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Autore: anonymus_00    30/08/2014    3 recensioni
Premetto che questa storia è completamente diversa da qualsiasi altra che io abbia mai scritto: è un cocktail di comicità, battute, momenti romantici e dolci ma anche scene a raitings arancione scuro, senza contare scene di parodia eccetera eccetera. Insomma, se avete voglia di una storia che vi faccia ridere, o quantomeno, sorridere, questa fa per voi.
In breve: Zoe è una ragazza normalissima, è la sua coscienza che non è normale. Il primo giorno di liceo può presentare molte novità, ma soprattutto nuove strade da percorrere, il problema di Zoe è che queste strade le si presenteranno tutte contemporaneamente, quale sceglierà di seguire?
L'amico ritrovato, il ragazzo cotto di lei, le bad girls...preparatevi ad entrare nel mondo di Zoe
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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 Capitolo IV


-E questa volta vienimi a prendere!- mi raccomando con mia madre prima che si dimentichi con me pure oggi. Dopo aver annuito e avermi rivolto un sorriso che non ha nulla di incoraggiante mia mamma accende il motore e la sua macchina rossa sparisce dietro la curva.
-Zoe!- la voce di Alex mi fa voltare e lo trovo in piedi ad aspettarmi accanto al muretto dove il giorno prima ho conosciuto Hell. Questo mi fa pensare che oggi è il giorno della scelta, ma prima devo ricevere la visita delgli Angel, solo allora saprò come stanno davvero le cose.
Quando mi avvicino al mio amico lui si avvicina in uno slancio quasi impercettibile. So cosa vuole e mi rendo conto di aver fatto uno sbaglio a baciarlo solo per attirare l'attenzione di Andrew, ma per quanto io sia crudele non posso urlargli: -Senti ciccio stammi alla larga- anche se forse è più crudele continuare a fingere come sto facendo adesso. Potrei provare a farmelo piacere sul serio, in fondo per essere simpatico è simpatico, è gentile ma non troppo e inoltre è terribilmente carino. Non è bello, è carino. Una volta una mia maica mi ha chiesto qual'è, secondo me, la differenza tra un "figo" e uno "carino" e io le ho risposto, dopo averci pensato qualche secondo che un figo e uno che ha delle caratterisctiche che lo portano ad essere guardato da tutte, ha muscoli, tartaruga, capelli ribelli, insomma, è un figo, punto. Uno carino invece è qualcuno che ha quel particolare che lo fa piacere solo a te, che lo rende unico. 
Mi rendo conto che se ho appena detto che Alex è carino vuol dire che ha quel particolare che...o insomma, c'è carino e carino, e lui non mi piace.
"Si ma potrebbe" mormora una voce fastidiosa dentro di me.
Sto per risponderle crudelmente quando un contatto fisico non richiesto attira la mia attenzione: Alex, dopo avermi sistemato una ciocca di capelli dietro all'orecchio ha fatto scivolare la mano dietro al mio collo e ora mi sta leggermente attirando a sé. Questa volta il contatto mi fa fremere, cosa che l'altra volta non aveva fatto ma la spiegazione che mi do è il fatto che questa volta sono stata colta di sorpresa, non ho avuto tutto sotto controllo come mio solito. Però, nonostante tutto, non oppongo resistenza e lascio che i nostri voli si avvicinino fino a che la punta del suo naso sfiora la mia. Sento il contatto della fronte contro la sua e i miei occhi si perdono nei suoi...strano, oggi non ha messo gli occhiali, che sia passato alle lenti a contatto?
E' stupido pensare di quanto i minimi dettagli risultino come dei problemi irrisolvibili in questi momenti e così comincio a chiedermi se ha messo le lenti solo per fare più colpo su di me visto che quando porta gli occhiali lo punzecchio sempre (se sapesse che pure io dovrei metterli...). 
-Perchè lo fai?- chiede lui.
Io rimango basita, mi aspettavo un bacio e invece restiamo così, fermi, mentre io guardo le sue labbra che si muovono per formulare la domanda.
-Così come?- non capisco cosa intende dire, ma non ho intenzione di spostarmi da questa sorta di abbraccio.
-Perchè stai con me...senza stare con me.-
La frase suona un po' senza senso, ma io capisco ciò che intende dire. In poche parole vuole sapere se sono innamorata di lui o se lo sto usando. Bella domanda, me lo chiedo anch'io.
Per una volta decido di rispondere mantenendo la serietà e allo stesso tempo dicendo la verità:
-Non lo so-
In un gesto lento porto la mia bocca a pochi millimetri dalla sua, lasciandogli il tempo di fare la sua scelta. Il contatto tra le nostre labbra sembra colmare un solco che si stava formando tra noi, ma che ora sembra svanire. Ha fatto la sua scelta; ha deciso di provarci. Io cosa scelgo?
Scelgo di non rispondermi.
A poco a poco dischiudo le labbra e perdo ogni segno di volontà, per una volta voglio lasciare che siano gli impulsi a guidarmi. "Come se di solito pensassi prima di agire" ma che simpatica la vocetta dentro di me.
