Ma ogni sogno che si rispetti ha una
fine!
Così succede anche ai
nostri Braccialetti: hanno riso,
litigato, pianto e si sono divertiti.
Cosa si può fare di
più in un giorno speciale, in cui si è
scappati da un ospedale?
Era già arrivato il
tramonto, un venticello leggero sferzava
l’aria, il cielo era di un rosso sangue.
Per un’ora i Braccialetti
rimasero in mare, schizzandosi
l’acqua addosso e travolgendosi a vicenda.
Sembra strano che sei ragazzini,
scappati dall’ospedale nel
quale erano ricoverati, potessero vivere esperienze nuove e diverse.
Ma i Braccialetti non sono ragazzi
come tanti altri,
ma…speciali, nonostante le difficoltà subite in
quel periodo.
“Allora, ragazzi, che ne
pensate di questa giornata?? Era
ciò che avevi in mente, Toni??” chiese Cris,
mentre aiutava Vale ad uscire
dall’acqua.
“Si, molto, anche
perché sono stato insieme a voi…”
concluse
Toni, prima di uscire dall’acqua di corsa, in modo da
schizzare completamente
Davide che gli stava davanti.
“Bè con questo
caldo…ci voleva proprio!!” disse Leo,
sedendosi per terra sulla sabbia.
“E’ stata
un’esperienza indimenticabile…dopo il mio
risveglio poi…”
Rocco, il più piccolino,
risvegliatosi dopo un lungo coma di
ben otto mesi, era tornato di nuovo a sorridere con i suoi amici.
I Braccialetti non se lo sarebbero
mai aspettato che un
giorno come questi i ragazzi potessero tornare a sorridere con il loro
Imprescindibile. E così è stato…
Sedutisi uno accanto
all’altro, i ragazzi contemplarono il
mare, con la sua tranquillità.
Con la testa poggiata sulla spalla
del compagno,
all’improvviso sentirono dei suoni provenire da lontano.
“Cos’è…??”
chiese Vale, dopo aver alzato la testa dalla
spalla di Cris.
“Regà…siamo
fottuti…è la polizia…e che non la
vedete?!!”
disse Davide con tono seccato e questa volta aveva indovinato sul serio.
“Oddio…è
finita la nostra mega giornata…speciale!”
“Hai ragione
Vale…è finita…” proruppe La
ragazza.
Alzatisi tutti e sei fissarono la
gente, che in quel momento
scendeva dalle macchine.
“Oh
no…c’è mia
madre…!” disse Rocco altrettanto stufo.
“E anche la mia, o
meglio…la “vice”…”
concluse Davide.
“Prima che ci
prendano…perché oramai ci hanno
visto…vi dico
che sono stato felicissimo…grazie a voi!”
“Sei un grande
Vale…anche io sono stato benissimo…”
disse
Toni.
“Che dire
ragazzi…siamo o no un
gruppo…”speciale”…?”
“Specialissimo!!”
rispose Cris all’affermazione di Leo.
La polizia si stava avvicinando
sempre di più, con accanto
le loro madri disperate…
“A questo punto direi di
salutarci…”
“Ma che dici
Leo…mica ci arrestano…” disse Il bello,
non
credendoci a quanto detto dal leader.
“No, però ci
aspetteranno delle meravigliose sgridate da
quella “strega” della
Lisandri…!”
E scoppiarono in una pazza
risata…
I Braccialetti si fissarono in
faccia, con un tenero
sorriso, ignorando quella folla impaurita di gente che si stava
avvicinando
quasi in riva al mare.
“E’ stato un
piacere Braccialetti…la nostra giornata si è
conclusa…ma la nostra amicizia ancora dura…fino
alla fine…! Forse…prima che ci
arrestano…”
E una risata coinvolse i fantastici
sei…
“Braccialetti Rossi in
alto…così sia detto, così sia fatto,
così sia scritto…watanka!!!”
“…WATANKA!!”
Ma ciao! Questo ultimo capitolo lo
abbiamo scritto insieme,
da come avete potuto capire leggendo il titolo.
Che dire, i nostri sei eroi hanno
avverato il loro sogno, ma
purtroppo come ogni sogno che si fa c’è una fine e
infatti…
Ma sono stati pur sempre felici,
perché loro sono un gruppo
specialissimo!!!!
Spero che la nostra storia vi sia
piaciuta (forse abbiamo un
po’ esagerato il vizietto di Davide? Ma d’altronde
visto il carattere…)
Spero anche che l’ultima
foto vi sia stata di vostro
gradimento (a noi piace…è molto bella)!!
Grazie ancora
WATANKA
ElenSofy & Braccialetti_Love