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Autore: Defiance    01/09/2014    6 recensioni
Dal testo: ""Non l'ho mai vista in vita mia, ma è senza dubbio una nave pirata" decretò e corrugò la fronte quando Emma gli strappò con poca delicatezza lo strumento dalle mani.
La donna sbiancò, dischiuse le labbra per la sorpresa e deglutì, abbassando lentamente il braccio.
"Io sì" annunciò lei, restituendo il cannocchiale a Killian.
Cosa ne sapeva lei di vascelli con la bandiera nera? Cosa non gli aveva detto?"
[CROSSOVER PIRATI DEI CARAIBI/OUAT, principalmente CaptainSwan]
[Post 3x22], [Non tiene conto degli avvenimenti originali di Pirati dei Caraibi]
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU, Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Nove anni prima

"Allora, qual è il tuo nome, raggio di sole?" 
Emma sorrise maliziosa e ingurgitò il suo cicchetto in un sorso solo.
"Chiamami come ti pare" rispose, ordinando un altro giro.
"Uhm, sei una ragazzaccia, eh?" 
Quel tipo continuava a provarci con lei, ad assumere un tantino di controllo sulla situazione, ma non sapeva che con la bella bionda non c'era nulla da fare: era lei a condurre i giochi.
E sapeva perfettamente che tutti quei preamboli per una futile scopata erano del tutto inutili... tempo sprecato.
"Qualcosa del genere"
Era uscita dal carcere qualche settimana prima e l'unico modo che aveva trovato per scaricare la sua rabbia contro il mondo, contro Neal, contro i suoi genitori e tutti coloro che l'avevano tradita e abbandonata, era stato l'alcol.
"Allora che ne dici di venire a fare un giro sul mio yacht?"
Uno yacht? Fantastico. Aveva abbordato un riccone viziato e probabilmente abituato ad avere tutto dalla vita... ma forse poteva trarne dei vantaggi. 
Avrebbe potuto rubargli dei soldi, infondo era così ubriaco che neanche se ne sarebbe accorto, figurarsi a ricordarsene.
"Ci sto" 

L'imbarcazione era davvero enorme e lei non era mai salita su uno di quegli affari. Si sentiva inquieta.
"Sei sicuro che sia una buona idea? Che tu lo sappia guidare? Sei un tantino ubriaco"
"Oh, non preoccuparti bellezza. So quello che faccio" la rassicurò lui, ma i suoi singulti non la calmavano per niente.
"Ehm, Kyle, Clark o come cavolo hai detto di chiamarti... credo che... ci stiamo allontanando troppo. Il porto neanche si vede più!"
Il ragazzo scoppiò a ridere e fermò l'imbarcazione, poi tornò da lei.
"Mai provato il sesso sotto le stelle, dolcezza? Lieto di offrirtelo per la prima volta" 
L'afferrò per la vita e l'attirò a sè, poi la baciò. 
Emma si sentiva sempre più inquieta; aveva una strana sensazione che le urlava: pericolo in vista!
"No, seriamente" provò a divincolarsi da lui, "preferirei che tornassimo indietro"
"Oh andiamo, non essere così codarda" 
Si ritrasse con uno spintone e lo sconosciuto la bloccò per un braccio, stringendo così forte da farle male.
"Lasciami" urlò lei, tirandogli una gomitata in faccia.
Lui ringhiò per il dolore e la spinse, così che cadde in acqua.
Dovevano essere in oceano inoltrato, perchè sembrava davvero profondo il mare lì. Se non avesse saputo nuotare, sarebbe di certo annegata.
"Volevi tornare a casa?" la schiernì il ragazzo, scoppiando a ridere "allora tornaci. Buona fortuna"
E schizzò via.
"Bastardo!" gli gridò dietro, poi cominciò a guardarsi attorno spaventata.
Sarebbe morta lì e nessuno se ne sarebbe accorto, nessuno avrebbe sentito la sua mancanza.
Provò a nuotare, ma le girava troppo la testa a causa dell'alcol; si liberò di alcuni indumenti per stare più comoda, ma non servì a molto.
Si era quasi rassegnata, quando vide un grande veliero procedere nella sua direzione.
"Ehi!" urlò con tutta la voce che aveva a disposizione "Ehi! Sono qui! Aiuto!"
Dopo diversi minuti, l'imbarcazione la raggiunse. Le venne lanciata una fune e lei vi si arrampicò con maestria, salendo a bordo.
"Grazie!" mormorò con le lacrime agli occhi, accettando un asciugamano che una ragazza bionda, probabilmente della sua età, le aveva offerto.
"Io sono Elizabeth" si presentò lei, "Benvenuta sulla Perla Nera"
"E-Emma" 
"E loro sono Jack e Will" aggiunse la fanciulla, indicando i due tipi dietro di lei.
Quello più strambo si schiarì la gola.
"Ehm, pardon. Io sono il Capitano. Capitan Jack Sparrow. Al vostro servizio"
"Chiudi il becco." lo ammonì l'altro, "cosa le è successo?" 
Emma raccontò ad Elizabeth, Jack e Will l'accaduto e domandò loro che razza di nave fosse quella; di quel genere le aveva viste solo nei film e i loro vestiti non sembravano essere di certo stati acquistati da Bloomingdale's. Forse non erano neanche di quel secolo.
Dove diavolo era finita?
Prima che le potessero fornire alcuna spiegazione, posò lo sguardo sulla bandiera nera con un enorme teschio bianco al centro.
"Pirati! Voi siete pirati!" 
"Sssh sveglierete la ciurma! Sì, siamo pirati" confermò Elizabeth, "E tu puoi scegliere se ritornare a terra o venire con noi. Possiamo darti una scialuppa"
Emma guardò negli occhi i suoi tre soccorritori, poi la città in lontananza e l'orizzonte dietro di sè.
Percepì l'adrenalina invadere il suo corpo e impossessarsi di lei.
Aveva sentito dire, molto spesso, che gran parte della gente faceva dei viaggi per scoprire sè stessi; forse quella era la sua occasione.
"Voglio restare. Cosa devo fare?"
"Benvenuta nella ciurma, allora" esclamò il pirata dai capelli neri e lunghi, Will, "signorina...?"
"Swan. è il mio cognome. Ho sempre voluto avere una sorella" esclamò entusiasta Elizabeth, sorridendole e porgendole degli abiti asciutti che sembravano avere proprio la sua taglia.
Emma sorrise.
Swan. Le piaceva.
"Granfilibustieri! Levate l'ancora!" tuonò Sparrow e la nave ripartì.



