Naruto tornò anche i giorni seguenti a guardare i volti degli Hokage con la speranza di rivedere quella ragazza che non sembrava tanto più grande di lui.
Si poggiò con le braccia alla ringhiera sospirando.
Qualcuno gli bussò delicatamente su una spalla e si voltò
- Uh? Sakura sei tu...- mormorò.
Una ragazza dai capelli rosa e gli occhi verdi gli sorrise.
- Ciao Naruto… che combini…?- il ragazzo sospirò.
- Niente…- disse poi sorridendo.
Lei lo guardò sospettosa.
- Vieni spesso a fare “niente” qui ultimamente hehe… - lo prese un po’ in giro.
Il ragazzo guardò in basso un po’ intristito.
- Aspetto una persona…- mormorò lui alzando poi lo sguardo arrossendo.
Sakura rimase stupita di quell’improvviso imbarazzo del biondino.
- E… quando hai appuntamento? - chiese la ragazza.
Lui si guardò le mani con cui aveva cominciato a giocare nervosamente.
- Non ho… un appuntamento…- disse con voce bassa.
Lei lo guarda sempre più perplessa.
- Ma allora come fai a sapere quando arriverà…?- chiese lei.
- Infatti non lo so… ma la aspetto…- Sakura continuava a capire sempre meno.
- Spero che arrivi…- disse lei poggiando una mano sulla spalla del ragazzo.
Lui la guardò negli occhi.
- Lo spero anche io…- disse lui dolcemente.
La ragazza si allontanò salutandolo e dirigendosi verso il villaggio. Naruto si sedette sulla ringhiera dando le spalle ai volti di pietra, si guardava i piedi che dondolava avanti e indietro e non si accorse neanche che un uomo gli si era avvicinato.
Alzò gli occhi vedendolo in faccia.
- Eremita porcello!- urlò il biondino puntandogli un dito di fronte al viso.
- Ciao Naruto… che fai qui tutto solo?- chiese l’uomo per nulla stupito dalla reazione del ragazzo.
Il biondino sorrise.
- Aspetto una ragazza…- disse allegro.
L’uomo si poggiò alla ringhiera.
- È Sakura?- chiese poi.
Naruto scosse la testa.
- Nooo… hehe- sorrideva.
Jiraya si stupì del fatto che fosse allegro per una ragazza che non fosse Sakura.
- Allora chi è? Com’è fatta?- chiese l’uomo curioso.
Naruto gli fece una sorta di broncio.
- È troppo piccola per te… pervertito…- disse.
L’uomo si mise a ridere.
- Sono solo curioso… hehe… - il ragazzo non ci credeva molto.
Si alzò dalla ringhiera e si mise di fronte a Jiraya.
- Allora… è alta così…- disse lui indicando con una mano l’altezza dalla ragazza in confronto a lui.
- … poi ha i capelli lunghi e castani e dei bellissimi occhi…- disse poi sorridendo.
Jiraya rimase di sasso, aveva quasi paura a chiederglielo ma si fece coraggio.
- Naruto… sai come si chiama…?- chiese serio.
Lui titubò un po’ poi rispose.
- Si chiama Shiaru…- disse allegro.
Jiraya fisso davanti a se attonito, Naruto si era preso una cotta per lei… e lei ora…
- Diceva che veniva spesso qui… quindi la aspetto… ho delle cose da chiederle - aggiunse poi il ragazzo.
L’ uomo si fece triste abbassò lo sguardo.
- Lei… non verrà…- disse senza alzare gli occhi da terra.
- Cosa?! E tu come fai a esserne certo…!- disse mezzo arrabbiato.
Jiraya non rispose, si avvicinò a Naruto posandogli una mano sulla spalla.
- Vieni con me…- mormorò l’uomo.
 
Arrivarono al campo d’addestramento, lì dove c’era la lapide di pietra. Si fermarono li davanti…
- Sai cos’è questa?- chiese al ragazzo.
Naruto si voltò verso di lui.
- È una lapide… li ci sono scritti gli eroi del nostro villaggio…- disse convinto.
Jiraya sorrise tristemente.
- Leggi su quella lapide… l’ultimo nome…- disse lui stringendo i pugni.
Naruto si inginocchiò, passò le dita sui nomi incisi come li accarezzasse, poi si fermò sull’ultimo.
- Yui… Shiaru…-  il biondino si voltò di scatto verso l’uomo.
L’uomo rimase immobile senza rispondere.
- È una coincidenza… vero?- disse il ragazzo.
Jiraya scosse la testa.
- No… è lei… mi dispiace Naruto…- disse poi.
Naruto non voleva crederci, come poteva essere morta se qualche giorno prima… si alzò in piedi.
- Perché… ? stava bene e… e…-  il biondino strinse i pugni.
- Stava male… più di quello che dava a vedere…- disse l’uomo.
Naruto lo guardò in faccia, poi si voltò di nuovo inginocchiandosi.
- Ma aveva la mia età…-  mormorò sfiorando con le dita il nome sulla lapide.
- Aveva più di trent’anni… il suo corpo non invecchiava… ma non era lei a volerlo… - rispose.
Naruto ne rimase stupito e fissò ancora la lapide, poi mormorò.
- Mi dispiace… riposa in pace…- sorrideva… gli occhi però erano lucidi.
Poi si alzò, si voltò e corse via.
Jiraya poggiò una mano sulla fredda pietra.
- Shiaru… sei proprio una rubacuori… - sorrise e andò via.
 
Naruto il giorno dopo tornò lì,su quella ringhiera. Poco dopo arrivò Sakura.
- Anche oggi aspetti?...- chiese dolcemente la ragazza.
Naruto sorrise lievemente facendo cenno di no con la testa.
- Quella persona non verrà più qui…- disse…
- … come mai…?- chiese la ragazza ingenuamente.
Lui scese dalla ringhiera.
- Dove si trova ora… non può più raggiungermi…- mormorò tristemente.
Sakura prese la mano Naruto, lui la guardò negli occhi.
- Oggi resta con me…- disse lei.
E Naruto non poté fare a meno di sorridere dolcemente mentre veniva trascinato per mano da lei.