Fanfic su attori > Ben Barnes
Segui la storia  |       
Autore: _joy    02/09/2014    4 recensioni
«E di me ti fidi?»
«Posso fidarmi?» rispondo «Dimmelo tu» 
«Sì» risponde senza esitazione. 
 
Gin/Ben
[Serie "Forever" - capitolo IV]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Forever'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

banner



Non mi ha seguita in ufficio, per fortuna.
 
Il barista deve averlo trattenuto.
Mi rintano nella mia stanza e non esco neppure per la pausa pranzo.
Bevo thè e caffè e salto il pasto, ma ormai non è più un problema.
Non ho più molto appetito, ultimamente.
Lavoro fino a tardi e, anzi, mi fermo di proposito di più, anche quando ho terminato tutto il lavoro che avevo.
Quando finalmente esco dall’ufficio, mi dirigo sui Navigli e passeggio un po’, cercando di mettere ordine nei miei pensieri.
 
Perché è tornato?
Cosa vuole?
 
La mia mente gira in tondo senza arrivare a nessuna conclusione e, alla fine, mi dirigo verso casa.
 
 
Lo trovo lì, sul portone.
Sembra più stanco di stamattina e abbastanza infreddolito.
«Fai sempre così tardi, la sera?» dice, mentre io infilo le chiavi nella serratura, ignorandolo «Gin, perché non mi vuoi parlare?»
Di nuovo, gli chiudo la porta in faccia.
 
 
La mattina dopo lo trovo fuori dal portone, ancora con il caffè in mano.
Me lo porge, mentre io fingo di non vederlo nemmeno e cammino spedita per il marciapiede.
La sera faccio di nuovo tardi e me lo trovo ancora fuori dalla porta.
Lo ignoro, insensibile alle sue suppliche.
Mi dispiace…
 
No, non è vero.
Non ce la faccio, semplicemente.
Non posso parlargli di nuovo.
Permettergli di riprendersi tempo, attenzioni.
Mi manderebbe in pezzi e io non ho più pezzi da raccogliere.
Se ne andrà, lo so.
 
Magari è solo una visione.
 
 
Mi suonano alla porta e io ignoro il campanello.
Però poi sento la voce della signora che abita sul mio stesso pianerottolo chiamarmi.
Apro uno spiraglio: è lei.
Nessun pericolo.
La faccio entrare e lei mi spiega che il condominio si è lamentato per via di quel ragazzo che sta sempre accampato accanto al portone.
Scrollo le spalle.
«Non so che dirle» rispondo, vaga.
Lei mi guarda, seria.
«Dice di essere qui per te»
«Non è vero»
«Cara, spero non sia un problema per te… Ma devi risolvere questa situazione»
«Non vedo di quale situazione si tratti» rispondo io, atona «Io non lo conosco e non posso farci niente. Chiami la polizia, se vuole. Arrivederci»
La metto alla porta senza tanti complimenti e lei se ne va sbuffando e minacciando di chiamare l’amministratore dello stabile.
«Faccia come crede» è il mio saluto garbato, prima di serrare la porta.
 
Lo so, la vecchia Gin non l’avrebbe mai fatto.
Ma io non sono più lei.
 
*
 
Il giorno dopo piove, ma Ben, come da copione, è fuori per strada.
Sembra che non gliene freghi niente dei condomini, come a me non frega niente di sentire la sua voce che mi chiama.
All’apparenza, almeno.
Vado in ufficio. Lavoro. Torno a casa.
Quando torno, lui non c’è.
 
È finita, allora.
Ecco quanto è profonda la sua dedizione.
Dovrei stupirmi, ormai?
Non credo proprio.
 
*
 
Sto uscendo dalla doccia quando sento bussare.
 
Stringo in vita la cintura dell’accappatoio e poi apro appena la porta.
Una signora anziana, dall’aria dolce e gentile, mi saluta sorridendo.
È la signora del piano di sopra, un po’ sorda: quella che suona sempre a tutti, anche alle 7 della domenica mattina.
Io però non riesco ad avercela con lei, perché è davvero gentile.
Sorrido anche io e mi scuso perché non sono vestita.
 
Ma, quando apro la porta per farla entrare, resto congelata: due o tre passi a sinistra c’è Ben, immobile.
 
Lei previene qualsiasi mia reazione, scusandosi per l’orario e mettendomi una mano gentile sul braccio.
«Mia cara, mi spiace disturbarti, ma questo simpatico giovane è stato a casa mia oggi… Non mi sembrava giusto lasciarlo fuori, sotto la pioggia. E poi, a quanto pare, i vicini iniziavano a farsi strane idee sui ladri d’appartamento e quindi sono scesa a farci due chiacchiere»
 
In qualsiasi altro momento mi preoccuperei molto per una dolce, ingenua signora che esce di casa per andare a fare due chiacchiere con uno sconosciuto accampato accanto al suo portone.
Adesso, però, ho ben altre preoccupazioni in testa.
 
Incrocio le braccia sul petto in un gesto involontario di difesa.
La signora lo nota e mi sorride, rassicurante.
«Credi che potremmo entrare un attimo, cara?» mi chiede.
 
Io guardo Ben e lui guarda me.
 
Scuoto il capo.
«No, mi spiace» rispondo, a bassa voce.
«Oh, ma certo vorrai vestirti, però…»
«No» la interrompo «Non voglio vederlo»
La signora sembra pensarci su.
«Oh, lui me lo aveva detto che eri ostinata… Ma forse potremmo prendere un caffè?»
Mi passo una mano sugli occhi, cercando di controllarmi.
Il fatto che questa signora mi sia simpatica non mi impedisce di aver voglia di urlarle contro.
 
Secondo lei io ho voglia di prendere un caffè con l’uomo che mi ha rovinato la vita?
 
Scuoto il capo di nuovo, in silenzio.
Lei sorride, come se invece avessi acconsentito.
È Ben che fa un passo indietro.
«Grazie» le dice «Ma non voglio obbligare Gin ad ascoltarmi. Però lei è stata gentile, davvero»
«Mio caro ragazzo!» fa lei, per tutta risposta «Invece dovresti proprio obbligarla ad ascoltarti!»
Un’espressione tormentata passa sul viso di Ben, ma poi lui fa un gesto di diniego con il capo.
«No, non posso. Non dopo tutto quello che ho fatto. Io…»
«Ma cosa pensi di fare?» chiede lei «Di rimanere di sotto?»
Lui scrolla le spalle e fa un sorriso triste.
«Non so ma… Non è che mi importi poi molto di dove sto»
Poi mi guarda.
«Io… Gin, io…»
Non rispondo.
E chiudo la porta.
 
Due secondi dopo il campanello suona di nuovo.
 
Mi detesto, ma vado ad aprire.
 
Ben è sparito, ma la signora è sempre lì.
«Allora» fa, tutta allegra «Ce lo prendiamo, questo caffè?»



***
Buongiorno!
Niente ritardi con questa storia, per fortuna!
Trasferta finita, uscito trailer 2 di The Seventh Son, pillola di Your right mind (che adesso ha il brillante titolo di Jackie&Ryan...!) e promo breve di Sons of Liberty... Ma niente Barnes a Venezia! Meno male, perchè io ero via :)
Bene, dopo avervi aggiornato sulla mia fonte di ispirazione, smetto di sproloquiare e vi lascio i link per contattarmi:
Facebook:
 https://www.facebook.com/Joy10Efp?ref=bookmarks
Blog: http://dreamerjoy.blogspot.it/
Buona lettura,
Joy

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Ben Barnes / Vai alla pagina dell'autore: _joy