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Autore: Ladys_Black and White    01/09/2014    3 recensioni
[Dal Testo]
"Mai era riuscito a comandare un esercito, e nemmeno riusciva ad essere cordiale con chi abitava alla corte, Loki era bravo nel fare solo una cosa.
:-Dove vai?- chiese il fratello, improvvisamente disorientato da quell'azione.
:-Non mi sento bene...- mentì... in questo era un maestro.
(…) A tale domanda gli puntò il dito contro con ripicca:-Piccola ladruncola sarà tua sorella!-
Loki non si scompose tanto a quelle esclamazioni e tentò di mantenere un atteggiamento orgoglioso:-E tanto per rispondere alla domanda io mi chiamo Elsa Leaonhart e tu chi saresti di grazia?- chiese pungente guardandolo. Loki rimase leggermente spiazzato da questo comportamento e ricambiò lo sguardo provocante:-Io sono Loki, il principe di Asgard luogo in cui ti trovi. Lo sai che potrei giustiziarti per quello che hai appena detto?-"
Genere: Angst, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non morire in uno scontro?Bella idea se non si tratta di combattere contro Lady Sif








Loki guardò la donna allontanarsi commentando a bassa voce:-Povera Sif...
-Si, povera Sif- confermò la ragazza accanto a lui. Il principe cominciò a giocare con il cibo spostandolo con la forchetta per il piatto. Uno scontro ad Asgard era preso in modo molto serio, soprattutto se si svolgeva con un soggetto come Lady Sif. Se Elsa avesse perso probabilmente ne sarebbe uscita malmessa, e questo vanificava i suoi tentativi di farla stare meglio. Se invece avesse vinto avrebbe comunque avuto qualche ferita ma sicuramente il vero problema sarebbe stato l'orgoglio ferito della valchiria. Una lama a doppio taglio insomma...
Smise di mangiare mettendo le mani sul tavolo:-Sei intrepida sai?
-È un complimento?!- chiese con chiaro tono di ironia.
Loki inarcò un sopracciglio sorridendo sarcastico:-Ovvio che no, è un avvertimento
-Oh bè grazie per l'avvertimento...- lo ringraziò beffarda-Tu non ti perderai l'incontro di me che faccio arrabbiare Sif, vero?- domandò speranzosa, un sorrisetto le incurvava le labbra.
Loki sospirò divertito abbassando la posata:-Oh ma lo so che ti mancherei...Dico sul serio, ti sei messa contro il carattere più testardo e deciso di Asgard. Non sarà soddisfatta finché non ti vedrà cadere a terra-
-Allora ci sarà da divertirsi- disse nuovamente con tono beffardo- Dov'era l'incontro?-
Il principe lasciò il piatto rialzandosi:-Ti sfidano a duello e tu nemmeno ti ricordi dove?!- sospirò-Vieni. ti accompagno
-Quel gran genio di Sif non mi ha informata!- annuì -Grazie! Ti darò il posto in prima fila!- il principe la guidò guardandola sorpreso
-Stai per affrontare la prima valchiria scelta di Asgard e ti preoccupi del mio posto?-
L’altra in tutta risposta alzò le spalle, scuotendo la testa:- Era una battuta e se è per questo: cos'è una valchiria?
-Le Valchirie sono guerriere Asgardiane, sono addestrate a combattere al servizio di essa e proteggerla. In più hanno il compito di portare nel Valhalla le anime dei guerrieri e divinità che si sono compartente onorevolmente- spiegò il ragazzo -E sono molto forti, soprattutto se la Valchiria in questione è Sif
-Guerriere Asgardiane...- ripeté -Buono a sapersi-
Il principe portò la ragazzina fuori, in un cortile dietro al palazzo. Era grande e all'interno alcuni soldati si allenavano menando fendenti e parando i colpi con spade e lance. Alcuni di essi parlavano tranquillamente, altri lucidavano la propria armatura o affilavano le lame:-Lo scontro si terrà qui, è l'unico posto in cui andrebbe Sif...
Elsa osservò attentamente il luogo e le persone-Lo immagino...-
In lontananza si scorse arrivare la donna. I capelli castani erano sciolti e alcune trecce impedivano che le ciocche le coprissero gli occhi. Aveva un'armatura argentea scintillante sotto al sole come il suo scudo, e brandiva una spada guardandosi fiera attorno. Arrivò davanti alla ragazza guardandola:-Eccola qui la nostra ospite dalla lingua lunga...- la salutò con tono velenoso
-Sì eccomi qui! Sono proprio io!- esultò.
La guerriera la guardò inarcando un sopracciglio:-Ti toglierò la voglia di parlare tanto, tagliandoti quella lingua...
-Sif per favore un po' di contegno, stona con la tua bella figura- commentò Loki.
Ultimamente, da quando quella ragazzina aveva fatto irruzione nella sua vita, il principe si stava esponendo troppo alla rabbia di Lady Sif
Se servirà a non farla ammazzare sono disposto a farlo, si ripeteva.
Non lo ammetteva a se stesso ma non voleva che quella ladruncola morisse.
Sif gli rivolse uno sguardo agghiacciante:-Ti unisci a noi Loki?
-Mi piacerebbe, ma si dà il caso che non sia stato invitato. Mi limiterò a guardare...- detto ciò il principe si sedette lì vicino facendo un gesto con la mano -Fate come se non ci fossi
-Che armi scegli?- esordì la valchiria
-Sono già armata- rispose semplicemente. L'altra la schernì ridendo:-E con cosa?
-Lo vedrai- disse senza scomporsi. Sif continuò a ridere alzando la spada, con una mossa veloce si mise in posizione d'attacco abbassandosi leggermente sulle gambe e tenendo alto lo scudo alto:-Come vuoi...-
Detto ciò la valchiria colpì la ragazza con un fendente al ventre colpendola in volto con lo scudo, Loki avrebbe preferito chiudere gli occhi. Il suo ultimo desiderio sarebbe stato quello di costringere una seconda volta la ragazzina ad andare nella Camera della cura.
In un primo momento sembrò che parasse il fendente con la mano, qualcosa di argenteo pendeva da sotto il palmo bloccando la lama della spada; una Lama Celata. Le lanciò un sorriso di scherno:-Io te lo avevo detto-
Lo intercettò subito spostandosi di lato, diede un pugno sullo scudo fin troppo forte che prese elettricità e cadde a terra a pezzi:-Ops...- si scusò sorridendo nervosamente. Il suo sguardo parlava da sé non voleva distruggerlo intenzionalmente.
Loki la guardò improvvisamente esterrefatto ed interessato, dove aveva imparato tutto ciò?! Era magia? E allora perché non aveva una traccia magica? Mille domande gli vorticavano in testa e stava per interrompere lo scontro quando l'urlo della valchiria lo convinse ad aspettare che le acque si calmassero.
Intanto Elsa si avvicinò a quest'ultima con una rapidità innaturale e le lanciò un pieno pugno sotto al mento, l'altra lo intercettò in tempo schivandolo con altrettanta velocità. Non poteva negare la sorpresa per l'ultimo colpo ma la tensione e l'orgoglio ferito le impedivano di commettere errori. Quella ragazza poteva essere chiunque, ma adesso non le interessava, sul campo di guerra non le importava niente, voleva solo la vittoria.
Nello stesso instante dal colpo schivato senza nemmeno rendersene conto l'aveva buttata a terra con un calco laterale al fianco della donna. Sif soffocò un urlo di frustrazione, l'armatura aveva attutito il colpo ma la rabbia lo rendeva più scottante. La colpì alle caviglie con un calcio nella speranza di gettarla a terra, ma per sua sfortuna la sconosciuta fece un salto all'indietro a scatti la Valchiria poteva federe le lame sguainate che a occhio nudo parevano invisibili. Aveva uno sguardo attento ed inespressivo, cosa che non impressionò affatto la guerriera che approfittò del salto per rotolare di lato e rialzarsi tornando in posizione di attacco :-Ammetto che non me lo aspettavo, ma ancora non mi hai fatto niente...
