{Day 2} Di bambini che sembrano bambine;
Prussia se ne stava tranquillamente nascosto dietro ad uno dei tanti cespugli del giardino, i suoi occhi rubino osservavano una leggiadra figura che se ne stava seduta sul prato, intenta a fare chissà che cosa.
I capelli biondi ricadevano ordinati sulle spalle, coperte da un grazioso vestito azzurro cielo.
Era da un po’ che Gilbert la seguiva, la trovava semplicemente deliziosa, anche se non l’avrebbe mai ammesso.
Non le aveva mai rivolto la parola, nemmeno per sbaglio ma, aveva notato, che il proprio migliore amico, Antonio, le ronzava sempre intorno. Cosa che infastidiva non poco l’albino che, però, non aveva mai proferito parola a riguardo.
“Gilbert!” Il bambino, che continuava a mantenere quell’aria furtiva, rabbrividì, e si voltò di scatto. La voce che aveva pronunciato il suo nome era terribilmente familiare; gli occhi rubino di Gilbert incontrarono quelli smeraldini di Antonio. Il bambino spagnolo lo guardava sorridente, come suo solito.
“Cosa stai guardando?” Chiese, innocentemente, senza che la sua curiosità intaccasse la sua pacatezza.
Gilbert, imbarazzato, arrossì fino alla punta delle orecchie e farfugliò qualcosa di incomprensibile. Antonio inclinò il capo, confuso.
Il castano lanciò uno sguardo alle spalle di Gilbert ed intravide una chioma bionda; mosse un passo verso l’amico, mentre cercava di vedere chi fosse la persona dietro il cespuglio.
“N-no!” Esclamò l’albino, cercando di bloccare Antonio, per impedirgli di scoprire il suo “amore segreto”.
Gli occhi verde brillante dello spagnolo si soffermarono sulla figura che se ne stava seduta sul prato, e gli scappò da ridere. “Gilbert, posso farti una domanda?”
L’albino annuì, nonostante le sue gote fossero ancora color pomodoro.
“Perché fissi Françis? Se ci parli non ti mangia mica!” Antonio scoppiò in un’ adorabile risata.
Gilbert stava per ribattere qualcosa, poi realizzò una cosa: lo spagnolo aveva chiamato “Françis” quella bambina. Sbiancò, mentre il seme del dubbio iniziava a divorarlo lentamente.
“È… maschio…?” indugiò il piccolo prussiano, sperando di aver sentito male. Quello non era uno scherzo divertente!
“Sì, perché?” domandò Antonio, perplesso. Susseguirono dei minuti di silenzio, poi Antonio scoppiò a ridere ancora più forte, incapace di calmarsi.
“Non dirmi che ti piaceva?”
Gilbert scosse subito la testa, mentre il suo viso tornava rosso peperone. Si era innamorato di un maschio senza rendersene conto. Si vergognava di sé, ed Antonio, continuando a prenderlo in giro, non lo aiutava per nulla.
Gilbert lanciò un’occhiata fugace a Françis, chiedendosi come fosse possibile che quella figura così femminile fosse in realtà un maschio. Come lui, come Antonio. Sembrava davvero una cosa assurda e senza senso, eppure era così.
Lo spagnolo diceva sul serio. Gilbert sospirò, deluso e vagamente sconvolto.
Il suo primo amore era stato davvero un disastro.
//angolo dell'autrice;
Giorno~
Questa flash l'ho finita e corretta ieri fufu, ma hi deciso di postarla oggi ;w; Volevo tipo dare un tempo fisso di aggiornamento ma non sarei in grado di seguirlo (credo)
Comunque, questa flash è su un mio headcanon lol, secondo me Gilbert (e anche Antonio in realtà) erano innamorati di Françis quando erano piccoli, ma non sapevano fosse un maschio 8'D Gilbert non azzecca i sessi delle persone plz
spero vi sia paciuta~
alla prossima! grazie a tutti quelli che seguono la storia e la recensiscono <3
camy
Prussia se ne stava tranquillamente nascosto dietro ad uno dei tanti cespugli del giardino, i suoi occhi rubino osservavano una leggiadra figura che se ne stava seduta sul prato, intenta a fare chissà che cosa.
