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Autore: cocca_charlie    31/08/2014    0 recensioni
Questa storia d'amore potrà anche sembrare banale, ma ha molto di vero. A quante è capitato di venire usate per il sesso, sperando che l'amore venisse da se? Beh ecco, è difficile che l'amore venga così, dovrebbe nascere disinteressato e stravolgere la testa di una persona.
Carlotta è già rimasta scottata da questo errore e non ha voglia di commetterlo nuovamente. Continua a ripensare a quella notte, a quelle mani. "Era solo sesso, si capiva chiaramente. Solo sesso, per una ragazza che sperava di trovare l'amore della vita."
Matteo, cinque anni più di lei, fa il bagnino in una spiaggia vicina e, da bravo cliché vivente, adora sedurre le ragazze, come fosse uno sport.
Sarà lui a sedurre Carlotta, o lei a rubargli il cuore? Una sola estate di tempo per riuscire nell'impresa.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Appena finisco di pranzare vado in spiaggia. Mi gusto già ora le risate che farò. E poi rivedrò Matteo…
Aumento l’andatura, sperando di metterci meno tempo. In lontananza vedo il bar, la mia meta e il mio incubo. Ho una falcata piuttosto larga e so di camminare velocemente, quindi in un quarto d’ora scarso eccomi di fronte alla torretta. Sto sorridendo coma una scema quando mi accordo che vicino a Michele non c’è Matteo, ma un altro ragazzo moro.
“Ciao Cocca! Vieni che ti presento Alessandro! Oggi c’è lui qui in torretta con me!”
“Piacere.” Porgo la mano infastidita. Non vorrei essere scortese ma.. lui non è Matteo! Faccio buon viso a cattivo gioco e mi fingo simpatica.
“Che mani morbide che hai… senti! Queste mani sono proprio di una studentessa! Vorrei che mi accarezzassi ovunque…” mi fa l’occhiolino e trattengo un conato. Poi sorride compiaciuto di ciò che ha detto e inizia a mangiarmi con gli occhi. Bene, oggi non mi toglierò i pantaloncini. Col cavolo che ti mostro qualche altro centimetro di carne!
“Vabeh, vi lascio soli cinque minuti, vado a richiamare quei bambini vicino agli scogli.” Alessandro si allontana e inizia a fischiare verso dei bambini.
“Sai che Matteo mi ha detto che si è innamorato di te?”
“Ah sì? Immagino che ora finirà a letto con una mia amica… non è forse questo il copione?”
“Non fare l’acida come sempre!”
“Sto scherzando!”
“Potresti darla anche tu ogni tanto!”
“Ehm… sì, certo. Comunque perché non c’è Matteo oggi?”
“L’hanno messo in un’altra torretta.”
“Ah capito.”
“Piace anche a te, eh?”
“Ma no!”
“Beh è un bel ragazzo… e avreste la mia benedizione!”
“Grazie Michele…”
“Che buon profumo che hai! Molto eccitante.” Alessandro compare alle mie spalle e inizia ad annusarmi il collo. Mi scosto infastidita da quel contatto.
“Ma quanto siamo timide!” Ride e trattengo il secondo conato.
Non mi sento a mio agio, sono rigida e sul chi vive. Mi arrampico sullo sgabello e spero di non parlare più con questo tizio. Ascolto passivamente le conversazioni dei due ragazzi, mi distraggo facilmente, seguendo i miei pensieri.
“Vieni con noi sugli scogli?” Michele mi sorride e mi da una pacca sulla spalla, come per svegliarmi. Scuoto la testa, sorridendo imbarazzata.
“Sì, volentieri.” Scendo dal mio trespolo e inizio a seguirli. Intravedo due sagome lontane, riconosco Matteo prima con la pancia che con la vista. Lo stomaco si contorce dalla gioia, quando metto a fuoco il profilo dei suoi muscoli. Aumento l’andatura inconsapevolmente, affianco e quasi supero Michele.
Vedo il modo in cui mi guarda e mi sento avvampare.
“Chi si vede!” Mi sorride e mi tremano le gambe.
“Eh già!” Mi faccio forza, io sono forte e posso affrontarlo. Mi avvicino lentamente e ci scambiamo un bacio veloce sulla guancia.
“Ragazzi, che tensione sessuale!” Michele scoppia a ridere, abbracciando entrambi. Sarà stata anche una battuta, ma è vero. Matteo mi fa contorcere le viscere, mi scava nel profondo. Questa volta io non cederò. Lo devo a me stessa. Cazzo, so già come finiscono queste cose, ho imparato la lezione.
 
“Vieni piccola. Quanto cazzo sei bella? Dio, non vedo l’ora di toccarti.” Sento la pancia in gola, e mi attacco alla sua mano come fosse un’ancora. Le ancore però cadono a fondo, l’avevo dimenticato.
Finisco contro la parete fredda del bar, forse la mia pelle incandescente farà reazione. Lui è così bello e mi sento sua. Ho bisogno di essere sua.
“Ti voglio, baciami.” E lo bacio. Non posso fare altrimenti. Le sue mani corrono frenetiche sui miei fianchi, arrivano al bordo corto del vestito e lo sollevano. Mi stringe i glutei con forza. Quando arriverà la parte in cui ci sarà sentimento? Non arriverà mai.
 
