si trascinava verso il corpo di un ragazzo. Non era molto più grande di lei, aveva capelli rossi e grandi occhi marroni. Poi il voltò mutò, vidi quello di Percy che, morente, mi disse: "Sei un mostro." Mi tirai su di scatto in un bagno di sudore. Percy era a un metro da me mentre dormiva beato. Mi portai le mani al petto, cercando di dimenticare quel sogno, ma era impossibile. Le lacrime mi salirono agli occhi al ricordo di tutte quelle carcasse che un tempo erano state persone. Le ricaccia indietro con un groppo in gola. Mi alzai e misi a camminare senza una meta precisa. Non era la prima volta che sognavo la mia prima trasformazione, ma non avevo mai visto Percy. Stavo ancora riflettendo quando mi si parò davanti una Furia. "Tranquilla." mi disse vedendomi sobbalzare per la sorpresa "Non ti mangio." "Lo so." borbottai "Non uccideresti mai la migliore arma del tuo padrone." "No, infatti" "Allora che diavolo vuoi?" "Solo portare un messaggio." "Ti ascolto." "Ade vuole parlarti. Devi andare negli Inferi oggi pomeriggio alle 17,00 in punto." Annuii:"Ci sarò." Mi incamminai nella direzione opposta quando la Furia mi bloccò:"E un'ultima cosa." La guardai con un sopracciglio inarcato. Lei sogghignò e disse:"Alecto sta cercando di uccidere tuo fratello proprio in questo momento." Sbarrai gli occhi. "Tranquilla" continuò lei" vuole solo portare un messaggio" "E quale sarebbe?" Fece un verso roco che probabilmente era una risata "Che la guerra è alle porte"
   
 
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