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Autore: Haxel_12    01/09/2014    0 recensioni
Una volta stabilita la destinazione dei gruppi a seconda della missione da compiere, i protagonisti si dividono per seguire il proprio destino, Orhen dovrà viaggiare a Est per diventare una Stregona Bianca, aiutata dalla piccola Beany e dal druido Arnon, Steel dovrà invece viaggiare per mare per cercare le pietre per completare la Spada Celeste e Ember andrà a difendere la capitale degli uomini. E' il sequel del " Il Piano dei Druidi"
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un messaggero con il suo cavallo era appena arrivato al castello dei druidi, veniva da sud rispetto a dove si trovava, precisamente doveva provenire nel regno degli Elfi, poiché era egli stesso uno di questa razza. Il messaggero consegnò una lettera a una guardia druidica dicendo di consegnarla al loro capo, e gli chiese se era possibile passare la notte al castello prima di partire il giorno dopo per tornare in patria . 
 
Oinom stava seduto sulla sua comoda poltrona della sua stanza e guardava un foglio, era la lettera di Oizal che avvertiva che il gruppo era partito da casa sua, e si sono divisi per compiere i loro doveri assegnati, ci mise un po’ per capire il codice segreto in lingua Silvana decifrabile da pochissimi. Mise il foglio sul tavolo che stava lì vicino e sospirò ora tutto stava andando come previsto dal piano scelto dal consiglio, ma non c’erano comunque buone notizie, i nemici hanno di nuovo invaso Madani e non solo, e il capo dei druidi aveva mandato i restanti membri del suo consiglio  ad aiutare gli alleati, mentre Grubb restò a difendere il castello. Oramai non era rimasto quasi più nessuno nel castello.
- chissà come se la stanno cavando gli altri- disse il vecchio
 
 
Ember non stava neanche a guardare la strada che stava percorrendo, troppo assorto nella sua mente, pensava a come era giunto lì cercando prima di scappare da quella maledetta guerra che tanto odiava, e ora stava andando a difendere una città non troppo lontana da quella che doveva difendere lui tanto tempo fa, dove era cresciuto e che non riuscì a proteggerla , doveva ancora combattere per difendere, dopo tanto che ha cercato per evitare tutto questo, si consolò del fatto che gli è capitato la missione meno rischiosa, in fondo doveva solo fare da guardia del corpo a una persona fino a una città, e difendere le sua mura, e che sentendo i racconti di Swikel non furono mai espugnate, lo psionico aveva promesso che lui e Uran sarebbero stati in una postazione in cui non dovrebbero rischiare molto, visto che doveva stare al fianco del Githzerai e proteggerlo e quest’ultimo doveva solo osservare la situazione e impartire ordini, ma il suo pensiero si spostò subito a Orhen sperava stesse bene e gli augurò tutta la fortuna possibile per il suo viaggio. A differenza di lui l’amica aveva il compito più ingrato, per fortuna che al suo fianco ci sono persone come Arnon e Barg, 
ma Beany…
 Il peso che la bambina si è caricata alle spalle era troppo  grande, ogni volta è stata lasciata libera di fare quel che voleva e la piccola era infatti solo una ragazzina che ha deciso di intraprendere una via che non augurerebbe a nessuno della sua età, ma pensò anche a Steel. Con lui non aveva un grandissimo rapporto di amicizia come invece lo ha per Uran, ma è stato suo compagno, fino a quel momento lo ha aiutato in molte occasioni , e anche lui gli è toccato una missione difficile e rischiosa, sperò che Keld e Gersh gli saranno d’aiuto. Il Mezzelfo si mise poi a osservare i suoi compagni di viaggio, Uran aveva addosso dei vestiti da viaggio piuttosto strani e usava la sua lancia come fosse un bastone da passeggio, il suo volto era proprio come quello di un aquila, ed era un volto che pareva tranquillo e che doveva scrutare molto lontano, invece Swikel, non gli trasmetteva quel senso di sicurezza che aveva invece nei confronti dell’Aviano, per lui era un tipo troppo silenzioso, imperscrutabile e misterioso, Arnon gli aveva detto di fidarsi di lui, dopotutto era un suo grande amico, infatti sembrava avesse un buon rapporto solo con Arnon, forse provando a parlarci un po’ …. Sospirò erano ormai passati tre giorni da quello smistamento, e un solo giorno che avevano lasciato Reghat, a Uran gli era stato chiesto la via più breve e più sicura per arrivare a Emor 
Erano ormai arrivati al regno delle Fate, Uran dice che  è un’altra regione degli Elfi diventata ormai autonoma, Uran continuò a parlagli del viaggio, dovevano attraversare un fiume che attraversa due regni di razze diverse che ormai si stanno per estinguere, quei territori non sono più invasi, la popolazione non rappresenta più una minaccia per i nemici, per cui non dovrebbero subire attacchi, dopo avrebbero attraversato una pianura e sarebbero arrivate a Emor, e lì che forse dovrebbero incontrare i veri pericoli.