Con uno scatto fulmineo le lanciò una stoccata al petto, se non ha armatura io ho un vantaggio, si ripeteva la donna convinta.
Accadde tutto troppo velocemente: si spostò di lato, afferrò la lama con una mano sola. Il sangue sgorgava tra le dita insudiciando la spada, con l'altra mano la ferì alla guancia provocandole un taglio profondo, girò su se stessa trovandosela dietro e la trapassò una spalla premendo con forza quasi a gettarla a terra.
Non poteva perdere, maledizione!
Sif non cadde a terra, si scostò da lei sentendo la lama estrarsi dalla spalla.
Il principe non riuscì a reprimere un piccolo sogghignò, ringraziando silenziosamente Elsa. Forse un colpo come quello poteva far zittire la guerriera.
Non seppe però effettivamente dire se quella mossa era stata saggia, adesso perla ladruncola non sarebbe stato semplice sopravvivere, e questo lo fece preoccupare tremendamente.
A denti stretti la valchiria riattaccò colpendola con un fendente potente alle gambe, si abbassò velocemente dandole un calcio per poi colpirla con forza, concentrando tutta la sua potenza in quell'unico colpo.
La ragazza contrastò il colpo con entrambe le lame celate posizionandole a X indietreggiò per la sorpresa ma rimase in equilibro bloccando la lama.
Il principe giurò a sè stesso di aver visto alcune scintille, mentre invece la valchiria si chiedeva come diamine avesse fatto. A quel colpo una qualsiasi ragazza della corporatura della sua avversaria sarebbe caduta a terra... Evidentemente non era una qualsiasi ragazzina.
Quest'ultima non le diede più molto tempo di pensare, non si scompose nel suo atteggiamento ma i suoi occhi erano cambiati in qualcosa di estraneo e nuovo. Esordì:-Sei forte...- le diede un calcio potente sul ginocchio. Sif ritirò la gamba in tempo:-E tu sei veloce...- con un movimento veloce spostò la spada da una mano a l'altra per poi attaccarla di punta mirando al ventre ma all'ultimo momento cambiò il movimento. Alzò la spada colpendo la ragazza alla spalla urlando, il movimento le causò una fitta di dolore potente alla spalla, ma la ignorò caricando con potenza.
Loki sentì il cozzare potente delle spade, e fu sicuro che l'armatura della donna, un momento prima argentata, avesse preso un colore rossastro al di sopra della spalla. La donna digrignò i denti, colpendola una seconda volta con più furia della volta precedente, e stavolta il rumore di accozzaglia fu quasi assordante.
Elsa parò il colpo con una stoccata e con l'altra mano tirò fuori la lama graffiandole una guancia.
La donna si tastò leggermente il secondo taglio, entrambi bruciavano in modo quasi aggressivo e si rese conto che la spalla gli faceva male più di prima, impugnò la spada con l'altra mano per poi colpire la ragazza al fianco e alla gola, nell'intento di confonderla. Lanciò uno sguardo pericolosamente infuriato ad Elsa, che lei rispose con indifferenza. La guerriera si allontanò da lei girandole attorno velocemente. La studiò per un momento facendo sempre in modo di essere fuori dal suo campo visivo. Elsa rimase ferma osservandola a fondo come se la stesse analizzando.
Un'idea passò fulminea nella mente della guerriera, doveva solo metterla a terra e poi sarebbe stato più semplice batterla. Il problema era attuarla, forse non avrebbe dovuto sottovalutare quella ragazzina più di tanto...
Con un colpo preciso e mirato la colpì al ventre, facendo per affondare la spada nell'addome. Elsa contrattaccò il colpo con forza la lama sulla sua, costringendola ad abbassare la spada e nello stesso istante con il braccio libero le diede una gomitata in pieno naso rompendoglielo.
Ci fu un momento in cui la donna non vide niente nè percepì niente, solo dolore, ma durò quasi un istante. Utilizzò la mano libera tentando di tirarle un pugno in volto, liberandosi dalla stretta in cui si era ritrovata.
La ragazza si accorse del gesto non appena lo pensò e la trapassò la mano, a quel punto l'urlo fuoriuscì subito senza che nemmeno la donna potesse impedirlo.
Si liberò dalla presa avvertendo solo dolore, non poteva finire così... Sentì il dolore crescere, montare, diventare rabbia che tramutò in qualcosa di peggio: orgoglio ferito.
Poteva tagliarla e ferirla quanto voleva, ma niente poteva farle più male della sconfitta, con una mossa fulminea e decisa prese il collo della ragazzina. La sollevò con la mano ferita senza quasi sentire dolore nel stringerla nella sua morsa. Concentrò tutta la sua frustrazione, la sua rabbia, il suo rancore nel gettarla a terra.
Il terreno si infranse col colpo, l'impatto creò un boato che scosse molti nel giardino. Un rivolo di sangue le scivolò da una tempia e strabuzzò gli occhi. Il principe si sporse leggermente avanti chiedendosi perché ancora non si arrendesse, notò la ragazza sgranare appena gli occhi.
Loki stava per alzarsi e intorrempere subito lo scontro, l’avrebbe sicuramente ammazzata, e anche se non se ne rese subito conto temeva di perderla, e se fosse accaduto sarebbe sprofondato nella vita di prima fatta solo di menzogne.
La valchiria era certa di avere la vittoria in pugno puntandole la lama sotto la gola, lasciò che un rivolo di sangue sgorgasse godendosi quei pochi secondi di soddisfazione:-Accetto la tua resa...
Elsa gettò uno sguardo alla lama puntata contro la sua gola, notando il sangue-Va bene, ammetto di averti sottovalutata, mi sono scocciata di questo giochetto, riscaldamento finito- disse con voce strozzata. Debolmente sollevò il braccio scostando con lama la spada di Sif dandole un calcio con la punta del tallone violentemente sul lato sinistro del viso. La donna arretrò di qualche passo, cadendo carponi di lato. Riprese fiato rialzandosi cercando di non badare al dolore acuto alla spalla, quando finalmente fu in piedi non esitò a restituire il colpo con un salto fulmineo verso di lei le diede un calcio violento al petto rompendole le ossa. La ragazza afferrò la gamba in tempo e la girò per la caviglia slogandogliela, spingendola indietro. Sif urlò non tanto per il dolore ma quanto per la frustrazione e quella Loki poteva capirla bene. Il principe sogghignò divertito guardandole mentre si affrontavano.
Se le cose dovessero cambiare e a cadere fosse Elsa… eliminò subito quel pensiero dalla mente, concentrandosi sullo scontro.
La donna cadde a terra per poi strisciare indietro allontanandosi. Appena Sif si allontanò, Elsa, ne approfittò per lanciare in aria l'anello con la Z, un fulmine squarciò il cielo e l'anello si trasformò in una spada con la lama d'argento incline al nero. L' elsa nera era intrecciata, come se fosse due code di un drago con le ali dispiegate di oro bianco e la bocca aperta da cui fuoriusciva la lama. L'occhio grande era di una pietra dorata. Sulla lama si poteva vedere l'incisione di una folgore, seguita dalla Z che poco prima era presente sull'anello la fece roteare nella mano con agilità e scioltezza la spada mandava scintille a intermittenza.
Sif la guardò stupita allontanandosi nuovamente tenendo la spada tratta, lentamente si riavvicinò tenendosi a una debita distanza. La guardava stupita ma allo stesso tempo quasi se lo aspettava, non era la prima volta che vedeva oggetti magici come quello è sicuramente Loki doveva averglielo dato prima dello scontro.
Sif la guardò frustata e aggiunse con voce roca:-Allora avevo ragione, sei una strega...