-Guarda guarda che due piccioncini-
Andrew.
Non poteva capitare in un momento meno adatto.
-Sai Zoe, per un istante mi hai quasi convinto, ma ti devi sforzare di più per convincermi che ti piace davvero questa nullità e che non mi desideri più-
-Andrew, se posso farti notare un piccolo dettaglio, chi è che è venuto qui, a rompere le scatole a due che stavano tranuillamente amoreggiando nel cortile nella scuola come se fosse la cosa più normale del mondo e che ora si sta rendendo ridicolo davanti a uno che nemmeno lo conosce.-
-Oh scusa miss so tutto io...-
Non gli do nemmeno il tempo di finire la frase: -Non ti azzardare a chimarmi così- gli lancio uno sguardo che, se ci fosse un po' più di sole, lo manderebbe in autocombustione: questa mi mancava, dopo aver licquefatto la Barbie posso dare fuoco a lui. L'idea mi piace abbastanza da poterla attuare un giorno o l'altro. Dovrei cominciare a fumera solo per avere la scusa di avere sempre cone me un accendino. No, idea scartata, non ho certo intenzione di riempirmi i polmoni di scorie raioattive che poi rimangono in circolo per secoli e secoli, amen. Ma che diavolo?
-Zoe?-
E' successo di nuovo, mi sono incantata nella mia dimensione e le persone attorno a me mi osservano come se arrivassi da un altro pianeta. La cosa peggiore è che gesticolo. Mi chiedo quando comincerò a parlare ad alta voce, prima o poi dovrà succedere, non sarebbe da me se no.
-Si, dicevate?- sorrido io con l'aria più cadida che possa esserci.
Mi ci vuole solo un secondo per riprendere il filo e la voce di Andrew risuona chiara nella mia testa "miss so tutto io" era così che mi chiamava alle elementari, ma la sua voce, una volta, era molto più dolce e scherzosa e mi ricordo che quando gli altri mi chiamavano così lui si arrabbiava e ci litigava solo perchè solamente lui poteva chiamarmi così.
-Miss so tutto io, questo nome ti ricorda qualcosa per caso? A me no di certo-
Stringo i pugni e per la prima volta sento il bruciore negli occhi che solitamente preannuncia le lacrime, ma non piangerò, non davanti a lui. Non gli darò questa soddisfazione. Lui ha deciso di buttare via i nostri anni insieme, io non posso dimenticarli, ma non posso dargli la soddiasfazione di ferirmi attraverso essi, devo andare avanti come se lui fosse un capitolo chiuso della mia vita, anche se so che rimarrà aperto fino all'ultima pagina, solo perchè non abbiamo mai avuto una fine, non ci siamo mai detti "è finita". Ogni storia deve avere un punto, noi abbiamo avuto solo una virgola che ha mandato a capo i nostri sentimenti, tutto solo perchè non abbiamo avuto il coraggio di inseguirci dopo la fine della quinta.
Per quanto poco possa essere il tempo passato con Alex, lui sembra avermi capita meglio di chiunque altro e sa che le parole di Andrew mi hanno fatto male e non ci mette troppo tempo ad intervenire, entrando in mio soccorso. Io lo odio per questo; posso benissimo cavarmela da sola. "No che non puoi, hai bisogno di lui e quando finalmente lo avrai ammesso staremo tutti molto meglio." Stai zitta coscienza.
-Forse è il caso che ci presentiamo, non credi? Forse ancora non sai che ho un nome, sai quella cosa che i genitori ti danno quando nasci.-
Ehi Alex, vacci piano, le battute sono la mia arma. Questo pensiero mi fa sorridere, ha passato poco tempo con me, è vero, ma il mio carattere lo sta cambiando.
-Di sicuro il nome lo conosci già- sorride Andrew alludendo alla sua popolarità che già dopo un giorno di scuola è diventata leggenda. Metà dei primini lo conosceva già, e l'altra metà non tarderà a conoscerlo.
-E' il tuo che mi sfugge...sicuro di non chimarti "nullità"-
Questa volta non ci da il tempo di ribattere, si volta e raggiunge la sua fidanzata che sta giusto scendendo da una lussuosissima macchina. Mi chiedo se quello che guida sia il padre o l'autista privato.
-Non dirmi che una volta ti piaceva uno così- scherza Alex che ormai ha capito cos'è che mi legava ad Andrew
-No comment- lo fermo io prima che si lanci in domande a cui non ho intenzione di ridpondere, ma una cosa devo precisarla: -una volta non era così-
Lui annuisce comprensivo e decide di lasciar perdere, ma dopo un istante, guardandomi alle spalle, esclama:
-Sembra che anche qualc'un altro si sia interessato a te, guai in vista?-
La faccia che incontro quando mi volto non mi dice niente:
-Tranquillo, le scenate degli ex gelosi dovrebbero essere finite- scherzo io, ma quando il tipo mi chiama per nome capisco che è proprio me che cerca.