 
Si stavano ormai riposando per la notte quando Ember si svegliò, aveva sentito dei rumori particolari, come degli squittii, alzò la testa e vide in lontananza delle luci che prendevano colori particolari ed sembravano che danzassero.
- non ti preoccupare Ember- il Mezzelfo si voltò di lato, Swikel era seduto per terra ed osservava le luci, il ranger si era dimenticato che lo psionico stava di guardia prima del suo turno.
- sono Fate e Uomini-Scogliattoli che fanno una festa particolare, però non so cosa stiano festeggiando- disse il Githzerai – forse chissà, una festa religiosa se ci sono Squirellman o detti anche Mowti, dopotutto quest’ultimi hanno solo queste come feste-
-  feste..? ma non hanno paura di un attacco nemico? Da Oizal ho sentito che ormai i nemici stanno di nuovo invadendo l’ovest- disse Ember
- però è vero che bisogna continuare a vivere, anche quando regna la paura, e loro ne stanno dando l’esempio- disse lo psionico.
- ormai le fate vivono solo in questa regione, ci sono però qualche colonia sparpagliata nel Regno Unito degli Elfi, e una colonia molto lontana a est- continuò il Githzerai dopo una breve pausa
- perché tutti dicono Regno Unito?- disse Ember, anche nella sua breve visita nel regno degli elfi sentiva spesso questo nome per indicare il luogo dove stavano
- perché l’unità degli Elfi è avvenuta con l’unione dei suoi regni. In tutto erano quattro, due di questi erano governati da sovrani elfici imparentati tra di loro ovvero il regno di Arlams,  dove la popolazione è composta da Elfi grigi, e il regno di Erlimn composta principalmente da Elfi silvani . Questi finirono uniti appena una delle due dinastie non fece che eredi femmine, visto che all’epoca non era previsto che i regnanti potessero essere delle donne, così l’altra dinastia ereditò il regno. L’altro regno il più grande dei quattro Ostrasw, composta da Elfi alti, non piacque mai questa unione e decise di tenere divisi i troni facendo la guerra, ma venne sconfitto, fu la terza guerra tra Elfi, e fu l’ultima, la prima causò la nascita dei cinque regni, dico cinque perché in oriente si formò dopo questa guerra il regno dei Drow che sono per la maggior parte malvagi,scacciati a est, la seconda fu la guerra contro gli Elfi nomadi, gli unici a non avere un territorio alla fine della prima guerra, dopo la seconda si rifugiarono nelle terre selvagge, ora sono quasi estinti, per loro fu l’ultimo tentativo di avere qui un pezzo di terra dove vivere -
 lo psionico si fermò un attimo per guardare intorno poi continuò- l’astio tra i regni ormai diventati un tutt'uno e l’altro grande regno continuarono fino a che non ci fu un nuovo re a  Ostrasw.  Quest’ultimo decise di rappacificare i rapporti sposando una dei parenti del re dei regni uniti, che si chiamavano semplicemente regno di Arlams-Erlimn, la pace arrivò, ma non invece un erede per il re di Ostrasw , e quest’ultimo regno venne annesso,  facendo così nascere il Regno Unito degli Elfi. Il quarto regno il regno degli Elfi acquatici venne annesso più tardi quando gli elfi attaccarono quei territori per scacciare gli umani che l’avevano conquistata per motivi strategici-
- e le Fate non fecero mai niente per formare un proprio regno? -disse Ember
 - o, il regno delle fate era uno dei più antichi, ma loro diventarono sempre meno e decisero di passare sotto la protezione degli Elfi che all’epoca stavano in un periodo d’oro, comunque tutta la storia che ti ho raccontato è avvenuta nell’arco di qualche millennio, gli Elfi sono molto longevi- disse Swikel- gli Squirellman invece non fecero mai guerre per un territorio-  