-Per tua informazione non sono una "strega" come mi ha definito tu si tratta di eredità divina-
Un semidio, dedusse il principe rimettendosi seduto. In questo caso poteva godersi lo spettacolo senza preoccuparsi. Sif si rialzò meno agilmente di prima ed esprdì con voce sicura:-Mio padre è Tyr, Dio della Guerra, e da lui ho preso la forza e la bravura nel combattimento. Non potrai niente contro di me!- detto ciò la donna tornò ad attaccarla stavolta colpendola sia alla spalla che alle gambe con l'intento di buttarla a terra, dannandosi per essersi slogata una caviglia in un momento simile.
Da quel momento non le diede tregua sollevò immediatamente la spada e le sferrò un colpo alle ginocchia ferendole.
Di riflesso la schivò subito di lato tirandole un fendente al fianco così potente da sfondare l'armatura. La donna fece un balzo indietro dannandosi l'ennesima volta per non aver evitato un'altra ferita.
Il combattimento sembrò durare ore, e nessuna delle due aveva intenzione di fermarsi. Se si sarebbe dovuto scommettere, come gran parte degli spettatori che si erano riuniti, un tempo si sarebbe puntato su Sif; ma in quel momento c'era chi poteva ricordare momenti migliori della guerriera, infatti era ormai coperta di graffi e sangue, riusciva solo a parare i colpi. La donna ringraziava di avere ancora i riflessi pronti per un combattimento ma si sentiva stanca e spossata, cosa che invece sembrava non disturbare minimamente l'altra.
Se Sif cominciava ad avere il fiato corto Elsa sembrava essere arrivata da poco ed essere ancora fresca e riposata, se la donna la colpiva con una forza che avrebbe fatto indietreggiare anche un guerriero forte ed esperto l'altra si limitava a pararlo e a rendergliene un altro altrettanto forte. Ormai il cozzare delle lame e il caldo cominciavano a pesare sulla resistenza della donna che sentiva che prima o poi avrebbe ceduto. La cosa che più la metteva in difficoltà non era la sua resistenza, ma quella dell'avversaria che per quanto anche lei avesse ricevuto colpi su colpi sembrava non sentirne minimamente l'effetto.
Anche Sif comunque non si era risparmiata dal dare colpi all'altra, l'aveva ormai riempita di graffi profondi sulle braccia e sulle cosce, e si era impegnata a far sanguinare la mano, eppure suo malgrado Elsa rimaneva tranquilla e sicura più di prima.
Loki non era ancora tranquillo, per ora la cosa continuava in una perpetua parità e poteva succedere di tutto, anche il peggio…
Elsa era veloce, era pronta e sembrava prevenire ogni sua mossa come se ormai fosse un balletto fatto e ripetuto più volte. Continuava a volteggiarle intorno senza mai stancarsi e un forte senso d’isteria e stanchezza fecero desiderare a Sif solo che quella ragazzina cadesse per darle il colpo di grazia.
Elsa adesso era ancora più carica era incredibilmente veloce, la donna fece una smorfia di dolore cedendo leggermente sulle gambe. Si tolse l'armatura ormai diventata ingombrante e improvvisamente più pesante. Merito del caldo, rifletté la donna:-Come fai ad essere così veloce?! Abbiamo combattuto per ore!
-Ho avuto tutto il tempo per analizzare la tua forza, la tua velocità, esperienza di combattimento, la tua tecnica di combattimento e il tuo livello di spadaccina-puntualizzò rilassata:-Ti arrendi?-
La donna sogghignò divertita:-Ti piacerebbe...- le fece cenno di avvicinarsi con una mano tenendo avanti a sè la spada. Elsa fece un sospiro mesto roteando gli occhi con un colpo di spada, così rapido da sfuggire perfino allo sguardo la disarmò facendole volare via la spada. Sif la guardò stupefatta digrignando i denti:-So combattere anche senza spada!- le urlò contro. Detto ciò si butto su una lancia riposta lì vicino ignorando le urla di protesta del proprietario, con un movimento agile che le costò un grande sforzo alle ginocchia saltò dando un calcio nel ventre alla ragazzina facendo per affondare la lancia nel petto.
Si scansò subito e sferrò un colpo alla lancia che la tagliò in due, Sif riatterò dietro di lei ed utilizzo ciò che rimaneva della lancia per colpirla alle spalle. Sembrò conoscere le sue intenzioni e si abbassò girando su se stessa dandole un calcio al ventre fin troppo violento e forte da lanciarla a terra rompendole qualche costola. Sif cadde a terra maledicendosi per essersi tolta l'armatura mentre Elsa sorrise mettendosi la spada sulle spalle:-Sì in effetti è divertente!-
Sif fece per rialzarsi accorgendosi con sua fortuna di essere atterrata vicino alla propria spada. Ignorando il sangue che le colava per le ginocchia si avvicinò ad essa rotolando, la prese rialzandosi e si rimise in posizione d'attacco flettendo leggermente le gambe:-Sei brava per essere una ragazzina, ma noi Valchirie siamo dure ad arrenderci- detto ciò le si avvicinò velocemente tirandole una stoccata girando su se stessa per aumentare la forza nel colpo.
Ormai Elsa dava l'impressione di sapere esattamente quello stava per fare un'instante prima che lo facesse la donna. Si abbassò di nuovo girandole di lato, menandole un fendente al fianco ferendola per poi colpirla per l'elsa dietro al collo, un po’ più sotto della nuca un punto critico da farle girare la testa fortissimo. Sif cadde in ginocchio digrignando i denti per il dolore improvvisamente la vista cominciava ad appannarsi e la testa girava vorticosamente, così con un movimento veloce della mano raccolse della terra lanciandola negli occhi del suo avversario prendendola per il polso mettendole il braccio dietro la schiena.
Le bloccò il polso con presa ferrea girandogli il braccio dietro la schiena. La donna si lasciò sfuggire un gemito di dolore, strinse l'arma nella propria mano e fece per colpire di punta la gamba della propria avversaria.
La pestò con un piede tenendola ferma con una presa aggressiva e forzuta per una ragazzina, la donna lasciò andare la presa sull'elsa. Con il braccio libero fece per tirarle un pugno dritto tra gli occhi, Elsa le piegò la testa in modo da colpirsi da sola con la sua stessa mano.
Fu in quel momento che Sif lo intravide, quel luccichio negli occhi che non era riuscita a decifrare prima; uno sguardo freddo e distaccato privo di emozione e sentimenti umani, uno sguardo spietato e crudele. Gli occhi d’assassino, durò un secondo ma giurò di averlo visto. Sif chiuse gli occhi cominciando a non vedere più niente, ma poté avvertire un movimento.
Loki si alzò sorridendo soddisfatto dello scontro che si era appena svolto e anche fosse finito dopo tanto combattere. Si avvicinò dicendo con tono mellifluo:-Sif ti concedo il beneficio della resa...-
La donna lo guardò lanciandogli uno sguardo di puro odio, si strattonò dalla presa della ragazzina. Tutto attorno cominciò a levarsi un brusio insistente, Sif chiedere la resa?
Sif che si arrendeva?
Era totalmente inaspettato, e mai era accaduto prima d'ora. Il rumore cominciava a farsi più forte finché dalla folla si sentì una voce possente e dura che lo fece terminare. Molti si voltarono chinando il capo in segno di sottomissione, altri oltre a questo si spostarono lasciando che Thor si facesse avanti brandendo Mjolinor:-Cosa sta succedendo qui?! Cosa è tutto questo fracasso?!-
Loki non si tolse quel sogghigno soddisfatto, mentre Elsa la lasciò andare senza pretese. La spada tornò a un anello nella sua mano e se lo infilò al dito.
Sif non crollò a terra nè osò provare a chiedere aiutò al principe, riprese la sua spada e con lo stesso orgoglio con cui aveva cominciato quella sfida rispondeva in quel momento:-È una sfida tra me e la nostra ospite Thor- la donna si voltò verso Elsa.
