Accordarsi
Le
conseguenze
« Il
sogno
erotico di un musicista è decisamente
una musicista. » Disse Neji stancamente, facendo ruotare il
vino rosso nel
bicchiere per ossigenarlo, quasi stufo di quella conversazione
esasperante tra
ragazzi che si fanno domande personali, che si chiedono quale sia il
sogno
erotico di una ragazza di venti anni e quale quello di un musicista.
Sakura
evitò lo sguardo di Sasuke tanto quanto evitò
quello di Ino, perché tutti e tre
sapevano che la sera prima l’aveva scottata troppo per non
avere conseguenze, ma decise di
fissare Neji
più intensamente di quanto avrebbe fatto in qualsiasi altro
momento, perché Neji
era troppo vanesio anche per essere guardato oltre che per essere
ascoltato. Lo
si capiva anche dal modo in cui continuava a far ossigenare il vino.
«
Soprattutto se suona uno strumento considerato poco femminile, come la
chitarra. Oh, e il contrabbasso. Una donna contrabbassista è
decisamente il sogno erotico
più comune
tra i musicisti. »
Lui bevve
un sorso di vino e lanciò un’occhiata prima a
Sasuske, poi a Shikamaru e a
Gaara.
Sakura
finì
di bere il suo vino bianco posando poi il bicchiere al lato della sua
sedia.
«Invece
voi
donne avete sempre i soliti chiodi fissi: il pompiere, lo scrittore, il
dottore
magari. »
« Mi
permetto di dire, » intervenne « Che i dottori non
sono poi così male. »
Chiese a
Ino di passarle l’ultimo pezzo di torta rimasto sul tavolo.
«Lo
dico
per esperienza personale, da tirocinante. » prese un grande
morso che però
masticò fin troppo velocemente tanta era l’urgenza
di intromettersi nuovamente
nella conversazione.
«
Sempre
che voi musicisti crediate a qualsiasi cosa che non venga detta da una
musicista. »
Naruto
ridacchiò rischiando di farsi andare di traverso la birra.
Neji non
sembrava troppo scoraggiato dalle frecciatine, comunque. Poco dopo
prese a
parlare dell’utilità
della musica.
« Per
non
parlare della musicoterapia. » aggiunse soddisfatto alla fine
del suo discorso.
«
Esiste
anche la cromoterapia se è per questo, ma non ho mai sentito
nessuno fare l’elogio
dei colori. » disse Ino sfrontata, come lo era stata lei
prima, perché del
resto era stata Ino ad insegnarglielo.
« E
pet
therapy. » aggiunse Tenten, che da buona studentessa di
veterinaria non poteva
lasciare fuori gli animali da nemmeno una delle sue conversazioni.
«
Esiste
anche la chirurgia, se è per questo. »
Sakura si
alzò lentamente stando attenta a non rompere il bicchiere
posato per terra,
vicino alla gamba della sedia, e si avviò verso il divano di
casa Nara, prese il
suo giacchetto e la sua borsa, e poi, ritornando verso il tavolo per
andare poi
verso l’uscita, si fermò nuovamente per concludere
con Neji una discussione
che, più che altro, avrebbe voluto fare con Sasuke, o,
meglio ancora, con la
personificazione della musica.
«
Quando i
crini di cavallo di un archetto riusciranno a curare le disfunzioni
renali o le
corde dei contrabbassi troveranno la cura per la SLA, fammi un fischio,
ok? Non
vorrei perdermi il momento in cui la musica diventa la cosa
più importante del
mondo. »
Sorrise
ampliamente.
«
Come se
per alcuni già non lo fosse. »
°°°
Quando
Sakura se ne uscì di casa, tutti si convinsero che era stata
colpa del troppo vino
a farla parlare in quel modo, perché lei era pacata, e
calma, e rispettosa
delle opinioni altrui, anche se Neji era tanto
da sopportare. Ino guardò Sasuke in cerca di sensi di colpa,
perché la sera
prima era stata lei a dover
consolare
Sakura per l’ennesima buca. Ma non ne trovò.
Sasuke, semplicemente, si alzò da
tavola e se ne andò anche lui, senza nessuna battuta finale
e senza nessuna
frecciatina da lanciare.
Ino prese
un gran respiro e si alzò a sua volta, raccolse le sue cose
dal divano e anche
lei, sulla strada per l’ingresso, si fermò
nuovamente davanti alla non più
allegra combriccola.
«
Certo che
voi musicisti siete proprio dei cazzoni, eh. »
Buonasera a tutti, o forse buonanotte. Eccomi tornata dopo un tempo che spero non abbiate trovato esageratamente lungo. Mi sembra di essere tornata ai tempi dei primi capitoli in cui non mi usciva fuori nemmeno una cosa vagamente allegra, ma purtroppo le vacanze sono finite, il mio umore è a terra, e piove, non ho potuto fare di meglio. Spero comunque che possiate apprezzare anche questo capitolo, le vostre opinioni sono sempre ben accette e, ovviamente, mi fanno molto piacere. Ringrazio comunque tutti in anticipo, grazie.
Ah, purtroppo non sono riuscita a rimanere nei limiti delle 500 parole, mi dispiace, e visto che i miei titoli diventano sempre più brutti mi prendo la briga di spiegarli: le conseguenze sono dovute all’ennesimo misfatto di Sasuke che rimane celato nell’ombra ma che c’è stato, purtroppo.
Un saluto
umavez