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Autore: GeorgiaRose_    30/08/2014    4 recensioni
Salve a tutti! Sono Martina Stoessel e ho 17 anni. In questo momento sono in aeroporto con mio padre… Ci stiamo trasferendo per l’ennesima volta a causa del suo dannato lavoro: il commercialista. Il mio rapporto con lui non è dei migliori, infatti litighiamo in continuazione, che sia per un motivo o per un altro.
Purtroppo mia madre è morta quando io avevo solo 4 anni, ed è stato da quel momento che mio padre è totalmente cambiato.
Questa volta andremo a vivere a Buenos Aires, mi ha sempre affascinato quella città e non vedo l’ora di vederla, sperando di incontrare persone simpatiche.
Sono al terzo anno di superiori e la mia nuova scuola si chiama “Istituto Baldracchieri”.
Bene! Questa è la mia vita e questa sono io!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tini sta aspettando l’arrivo del suo fidanzato per andare a scuola. È in un’ansia incredibile, credendo che Jorge abbia parlato con sua madre riguardo Angela. È convinta che quest’ultima faccia parte del suo passato e che suo padre le abbia nascosto qualcosa di vitale importanza.
Finalmente bussano alla porta. Si affretta ad aprire ed ad uscire, senza nemmeno salutare nessuno.
-Buongiorno! Andiamo di fretta oggi!- Afferma Jorge con tono scherzoso.
-Jorge hai parlato con tua madre?- Gli chiede, senza fare giri di parole.
-Ehm.. In realtà non ancora. Ho intenzione di parlarle stasera. Problemi?
Tini sospira.
-No. Aspetterò stasera per sapere.- C’è un breve momento di silenzio, poi Tini decide di cambiare discorso. –Oggi torni a scuola!
-Già, per fortuna! Non ce la facevo più a stare rintanato in casa.-
Arriviamo a scuola in anticipo, come al solito.
Mi bacia. Un bacio dolce ma allo stesso tempo passionale. Da mozzare il fiato.
-Ehi, calmati! O ci denunceranno per atti osceni in pubblico!- Dice Martina divertita.
-Scusa. È che tutti devono capire che sono tornato e che tu sei solo mia.
-Ma lo sanno già tutti dopo lo spettacolo!
-Cos’è che sanno?- Chiede Jorge; vuole sentirlo dire da lei.
-Che sono tua.
-Come?
-Sono tua Jorge.
Queste parole lo fanno sorridere.
-Ecco, brava! Ma comunque è meglio ricordarglielo ogni tanto.
Martina sorride. Le piace l’idea di “appartenere” a Jorge e che lui fosse sol suo.
Diego passa di lì e saluta la ragazza con un cenno della mano e un gran sorriso che lei ricambia, un po’ a disagio per la presenza di Jorge.
-Mi sono perso qualcosa?- Chiede infatti lui mentre Diego si allontana.
-Be’.. Ecco.. In realtà sì..- Balbetta quasi.
-Che è successo?
-Ecco.. Diego ieri mi ha chiesto di essere amici e io ho accettato.- Dice tutto d’un fiato ma Jorge sembra aver capito data la sua reazione.
-Cosa? Sai che lui non mi piace e che…- Tini lo interrompe.
-Guarda che gliel’ho detto che io amo e amerò sempre te. Non preoccuparti, ok?
Jorge si limita ad annuire, essendo incantato dagli color nocciola della ragazza che, nonostante il colore scuro, sembrano dirti un miliardo di cose contemporaneamente ma tra quelle, lui ne coglie una al volo: negli occhi di Tini legge, come se sia stata scritta con un pennarello indelebile, la parola “amore”.
Jorge non può non cedere e la bacia ancora una volta prima di allontanarsi per andare verso il suo gruppo.
Anche Martina raggiunge le sue amiche, con un sorriso a 32 denti.
-Buongiorno!- Saluta tutte, ma nota che manca qualcuno.
-Buongiorno.- Dicono Mechi, Cande, Alba e Lucia in coro.
-Ma Lodo?-
-Non lo sappiamo.. Di solito arriva sempre puntuale. Credo che oggi non verrà.- Dice Mechi, mentre le altre annuiscono alle sue parole.
-Oddio ragazze è arrivato!- Urla una ragazza. Le sue urla sono così forti che le fanno voltare.
Vedono un gruppo di ragazze di almeno 50 persone alle calcagna di Jorge.
-E quelle chi sono?- Chiede Martina sbarrando gli occhi.
-Qualcuno qui è geloso..- Dice Lucia facendo annuire le altre.
-Non fate le idiote e ditemi chi sono!- Chiede isterica.