La mano sinistra ricoperta di sangue secco avevo perso sensibilità. Guardò Thor:-Ooh sì una sfida, una vera sfida amichevole... tra amiche sai, si usa fare in questo modo al giorno d'oggi-
Il biondo la squadrò a metà tra il divertito e il basito, rivolse uno sguardo interrogativo a Sif che lo liquidò con un gesto della mano. L'unico suo desiderio adesso era un po' di calma e qualcosa per fermare il dolore allucinante alla spalla.
Nonostante fosse orgogliosa e testarda Sif era pur sempre una valchiria, e onorare Asgard era una delle sue prime priorità:-È stato uno scontro interessante, complimenti- tese una mano in segno di resa.
La corvina la strinse con fermezza con la mano buona:-Ti ringrazio, devo complimentarmi anche io con te, hai un buon temperamento e sei molto brava in tutti i punti di vista e ti ammiro perché non se ne vedono in giro di donne guerriere intrepide come te. Fagli vedere a quegli stupidi del genere maschile chi comanda- le strizzò l'occhio.
Sif la guardò un attimo scossa sorridendole per poi ricambiare la stretta:-Contaci...- detto ciò fece un rapido inchino rivolto a Loki e a Thor per poi dirigersi verso la Camera della Cura. Thor si fece avanti verso la ragazzina:-In pochi riescono ad ottenere la resa di Sif, complimenti-
Elsa aveva assunto uno sguardo esausto e cercava di coprire il suo respiro affannato, cosa che Loki notò ma se avesse portato via la ragazzina subito sarebbe stata una mancanza. Le sfuggì un sorriso compiaciuto:-Ti ringrazio...Thor giusto?-
Il biondo sorrise leggermente annuendo:-Giusto!-
Loki li guardava tranquillo, mascherando l’impazienza e quella piccola punta di gelosia verso suo fratello, aspettando che i convenevoli fossero finiti.
Spostò un attimo lo sguardo dietro la spalla della ragazza e un soggetto attirò la sua attenzione. Un uomo avvolto in un mantello consumato nero, non si riusciva ad intravedere il volto ma il principe era certo che stesse fissando Elsa. Il ragazzo si fece leggermente avanti prendendo la ragazza per una spalla. Teneva lo sguardo fisso sulla figura incappucciata per poi tornare a sorridere tranquillo. Spostò lo sguardo su Elsa:-Complimenti, vieni avrai sicuramente bisogno di cure...
Lo scrollò piano e il martello attirò la tua attenzione:-A cosa serve?- chiese curiosa indicandolo, l'oggetto stava vibrando in direzione della ragazza. I due principi notarono lo strano comportamento dell'oggetto, il biondo esordì portandoselo alla spalla:-Questo è il mio martello Mjolinor-
L'uomo non piaceva a Loki, non si fidava poteva essere chiunque eppure si trovava lì e il comportamento strano del martello non poteva essere una coincidenza...
Posso provarlo?" proseguì ignorandolo. Thor rise divertito rispondendo:-Non credo Elsa, Mjolinor può essere sollevato solo da me
-Solo un tentativo?- gli domandò in modo bonario, il martello vibrò maggiormente nella sua direzione. Il biondo mise Mjolinor a terra e proseguì:-Se questo ti diverte, ma ti avverto non riuscirai a sollevarlo come molti altri...
-Fratello attento, riuscirebbe a sorprenderti- commentò Loki ridendo. Osservava di sottecchi la figura a volte distogliendo lo sguardo.
-Grazie!- la ragazza impugnò il manico del martello che mando qualche scintilla e lo sollevo come se fosse una piuma giocandoci:-Adesso a chi lo do in testa?- questuò mordace.
Il biondo sgranò gli occhi per la sorpresa:-Questo è impossibile...- Loki la guardò altrettanto stupito. Thor fece per riprendere il martello:-Come hai fatto?-
Glielo restituì alzando le spalle:-L'ho preso e basta
-Prenderlo e basta non è possibile- esordì Loki -Nessuno può farlo! Nemmeno il più forte tra gli asgardiani
-Sì che è possibile
Loki sospirò, rivolse un ultimo sguardo alla figura incappucciata per poi sospirare divertito:-Beh avevo ragione riesci a stupirci...
-Lo prendo come un complimento...
Thor la guardava confuso:-Ma come...?
-Perché ti sconvolge così tanto? Come mai lo puoi sollevare solo tu? Io ci sono riuscita facilmente
-Ma solo io potevo sollevarlo... È solo in mio potere-
Loki rise divertito dandogli una pacca amichevole sulla spalla:-Tranquillo Thor, non ti ruberà Mjolinor
-Non mi piacciono i martelli è tutto tuo…
Loki la guidò all'interno del palazzo ridacchiando:-Divertente il trucchetto del martello...-
Aggrottò le sopracciglia:-Non era un trucco...-
Loki la guardò con un misto di divertimento e confusione:-Devi aver utilizzato un trucco...
-E io ti dico di no!- si impuntò il suo petto si alzava e si abbassava velocemente. Il principe alzò le mani in segno di resa:-Va bene va bene, allora non so che scherzo sia questo ma sei la prima a sollevare il martello
-Si, questo lo avevo capito anche se la cosa mi sorprende è stato facilissimo-
La ragazza fece una pausa, si portò una mano alla tempia con sguardo assente:-Loki puoi dire ad Asgard di smettere di girare? E perché ti sei moltiplicato?-
Il principe si avvicinò a lei, la preoccupazione precedente l’attanagliò:-Elsa non mi sono moltiplicato e Asgard non gira. Sei sicura di stare bene??
-Sicuro? Perché non smette di girare…- sbiancò portandosi una mano all’altezza dello stomaco-Temo di no…-
Loki la guardò preoccupato, si avvicinò sorreggendola. Adesso è davvero arrivata ai limiti,si disse terrorizzato:-Vieni con me, ti porterò nella camera della cura…-
Annuì:-Ehm… Non mi sento più la mano…-
Il modo in cui aveva risposto lo gettò per un momento nel panico, ma non lo diede a vedere continuando-Sai, raccogliere e trasportare i cadaveri non rientra nelle mie abitudini
-Come sei drastico, ho solo detto che mi gira un po’ la testa e che non sento più la mano, niente di che- ribadì.
Stupida mortale, pensò Loki. Se fosse stato forte quanto Thor l'avrebbe portata di peso, ma ovviamente lui era e sarebbe rimasto un gradino al di sotto:-E l'altra volta hai detto di stare bene, e stavi per morire...- rispose alla ragazza.
:-Non stavo per morire! E non sto per morire nemmeno adesso! Te lo posso garantire, non sono così debole...- pigolò seccata.
La guardò per un momento frustato, un'altra obiezione e l'avrebbe portata di peso a quella maledettissima sala.
Si scostò da lui piano reggendosi in equilibrio. Al contatto con la sua mano sulla spalla, Loki avvertì qualcosa di bagnato e liquido. Guardò l’arto sgranando gli occhi per la sorpresa, era coperto di sangue e ferita per lo scontro precedente; scoprì una cosa della ragazza: era un’incosciente.
Loki prese la mano della ragazza per il polso osservandola preoccupato, era attraversata da un taglio profondo dal quale usciva ancora molto sangue. Il ragazzo l’alzo mettendola ben in mostra davanti gli occhi di Elsa scuotendola, con veemenza:-No infatti non stai morire, ma potresti esserlo per dissanguamento se non ti fai curare!
Elsa ritirò la mano:-Non è così grave comepensi!- parlottò facendo una smorfia infastidita.
Il principe replicò a denti stretti:-Fai meno l'orgogliosa...- la riprese sostenendola portandola nella Camera della cura. Le persone erano molte più di prima e in molti si dirigevano nella sala per pranzare. Il principe notò la cosa leggermente infastidito, per poi continuare tranquillo:-Dovrai anche mangiare poi...
-Si mangerò se non vomito prima! E poi non pranzo se non lo fai anche tu! Mi sento sola poi... E non vuoi gravarti di questo senza di colpa, vero?!- lo tentò civettuola.
