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Autore: Root    01/09/2014    1 recensioni
Amy non avrebbe mai pensato che avrebbe potuto sentire così tanto la mancanza del sentire.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Dyer
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Feeling
Personaggi: Amy Dyer
Desclaimer: Tutto ciò cui mi sono ispirata appartiene a chi di diritto
Note: Ho voluto scrivere qualcosa in questo fandom da quando ho finito di vedere In the flesh e mi sono pazzamente innamorata di questo show. Non è altro che una piccola analisi di Amy e del suo tornare a sentire. Spero di essere riuscita a rendere bene quel che volevo dire, anche se non ne sono sicura, e soprattutto spero che sia IC. Spero che possa piacere :)



 

Amy non avrebbe mai pensato che avrebbe potuto sentire così tanto la mancanza del sentire. Non si era mai soffermata a riflettere su quanto fosse bella la sensazione di farsi una doccia fredda o quella di bruciarsi con l'acqua troppo calda; non si era mai resa conto di quanto fosse stato importante per lei sentire l'ago che le pungeva il dito quando sua nonna le aveva insegnato a cucire né aveva mai dato il giusto valore alla possibilità di avvertire il calore di qualcuno quando lo abbracciava o gli teneva semplicemente la mano.
Tutti piccoli elementi, insignificanti agli occhi di tutti coloro che li avevano sempre nella propria vita. Piccole, minuscole cose, che i vivi danno sempre per scontate.
Il vero valore delle cose si comprende appieno solo quando si perdono. Amy aveva sempre pensato che fossero poche le frasi tanto veritiere come questa.
Ci si accorge di quanto sia importante il sentire, di quanto sia parte integrante della nostra vita, di come esso la renda una vita vera, solo quando non lo si ha. I vivi raramente realizzano la grandiosità delle cose apparentemente insignificanti, come l'essere in grado di avvertire il caldo in un giorno d'estate, o sentire la necessità di coprirsi durante un freddo giorno d'inverno.
Sono i morti che si accorgono dell'importanza di queste cose. Sono i morti che, queste piccole cose non le possono più avere. E sono i morti che si rendono conto di quanto bello sia sentire, proprio loro che non possono più farlo.
Amy non avrebbe mai creduto possibile avvertire la mancanza di qualcosa come provare sulla propria pelle la temperatura esterna; eppure, da quando c'era stato il Risveglio, da quando le era stata donata questa seconda possibilità e aveva iniziato la sua seconda vita, Amy non poteva fare a meno di domandarsi se facesse freddo abbastanza da battere i denti.
Ad Amy piaceva pensare di essere impenetrabile, che la sua pelle fosse circondata da una qualche sorta di membrana che la proteggeva dal mondo esterno, che le impediva di bruciarsi o di congelarsi. Preferiva questo, piuttosto di ricordare a se stessa la verità ogni volta che, guardandosi intorno, vedeva la gente camminare per le strade di Roarton vestiti con cappotti e maglioni di lana, mentre lei non riusciva neanche ad avvertire l'aria gelida. Preferiva decisamente raccontare a se stessa questa piccola bugia, quando abbracciava Kieren o Simon e si rendeva conto che nessuno di loro poteva sentire il calore di un altro corpo; lo preferiva senza alcun dubbio quando, nel momento in cui Philip le prendeva la mano, lei non ne avvertiva il tepore, e si chiedeva come dovesse avvertirla lui, la sua pelle fredda e grigia.
Ma Amy si rese davvero conto di quanto le fosse mancato il poter sentire, il poter toccare qualcosa ed avvertirlo chiaramente sotto le sue dita, solo quando lo ebbe di nuovo. La consapevolezza dell'importanza delle sensazioni la colpì in pieno solo nel momento in cui sentì la pioggia bagnarle il viso. E fu in quell'istante che Amy si rese conto che non è vero che il valore di qualcosa lo si capisce solo quando lo si perde, ma quando lo si riottiene dopo averlo perduto.
Sentiva l'aria gelida. Sentiva il vento che le colpiva il viso lasciandole la pelle fredda, ed era così impegnata a realizzare quanto fosse bello poter provare queste sensazioni, quanto fosse bello poter sentire, che non se ne accorse pienamente finché Philip non le chiese se aveva freddo. Amy dovette rifletterci un istante.

-Sto congelando- ed era così contenta di poterlo dire. Aveva freddo, aveva davvero freddo e i suoi denti battevano.

Era tutto così strano, perché lei era morta, era morta anni prima e poi si era rialzata dalla sua tomba, ma non era viva. E tutto ciò non avrebbe dovuto essere possibile, lei non avrebbe dovuto sentire.
Amy aveva pura, aveva un'incredibile paura di quel che le stava accadendo, non poteva negarlo ma, poteva dimenticarsene per un po' perché, mentre camminava per Roarton, poteva avvertire l'aria fredda che le pizzicava il viso e, soprattutto, riusciva finalmente a sentire la mano calda di Philip che stringeva la sua.

 

  
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