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Autore: LifeIsAMovie    03/09/2014    1 recensioni
DAL LORO PRIMO INCONTRO, HARRY E LOUIS, SONO IN PIENA LOTTA CONTRO SE STESSI E GLI ALTRI MENTRE VENGONO INGHIOTTITI DAL MONDO DELLA MUSICA.
Due gocce si rincorrono nel freddo di un corta e inutile vita, due gocce si incontrano a metà strada, quasi a deciderlo, percorrono gli ultimi istanti insieme lottando contro il vento e lasciandosi aiutare dalla gravità, dietro di loro solo una silenziosa scia destinata a sparire senza essere ricordata. Avranno due scelte davanti: concludere la loro vita insieme e rischiare il tutto e per tutto, rischiare di schiantarsi, oppure prendere strade diverse ma consapevoli che ormai dentro di loro ci sarà per sempre qualcosa dell’altra.
Tutto dipendeva da Harry, io la mia scelta l’ho fatta.
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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SCUSATE, SCUSATE, SCUSATE. LO SO C'HO MESSO TANTO E NON E' NEMMNO UN GRANCHE COME CAPITOLO. SOLO CHE SONO PARTITA PER DUE SETTIMANE E POI L'ESTATE E' SEMPRE STATA PIENA E IMPEGNATIVA, NO? AJAHAHAHAHAH
SCUSATE ANCORA IL RITARDO. XX
 


                                            We're just friends.  




Quei pochi giorni di pausa che c’hanno concesso sono appena finiti e già dobbiamo fare un’intervista prima di riprendere il tour, il tutto mentre lavoriamo al nuovo album. È stressante.
Dovremmo rivederci tutti in aeroporto per poi andare insieme alle registrazioni del programma tv.
Quando esco da casa dei miei trovo una macchina ad aspettarmi per portarmi dagli altri. Mi sono mancati tutti anche se ci siamo sentiti in continuazione tra messaggi e chiamate. Beh ovviamente non con Harry.
 