Loki la portò verso la Sala della Cura:-Oh no infatti! Di ladruncole come te se ne incontrano poche...- il principe scrollò le spalle:-Certo...-
Che soggetto, pensò quasi divertito. La fece entrare nella Sala e un gruppo di guaritrici li accolsero, una donna esordì dolce:-Ah eccoti di nuovo, Lady Sif ci ha raccontato dello scontro. Non era proprio ciò che avevamo consigliato...
-Risalve! ehhh....mi sa proprio di sì
-Sa come è Lady Sif, testarda e orgogliosa...- commentò il principe pensieroso
-Una vera Asgardiana insomma...- replicò la guaritrice sorridendo.
Il principe spinse di un passo avanti Elsa prendendole la mano destra mostrandola:-Ecco, intanto potremo pensare a questo?
La guaritrice la sollevò analizzandola, con abilità e maestria ripulì il taglio fasciandolo per fermare il sangue:-Non è il caso di mettere dei punti, rimarrà la cicatrice però…
-Almeno non la lascerà sanguinare- osservò sagace il principe.
Elsa lo fulminò con lo sguardo poi lo abbassò massaggiandosi la fasciatura con il pollice sinistro:-Non mi distruggerà l’estetica, ci penserò su come farla scomparire in futuro-
La donna trascinò la ragazzina dolcemente verso il Rendering tridimensionale attivandolo:-Stenditi cara...-
La ragazza si stese sul lettino appoggiò la testa lentamente e si lasciò sfuggire un guaito soffocato di dolore da sembrare un pigolio.
La donna aggrottò le sopracciglia osservando l'ologramma sopra di lei. Cominciò a giostrare con i vari dispositivi, ogni tanto commentando. Loki si avvicinò per vedere come stesse la ladruncola. Le pulsazioni cardiache erano come impazzite. Correvano veloci quasi arrancando in difficoltà, la temperatura era stabile e le sue condizione erano giunte in un momento critico, nè in miglioramento e nè peggioramento. Il principe sentì il cuore battere più forte quando individuarono anche un trauma cranico lieve.
Non avrebbe dovuto lasciare che sfidasse Lady Sif, e sarebbe dovuto essere stato più attento...
La donna sospirò avvilita:-Sarebbe stato meglio se non avessi partecipato allo scontro...- il principe guardava attento e lanciò un'occhiata agghiacciante alla ragazza, mimandole con le labbra:-Stavi bene...-
Sorresse il suo sguardo, anche se ne nei suoi occhi si nascondeva un velo di stanchezza non fisica ma mentale. Sollevò un pollice:-Sto bene infatti!-
Loki fece un grandissimo sforzo per non dare in escandescenze, la guaritrice fece finta di non notare la tensione tra i due:-Posso curarti il trauma che hai avuto alla testa con la magia, ma per il resto la cura è la stessa-
Annuì lentamente:-Capito, faccia pure-
La guaritrice sorrise incoraggiante, mettendo le mani su un pannello davanti a lei. Lentamente una nebbiolina dorata avvolse la testa dell'ologramma, con delicatezza il trauma venne curato quasi con tocco leggero. Chiuse gli occhi per un attimo inspirando a fondo, il battito prese maggiore regolarità con un colpo di tosse forte e violento.Riaprì gli occhi guardando Loki come se volesse dirgli qualcosa. Il ragazzo sorrise leggermente per poi guardare la guaritrice:-Se la facessi mangiare adesso?
-Poco, e non deve sforzarsi troppo per i prossimi giorni quindi- guardò la ragazza dolcemente -Niente scontri-
Per un momento Loki si chiese se davvero Elsa volesse dirgli qualcosa, ma adesso doveva preoccuparsi che non cadesse a terra.
:-Non ci tengo grazie...-disse lentamente l'altra. Il ragazzo si avvicinò a lei facendo per sorreggerla:-Andiamo a mangiare ti farà bene...-
L’altra asserì:-Loki mi dispiace, non volevo farti preoccupare in questo modo, non ci sono abituata, nessuno lo aveva mai fatto prima d'ora- confessò abbattuta.
L'altro non seppe cosa dire. Non era la prima volta che si preoccupava per qualcuno, lo aveva fatto molte volte quando suo padre tornava ferito da qualche caccia andata male, oppure suo fratello non faceva ritorno dopo le sue scorrerie. Era però la prima volta che qualcuno lo avesse notato, sorrise leggermente ancora immerso in questi pensieri:-Non è un problema... Adesso andiamo devi mangiare-
Sbocciò un sorriso felice sulle sue labbra rosse e fresche come fragole di bosco, prendendogli una mano:-Non solo io...-
Il ragazzo strinse incerto la mano, leggermente in imbarazzo. Sorrise a sua volta replicando provocante:-Questo è da vedere ladruncola, sono ancora io il principe qui-
Per una volta, pensò Loki, non devo fingere. Era come se non avesse più un peso da sopportare, si sentiva... Felice.
La strinse con delicatezza rassicurandolo:-E tu vuoi vedere come ti faccio cambiare idea piccolo Caprone?-
Loki sospirò:-Far cambiare idea?- la squadrò, visibilmente incerto di tale affermazione:-Tu ladruncola?-
-E se tu la smettessi con la storia della ladruncola magari...-
Rise divertito:-Aah ma non potrei mai!
-A questo punto piacere di conoscerti “piccolo Caprone!"- lo apostrofò spingendolo a passo svelto fino alla sala da pranzo. Loki si voltò, mettendosi davanti a lei camminando all'indietro:-Osi spingere l'erede ad Asgard?- rise divertito schernendola:-Ladruncola?-
Gli riservò un sorriso vispo:-Sì, oso e come Caprone!- lo ammonì con tono beffardo:-Sarai il re dei Caproni! Ti faccio i più sentiti complimenti!- allargò le braccia come per mostrare qualcosa di maestoso. Il ragazzo la spinse leggermente mettendole un dito davanti, come per ammonirla:-Attenta ladruncola!
-Oh no che paura!- lo sbeffeggiò.
La portò nella sala per pranzare.
Mangiarono entrambi immersi nella confusione della sala, che a confronto di quella serale era niente.
Per Loki quella confusione fu quasi un sollievo, doveva distrarsi, convincersi che lo straniero era stato solo un sogno, ma si dovette ricredere.
Suo malgrado quest’ultimo si ripresentò, fermo statuario osservandoli da lontano. Il principe sospirò pensando Eccolo...
Quando uscirono era ormai pomeriggio e le persone camminavano a frotte per i corridoi. Loki non amava particolarmente la compagnia, preferiva la solitudine della biblioteca. Troppe persone equivalevano a maschere da indossare, una più diversa dall’altra ed era una cosa troppo pesante anche per lui.
:-C’è molta gente oggi… beh io credo andrò in biblioteca- lì almeno era solo.
-Stavo giusto per dirti la stessa cosa, è da quando ho messo piede ad Asgard che volevo visitarla ma deduco che tu voglia rimanere da solo. Ci vediamo a cena!- detto ciò fece per avviarsi.
Per una frazione di secondo Loki ripensò all'uomo che aveva assistito allo scontro, quella figura incappucciata che fissava Elsa...:-Davvero vorresti visitarla?- chiese
Si fermò voltandosi a guardarlo:-Sì-
Loki fece un ampio sorriso prendendola sottobraccio:-Molto bene ladruncola mia, avrai l'onore di vedere l'orgoglio di Asgard, la nostra biblioteca-
Elsa studiò il gesto obliqua:-La cosa mi fa piacere. Ladruncola mia?-
Non voleva lasciarla da sola, non con quel tipo in giro. Non era tranquillo e poi chissà che fatica sarebbe stata andare a cercare una ladruncola dispersa chissà dove. Il principe sorrise lentamente conducendola alla meta, facendola entrare in una sala tra ampi e alti scaffali:-Eccoci arrivati...-
Sul soffitto era possibile vedere qualche rappresentazione dei Nove Regni, e anche di altre dimensioni ed universi, era come se un pezzo di tutta la realtà fosse stata racchiusa là dentro. I libri erano ben riposti tra loro e gli scaffali sembravano non terminare mai, alte e lunghe finestre illuminavano la sala e qualche tavolo qua e là assieme a sedie comode erano sistemate ordinatamente.