-Giusto! Il campionato inizia la settimana prossima!- Dice Cande, ignorando la domanda di Martina.
-Mi volete dire chi sono?- Chiede quasi isterica.
-È il fan club di Jorge..- Dice Mechi come se fosse una cosa normale.
-Fun club?- Sbarra gli occhi.
-Sì! Vedi, Jorge e il suo fan club hanno, come dire stretto una specie di patto.- Dice Alba.
-Sì! Un patto. Il fan club “esiste” solo durante il campionato, mentre gli altri giorni Jorge può stare in pace.-  Informa Cande.
Giusto il tempo di ascoltarla, poi Martina corre verso Jorge.
-Salve! Jorge mi presenti le tue amiche?- Chiede cercando di stare il più tranquilla possibile, poggiando la mano destra sulla spalla sinistra di Jorge.
-Tini! Che ci fai qui?- Le chiede sorpreso.
-Voglio conoscere le tue numerose amiche. Non posso?- Chiede sottolineando la parola “numerose”.
-Be’, certo… Non so il nome di tutte loro in realtà. Conosco solo il loro.. capo?
-Capo va bene.- Gli dice una ragazza del gruppo, posta davanti a tutte le altre.
-Lei è Carolina.
-Carolina! Io invece sono Martina, la sua fidanzata!- Sottolinea la parola “fidanzata”.
-Sì, lo sappiamo! Noi sappiamo praticamente tutto di lui! È nato il 19 Dicembre del 1996. Gli piace cantare e ballare e giocare a basket. È figlio unico. I suoi genitori hanno divorziato da cinque anni. Il suo colore preferito è il verde, mentre il suo numero preferito è il 14, quello della sua maglia per giocare...- Cominciò Carolina a parlare, come una macchinetta.
-Ok. Va bene. Calmati!- La ferma Tini. –Jorge, andiamo?- Chiede poi.
-Sì, ma prima mi fermo un po’ con loro…
-Jorge!- Lo rimprovera lei, nervosa al massimo.
-E va bene.. Mi dispiace ragazze, ma purtroppo per me il “capo” è lei, quindi devo andare.- Si rassegna Jorge, dicendo però quelle parole con divertimento. Gli piace l’idea che la sua fidanzata sia gelosa.
Si sente un coro di ‘no’ proveniente da tutto il gruppo che avevano già preparato gadget con la faccia di Jorge sopra per gli autografi.
-Mi dispiace. Ci vediamo dopo.- Afferma Jorge prima di allontanarsi con Tini.
-Non c’era bisogno di fare quella scenata di gelosia…- Esclama.
-‘Scenata di gelosia’? Ma quale gelosia?- Chiede Martina.
-Sei gelosa, non fare la finta tonta.
-Ma non è vero!- Risponde.
Jorge si avvicina al suo orecchio.
-Sei ancora più sexi quando sei gelosa.- Le sussurra, prima di lasciarle un bacio sul collo, proprio sotto il lobo.
A quelle parole Martina sorride, non solo contenta per le parole del fidanzato, ma anche soddisfatta perché quella Carolina e tutte le altre non riceveranno mai dal ragazzo l’attenzione che ha lei.
-Ti amo.- Gli sussurra.
Anche Jorge sorride, poi raggiunge nuovamente i suoi amici.
***
Angela cammina tra le varie strade di Buenos Aires. È da poco tornata in città, infatti era partita per dimenticare tutto quello che riguarda la sua famiglia, ma senza ottenere risultati. Non sa ancora perché ha deciso di tornare, qualcosa l’ha attirata e, quando era a Roma, le ha suggerito di tornare in quella città, dove un tempo era felice con la sua vera famiglia. Vi starete chiedendo perché ho aggiunto a famiglia la parola ‘vera’. Forse è meglio che vi racconti di più…
Angela, fu abbandonata in un orfanotrofio appena nata: i suoi genitori erano troppo piccoli per prendersi cura di lei, solo dei ragazzini. Quindi, all’età di un anno, fu adottata da due venticinquenni che non potevano avere figli a causa della sterilità di lui. La bambina è cresciuta pensando che quella fosse la sua ‘vera’ famiglia, ma non era affatto così, come ho già detto. Quando poi compì 15 anni, i suoi genitori decisero di raccontarle la verità: era stata adottata. La ragazza non voleva accettarlo e si chiuse in sé stessa. Iniziò a non mangiare, a non uscire. Poi, dopo esattamente un mese, decise di riprendersi e di iniziare a cercare la sua ‘vera’ famiglia. La ragazza riuscì nel suo intento e la sua ‘vera’ famiglia era contenta di accoglierla. Anche Angela era contenta di aver ritrovato i suoi genitori e la sua piccola sorellina, perché capì le vere ragioni dei due per averla abbandonarla: erano troppo piccoli per prendersi cura di lei. Per due o tre anni la famiglia ha vissuto felice, ma ovviamente Angela viveva ancora con i suoi genitori adottivi a cui sarebbe stata grata per la vita. Ma, all’improvviso, il capofamiglia decise di partire per scappare da quella città. Allora la ragazza aveva solo 18 anni…
Bene, credo di avervi riferito già troppo.. Adesso torniamo alla realtà.