I capelli biondi e gli occhi azzurri sono l'unica cosa che possano definirsi carine di lui, dato che il corpo basso a grassoccio e l'apparecchio prorompente non lasciano spazio per altre parole di apprezzamento. 
-Giulia ti vuole parlare-
-Giulia?- e questa chi diavolo è? 
-Emm...sono un Angel- precisa in tono imbarazzato.
Io mi sbatto una mano sulla fronte e lui si spaventa a questa mia nuova uscita.
-Tranquillo, non mordo, anche se c'è sempre una prima volta- e faccio scintillare i canini in un sorriso inquietante. L'aria di terrore che si dipinge sul volto del mio accompagnatore mi rallegra la giornata. 
La ragazza che mi sta di fronte corrisponde perfettamente all'idea di Angel che mi sono fatta.
I capelli biondi le ricadono in boccoli sopra il seno appena coperto da una cannottierina azzurra che si alza leggermente sulla pancia ogni volta che solleva le braccia. I pantaloni attillati sono bianchi e arrivano a mezza gamba. 
-Le ali e l'aureola dove sono?- mi faccio sfuggire, per poi aggiungere, giusto per migliorare la mia situazione: -Ma è obbligatorio essere biondi per essere Angel, no perchè non so se l'avete notato, ma io ho i capelli arancioni, e non chiedetemi di tingerli perchè...-
-E spegniti un secondo!- mi sgrida lei con un tono che non si addice per niente ad un angelo.
-Non credo proprio che tu possa diventare un Angel, sei troppo egocentrica.-
-Io almeno non mi vesto come se dovessi suonare l'arpa in un presepio- la fulmino io.
Mentre sono davanti alei mi fulmina un pensiero: ma in questa scuola le campanelle non suonano mai? No perchè leggendo tutto quello che c'è scritto qui sopra dovrebbe essere passata almeno mazz'ora da quando si dice che scendo dalla macchina. "Lascia perdere che è meglio, rovini tutta l'enfasi che si sta creando" sta volta mi sa che hai ragione coscienza, procediamo.
-Credo proprio che non ti proporrei mai di far parte della nostra fazione di mia spontanea volontà, ma dato che hai ricevuto la proposta dei Devil devo cercare di sottrarti dalla loro.-
Noto una certa rivalità tra le due squadre, ma proprio appena accennata.
-Chi ti ha fatto la proposta?- domanda curiosa.
-Un certo Hell- rispondo io fingendomi poco interessata.
-Hell? Ahh, vuoi dire Edward, quello lì crede di dare più mistero alla sua squadra solo cambiandosi nome.-
E così si chiama Edward, archivio l'informazione e continuo ad ascoltare:
-Di sicuro ti avrà fatto apparire i Devil come dei difensori della giustizia che vanno in giro a spada tratta a difendere i deboli.-
In effetti...
-Sono solo dei buoni a nulla, bravi solo a contestare qualsiasi cosa venga loro detta giusto per il gusto di fare polemica.-
-Sai, mi sembra un bel trucchetto, perfetto per confondere le idee- mi intrometto io e lei sembra non apprezzare, ma sembra interessata a quel che voglio dire e così proseguo: -ognuno di voi perde più tempo a parlare male della fazione avversaria, senza pensare a se stessi, se vi limitaste a presentare i vostri ideali fareste molto prima e di certo non annoiereste i vostri ascoltatori.-
-Visto che hai fretta te la metto giù in modo chiaro: i Devil sono il male, gli Angel sono i buoni, scegli tu da che parte stare. Ci sono due regole fondamentali: dopo che hai fatto la tua scelta non ti è premesso di passare da una fazione all'altra, mentre puoi scegliere di uscire da una. Una volta che sei fuori non rientri più, ne in un ne nell'altra. Chiaro?-
Io annuisco e lei procede: -seconda regola: è assolutamtne vietato far nascere una relazione con un socio della fazione avversaria.-
Eccolo finalmente il suono della campanella.
-Oggi, all'uscita, dovrai dirci cosa hai scelto.-

***
Mi sento un mostro..questa storia procede ad una velocità pazzesca, scrivo all'incirca due capitoli al giorno e non mi sento mai stanca e spero che voi non lo siate di leggerla :)
Ogni volta ho paura che la nostra Zoe perda la sua graffiante comicità ma questo caitolo doveva essere più serio degli altri, soprattutto la parte con Andrew, e non mi pento di come è venuto.
Mi sono resa conto che lastoria ha isogno di una rilettura, molto presenti sono gli errori grammaticali o di battitura, perciò penso che da domani mi dedicherò alle correzioni :)
Grazie a tutti quelli che stanno leggendo\recensdend, un ringraziamento particolare va, come sempre, a "angy" che ha recensito ogni capitolo fino ad ora e alla mia nuova lettrice "camilla346"
Ringrazio anche tutte\i coloro che hanno inserito la storia tra le seguite\preferite\ricordate e vi invito ad uscire dall'ombra e a farmi sapere cosa ne pensate.
A domani, spero

la vostra "nony"
   
 
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