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Autore: Yo Yo Sango 16    22/09/2008    5 recensioni
Una dodicenne si troverà ad un tratto in una situazione davvero importante per la sua vita, che potrebbe capovolgerla completamente. Non fatevi ingannare dal titolo, perché ci si unisce a qualcuno solo una volta nella vita! La mia prima fic su HXH, sono davvero contenta! YO! ^0^
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Raga, è riniziata la scuolaaaaaaaa

Raga, è riniziata la scuolaaaaaaaa!!!! Spero di aver ancora il tempo di prima per aggiornare il più presto possibile! Questa volta, solamente per voi, un cap un po’ più lunghino del solito, che spero vi piaccia. Ormai Taysa sta per conoscere il fatidico Killua! L’emozione è grande e chissà come andrà a finire? (Non lo so nemmeno io!!!^^”) Ecco a voi il settimo capitolo!^^

 

 

 

Erano le sei e un quarto ma Taysa non faceva che fremere dall’emozione.

Non devo agitarmi così…

Conoscendo Milky, Killua non potrà essere migliore di molto.

Basta false speranze.

Basta illusioni.

La realtà farà più male se continuo a sognare.

Arrivata in camera si stupì vedendo che le valigie erano già state disfatte e la camera ora era in ordine e pulita. Ora aveva perso l’unica cosa che poteva fare!

Il telefono ad un tratto squillò… proprio quello situato nella sua camera! Cosa avrebbe dovuto fare? Rispondere o far rispondere un domestico? Aspettò un poco, poi si affacciò alla porta ma nessuna domestica era in vista. Fremette, poi prese la cornetta e la sollevò.

-Pronto, famiglia Zaoldyeck…-

Anche se era emozionata, era riuscita a ricordarsi come facevano i domestici nel rispondere, ma aveva cambiato il “Pronto, alloggi della servitù della famiglia Zaoldyeck” in “Pronto, famiglia Zaoldyeck”. Dopotutto fra un po’ anche lei sarebbe diventata una della famiglia.

Dalla cornetta salì una voce maschile, molto vivace e di sicuro non da adulto.

-Passami il Re o la Regina.-

-Ehm… in questo momento non possono rispondere. Chi sei?-

-……. Piuttosto chi sei tu? Non hai la voce di una domestica che conosco, sei nuova?-

Taysa non sapeva più cosa rispondere così, istintivamente, rimise la cornetta a posto, chiudendo la chiamata. Era troppo spaventata. E se fosse stato un ladro? Non gli avrebbe mai detto chi era!

Il telefono squillò di nuovo. Taysa sta volta fece un balzo per lo spavento. Si stava innervosendo.

-CHE C’È?-

-Mi puoi passare mia madre, per favore?-

Madre?

-E chi è tua madre?-

-La Regina.-

LA REGINAAAAAA??? ALLORA QUESTO È KILLUA!

Con un urletto sbatté giù il telefono nuovamente. Quella era la voce del suo futuro marito? Del futuro Re di Padokia? Poi si rese conto di aver sbattuto il telefono in faccia a Killua e si maledisse mentalmente.

Quando ritelefona, tu stai calma, calma… caaaaalma!

DRIIIIIIIIIIIN!

-AH!-

No, di nuovo lui? Beh, certo che è lui…

-Ehm… pronto?-

-Signorina, può passarmi la madre di Killua?-

Questa non era la voce di prima, però! Era un altro maschio… forse più piccolo dell’altro.

-La Regina non può rispondere. Dite a me.-

-Perché hai sempre messo giù il telefono?-

-Ehm… non lo so.-

E Taysa rimise giù il telefono.

BASTA! IO NON RISPONDO PIÙ!

Taysa si fiondò fuori dalla stanza.

-C’è una domestica qui?-

-Mi dica, signorina.-

-Il Principe Killua continua a chiamarmi… io non voglio più rispondere.-

La domestica la guardò stranita e trattenne a fatica una risata.

-Cosa intende con questo?-

-Io gli buttavo sempre giù il telefono e lui continua a chiamarmi… voleva la Regina.-

Taysa si accorse che la domestica aveva pochi anni in più di lei, aveva i capelli corti, castani e un’aria dolcissima.