Girò la tarda più volte e gli occhi per vedere tutto sbalordita:-È meravigliosa... è stupenda...- commentò con voce sommessa, Loki annuì con assenso.
Se c'era qualcosa in tutta Asgard che preferiva, quella era la biblioteca, lentamente la fece camminare all'interno rendendosi conto di essere ancora sottobraccio con quella che si poteva definire una sconosciuta. La spiò mentre era intenta a guardare la biblioteca cogliendo i lineamenti del volto con sguardo quasi assente, come se stesse osservando l'immagine di un libro. La scrutava non come la prima volta che si erano incontrati, adesso da lei non cercava una paura era solo curiosità.
Sebben il suo atteggiamento da dura e di immancabile spacconeria, possedeva un viso dolce con lineamenti delicati che ricordavano un bambolina di porcellana. Le labbra erano carnose e morbide, il naso piccolo e i capelli corvini mossi e setosi.
Tornava sempre a fissare quegli occhi così strani, singolare si sarebbe detto. Erano grandi, di un blu intenso e incorniciati da lunghe ciglia nere, pieni di una travolgente intensità, quasi volessero sapere tutto di te con uno sguardo...
Se fosse stato suo fratello l'avrebbe sicuramente accarezzata, ma lui non era come Thor. Non gli mancava il coraggio, mancava agli altri. Il coraggio di guardarlo negli occhi, di credergli, ogni tanto Loki si ritrovava a pensare come sarebbe stato bello essere come Thor. Sicuro come lui, sempre pronto alla prossima volta, mentre invece lui a stento sapeva guadagnare la fiducia di suo padre. Non avrebbe mai ammesso che questo lo rattristava, ma nel profondo, sotterrata da tutte le maschere e bugie che si era creato, Loki era distrutto da ciò, da sè.
Continuava a guardare la ragazza, finché non distolse lo sguardo.
Elsa sembrò notare che la stesse fissando:-Loki c'è qualcosa che non va?- chiese d'un tratto preoccupata, pur non aspettandosi davvero una risposta da parte sua. Il moro tornò a guardarla sorridendo leggermente:-No affatto, va tutto bene- ingoiò l'ennesima bugia, ben sapendo che con lei non sembravano funzionare:-Tornando a te- osservó la mano per un po':-Come stai? Fa male?- chiese indicando la fasciatura
Gettò uno sguardo alla mano prima di rispondere:-Meglio grazie, pizzica solo un po'. Tu come stai invece?-
Il principe sogghignò:-Bene, e mi sentirei meglio se fossi stato io a ridurre in quello stato Lady Sif
-Ti piacerebbe! E poi non vorrei essere nei suoi panni ora come ora-esalò piegando le labbra in un sorrisetto.
Elsa lo esaminò con attenzione con lo sguardo come si studia uno oggetto sconosciuto, non fu per niente convinta di quella affermazione. Sapeva che c’era qualcosa che non andava, non gli credette, inspirò avvilita:-Sei un frequentatore accanito della biblioteca a quanto pare, ti dovrebbero dare la tessera onoraria e chiamare il nome in "Biblioteca Loki!" A parte gli scherzi cosa leggi di solito?-
Loki alzò le spalle:-Un po' di tutto, solitamente qualcosa riguardo la magia
-Tu possiedi la magia? La sai utilizzare?-
Il ragazzo annuì lentamente lasciando la stretta dalla ragazza, senza dare a vedere il senso di curiosità e amarezza che gli aveva lasciato:-Sì, me l'ha insegnata mia madre, poi ho continuato a studiarla-
Sorrise sorpresa:-Che forza, anche io pratico la magia!-
Loki la guardo altrettanto stupito, non tanto per la notizia in sé ma per il modo in cui lo disse:-E per cosa la utilizzi?
-Un po' per tutto, perché tu per cosa la usi?-
Loki la guardò sogghignando arcigno:-Ah mi diverto a fare scherzetti, oppure per aiutare mio fratello nelle sue imprese- o per mentire, stava per aggiungere, ma preferì evitarlo.
:-Nei fai un pessimo uso, fare scherzi è divertente, la magia è più di questo Loki-lo rimproverò
Loki la guardò inarcando il sopracciglio, ed ecco la sua sfacciataggine che ritorna :-E come dovrei usarla?-
Rise incredula:-Per Giove... fai sul serio?!- lo rimbrottò piccata
:-Per Odino- la imitò l'altro:-Sul serio come dovrei?
-La magia è potere, è conoscenza, con essa puoi essere invincibile, super forte, super veloce, qualsiasi cosa tu voglia puoi fare qualunque cosa! Se la sai usare nel modo giusto...-gli espose.
Loki fece un sorriso nascondendo l'amarezza. Sapeva benissimo cosa poteva fare la magia, quello che aveva detto la ragazza e molto altro... Ma se fosse stato lui ad utilizzare la magia in tutte le sue vie sarebbe sicuramente passata per magia nera:-Oh ma lo so ladruncola...- rispose assente.
:-Se lo sai così bene come deduci piccolo caprone sfruttala in modo decente non in stupidaggini...-
Inizialmente nel principe si risvegliò una rabbia profonda, come se stesse per dire tutto a quella sconosciuta.
Quanto odiasse lo sguardo di suo padre, la gelosia per Thor... Mantenne un espressione rilassata e commentò:-Ognuno può pensarla come vuole...-
Lo guardò negli occhi sincera:-Non era un offesa- alzò la spalle:-Solo un consiglio, mi sembra solo un peccato tutto qui, se ha un dovresti sfruttarlo al meglio-
Loki le sorrise:-Lo so, piccola ladruncola, ma qui la magia non è mai stata praticata così tanto. Se ne ha paura-
Di me hanno paura, dei miei occhi hanno paura, ma fortunatamente hanno Thor per salvarli, ma questo non volle aggiungerlo.
:-Avere paura dell'ignoto è da codardi, piccolo caprone-
Il ragazzo annuì rispondendo:-Lo so ladruncola... Un attimo come mi hai chiamato?- il principe dovette fare di nuovo i conti con quella lingua fin troppo lunga e irruente.
:-Ma qui soffrite tutti di aizaimer precoce?! Ti ho chiamato “Piccolo caprone”-esclamò, scandendo per bene la parola.
:-E tu invece?! Non puoi chiamare "Ciclope" il Padre degli dei e "Caprone" suo figlio! Si consiglia di non farlo in casa loro
-E tu allora piantala di chiamarmi ladruncola!- controbatté:-Si consiglia di non farlo in sua presenza- lo imitò:-Ciclope è un nomignolo perfetto per Odino e tu sei un piccolo Caprone!-
Il ragazzo le tappò la bocca, sospirando. Era da un po' che voleva farlo questo gesto:-Si dà il caso che tu sia una ladruncola, e comunque non chiamare Odino così, e nemmeno me-
La ragazzo gli urlò nella mente:-Tu non chiamarmi ladruncola e io non ti chiamerò piccolo caprone!- gli tolse la mano dalla sua bocca.
Loki istintivamente si ritrasse dal contatto telepatico con violenza per poi guardarla:-Come hai fatto?!- non era ciò che era accaduto a spaventarlo, aveva già subito attacchi mentali ed era bravo a destreggiarsi con essi. Lo sorprese il fatto che lei ci fosse riuscita:-Ho barriere forti e potenti per schermare la mia mente, ti sarebbe stato impossibile un contatto del genere...-
Elsa gli riservò uno dei suoi soliti sorrissetti spavaldi:-A quanto pare non sono poi così forti e potenti le tue barriere mentali-
Loki la squadrò quasi indignato dall'affermazione:-E a quanto pare nascondi molti segreti...