"Ti ricordi quando ci siamo conosciuti ed io ero restia a fidarmi di te? Non era nulla di personale, Killian. Certo, la tua storia conosciuta come nel mondo reale non ha di certo giocato a tuo favore... ma la verità è che avevo già avuto a che fare con i pirati. Lo sono stata anche io, per un po'" 
Hook l'aveva ascoltata in silenzio per tutto il tragitto; avrebbe voluto dire qualcosa, ma non ci riusciva.
"Killian, so che te lo avrei dovuto dire prima... ma..."
"Va tutto bene, Swan. è l'ennesima dimostrazione del fatto che io ho sempre ragione" la interruppe lui, sorridendo suo malgrado.
Gli dispiaceva che non si fosse aperta con lui, che non gli avesse raccontato prima quella parte del suo passato, ma in realtà la cosa in questione lo intrigava: aveva sempre pensato che ci fosse qualcosa del pirata in quella donna.
Emma gli tirò una pacca sul braccio.
"Ma smettila"
"Perchè hai mollato tutto? Io avevo un buon motivo: te. Ma tu...?" 
La sua espressione divertita vacillò per qualche istante, ma poi scoppiò a ridere e disse: 
"Ero stanca di dormire su una brandina"
"Certo" 
Killian l'assecondò, ma sapeva che quella non era la verità: c'era qualcos'altro sotto, però non avrebbe insistito per saperlo; gliene avrebbe parlato lei quando si sarebbe sentita pronta.
Lui era un tipo paziente, con lei almeno, ed era certo che lo avrebbe fatto. 
Prima o poi.

Granny's stava sicuramente per chiudere, alle tre del mattino, ma Ruby aveva fatto loro il favore di ritardare per una mezzoretta.
Quando Emma e Hook raggiunsero il locale, Elizabeth era lì ad aspettarli; scattò in piedi allarmata, puntando la spada alla gola di Killian, ma lui piego prontamente la testa all'indietro, evitandone la lama.
"Io lo so chi sei" disse dando un rapido sguardo all'uncino.
"Felice di sapere che sono conosciuto davvero in tutti i mondi"
La Salvatrice gli rivolse un'occhiataccia.
"Va tutto bene, è con me"
"Con te? Credevo avessi detto di aver chiuso con i pirati e tutto ciò che li riguarda" commentò confusa la donna, ritraendo tuttavia l'arma.
"Il fato non era della mia stessa opinione, a quanto pare. Dov'è David?" 
"Ha detto qualcosa riguardo un bambino ed è andato via. Peccato, volevo vedere la faccia di Jack nel risvegliarsi dietro le sbarre" 
Emma scoppiò a ridere.
"Ti manderò la registrazione. Cosa succede, Elizabeth?"
"Sai, Sparrow ha calpestato  i piedi a molta gente, ha tanti nemici... e farsi vedere con lui, beh, ti rende una loro preda"
Hook ridacchiò.
"Essere un buon Capitano vuol dire farsi dei nemici, signorina...?"
"Swan" terminò lei.
"Swan?"
"Swan." ripetè ancora e il pirata si voltò verso la sua compagna, visibilmente confuso, ricevendo in risposta un cenno che con tutte le probabilità del mondo significava: ne parlamo dopo.
"Dov'è Will? E la ciurma? Gibbs?" indagò Emma, accorgendosi in quel momento che Turner non si era fatto ancora vivo.
"è per questo che sono qui. Will è stato rapito, metà della ciurma fatta prigioniera e l'altra metà è passata dalla parte del nemico. Sai, è proprio questo il problema dei pirati: vanno dove soffia il vento" spiegò Elizabeth, lo sguardo triste di chi ha perso il suo amore e vuole fare di tutto pur di ritrovarlo.
"E sei venuta a cercarlo a Storybrooke? Mi dispiace, ma abbiamo solo un pirata qui ed è Hook"
"No, Emma. Sono venuta qui per chiedere aiuto all'unica persona di cui mi possa fidare. Tu. Sai benissimo che Jack non è il massimo dell'affidabilità, non posso contare su di lui, non dopo che..."
"Che?"
"L'ho baciato e ho cercato di ucciderlo, una volta. Storia lunga. Ti prego, Emma. Aiutami. Sai quanto Will significhi per me" insistette lei, supplicandola con sguardo languido.
La Salvatrice rivolse uno sguardo rapido a Killian e immaginò, per un breve e orribile istante, di essere al posto di Elizabeth.
"Sei come una sorella per me. Ti aiuterò"
"Ci sono anche io" esclamò Hook, lo sguardo acceso dall'eccitazione a tal punto che Emma non potè fare a meno di sorridere.
"Grazie" mormorò la nuova arrivata, sospirando di sollievo.