-Mi scusi, ma perché non gliela passava?-

-Perché la Regina è in camera sua.-

-Va bene, la prossima volta rispondo io.-

-Ok. Come ti chiami tu?-

-Come, scusi?-

-Come ti chiami? Così ti posso chiamare per nome la prossima volta.-

Lo sguardo della domestica si incupì.

-Non l’ho. Noi domestici non abbiamo il diritto di avere un nome.-

-Eeeeeeh??? Dai, non scherzare, qual è il tuo nome?-

-Le ho già detto che…-

Il suono fastidioso del telefono risuonò nell’aria ancora una volta.

-IIIIIIIIIH, VAI TU, PER PIACERE!-

-D’accordo.-

La domestica entrò nella camera di Taysa e rispose al telefono.

-Qui alloggi della servitù della famiglia Zaoldyeck, cosa desidera?........ non c’è in questo momento…… sì, d’accordo…… come? Chi era quella di prima?-

Taysa arrossì.

-Nessuno, non si preoccupi signorino Killua…….. arrivederci.-

La domestica ripose la cornetta.

-Visto come si fa a rispondere?-

-Io so come rispondere… è che mi vergognavo… e basta.-

La domestica sorrise. Era molto bella quando sorrideva.

-Non ti voglio chiamare “domestica”, dimmi come ti chiami, per favore.-

-Noi domestici non abbiamo nome.-

-Uff… d’accordo, allora te lo darò io. Ti chiamerai Lisa. Ti piace?-

La domestica la guardò come se fosse totalmente pazza.

-Signorina, io….-

-Niente polemiche! Non posso mica chiamarti “DOMESTICA! DOMESTICA, VIENI QUA!” ogni volta! È meglio se dico: “LISA, VIENI UN ATTIMO!”, non credi che suoni meglio?-

La domestica annuì con sorpresa.

-E non chiamarmi “signorina”. Ho un nome, mi chiamo Taysa ed essendo che io ti chiamo Lisa, tu mi chiamerai Taysa d’ora in poi, d’accordo?-

-Sì, taisa. Ho capito, taisa.-

-No!!! Non devi chiamarmi “colonnello”! Devi chiamarmi TAYSA! TA-Y-SA, ok?-

-Sì, signoTaysa.-

-Brava, Lisa! Vedi che ce la fai? La prossima volta fai così.-

La domestica annuì e, fatto questo, si diresse verso le scale per salire dalla Regina. Ad un tratto si fermò.

-Ah, Taysa?-

-Dimmi, Lisa.-

-…….. il mio nome è Samantha.-

A Taysa si accese un grande sorriso.

-Sì.-

 

 

Anche dal suo piano Taysa sentì l’urlo della Regina. Spaventata, corse su per le scale fino al settimo piano. L’urlo era venuto dalla sua camera. Si sentivano ancora delle voci, così Taysa poggiò l’orecchio alla porta. Riconobbe anche la voce di Samantha.

-Signora, si calmi…-

-CALMARMI? QUEL RAGAZZINO IMPERTINENTE… DOVREBBE DIVENTARE SOVRANO? NON LO PERMETTERÒ MAI! LO RINCHIUDERÒ NELLA CELLA D’ISOLAMENTO PER TRE SETTIMANE, LO FARÒ FRUSTARE DA MILKY FINO A CHE NON CHIEDERÀ SCUSA IN GINOCCHIO!-

-Signora… la prego…-

-VAI VIA, TORNA AI TUOI LAVORI.-

La porta si spalancò di colpo e Samantha uscì fuori piangendo. La Regina si accorse subito di Taysa.

-E TU, PICCOLA RAGAZZINA SCIOCCA…. SPOSERAI MILKY, FOSSE L’ULTIMA COSA CHE FARAI, CHIARO? HO GIÀ SOPPORTATO ABBASTANZA! È ORA CHE UN EREDE DEGNO DI QUESTO NOME SI SIEDA SUL TRONO, NON UNO SFRONTATO, MALEDUCATO COME KILLUA!-

Arrivò anche il Re, attirato dalle urla della moglie.

-Ma che succede qui?-

-COSA SUCCEDE? SUCCEDE CHE KILLUA NON SIEDERÀ SUL TRONO, NON LO PERMETTERÒ!-

-Cara, non ti agitare.-

-SMETTILA DI DARMI ORDINI… ORA DECIDERÒ IO E MILKY DIVENTERÀ RE!-

Il Re notò Taysa raggomitolata in un angolo, spaventata.