-Segreti che a te non susciterebbero il minimo interesse. Però da quello che mi hai dimostrato, non te la cavi per niente male con la mangia! Visto?! Te lo avevo detto, hai un potenziale!-
Loki sorrise inarcando un sopracciglio, si appoggiò lentamente ad uno scaffale. Rise sommessamente pensando a quanto avesse amato quella parola in tutta la sua vita, quanto l'avesse desiderata. Thor, oh lui sì che aveva potenziale! Per non parlare di Odino, e perfino Frigga aveva un potenziale che la spingeva ad essere all'altezza di tutto.
Lo aveva cercato Loki, e con sua sorpresa adesso era una ladra a dirgli che lo possedeva...
Incrociò le braccia stringendosi nelle spalle:-È un complimento, non ti stavo prendendo in giro, lo penso realmente!-
Continuò a ridere per poi voltarsi e prendere un libro sulle rune. Lo aprì ad una pagina avvicinandosi alla ragazza dicendo:-Immagino tu conosca le rune...
-Sì le conosco- confermò.
Loki sorrise:-Mostrami il tuo potenziale...- detto ciò la portò a un tavolo lì vicino, sfogliò il libro con minuziosa attenzione per poi aprirlo ad una pagina:-Ecco...-
Era l'incantesimo in cui aveva trovato maggiore difficoltà, ma adesso gli veniva quasi naturale. Si trattava di un incantesimo sul mutamento e camuffamento del corpo, era uno dei primi tra i più difficili che Loki avesse studiato. Con un movimento della mano il principe fece comparire la copia di una guardia:-Fammi vedere cosa riesci a fare...-
Indicò la finita guardia:-Fammi capire devo creare una copia anche io come hai fatto tu?-
Loki scosse la testa indicandole alcune rune:-L'incantesimo serve a cambiare il proprio aspetto, per me è ormai facile ma solitamente è uno dei più difficili
-Capito, non prenderò le sembianze della guardia, ti avverto- lo avvisò con un sorriso inquietante. Il ragazzo non si scompose al sorriso:-Me lo aspettavo... Dopotutto è molto difficile- il principe fece per chiudere il libro.
Il corpo di Elsa mandò un bagliore dorato e prese le sembianze di Odino. Si guardò per un attimo per poi grattarsi il mento riflettendo:-Mhm… Sono a tutti gli effetti un ciclope barbuto... Mi devo mettere a dieta sono ingrassato di questi tempi tutti qui banchietti! Ah non posso entrare nel letto in questo stato in presenza della mia bellissima moglie- parlò con la stessa voce del re. Loki sogghignò divertito:-Credo non servirà ricordarti che qui anche i muri hanno orecchie...-
La ragazza schioccò le dita prendendo le sembianze di Loki stesso:-Hai ragione complichiamoci la vita è meglio...- assunse la sua aria altezzosa e composta:-Bene, bene chi andiamo a insultare oggi? Sono un principe e comando a bacchetta chi mi pare anche le ladruncole!-
Loki si sedette composto su una sedia guardandola, continuava a sorridere divertito quasi distante:-Io porto solo giustizia ad Asgard...- Commentò quasi per giustificarsi.
Annuì acconsentendo:-Certamente Loki perché noi siamo dei geni!- prese un libro a caso e iniziò a sfogliare con finto interesse:-Sì direi che in 5 minuti lo finisco
-Cinque?!- chiese quasi indignato:-Per Odino come sei lento…
-Due secondi?- la ragazza si portò un dito sotto al mento:-Oh forse uno? Dai scervelliamoci a trovare una risposa come facciamo sempre-
Loki rise cristallino, sinceramente divertito per poi aggiungere:-A dire il vero io so sempre le risposte. Comunque complimenti, ammetto che te la sei cavata bene, hai del potenziale- il ragazzo si alzò fronteggiandola, si divertì a parlare a se stesso
Sollevò le spalle:-Non si può definire del potenziale con un incantesimo banale come questo, niente di che-
-Oh Loki- ribadì il vero principe, accarezzando dolcemente la guancia della copia che gli stava davanti:-Sai che non diresti mai una cosa del genere-
Elsa gli prese una mano compassionevole:-Oh Loki non ti darei mai un pugno in faccia e comunque perdonami, hai ragione noi siamo dei giovani prodigi-
Il moro inarcò un sopracciglio sospirando:-Una prodigiosa ladra...
-E tu sei un prodigioso caprone- lo ribeccò tranquillamente alla maniera di Loki.
Il principe prese un altro libro riponendo l'altro, lo aprì a una pagina continuando con lo stesso tono mellifluo:-L'incantesimo era difficile, ma non così tanto...- puntualizzò. Quasi sì prese in giro per la sua ingenuità, che senso aveva fare a gara con una sconosciuta?!
Non ho niente da perdere o da vincere, quindi perché no? Si disse. Girò le pagine del volume trovando ciò che faceva al caso suo:-Ecco- aggiunse:-Qui ci sono scritti alcuni dei più complessi incantesimi, questo...- indicò alcune rune. Erano scritte con inchiostro dorato e accanto era raffigurato il movimento da seguire:-È in grado di piegare la realtà al proprio comando, e quando intendo la realtà è un ampio discorso
Guardò la ladruncola sorridendole, che aveva ripreso la sua forma naturale, quasi con tono di sfida per poi aggiungere:-Quando sarai in grado di utilizzarlo potrai battermi sempre- Loki non mentiva.
Ciò che gli riusciva meglio appunto era il camuffare, l'ingannare, e se la realtà veniva modificata come meglio si credeva allora lui e i suoi trucchi erano persi. La ragazza diede un'occhiata alle rune per poi aggrottare la fronte:-Cosa vuoi che pieghi precisamente?- chiese semplicemente.
Loki alzò le spalle inarcando un sopracciglio:-Dipende dai casi
-E in questo caso?-
Il moro si guardò attorno, concentrò la sua energia in un punto e con poco sforzo creò quello che si poteva definire la stanza in una stanza. Era un corridoio tra la fessura di due scaffali, grande abbastanza per entrambi, illuminato e ampio. In fondo si scorgeva una sala piena di prelibatezze di ogni tipo e una musica invitante proveniva dall'esterno. Era tutto reale, tutto si poteva toccare e gustare:-Questo per esempio...
Osservò il tutto con curiosità:-Carino....Vuoi che faccia una cosa del genere?- disse l'altra indicando la stanza. Il principe annuì dando uno sguardo al libro, aggiungendo:-O anche eliminarlo, ricrearlo, ampliarlo, cambiarlo... Ciò che vuoi-
Annuì pensandoci,dopo qualche secondo, l'ambiente vorticò in un baleno; si trovavano nello spazio, su un pianeta precisamente, assomigliava alla luna solo che c'era ossigeno il terreno sotto ai piedi era bianco e roccioso.
Tutto era sabbia e crateri, un grandissimo deserto di rocce. Loki si abbassò per sentire la leggera polvere lunare tra le mani. Se si sollevava lo sguardo si vedeva la terra e il buio dell'universo. Un'oscurità che incuteva timore persino a lui. Loki si aggirò nei dintorni guardandosi stupito, a quanto pare la ladruncola non scherzava...:-È reale o è un illusione?-
La terra percorreva il suo corso di movimento su se stessa e in torno al sole :-Non è reale sulla luna non c'è l'ossigeno e a quest'ora fluttueresti senza controllo-
Lo raggiunse a passo spedito facendo scricchiolare i sassolini sul terreno lunare, c'erano solo rocce e crateri.
