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Autore: umavez    03/09/2014    3 recensioni
"La cosa peggiore di stare con un musicista, è quella di avere sempre e costantemente un rapporto a tre". Sakura, Sasuke, e la musica.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Accordarsi

 

 

 

 

 

Le conseguenze

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

« Il sogno erotico di un musicista è decisamente una musicista. » Disse Neji stancamente, facendo ruotare il vino rosso nel bicchiere per ossigenarlo, quasi stufo di quella conversazione esasperante tra ragazzi che si fanno domande personali, che si chiedono quale sia il sogno erotico di una ragazza di venti anni e quale quello di un musicista.

Sakura evitò lo sguardo di Sasuke tanto quanto evitò quello di Ino, perché tutti e tre sapevano che la sera prima l’aveva scottata troppo per non avere conseguenze, ma decise di fissare Neji più intensamente di quanto avrebbe fatto in qualsiasi altro momento, perché Neji era troppo vanesio anche per essere guardato oltre che per essere ascoltato. Lo si capiva anche dal modo in cui continuava a far ossigenare il vino.

« Soprattutto se suona uno strumento considerato poco femminile, come la chitarra. Oh, e il contrabbasso. Una donna contrabbassista è decisamente il sogno erotico più comune tra i musicisti. »

Lui bevve un sorso di vino e lanciò un’occhiata prima a Sasuske, poi a Shikamaru e a Gaara.

Sakura finì di bere il suo vino bianco posando poi il bicchiere al lato della sua sedia.

«Invece voi donne avete sempre i soliti chiodi fissi: il pompiere, lo scrittore, il dottore magari. »

« Mi permetto di dire, » intervenne « Che i dottori non sono poi così male. »

Chiese a Ino di passarle l’ultimo pezzo di torta rimasto sul tavolo.

«Lo dico per esperienza personale, da tirocinante. » prese un grande morso che però masticò fin troppo velocemente tanta era l’urgenza di intromettersi nuovamente nella conversazione.

« Sempre che voi musicisti crediate a qualsiasi cosa che non venga detta da una musicista. »

Naruto ridacchiò rischiando di farsi andare di traverso la birra.

Neji non sembrava troppo scoraggiato dalle frecciatine, comunque. Poco dopo prese a parlare dell’utilità della musica.

« Per non parlare della musicoterapia. » aggiunse soddisfatto alla fine del suo discorso.

« Esiste anche la cromoterapia se è per questo, ma non ho mai sentito nessuno fare l’elogio dei colori. » disse Ino sfrontata, come lo era stata lei prima, perché del resto era stata Ino ad insegnarglielo.

« E pet therapy. » aggiunse Tenten, che da buona studentessa di veterinaria non poteva lasciare fuori gli animali da nemmeno una delle sue conversazioni.

« Esiste anche la chirurgia, se è per questo. »

Sakura si alzò lentamente stando attenta a non rompere il bicchiere posato per terra, vicino alla gamba della sedia, e si avviò verso il divano di casa Nara, prese il suo giacchetto e la sua borsa, e poi, ritornando verso il tavolo per andare poi verso l’uscita, si fermò nuovamente per concludere con Neji una discussione che, più che altro, avrebbe voluto fare con Sasuke, o, meglio ancora, con la personificazione della musica.

« Quando i crini di cavallo di un archetto riusciranno a curare le disfunzioni renali o le corde dei contrabbassi troveranno la cura per la SLA, fammi un fischio, ok? Non vorrei perdermi il momento in cui la musica diventa la cosa più importante del mondo. »

Sorrise ampliamente.

« Come se per alcuni già non lo fosse. »

 

 

°°°

 

 

Quando Sakura se ne uscì di casa, tutti si convinsero che era stata colpa del troppo vino a farla parlare in quel modo, perché lei era pacata, e calma, e rispettosa delle opinioni altrui, anche se Neji era tanto da sopportare. Ino guardò Sasuke in cerca di sensi di colpa, perché la sera prima era stata lei a dover consolare Sakura per l’ennesima buca. Ma non ne trovò. Sasuke, semplicemente, si alzò da tavola e se ne andò anche lui, senza nessuna battuta finale e senza nessuna frecciatina da lanciare.

Ino prese un gran respiro e si alzò a sua volta, raccolse le sue cose dal divano e anche lei, sulla strada per l’ingresso, si fermò nuovamente davanti alla non più allegra combriccola.

« Certo che voi musicisti siete proprio dei cazzoni, eh. »

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Buonasera a tutti, o forse buonanotte. Eccomi tornata dopo un tempo che spero non abbiate trovato esageratamente lungo. Mi sembra di essere tornata ai tempi dei primi capitoli in cui non mi usciva fuori nemmeno una cosa vagamente allegra, ma purtroppo le vacanze sono finite, il mio umore è a terra, e piove, non ho potuto fare di meglio. Spero comunque che possiate apprezzare anche questo capitolo, le vostre opinioni sono sempre ben accette e, ovviamente, mi fanno molto piacere. Ringrazio comunque tutti in anticipo, grazie.

Ah, purtroppo non sono riuscita a rimanere nei limiti delle 500 parole, mi dispiace, e visto che i miei titoli diventano sempre più brutti mi prendo la briga di spiegarli: le conseguenze sono dovute all’ennesimo misfatto di Sasuke che rimane celato nell’ombra ma che c’è stato, purtroppo.

Un saluto

umavez

  
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