-Torna in camera, Taysa. Qui ci penso io.-

Taysa non se lo fece ripetere due volte e, come un fulmine, si precipitò giù dalle scale, rischiando di investire Milky, che stava salendo.

-EHI… che modi!-

 

 

Com’era arrabbiata la Regina.

Comincio a pensare che Killua non sia davvero una persona affidabile.

Se la fa arrabbiare così di sicuro è una persona spregevole.

Ma il Re ha detto che non è affatto il mostro che dipinge la Regina…

AAAAAH, A CHI DO RAGIONE?

C’è solo un metodo: conoscerlo!

Taysa rimuginava a questo immersa nell’enorme vasca da bagno reale. Di sicuro era più bella, più grande e più comoda di quella che aveva a casa; in quella ci potevano fare il bagno almeno quattro uomini! Si distese comodamente e chiuse gli occhi. In un attimo la ragazza sprofondò nel mondo dei sogni… ma non sogni qualunque.

Buio.

Oscurità.

Quattro sagome davanti a me.

Decine di demoni alle mie spalle.

Io ci sono già stata qui…

No… non c’è tempo di pensare, devo correre.

Una luce.

Le sagome escono…

AH! Un demone mi ha presa!

Io… io ho già vissuto questa esperienza ma…

-No… NO, KILLUAAAAAAAAAAAA!!!-

Killua? Il Principino?

-TAYSA!-

-K… KILLUA, AIUTO!-

-STO ARRIVANDO, RESISTI!-

Killua si è distaccato dalle sagome e mi sta raggiungendo.

La sua immagine si fa sempre più chiara.

Ha i capelli disordinati… chiari…

La sua voce è dolce… calda….

-TaysaTaysa…-

-TAYSA, TI SVEGLI O NO?-

Sì, ma questa non è proprio calda e dolce!

La nostra Taysa apre gli occhi lentamente e si sveglia pian pianino.

-TI SBRIGHI A FINIRE? DEVO FARE IL BAGNO ANCH’IO, SAI?-

-Sì, arrivo Milky…………… MILKYYYY?????!!!!!!-

Apre di scatto gli occhi e fissa il ragazzo a fianco della vasca che la guarda arrabbiato.

-CHE CI FAI QUI DENTRO, PERVERTITO? ESCI, SUBITO! ESCI! ESCI! ESCI!-

Taysa prese quello che gli capitava in mano e cominciò a tirarglieli addosso.

-Ahi… ahi… AHI! BASTA… AHI, ESCO, ESCO…-

-VAI… VIA… BRUTTO… MAIALE… e non per modo di dire… ESCIIIIIIIIIIIIIIII!!!!-

La porta si richiuse con un tonfo.

-Fiuuuuuu…. però ha ragione, devo uscire o prenderò un malanno.-

 

 

All’ora di cena Taysa si ritrovò a mangiare con Milky ed il Re… e basta.

-Dove sono tutti gli altri?-

-La Regina è ancora un po’ offesa, ma fra poco le passerà tutto, vedrai. Ha detto che non vuole mangiare.-

-Peggio per lei… gnam… è tutto squisito… ciomp!-

-Milky, se continui così ti affoghi, mangia adagio!-

Taysa però non riusciva a togliersi dalla mente quel sogno… e la voce calda e dolce di Killua. Ma era veramente lui? La voce era quella che aveva sentito al telefono? No, era più vivace. Però Taysa ora non aveva pensieri che per la voce di Killua, si era letteralmente innamorata di quella voce e della prodezza con cui aveva deciso di rinunciare alla libertà pur di salvarla.

-Taysa, dormi ancora?-

-Eh? Eh? Che c’è? Scusate, ero immersa nei miei pensieri.-

-Sai perché la Regina era così infuriata, oggi?-

-No.-

-Mpf… perché quel pallone gonfiato di mio fratello ha detto che tornerà prima…-

-COSA?-

-Esatto, è proprio così. Sei felice? Scommetto che stavi pensando a lui prima, dico giusto?-

Taysa arrossì.