POV Matteo
Vedo i suoi capelli biondi splendere al sole, lei è luce. La fisso affascinato mentre sale sugli scogli con le sue gambe lunghe, leggermente dorate dal sole di luglio. Lunghe, toniche, sexy. I muscoli le guizzano appena, si vede però che è una sportiva. Mi sorride e arrossisce, perché arrossisci?
“Chi si vede!” Eh, chi si vede? Chissà cosa vedi tu in me.
Si avvicina piano, così piano che vorrei colmare lo spazio tra di noi con un passo deciso. Sfrutta quello stacco di coscia lungo un metro e muoviti a venire qui! Ma no, lentissima. Accosta il suo viso al mio e sento il suo profumo dolce. Sento le sue labbra posarsi sulla mia guancia, il suo fiato troppo vicino all’orecchio per lasciarmi indifferente. Un brivido, una scintilla che non passa inosservata.
“Ragazzi, che tensione sessuale!” Michele interrompe il flusso dei miei pensieri, dando loro voce. Carlotta, cosa mi fai?
Dura troppo poco quella visita, troppo presto me la portano via.
Mi saluta con la mano mentre si allontana.
“Ci vediamo domani, biondina.” Mi sorride e non voglio altro.
Resto qualche istante ad accarezzare la sua figura con lo sguardo, quelle linee morbide, nonostante la sagoma magra e slanciata.
Chissà com’è averla a letto. Forse resta dolce come appare ora… O forse no. Quei due occhi sono troppo svegli per lasciarla ingenua in certe situazioni. Sì, quella ragazza fa faville. Le farà con me.
Voglio portarla sul mio letto, baciarla e farla mia pe runa notte.
Domani la rivedrò, con questo pensiero me ne torno a casa.
Apro la porta di casa in silenzio, ma mia madre mi sente subito.
“Matteo, sei tornato!”
“Ciao ma’.”
“Prima ho provato a chiamarti…”
“Sai che in spiaggia prendo poco.”
“Volevo chiederti se domani puoi accompagnarmi dalla zia.”
“Ma a che ora?”
“Primo pomeriggio, penso.”
“Ma domani lavoro…”
“Non è domenica?”
“Cazzo!”
“Che hai? Non puoi? Non so a chi chiedere!”
“No, mamma, tranquilla che ti porto. Solo che non ricordavo fosse il mio giorno libero.”
 
-Buongiorno cara.-
-Buongiorno anche a te.-
-Dormito bene in quella squallida tendina?-
-Sì, dormito molto bene grazie. E per inciso, non è affatto squallida.-
-Voglio verificare.- un crampo alla pancia. Oh si, Robi, vieni qui a verificare. Ti faccio vedere io!
-Vieni.-
-Imperativa… mi piace. Arrivo, capo.- sorrido e stacco il cellulare dalla presa.
Matteo sarà anche il mio attuale sogno erotico, ma io ho bisogno di certezze. Penso che Roberto sia più adatto a questo. Matteo sarà sicuramente come Francesco. Sicuramente. Roberto chi lo sa. Magari potrebbe essere l’amore della mia vita…
Mi ributto sul materasso gonfiabile, copro gli occhi con l’avambraccio e fantastico su di noi. Un sacco di feste, di eventi. Io in tacchi e vestitino, la mano stretta nella sua, affusolata ed elegante.
Penso ad un bacio romantico su una panchina e ad uno più passionale tra le lenzuola, ma il secondo non mi si figura nella mente. Roberto passionale ha qualcosa che non va. Ma spero di sbagliarmi. Mi sforzo, costringo il mio ologramma a prendergli il collo con prepotenza e a tirare il suo viso sul mio. Cerco di manovrare i suoi fili, perché mi tirasse i capelli per farmi scoprire il collo. Niente. Non funziona. Forse la realtà, se mai si avvererà, supererà la fantasia. Me lo auguro, io voglio qualcuno che mi baci come se avesse bisogno di quello per continuare a vivere. Voglio un bacio che mi scaldi la pelle e mi faccia venire voglia di averne ancora, ancora, ancora.
È il momento di alzarmi, mi faccio coraggio e affronto la sensazione del sole sul viso.
La noia riempie la mia giornata fino all’ora in cui decido di andare da Matteo. Cioè, da Michele, io vado lì per Michele.
Anche questa volta però vengo delusa. C’è un altro ragazzo biondo, oltre a Michele.
“Ciao…” dico a voce bassa.
“Ehi!”
“Matteo?” dico abbassando ulteriormente il tono.
“È il suo giorno libero! Ti sei cotta anche tu, eh?”
“Ma va! Solo che ieri mi ha detto che ci saremmo visti oggi…”
“Si sarà confuso. Comunque se mai cambierai idea, sappi che è l’unico ragazzo con cui ti autorizzo ad andare.”
“Ah, ora sei tu che devi autorizzarmi?”
“Esatto, dolcezza. Hai capito, finalmente.”
“Ma tu sei fuori!”

Note dell'autrice:
Ciao a tutti! Innanzi tutto vorrei ringraziare tantissimo tutti quelli che hanno messo la mia storia tra le preferite o tra le seguite. Mi scuso per l'attesa lunghissima, ma sono reduce da una settimana senza internet e tecnologie successive al 1940. E' stata durissima. Ho preparato questo capitolo, nella speranza che vi piacesse come il primo. Sarebbe un sacco figo se partecipaste di più, ma non tiro troppo la corda! :) 
Dunque, non ho grandi commenti da fare su questo capitolo, penso che la situazione sia piuttosto chiara: Carlotta preferisce la sicurezza che Roberto sembra darle, ma viene distratta dall'attrazione che prova nei confronti di Matteo. Matteo è deciso a portare a letto la ragazza, a farla sua, chissà se cambierà idea. Inoltre l'ombra di Francesco incombe sui personaggi quasi costantemente. Carlotta sa che con Matteo sarebbe come con lui, cosa farà?
Un bacio, al prossimo aggiornamento! Buona lettura!
  
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