Rimasero per un attimo in silenzio ad ascoltare i rumori di quell’evento, poi fu di nuovo Swikel a parlare- be, comunque ti sei svegliato in tempo, ora è iniziato il tuo turno, buona guardia Mezzelfo- 
   
 
Nudabio, ecco il nome del fiume che dovranno percorrere, è il fiume più lungo e conosciuto del sud-ovest, ora non più percorso come una volta, attraversa tre città, due dei quali erano le capitali dei regni che attraverseranno ormai distrutti, la terza città era degli umani molto grande distrutta anch’essa, era anticamente la capitale di un regno conquistata poi dagli eserciti di Emor. Erano appena arrivati alle sponde del fiume quando due creature che dovevano essere Gith si fecero avanti
-chi siete cosa fate qui? – disse uno di questi, Ember scrutò i due che dovevano essere soldati, erano una fusione tra Elfi e Rettili creature mai viste e tra le più strane al mondo
- siamo Uran l’Aviano guida, Ember da Watnit e Swikel il Maestro- disse il nomade, ormai Ember è stato considerato uno proveniente dalla città umana, nonostante non vi è nato e soprattutto aveva vissuto pochi anni lì
 - allora venite,Oizal la Signora vi da questo ultimo regalo- disse un Gith, il trio venne scortato lungo la sponda finché non si vide una barchetta poco lontana- quella vi porterà fino al regno degli umani, state attenti quando raggiungete la città di Sith, qualcuno potrebbe tentare di derubarvi-
- quindi la città non è stata abbandonata del tutto- domandò Swikel
- nossignore, ci sono ancora qualche gruppo della nostra razza che cerca disperatamente qualcosa per sopravvivere, se siete attenti o fortunati vi lasceranno stare- disse un soldato, e detto questo se ne andarono
Il gruppo mise tutto sulla barca e partirono, Swikel chiese se poterono pensarci i ragazzi ai remi, e i giovani accettarono. Era già passata un’ora di traversata, lo psionico si era addormentato già da qualche minuto
- strane creature i Gith vero?- il silenzio fu interrotto da Uran- una strana unione tra Elfi e Rettili-
- come mai questa unione?- domandò il Mezzelfo
- be qui c’è ancora la foresta di Griwnock, la foresta degli Elfi, e si pensa che qui vivesse una di queste comunità, moltissimi anni fa questa comunità venne attaccata dai Rettili che sottomisero la popolazione, e questi si incominciarono ad unire con gli schiavi, non dovevano essere tantissimi perché già a guerra finita i rettili erano molto pochi, unendosi con la popolazione locale nacquero i Gith, quest’ultimi invece di essere riconosciuti a pari con i Rettili, vennero schiavizzati, finché la popolazione dei Gith non superò di gran lunga quella dei Rettili e degli Elfi. Queste creature insieme agli Elfi scatenarono una rivoluzione, sconfissero i loro padroni e costituirono un nuovo regno tutto loro, la schiavitù venne abolita, molti Elfi rimasti se ne andarono nei regni elfici, mentre molti Rettili fuggirono per paura di essere a loro volta schiavizzati, anche prima di questa guerra che continua tuttora esistevano ancora le piccole comunità rimaste degli Elfi e dei Rettili- raccontò Uran- ormai però i Gith non sono più una minaccia per il nemico, hanno a malapena un esercito per difendersi, se i nostri soldati a Emor venissero sconfitti, non potrebbero far altro che arrendersi-
-che faremo una volta raggiunta Sith?- domando Ember
- ci dovremo fermare per cercare delle provvigioni, sperando che non ci attaccano- rispose Uran