-No… ehm…. no, stavo pensando ad un sogno che ho fatto…-

-Hai sognato mio figlio anche se non vi siete ancora visti? Ma allora questo è amore vero!-

Taysa assomigliava ad un peperone maturo ora.

-Ma… ma… ma cosa dice? No… io… beh, sì è vero, l’ho sognato…-

Milky sbuffò alzandosi da tavola.

-Io queste smancerie non le sopporto…-

E se ne andò. Taysa lo seguì con lo sguardo pensando se fermarlo o lasciarlo andare.

-Lascialo da solo, ha bisogno di tempo per accusare il colpo. A proposito del sogno… come lo hai sognato Killua?-

-Non ricordo bene, ma so che aveva una bella voce… aveva i capelli scompigliati e chiari… ma nel mio sogno c’era molto buio e non vedevo molto bene i suoi tratti.-

-Beh, fin’ora hai centrato il segno!-

Acc, maledetto Milky, se mi avesse fatto continuare il sogno avrei visto meglio il viso di Killua!

-A che ora ha detto che arrivava?-

-Non so. Quando ha telefonato era al portone d’ingresso… ma forse si fermerà a dormire agli alloggi della servitù.-

-Quindi sta sera…-

-No Taysa, sta sera non lo vedrai. Ora va a dormire e non essere così impaziente o non chiuderai occhio.-

-A letto? Di già? Di certo che non dormirò, sono le nove passate!-

-Mi dispiace, ma qui vige così. Se la Regina vede una luce accesa comincia a gridare e a strepitare… “SPEGNI QUELLA LUCE! DORMI SUBITO!”- il Re scimmiottò la voce della Regina in un modo ridicolo.

-Ah, ah, ah, così sveglia quelli che già dormono, ah, ah, ah!-

-Infatti, ah, ah, ah… su, adesso va. Ci vediamo domattina.-

-Buona notte, Re Silva.-

-Buona notte, piccola Taysa.-

Taysa trotterellò in camera ma appena entrò si accorse che il buio era nerissimo, non filtrava un raggio di luce da nessuna parte. Così Taysa chiamò Samantha e si fece accendere le candele. Stettero un po’ a chiacchierare, poi gli occhi di Taysa cominciarono a divenire pesanti. La giornata che aveva trascorso era stata la più lunga ed emozionante di tutta la sua vita. Salutò Samantha che, gentilmente, le spense i lumi e le lasciò sul tavolo un paio di candele.

Sono sicura che non dormirò mai… sono troppo agitata…

Ascoltiamo i rumori che vengono da fuori.

Taysa cercò di captare qualcosa ma il silenzio ed il buio le favorirono il sonno.

 

 

 

Ormai manca poco al momento fatidico… (sono più emozionata io di Taysa!!!^^) e spero che anche questo chappy sia stato di vostro gradimento. Ora Taysa ha un’amica fedele, che le farà vedere le cose più in positivo. Ed ora: L’ANGOLO DEI RINGRAZIAMENTI!!!^^

Isabel Lupin: Non avrei mai pensato di dirlo ma… quel poveretto comincia a farmi pena!!!!O_o Forse lo rinchiuderò in una camera d’isolamento, a tua insaputa, così ci metterai un po’ prima di riuscire ad entrare e nel frattempo lo faccio scappare dalla porta sul retro! No, scherzo, ah, ah!XD Grazie mille per il commento e per i complimenti e spero che anche questo chappy ti piaccia!!!^^ (Però la tua perfidia mi piace!** Credo che fra un po’ mi unirò con te alla caccia… ihihih!!!)

Dragon Girl31: CIAO!!!!^^ Il padre di Killua & Co. mi è sempre parso una persona molto buona e non vedevo l’ora di inserirlo! Aaaaaaargh, non mi tentare!!! Vorrei un sacco rivelartelo ma… per ora non posso, ti dirò il perché più avanti o non c’è più suspance!!! SÌÌÌ!!! W WILLY WONKA!!!!XD Ho già in grembo una fic sulla Fabbrica di Cioccolato, coi personaggi di un altro manga ma mi serve aiuto da parte di una mia amica e finché non me lo da non vado né avanti, né indietro… -.- Però un giorno io e te faremo una gita lì dentro, questo è sicuro… e quasi quasi ci portiamo dietro anche Naruto!*______* Saluti cioccolatosi!!!!^^   

  
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