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Autore: Liioisjustchemical    01/09/2014    1 recensioni
Sesto anno dei gemelli, nonché anno del famoso Torneo Tre Maghi.
Tra storie d'amore platonico e amore terreno, liti, scherzi e ripicche si avviluppano le vite di una ragazza irascibile, divertente e amante del Quidditch e quelle dei due gemelli Weasley.
"Nonostante tutto, l'amore, ma solo quello vero eh, trionfa sempre"
("Ma smettila con queste smancerie!")
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alicia, Spinnet, Angelina, Johnson, Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Lee, Jordan, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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La seconda prova

Arrivò gennaio e con esso la seconda prova.
Tutti gli studenti furono radunati sulle sponde del Lago Nero sulle quali erano stati costruiti delle specie di spalti in legno dove ci sistemammo.
Fred, George, Lee, io Alicia ed Angelina ci sistemammo sul piano più basso.
I campioni si tuffarono quando il cannone sparò il suo colpo e da quel momento passarono non più di dieci minuti quando la mia impazienza cominciò a palesarsi.
Dopo le mie infinite lamentele George mi portò un braccio intorno alla vita.
Mi voltai addolcita da quel gesto.
“Stai tranquilla, non manca molto” mi disse dolcemente lasciandomi un bacio sulle labbra.
Sapevo che in realtà mancava ancora più di mezz’ora ma per il momento mi tranquillizzai.
Dopo una manciata di minuti Dggory uscì dal lago assieme alla Chang, la sua presunta ragazza.
Mi rilassai appena.
La tipa di Beauxbatons si era ritirata, a quanto pare spaventata dagli avvincini, perciò la provasarebbe dovuto finire in poco tempo, sperai.
Passò poco tempo che la mia agitazione si palesò un’altra volta.
“Quanto ci vuole ancora?” chiesi per l’ennesima volta e Angelina, per l’ennesima volta, alzò gli occhi al cielo esasperata rispondendo che non lo sapeva, che nessuno lo poteva sapere.
Mi zittii per qualche secondo.
“Basta, io me ne vado” dissi non riuscendo più a sopportare la tensione ed ignorando le voci degli altri che mi intimavano di restare.
Poi un boato grandioso si alzò alle mie spalle e mi voltai di scatto per capire cosa fosse successo.
Corsi indietro dal mio gruppo e notai che anche l’ultimo campione era riaffiorato sano e salvo e con lui eravamo al completo.
Sospirai sollevata ed applaudii anche io.
**
Quella sera a cena tutti parlavano della prova e del giro di scommesse che avevamo messo in atto.
Stavamo facendo un bel bottino, ma aspettavamo l’incasso dell’ultima prova, che sarebbe stato il più generoso.
“Come siamo messi ad incassi?” chiese Lee raggiungendosi ed accomodandosi tra Alicia e me.
“Molto bene” dissi raggiante distogliendo per un attimo lo sguardo da George che continuava a contare galeoni e da Fred che li appuntava meticolosamente su di una pergamena unta e bisunta.
“Ah, quasi dimenticavo” dissi cominciando a frugare nella mia borsa.
“Che cosa?” mi fece Fred abbandonando per un momento il suo lavoro.
“Questa” dissi tirando fuori un foglio di pergamena ancora intonso.
“Wow Leo, ma non mi dire! Hai scoperto la carta! Che invenzione rivoluzionaria!”
Gli altri scoppiarono a ridere alle parole di Fred, ma io li fermai.
“Non è una pergamena qualunque, deficienti” feci, poi ne strappai un pezzetto e glielo ficcai sotto al naso “assaggia” ordinai.
Lui guardò il fratello preoccupato.
“Non ho più fame, grazie” fece lui, ma io insistetti.
“Assaggia, Weasley!” ripetei imperterrita.
A quel punto, riluttante, prese il foglietto e lo appoggiò sulla lingua.
La sua espressione mutò dallo schifato all’interessato misto sorpreso.
“Allora?” chiesi gongolandomi nel momento di gloria.
“E’ fantastica!” disse raggiante.
Ne prese due altri pezzetti e li offrì al fratello e a Lee.
Alicia tossicchiò e ne fu dato un angolo anche a lei e uno ad Angelina.
“Sa di menta” fece quest’ultima degustando il suo pezzo di pergamena estasiata.
Io annuii.
“L’ho chiamata pergamenta” dissi orgogliosa.
“E’ fantastica” le fece eco Lee.
“Grazie, grazie” feci inchinandomi al fantomatico pubblico che mi stava di fronte.
“Sarà la nostra nuova produzione” cominciò Fred.
“Andrà a ruba” continuò il fratello, poi mi guardò con ammirazione e io gli sorrisi.
“Potreste lanciare delle offerte, andranno a ruba assieme alle piume di zucchero” fece Alicia.
Tutti furono d’accordo.
È inutile precisare che la serata si svolse parlando di affari e di progetti riguardanti il futuro.
Avevo ancora qualche idea da mettere a punto, ma ancora non volli svelare niente.
Diamo tempo al tempo.
Il giorno seguente si sarebbe tenuta la partita di Grifondoro contro Tassorosso ed io ero stata reclutata come sostituta al posto di Angelina che, dall’ultima partita era rimasta infortunata e, nonostante ora stesse alla meglio non era né riuscita a guarire del tutto, né ad allenarsi in modo sufficiente.
Non le andava a genio di dover saltare una partita, ma d’altra parte la sua presenza in squadra sarebbe stata solo un peso, anche se lei si rifiutava di accettarlo e malediva Baston per questa sostituzione.
Andai a letto abbastanza presto da potermi svegliare fresca e riposata, pronta per la partita.




E' vero, avevo detto un capitolo alla volta, ma dato che sono stata assente per un po' di tempo e che l'ultimo capitolo era corto in modo imbarazzante ho voluto rimediare.
Spero vi piacerà.
Leo
  
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