Arrivarono in città, Sith doveva essere una bella città, doveva perché ora non è rimasto quasi più niente, era tutto distrutto, case bruciate palazzi diroccati, tempi quasi inesistenti, la ferocia della guerra aveva distrutto il cuore di questo popolo e i suoi abitanti in una maniera spaventosa, neppure dove abitava prima di scappare a Watnit aveva visto tanta distruzione
Si fermarono ed entrarono in città, più precisamente dove doveva stare il centro, Swikel venne svegliato da Ember. I tre camminarono per la città, molti furono gli sguardi attraverso le persiane semi abbassate, tra le porte delle case e su strada, Swikel chiese a uno di questi dove poteva comprare da mangiare, ma essi o continuarono per la loro strada o sbatterono la porta in faccia, solo uno si avvicinò per dire che sarebbe un miracolo se ci fosse ancora qualcosa da gustare, continuarono a cercare, molta era la misera che c’era, uno infastidito dalla presenza cerco di intimidirli di andare via, ma non fu abbastanza. Finalmente trovarono un posto dove si vendeva qualcosa, una piccola bancarella semi-diroccata, una bambina porgeva ai clienti quello che aveva
- ragazzina quanto vuoi per il tuo cibo?- domandò Swikel
-tre monete d’oro signore, le va bene?- disse la bambina, lo psionico accettò
- grazie signore, che gli dei vi assistano- 
 c’era da mangiare soltanto per due giorni, molto poco, fortuna che Oizal li aveva forniti bene, ma non si sapeva con certezza quanto il viaggio sarebbe durato, fu però questa compravendita a scatenare la rabbia tra la popolazione, gli abitanti di quel quartiere non poterono accettare il fatto che degli stranieri consumassero il loro cibo, quella bambina non aveva avuto l’autorizzazione di vendere, perché erano tutte provviste per la sua famiglia, Swikel cercò di calmare i presenti,
- signori per favore, abbiamo solo comprato del vostro cibo, eccolo ve lo ridiamo se volete- lo psionico lascio a terra il sacco con le provviste appena comprate
- luridi maledetti, non vi lasceremo andare- dissero la popolazione che si avvicinava minacciosamente
 I Gith li circondarono con le armi in mano, lo psionico allora utilizzò i propri poteri per calmare quelle persone ma questi si arrabbiarono di più, evidentemente avevano un ottima resistenza mentale, il gruppo dovette utilizzare le armi per aprirsi un varco,  alcune persone gli si paravano davanti per fermarli ma Ember e Uran seppero contrastarli e a proteggere Swikel, continuarono a correre il più possibile verso la barca, per cercare di far rallentare la corsa, sia il Mezzelfo che l’Aviano lanciarono le frecce. Ember già si era trovato in una situazione drammatica, ed i suo compagni erano sempre tre, si ricordò la lotta che aveva fatto a casa di Yeslis contro gli scagnozzi, ma pensò anche che questa volta non bastava sconfiggere dei boss per fermare quella mandria inferocita. Riuscirono a raggiungere il luogo dell’attracco e saltarono insieme sulla barca che per poco non la facevano affondare o rovesciare, Uran taglio la corda che teneva la barca legata nel paletto e remarono il più veloce possibile
- non ci scapperete, vi uccideremo-
qualcuno dei Gith si buttò volendo raggiungerli a nuoto e farli a pezzi, ma probabilmente non seppero nuotare, altri cominciarono a lanciare sassi con l’aiuto delle fionde, Swikel utilizzo la tecnica psion che aveva mostrato a Orhen la prima volta che si erano incontrati, ovvero neutralizzando l’attacco  e stordendo o paralizzando i tiratori, solo una volta lasciata la città si sentirono al sicuro. 
  
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