Loki guardò la terra distante, la osservava con quei suoi colori sgargianti. Sette miliardi di abitanti, un popolo mortale. Ogni abitante godeva di una vita palesemente breve a suo confronto, e ogni uomo era strano. Erano affascinanti e letali, credevano di essere gli unici nell'universo poiché non conoscevano Asgard, pensavano di essere la maggior forma di vita... Che sciocchi. Pensò Loki quasi indignato. Non capiva perché suo padre non volesse avere altri contatti con i Midgardiani, ma effettivamente non capiva molte cose di suo padre.
Midgard, il popolo protetto e prediletto dalle divinità ma estremamente fragile:-Ho viaggiato nell'universo da quando ho memoria ma la terra è la mia preferita è speciale- aggiunse la ladruncola, proferendo parola.
Loki continuava a guardare quel pianeta, avrebbe provato piacere nel studiare di più quei soggetti. Ogni tanto ci andava sul Regno di Mezzo, ma mai aveva terminato di scoprirli, e forse non ci sarebbe riuscito. Eppure erano perspicaci, ma estremamente piccoli. Potevano creare oggetti interessanti, ma a confronto con Asgard sembravano abbozzi e poco più:-Non è propriamente il mio preferito...
-Ognuno ha i proprio gusti,i terrestri non smettono mai di stupirti e di sorprendenti in tutti i sensi. Possiamo andare?-
Loki annuì:-Certamente...-
La scena cambiò ritrovandosi nella biblioteca di Asgard:-Ta da!grazie per aver partecipato al giro turistico sulla finta luna!-esclamò, il tempo era lentamente trascorso, Loki guardò la luce filtrare dalle finestre nelle ultime ore del pomeriggio.



Il principe ripose l'altro volume per l’ennesima volta, avevano passato tutta la giornata nella biblioteca a fare magie e impararne di nuove.
Loki era davvero felice finalmente, era stato un pomeriggio a dir poco fantastico! Non aveva mai fattto tante magie in vita sua e se ne pentì, in più la compagnia era certamente tra le migliori. Per sua fortuna Elsa riusciva a smascherarlo quasi subito, e ormai si era arreso ad indossare i suoi mille volti con lei.
Il silenzio e la calma regnavano sovrane e con suo sollievo il loro inseguitore non si fece vedere, anche se snetiva il suo sguardo fissò su di sé. La sera arrivò tra storie e incantesimi, e la cena si aggiunse ad essa accompagnata dalle urla e dalle risa.
La notte era ormai giunta da qualche ora e il rumore di chi stava cenando nella Sala era ormai udibile in tutto il palazzo.
Quando giunsero lì era piena di gente che urlava e buttava oggetti e cibo a terra, l'aria era calda e afosa e servi portavano le portate correndo tra i vari tavoli.
:-Ci risiamo...- criticò infastidita lo spettacolo orripilante, si accomodò a sedersi.
Il ragazzo annuì:-Purtroppo è sempre un banchetto per Asgard, che sia il pranzo o la cena...- il ragazzo si sedette davanti a lei. Per un breve momento sollevò lo sguardo dietro di lei. Il sangue si gelò nelle vele, l'osservatore dello scontro osservava attentamente la ragazza. Da quanto ci segue? Si chiese il ragazzo. Non sapeva se essere preoccupato o se magari Elsa lo conoscesse, o magari l'aveva già notato e non se ne preoccupava. Il ragazzo rimase a guardarlo guardingo; Elsa si accorse della sua reazione non capendo gettò uno sguardo alle sua spalle di sottecchi:-Ehi, Loki- lo chiamò lei mormorando.
Il ragazzo annuì abbassando lo sguardo sù di lei lentamente:-Sì?
-Sono uscita fuori di testa o c'è un tipo strano che mi sta fissando?
-No, e lo sta facendo dallo scontro di stamattina...-
L'altra arcuò un sopracciglio:-Non alzare lo sguardo su di lui,fa finita che non ci sia letteralmente. Dobbiamo fargli credere che non lo abbiamo notato
-Perché?- chiese l'altro:-Sono il principe io, posso farlo sbattere in cella quando desidero...- non poteva permettersi di perderla, nemmeno che le facessero del male.
Lo riproverò con lo sguardo:-Sarai anche il principe,ma non sappiamo chi sia e cosa voglia sarebbe più saggio studiarlo prima.Con mandarlo in prigione attireresti l'attenzione di tutti,scoppierebbe il caos e metteresti sotto sopra Asgard se passa a uno scontro o un attacco e approfittarne per fuggire o chiamare rinforzi e a quel punto che hai ottenuto?-
Loki sorresse lo sguardo tranquillo:-Ma rimanendo nelle celle ci sarà meno probabilità che faccia danni
-Ne sei tanto certo?
-E tu sei certa che rimanendo a piede libero cambierà qualcosa?!-
Non capiva perché diamine fosse così tranquilla, uno sconosciuto la stava praticamente pedinando e lei quasi non si preoccupava. Non voleva che fosse in pericolo, o che se ne andasse, sarebbe significato tornare all'inferno di una volta...
:-Loki non puoi gettare una persona sospetta solo perché ci sta seguendo! E sì- affermò decisa.
Il ragazzo la guardò per qualche secondo per poi continuare riluttante:-Va bene... Faremo come dici tu- le passò un piatto pieno di cibo.
Forse poteva essere come diceva la ragazza, o forse era totalmente un pensiero infondato, ma su una cosa aveva ragione: non poteva gettare le persone nelle segrete, non senza il consenso di suo padre e non Loki non voleva che Odino venisse a conoscenza anche della situazione. Smise con amarezza di fissare guardingo l'altra presenza per poi aggiungere con tono decisamente più tranquillo:-Allora hai tanta fame?- le mostrò il piatto che le aveva passato, non era pieno di cibo ma la carne Asgardiana sapeva sfamare anche dopo il primo boccone.
La ragazza guardò il piatto:-La guaritrice ha detto che devo mangiare poco e non me lo faccio ripetere due volte!- gli ricordò repentina tagliando la fetta di carne per poi addentare un boccone. Passò un piatto anche a lui con la stessa pietanza:-Mangia...- sembrò un ordine da come lo disse, cosa che non sfuggì a Loki.
Gettò un ultimo sguardo allo sconosciuto dietro la ragazza sospirando, cominciò a mangiare a piccoli bocconi commentando:-So già che darti ascolto è una pazzia...













Angolo delle Autrici

LadyBlack: e dopo mille imprevisti eccoci qui col nuovo capitolo!!!*lancia noci di cocco*
LadyStarkiller98:siii!! Finalmente!! Come ci avevano richiesto,cercando di accontentare il più possibile nello scontro tra le due ragazza è stato molto movimentato.....

LadyBlack: movimentato in tutti i sensi, anche perché oltre che a gestire tre personaggi non volevamo che mancasse l'azione e anche quello che hanno chiesto: sangue. E la sottoscritta si ferma all'infilzare persone quindi immaginatevi quanto lavoro!!
LadyStarkiller98:infatti ho pensato io a questo!!!In questo capitolo si inizia a notare sul serio che Loki si sta affezionando a poco a poco a Elsa...
LadyBlack: aaaaww e sì lo so che è cucciolososo!!!*cascata di cuoricini* comunque sì io non vedo l'ora di vedere il prossimo capitolo! Anche perché sarà dal punto di vista di Elsa, personaggio che comincia ad avere i suoi segreti!
LadyStarKiller98:molti segreti,misteri e del suo passato oscuro.Speriamo con tutto il cuore che anche questo capitolo vi piaccia.Proprio perché è stato abbastanza difficile vi pregiamo di farci sapere cosa ne pensate(siate abbastanza indulgenti)con qualsiasi commento!(sperando anche qualcuno positivo)Fateci sapere vi raccomando ;) Vi aspettiamo alla prossimaaaa <<333
LadyBlack: confermo anche io!! Aspettiamo la vostre recensioni positive e non!! Ah ovviamente avrete almeno tre noci di cocco!! Ciao ciao alla prossima!!!
  
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