Angela cammina tra le varie strade di Buenos Aires, diretta verso l’Istituto Baldracchieri, dove avrebbe iniziato ad insegnare musica, sostituendo una professoressa entrata in maternità.
La Saramego attraversa la strada e si trova davanti all’immenso edificio, che ha anche un ampio giardino sfollato: è orario di lezioni e ognuno è nella propria classe.
Entra nella scuola e saluta con un sorriso ed un cenno della mano il bidello Esteban. Attende qualche minuto. Suona la campanella ed entra in classe, la sua prima classe, che per il momento è vuota.
Sistema la sua roba sulla cattedra e, a poco a poco, gli alunni entrano.
Martina ed Jorge entrano in aula mano nella mano e si seggono al primo banco. Iniziano a chiacchierare tra loro, quando la giovane alza gli occhi e si accorge della donna seduta dietro la cattedra. Non può davvero essere lei.
A cinque minuti dal suono della campanella, l’insegnante chiude la porta.
-Buongiorno a tutti. Sono la nuova professoressa Angela Saramego e sostituirò la professoressa Algieri che è entrata in maternità. Bene! Inizierò dall’appello.- Esclama lei, cercando di essere il più autoritaria possibile.
Iniziò ad elencare i vari alunni, quando un nome la colpisce.
-Blanco Jorge!
-Eccomi!- Il ragazzo alza la mano.
“Sarà solo un omonimo” Pensa la donna.
Continua con l’appello, ma un secondo nome la colpisce ancor più e, a quel punto, capisce che non può essere solo una coincidenza.
-Stoessel Martina!
-Sono io..- La ragazza alza la mano un po’ titubante, ancora sorpresa del fatto che quella sia la donna del suo Flashback.
L’ora di lezione passa velocemente, anche se l’insegnante sembra essere su un altro pianeta, infatti è proprio così. 
Al termine tutti gli alunni si volatizzano dall’aula, tranne Martina che si alza con l’intenzione di parlare con la Saramego. Quest’ultima alza gli occhi vedendola accanto alla sua cattedra.
-Devi dirmi qualcosa?- A differenza di tutti gli altri insegnanti, lei dà del tu agli alunni.
-In realtà sì..- Dice Tini, timidamente.
-Dimmi.
-Amore andiamo?- Jorge entra in aula e interrompe la breve, per ora, conversazione.
-Sì, adesso ti raggiungo. Aspettami fuori.- Dice la ragazza velocemente e Jorge ne coglie il nervosismo, conoscendola fin troppo bene.
Il ragazzo posa lo sguardo sull’insegnante per qualche secondo, poi ritorna sulla sua fidanzata.
-Va bene.- Sorride lui, prima di uscire e lasciare sole le due.
-Tu e Jorge state insieme?
-Sì. Da poco però.
-Se non posso troppo indiscreta o invadente, posso chiederti come è successo?- Chiede la donna per capirne di più.
-No, se vuole glielo racconto. Ho conosciuto Jorge il primo giorno che sono entrata in questa scuola. Lui è stato molto gentile con me e mi è sembrato addirittura di conoscerlo da sempre e infatti è proprio così…- Sorride la ragazza.
-Come?
-Be’, tornata a casa, ho scoperto che la madre di Jorge, Ana, è la mia madrina ed anche la migliore amica di mia madre, cioè.. Un tempo lo era.. Quindi io conosco Jorge praticamente dalla mia nascita.
-Che vuoi dire con ‘un tempo lo era’?- Si affretta a chiedere Angela, sempre più sicura di quello che sospetta.
-Mia madre è morta quando io avevo solo quattro anni in un incidente stradale. E quando successe, mi trasferì in Europa, con mio padre. Sono venuta a sapere di Jorge e Ana solo quando sono tornata qui, credo due mesi fa, più o meno.
Ecco! Adesso Angela è sicura della sua supposizione.
-Che mi dovevi dire?- Cambia discorso.
-Ecco.. Per caso io ti conosco già?
Angela si turba parecchio per questa domanda, nervosa per la risposta che deve dare. Non sa se dire la verità o meno.