I capelli biondi ricadevano ordinati sulle spalle, coperte da un grazioso vestito azzurro cielo.
Era da un po’ che Gilbert la seguiva, la trovava semplicemente deliziosa, anche se non l’avrebbe mai ammesso.
Non le aveva mai rivolto la parola, nemmeno per sbaglio ma, aveva notato, che il proprio migliore amico, Antonio, le ronzava sempre intorno. Cosa che infastidiva non poco l’albino che, però, non aveva mai proferito parola a riguardo.
“Gilbert!” Il bambino, che continuava a mantenere quell’aria furtiva, rabbrividì, e si voltò di scatto. La voce che aveva pronunciato il suo nome era terribilmente familiare; gli occhi rubino di Gilbert incontrarono quelli smeraldini di Antonio. Il bambino spagnolo lo guardava sorridente, come suo solito.
“Cosa stai guardando?” Chiese, innocentemente, senza che la sua curiosità intaccasse la sua pacatezza.
Gilbert, imbarazzato, arrossì fino alla punta delle orecchie e farfugliò qualcosa di incomprensibile. Antonio inclinò il capo, confuso.
Il castano lanciò uno sguardo alle spalle di Gilbert ed intravide una chioma bionda; mosse un passo verso l’amico, mentre cercava di vedere chi fosse la persona dietro il cespuglio.
“N-no!” Esclamò l’albino, cercando di bloccare Antonio, per impedirgli di scoprire il suo “amore segreto”.
Gli occhi verde brillante dello spagnolo si soffermarono sulla figura che se ne stava seduta sul prato, e gli scappò da ridere. “Gilbert, posso farti una domanda?”
L’albino annuì, nonostante le sue gote fossero ancora color pomodoro.
“Perché fissi Françis? Se ci parli non ti mangia mica!” Antonio scoppiò in un’ adorabile risata.
Gilbert stava per ribattere qualcosa, poi realizzò una cosa: lo spagnolo aveva chiamato “Françis” quella bambina. Sbiancò, mentre il seme del dubbio iniziava a divorarlo lentamente.
“È… maschio…?” indugiò il piccolo prussiano, sperando di aver sentito male. Quello non era uno scherzo divertente!
“Sì, perché?” domandò Antonio, perplesso. Susseguirono dei minuti di silenzio, poi Antonio scoppiò a ridere ancora più forte, incapace di calmarsi.
“Non dirmi che ti piaceva?”
Gilbert scosse subito la testa, mentre il suo viso tornava rosso peperone. Si era innamorato di un maschio senza rendersene conto. Si vergognava di sé, ed Antonio, continuando a prenderlo in giro, non lo aiutava per nulla.
Gilbert lanciò un’occhiata fugace a Françis, chiedendosi come fosse possibile che quella figura così femminile fosse in realtà un maschio. Come lui, come Antonio. Sembrava davvero una cosa assurda e senza senso, eppure era così.
Lo spagnolo diceva sul serio. Gilbert sospirò, deluso e vagamente sconvolto.
Il suo primo amore era stato davvero un disastro.
//angolo dell'autrice;
Giorno~
Questa flash l'ho finita e corretta ieri fufu, ma hi deciso di postarla oggi ;w; Volevo tipo dare un tempo fisso di aggiornamento ma non sarei in grado di seguirlo (credo)
Comunque, questa flash è su un mio headcanon lol, secondo me Gilbert (e anche Antonio in realtà) erano innamorati di Françis quando erano piccoli, ma non sapevano fosse un maschio 8'D Gilbert non azzecca i sessi delle persone plz
spero vi sia paciuta~
alla prossima! grazie a tutti quelli che seguono la storia e la recensiscono <3
camy