Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: SweetLollipop_95    01/09/2014    1 recensioni
Questa storia parla di me di quello che ho passato a causa della malasanità un argomento purtroppo molto conosciuto. Attraverso la mia storia voglio far capire a voi lettori che nonostante tutto ciò che ci capita si può sempre tornare a sorridere perchè la vita è un dono che si riceve una sola volta e non abbiamo tempo per sprecarla a piangere..
Spero che vi piaccia Buona Lettura!!!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Passarono undici mesi, prima che ci chiamassero per dirci la data del ricovero, un giorno di fine novembre arrivò una telefonata dall' ospedale di milano il ricovero era previsto per il 14 dicembre e l'intervento per il 15 dicembre; quando me lo disse mi salì la paura, paura che andasse storto qualcosa di nuovo.. Rimasi chiusa in camera fino a cena a pensare: "sarà davvero l'ultimo intervento?" non facevo a meno di pensare al peggio non volevo illudermi di credere che sarebbe andato tutto bene ci ho creduto per quattro anni e non é servito a niente. Era ora di cena andai a tavola e appena finito di mangiare i miei fratelli andarono in camera io rimasi lì con i miei genitori in silenzio un silenzio di paura e tensione.. Mio padre disse con aria dispiaciuta: "gabry ti devo parlare" - "dimmi babbo" risposi - "io e mamma non possiamo passare la degenza post intervento con te, noi saremo lì il giorno dell'intervento e poi torneremo a casa purtroppo sette giorni sono troppi e non abbiamo disponibilità economiche e poi potrei perdere il lavoro" - a quelle parole cambiai colore in faccia poi riuscì solo a dire: "tranquillo babbo capisco non ti preoccupare" - "con te ci saranno due infermiere (pagate) che si daranno il cambio per stare con te giorno e notte noi ci sentiremo al telefono" spiegò mio padre - "ok tranquillo" disse con un velo di tristezza e paura nella voce. Andai a letto dicendo che ero stanca mentì in realtà era per sfogarmi e piangere, ancora una volta mi chiusi in Me stessa con la musica; quella sera non dormì ero nervosa perché non ero mai stata fino ad ora lontana dalla mia famiglia e questo mi faceva stare male. Il fatidico giorno arrivò, partimmo alle 4.00 di mattina verso milano io tremavo dalla paura ma provai a farmi coraggio; giunti là gli infermieri ci fecero entrare in quella che sarebbe stata la mia stanza per sette lunghi giorni. Mi cambiai e misi il pigiama mentre attendevo di fare tutti i vari esami, quella giornata volò passò talmente tanto veloce il tempo che era già ora di dormire; ovviamente non chiusi occhio anche perché sarei stata la prima ad entrare alle 8.00. Guardai fuori dalla finestra e pregai che andasse tutto bene se fosse successo qualcosa non so se avrei avuto la forza di andare avanti, poi dissi basta a tutti quei pensieri e mi misi a canticchiare con le cuffie per distrarmi passai così tutta la notte. La mattina seguente mamma mi tranqullizzò prima di entrare mi disse che sarebbe andato tutto bene e che mi avrebbe aspettato fuori, la salutai con le lacrime agli occhi entrai in sala operatoria e l'unica cosa che ricordo é una luce accecante agli occhi poi il buio. Dopo 4 ore di intervento uscì dalla sala operatoria e trovai mia madre e mio padre fuori, poche ore dopo nel pomeriggio dovetti salutarli perché dovevano tornare a casa; tutti e tre piangendo ci salutammo e baciai anche i miei fratelli.. Fu un duro colpo per me ero da sola con persone che non conoscevo, mangiavo poco ero depressa perché quando avevo Dolore volevo solo mia mamma accanto a me e invece non c'era, furono i sette giorni più lunghi della mia vita. Finalmente il settimo giorno era arrivato ero emozionata all' idea di riabbracciare la mia famiglia, quella mattina,ero più sorridente del solito e lo notarono tutti; mamma con i miei fratelli arrivò alle 11.30 e l'infermiera ci disse che non potevo fare alcuni movimenti perché l'anca era bloccata da una placca - "cosa?" disse mia madre sconvolta - "noi non abbiamo firmato per questo tipo d'intervento" - "mi dispiace signora decisione del chirurgo" rispose l'infermiera - "arrivederci e buon natale" finì il discorso - mia madre tentò di parlare con il chirurgo ma era in ferie quindi tornammo a casa arrabbiati e amareggiati ma con l'intento di intervernire giuridicamente. Ancora oggi infatti abbiamo due cause una contro milano e una contro reggio emilia, ci vorranno anni prima di ricevere i danni; ma quello che mi mette i brividi é che questi "MACELLAI" che mi hanno rovinato la vita continuano ad esercitare la propria professione indisturbati e l'unica che ci ha rimesso sono io che in 4 anni mi sono vista cambiare la vita radicalmente.. Ora non posso fare più le cose che facevo una volta, ho una camera che sembra un ospedale da quanti attrezzi ho e loro sono lì che si godono la vita al meglio. Una domanda mi sorge spontanea: " ma chi gli ha dato la laurea in medicina a questi incompetenti?" beh spero che non capiti mai a nessun altro tutto questo; con questa storia ho voluto Testimoniare che razza di sanità abbiamo in Italia.. Che vergogna. Io sono crollata ma sono riuscita a rialzarmi grazie alla mia famiglia alla forza di volontà e alla musica. Questa é la storia di come sette anni fa un cantante anglo-libanese é riuscito a salvarmi la vita, grazie alla sua voce ai suoi testi che sono pura poesia.. Io ho avuto l'onore di incontrare il mio salvatore ed é stato magico vedere la sua grande umiltà e generosità; non sono riuscita a ringraziarlo per tutto quello che ha fatto ma un grazie sarebbe poco veramente. L'unica cosa che mi viene dal cuore adesso é dedicarli una piccola parte della mia vita.. Questo é per te mio eroe, grazie per avermi fatto continuare a vivere te ne sarò grata tutta la vita.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: SweetLollipop_95