"Cos'è che non mi hai ancora detto?" chiese all'improvviso Emma, quand'erano a metà strada dalla centrale.
"Chi ha rapito Will. è Barbossa" annunciò Elizabeth e lei sbiancò.
"No, non... Non è possibile! L'ho... l'ho visto morire!"
"E io risorgere. Ha una nave ora" 
"Sì, la mia" mormorò Hook, cogliendo entrambe le donne di sorpresa.
"Allora muoviamoci. Abbiamo qualcuno da salvare e una nave da recuperare" disse Emma, guardando intensamente l'uomo che aveva al suo fianco.
Lui aveva barattato la Jolly Roger per lei, ora lei doveva trovare un modo per restituirgliela; era il minimo che potesse fare.

"Swan. Avrei dovuto capire che questa era una tua idea" borbottò Jack quando i tre giusero davanti alla sua cella. 
"Non mi fido di te" sibilò lei, come se fosse sufficiente a giustificare la sua decisione. 
"Beh nemmeno io mi fido di te" ribattè subito lui, assumendo un'espressione fin troppo infantile per l'età che sicuramente aveva.
"L'ultima volta, se ben ricordo, hai organizzato un ammutinamento contro di me. Tutte e due" aggiunse, guardando di sottecchi anche Elizabeth.
Emma alzò gli occhi al cielo e aprì la porta, permettendo al pirata di uscire. 
"Allora è una fortuna che questa volta non ci sia alcuna ciurma. Muoviti, si parte" annunciò la donna, allontanandosi in fretta dalla centrale.
Aveva lasciato a Ruby una lettera di spiegazioni per i suoi genitori, sapeva che se avesse aspettato l'indomani per andarsene, loro non glielo avrebbero permesso. Non con facilità.
La Perla Nera sembrava un tutt'uno con l'acqua del mare, nell'oscurità della notte.
Elizabeth e Jack salirono immediatamente a bordo, mentre la Salvatrice esitò per un momento.
"Tutto bene?" le domandò Hook, sorridendole in segno di incoraggiamento.
Emma trasse un respiro profondo e annuì. 
"Capitano! Capitano!"
Si voltarono entrambi per vedere chi lo stesse chiamando.
"Spugna?!"
"Non vorrete partire senza di me, vero?" esclamò indignato quello e Killian dovette sforzarsi di non scoppiare a ridere.
"Certo che no, Spugna! Che cosa osi insinuare! Stavo per venire a chiamarti" 
"Forza" li richiamò all'attenzione la donna e saltò sul veliero.
La ricordava benissimo, quella nave, come se fosse stato il giorno precedente che ci era salita per la prima volta.
La voce di Jack si levò chiara nell'aria.
"Granfilibustieri! Levate l'ancora!" 
E Spugna lo fece.
"Ora reggetevi forte" urlò Emma afferrando una fune e, tendendo la mano verso il porto, scatenò una raffica di vento che fece loro raggiungere il mare aperto in un baleno.
Ovviamente, Jack non si era aggrappato a nulla, e se non fosse stato per la corda che aveva accanto, sarebbe di certo caduto in acqua.
"Questa mi è piaciuta, Swan" commentò, aggiustandosi il suo bizzarro cappello da pirata e prendendo la sua storica bussola che non puntava a nord tra le mani.
Emma guardò Hook e, istintivamente, sorrise.
Sembrava più vivo quando si trovava su una nave.






Angolo Dell'Autrice

Salve a tutti.
Non sono entrata su efp per un giorno
e quando l'ho fatto, poco fa,
mi sono ritrovata sette recensioni alla storia; non 
ho idea di come fare per ringraziarvi!
Sono davvero contenta, non mi aspettavo tutto
questo. Spero tanto che la mia fanfiction continui a 
piacervi!
Siete fantastiche!
Alla prossima,

Bell!


Ps. Aspettatevi tanti flashback nei prossimi capitoli ;)



  
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