-No, non mi sembra proprio. Mi dispiace.- Decide di mentire. Se Felipe ha deciso di non dire la verità alla ragazza, di certo non sarà lei a farlo.
-Ah, allora mi scusi. L’avrò scambiata per qualcun altro.- Si mortifica la ragazza.
-Non ti preoccupare.
Martina esce dall’aula dove Jorge la sta aspettando.
-Ehi! È tutto apposto?- Chiede il ragazzo
-Non proprio.
-Cosa è successo?
-Jorge.. Lei è la donna del mio ricordo. Lei è Angela.
-Angela dici?
-Sì!
-Ma ne sei sicura?
-Sicurissima.
-E cosa le hai detto prima?- Chiede ancora
-Se mi conosceva…
-Tini non credo possa rispondere a una domanda del genere. Tu, nel tuo ricordo, avevi solo tre, quattro anni. E sei così cresciuta…
-Non c’entra questo. Poteva ricordare il cognome ed anche il tuo Jorge: eri anche tu nel flashback.
-Quindi, mi è sembrato di capire, che ha negato.
-Già…- Risponde con tristezza.
-Ehi, ehi… Non essere triste. Stasera parlerò con mia madre e chiariremo questa storia. Capito?
-Jorge, abbracciami, ti prego.
-Abbraccio da orso!
Jorge abbraccia Martina con tutto l’amore possibile cercando di rassicurarla.
-Grazie.
-E di cosa?- Sorride lui. –Ti amo.
-Ti amo.
***
Jorge torna a casa intorno alle 19:00. Gli allenamenti sono molto più lunghi ora che il campionato si avvicina.
È impaziente di parlare con sua madre. Ha il bisogno di far star meglio la sua fidanzata.
-Bentornato!- L’accoglie Ana
-Mamma devo parlarti.- Dice serio.
-Cosa c’è?- Chiede, colpita da tutta quella serietà.
-Conosci Angela Saramego?- Jorge decide di usare questo nome. Nel caso di una negazione della donna, chiederà di una certa ‘Angela’.
-Perché me lo chiedi?- Chiede nervosamente.
-Rispondi e basta.
La donna sospira.
-Se io te lo racconto, mi prometti una cosa?
-Cosa?
-Non dire niente a Tini.
-Cosa? No! È lei che me lo ha chiesto! E poi è la mia fidanzata, le direi tutto comunque.
-Allora non posso risponderti.
-No! Ti prego, dimmelo.
Ana sospira ancora una volta.
-Perché ti ha chiesto di lei?
Jorge decide di raccontarle della storia del flashback al Luna Park e della foto. Infine, le racconta di questa mattina, dove hanno conosciuto Angela Saramengo.
-Capisco.
-Dimmi chi è. Per favore. Tini sta male e io non posso vederla così!
-Se dirai tutto a Tini non posso!
-Non glielo dirò. Mi inventerò qualcosa, ma dimmelo.
-Sei sicuro, Jorge? Questo implicherebbe mentirle…
-Lo so. Ma ho bisogno di sapere.
-È meglio che ti siedi.
Jorge non riesce a credere alla rivelazione che gli fa sua madre. Non riesce a credere che Felipe abbia nascosto una cosa così importante a sua figlia. Tini non è sola. O almeno non lo era. Adesso c’è lui, ma in passato, poteva contare anche su un’altra persona oltre suo padre, solo che lei non lo ha mai saputo: Angela.


 

*Angolo autrice*
Sono tornata!!!! Vi sono mancata??? Ovvio u.u Ci ho messo un po' a scriverlo, ma eccolo qui :D
Andiamo per ordine!! La scena tra Jorge e Tini mi fa impazzire, adoro il fatto del pennarello indelebile aaah :D
Poi, arriva Angela. Ve lo dico, mi ho dato una moltitudine di inidizi per capire chi è. È palesemente chiaro! lol Mi piace il punto dove il narratore interagisce col pubblico, forse inizierò a farlo più spesso... 
Il primo incontro tra Tini ed Angela! Che poi, proprio primo non è. Le due si conoscono da tanto... 
Infine, Jorge parla con Ana e viene a sapere chi è Angela rimanendo sconvolto. Ma Jorge manterrà la promessa o dirà tutto a Tini? Vedremo...
Ammetto che il capitolo è un po' corto e forse potrebbe essere considerato 'di passaggio', ma vi assicuro che o nel prossimo, o  nel sedicesimo sclererete (si dice così? lol) per gli Jortini, ve lo assicuro.
Bene! Questo è il mio Twitter per qualunque cosa: https://twitter.com/Smile__Ever
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Alla prossima!!
Smack Smack.

  
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