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Autore: Lo Magno Scrittore    03/09/2014    2 recensioni
Cryfis fa parte di un gruppo circense. Occhiate di disprezzo lo circondano continuamente, anche se è il migliore. Con la sua freddezza e disciplina cerca di colmare le lacune degli altri, o almeno ci prova. Una fugace ombra è però in agguato, pronta a cambiare il suo mondo.
La storia ha vinto il contest "Welcome to the circus" di Elicchan (o Eiriin), enjoy!
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il ragazzino che si era unito a loro qualche settimana prima stava diventando sempre più invadente, sempre più una distrazione. All’inizio si limitava a dargli il buongiorno quando entrava nel tendone, poi aveva cominciato a insistere per vedere il suo rito mattutino. Nonostante lo avesse respinto in ogni modo possibile, lui tornava più carico di prima, finché una mattina se lo era ritrovato all’ingresso della roulotte, con uova e pancetta ben calde. «Cosa diavolo stai facendo, Pidocchio?»
«Ti ho portato la colazione».
«Vattene, io non mangio quelle schifezze».
Così dicendo si era allontanato velocemente. Ma il ragazzino era cocciuto e il giorno dopo era di nuovo davanti alla sua roulotte. Questa volta aveva in mano un cappuccino e un cornetto:
«Vattene, ti ho detto che non voglio quelle schifezze». La cosa era andata avanti giorni, con il ragazzo che portava ogni tipo di alimento immaginabile: yogurt, frutta, affettati, formaggi, perfino pasta. Alla fine, esasperato, aveva nominato gli unici elementi che ingeriva la mattina: una piccola tazza di latte zuccherato e quattro mandorle. Gli aveva inoltre detto che se voleva che le mangiasse doveva portargliele almeno un’ora prima del solito.
La mattina seguente gli aveva permesso di partecipare alla sua colazione, c’erano delle domande che voleva fargli.

«Come mai mi stai sempre addosso, Pidocchio?».
«Mi piace il tuo numero. È… diverso!»
«Certo che è diverso. Quelle baggianate che si ostinano a portar avanti da anni non impressionano più nessuno. Io invece ho scavato a fondo nell’animo umano, ho elaborato una tecnica infallibile, un connubio tra sensazioni e controllo. Sfrutto le più piccole debolezze di quegli zotici del pubblico per offrir loro la più grande esperienza che abbiano mai provato.»
«Wow, è davvero affascinante. Avrei voluto vederti nello studio della tua tecnica, sembra molto raffinata.»
«Certo che lo è. Banali trucchetti di magia non funzionano più con il pubblico. Ci vuole qualcosa che riesca a sorprenderli ancora. Non so come quei cretini dei pagliacci e dei giocolieri pensino che siano interessanti i loro antichi numeri. Il pubblico, per quanto composto da un insieme di nullità che assorbono passivamente tutto, riconosce il banale più sfruttato. Non si fermano alle sole apparenze, ciò che inizialmente li faceva ridere, sorprendere e applaudire, adesso li fa tutt'al più sorridere e applaudire per inerzia. Per questo sono stato costretto a trovare qualcosa di spettacolare e profondo. Senza di me, questo circo sarebbe morto nella sua putrefazione, come tanti altri stanno facendo.»
«Sai, dovresti essere meno severo nei confronti del prossimo, non ci sono solo idioti nel mondo».
«A me non sembra, in ogni caso si meritano di sentirsi dire che lo sono. Per quel che mi riguarda servono solo a mantenermi, e lo fanno anche con gioia.»
«Sii più attento con gli altri, ti prego. Ho sentito strane voci girare su di te, voci non amichevoli»
«Tsk, che parlino. Piuttosto, come ti chiami, Pidocchio?»
«Benny.»
«Che nome banale e privo di personalità.»
Il ragazzo si era per un attimo zittito, poi, suo malgrado, si era fatto nuova forza ed era tornato all’attacco.
«Qual è il tuo segreto? Non sembra vera magia.»
«Perché dovrei rivelare i miei segreti a un bimbetto come te?»
«Ti prego, voglio sapere. Non dirò nulla a nessuno!»
Cryfis trovava il modo di comportarsi del ragazzo molto strano. Non era schifato come tutti gli altri membri del circo, ma nemmeno un pazzo ammiratore del pubblico. C’era qualcosa di più profondo nella sua richiesta, per questo aveva deciso di accontentarlo in parte, senza svelare nessun particolare che avrebbe veramente potuto compromettere il mistero dietro al suo numero. Inoltre aveva visto nei giorni precedenti la sua tenacia, non voleva essere tormentato com'era accaduto per la colazione. Gli aveva raccontato di come ci fosse, infusa nella rosa che portava sempre in scena, un’essenza molto particolare, creata da lui stesso con ingredienti rari e con anni di studi e tentativi. L’essenza induceva la persona a lui di fronte in una specie di ipnosi conscia, nella quale, con i giusti movimenti del corpo, Cryfis riusciva a dare ordini al subconscio dell’ipnotizzato, il quale obbediva senza esitazioni alle più assurde richieste. Cryfis non aveva svelato che in realtà quell’essenza era una formula in parte molto antica, un infuso che nel medioevo le donne usavano per far innamorare di loro gli uomini, e per questo, secondo le leggende, erano accusate di stregoneria. Ovviamente il miscuglio di erbe e ingredienti non era così potente, Cryfis aveva dovuto perfezionarlo e integrarlo con i suoi movimenti, di modo che l’essenza inducesse realmente un’adorazione momentanea nella persona a lui di fronte. Studiare il subconscio umano e creare i comandi corporei era stata la parte più difficile, ma dopo molti anni aveva trovato il giusto equilibrio. Il ragazzo restava ad ascoltare affascinato, incredulo del fatto che potesse davvero funzionare. Poi, nonostante il volere contrario di Cryfis, Benny aveva di nuovo aperto la bocca: «Ti prego, prendimi come tuo apprendista, usami per migliorare il tuo numero!»
«Cosa?» Cryfis era sconvolto dalla richiesta e per un attimo aveva perso il suo abituale contegno.
«Sì, il tuo numero è meraviglioso, ma con una persona sulla quale esercitarsi pensa quanti nuovi comandi potresti sviluppare!».
«No! Ora vattene, è ora che io esca per i miei esercizi mattutini».

Il ragazzo aveva lasciato con uno strano sorriso la sua roulotte. Cryfis si sentiva turbato da quella presenza così asfissiante. Non si rendeva ancora conto che la maggior parte del turbamento proveniva dal fatto che la proposta del ragazzo era stata la cosa migliore che avesse raggiunto le sue orecchie negli ultimi mesi.

   
 
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