Ross bussò alla porta, lei mugugnò qualcosa riprendendo a litigare mentalmente con la vocina nella sua testa. «Ingrid, tesoro, dormi?» emise una voce che non era dell’amico, la quale, però, conosceva bene. Erano giorni ormai che sentiva quella voce, come frutto della sua immaginazione, sintomo forse che stesse diventano pazza. Qualcuno si sedette sul letto e le scostò le coperte dal viso, il suo sguardo incontrò due iridi verdi che la fissavano apprensive