In aereo ci risono tutti, dai tecnici alla band di supporto che abbiamo scelto, che io ho presentato per farla scegliere.  Mi sono subito piaciuti appena ho ascoltato le loro cover su youtube e poi sono ragazzi che si vogliono divertire, come noi, sono anche simpatici e pieni di talento.
Harry è l’ultimo ad arrivare, oltre alle solite borse ora ne ha anche di enormi sotto gli occhi stanchi e assonnati. Sembra una specie di zombie, se fossimo in uno di quei stupidi film dove si preannuncia l’estinzione umana tutti noi dovremmo scappare da lui o ucciderlo. Sorrido prendendo in considerazione la seconda ipotesi.
Già, zombie.
È quasi rilassante vederlo dormire per tutto il viaggio. Finalmente si riposa un po’.
-Quanto ha dormito questi giorni?- sussurro nell’orecchio a Niall che mi sta seduto vicino e lo guarda preoccupato come me.
-Poco e niente. Anche se riuscivo a farlo restare a casa aveva sempre con se qualche bottiglia. E, cazzo Louis, ha pianto per una notte intera- sposta lo sguardo su di me mentre continua a sussurrare cose che non riesco ad afferrare. Il mio Harry è ancora la, ma non so perché voglia reprimerlo con quella caricatura di una diva.
Ha pianto. Magari era solo ubriaco e gli è scappata qualche lacrima. Non può piangere dopo quello che è successo, io dovrei piangere, non lui. Lui non ha il diritto di piangere.
-Grazie per essere stato con lui- sorrido dolcemente a Niall prima di rilassarmi sullo schienale e tornare a guardare pensieroso il corpo inerme del piccoletto cresciuto troppo in fretta tra musica, sesso e rimpianti.
Dispiace un po’ a tutti svegliarlo ma siamo arrivati e non possiamo ritardare, la tabella di marcia non ce lo permette.
Entriamo dove si terrà l’intervista. Non è live quindi abbiamo tutto il tempo per prepararci.
-Louis tu ti siedi qui, poi Liam e Niall, Harry tu qui prima di Zayn- un uomo dal sorriso finto, quasi quanto i suoi capelli, ci indica le postazioni.
Io ovviamente lontano da Harry. Ma è strategico perché non diamo nell’occhio se ne manca uno in mezzo a dividerci. Forse sotto sotto sono dei geni.
-Perché non mi prendete direttamente un’altra poltrona?- sbuffo sforzandomi di fare dell’ironia. Ricevo solo occhiatacce e risolini da parte della band.
Vedo un sorriso amaro spegnersi sul nascere dalla faccia di Harry.
-Ricordatevi di dire solo lo stretto necessario- un altro tipo ci avverte con aria minacciosa mentre finiscono di prepararci per la registrazione.
-Intesi?- subito dopo mi punta un dito contro. Ma forse non sa che ormai non ce n’è più bisogno di farmi stare zitto.
-Signor si signor capitano!- porto una mano in fronte stile saluto militare creando altri risolini sommessi . Fisso Harry che si limita a scuotere la testa guardando verso i suoi piedi.
-Iniziamo!- una voce fuori campo urla mentre viene tutto sistemato per le riprese.
L’intervistatore inizia a fare una serie di domande e battute a cui fingo di ridere, preferisco lasciar rispondere gli altri alle domande.
-So che questa domanda è trita e ritrita ma se ne parla così tanto che non possiamo non chiedervelo. Cos’è Larry?- la mia attenzione viene reclamata senza preavviso e sposto gli occhi da l’intervistatore a Harry che non parla mentre si morde il labbro inferiore. Le cose non sono cambiate di molto, sono sempre io quello che deve prendere in mano la situazione e smentire sempre tutto.
-I fan chiamano me ed Harry Larry Stylinson, credono che stiamo insieme in una relazione segreta ma io e Harry non stiamo insieme. È un’ingenua bugia-
Almeno non in questo momento vorrei aggiungere ma mi trattengo. Sarebbe troppo anche per me.
-Tu cosa ne pensi, Harry?- quest’uomo sembra sempre di più una serpe.
-Quello che ha detto lui. Siamo amici- alza tristemente le spalle mentre parla con il suo tono profondo e le parole escono estremamente lente mentre cerca di far finire il più in fretta possibile quel momento imbarazzante.  
-E cosa ne pensa la tua ragazza?- si rivolge di nuovo a me.
-Niente lei…la prende bene- alzo le spalle. Non so proprio come rispondere.
-L’hai conosciuta grazie a Harry, vero?-
-Si è uno dei motivi per il quale mi ci sono avvicinato- in teoria non sto mentendo.
-A voi piace Eleanor?-
Tutti annuiscono sorridenti senza capire bene che piega stia prendendo l’intervista.
-Meglio lei che altre- è un piccolo sussurro ma non scappa all’orecchio esperto dell’intervistatore che guarda Harry come se avesse detto la rivelazione del secolo. Mentalmente ci starà già scrivendo una storia sopra, molto ben elaborata immagino.
-Che intendi dire?-
-Niente di particolare, lei va bene- accenna un sorriso, spiacevolmente spento.
-Dal tono  non sembra-
-Harry è solo stanco- interviene prontamente Liam cercando di aiutare quello che si è messo nei pasticci con questa storia. Non capisco perché non interrompano le riprese e dicano di tagliare queste scene.
-Troppe uscite eh? Abbiamo visto le tue foto in compagnia di modelle e belle ragazze! Dopo la rottura con la Swift ti sei dato alla pazza gioia!-
-Già, la rottura con Taylor- non riesco a capire se sia un sorriso sarcastico o uno sbuffo mascherato con un sorriso.
-Ne deduco che non è finita in buoni rapporti-
-No, non ci parliamo e neanche ci guardiamo in faccia e è strano perché capita di stare nella stessa stanza…- anche lui si rende conto di aver detto troppo.
Io mi sono un attimo congelato.
-E l’ha presa così male?-
Rispondo io prima di dare il tempo a qualcuno di farlo.
-Magari è stata lasciata per i motivi sbagliati- ipotizzo trattenendo un accenno di sorriso sgarbato.
-O semplicemente non ha capito i miei motivi- azzarda con il tono di voce più alto.
-Forse non riesce a credere come una terza persona possa influenzare così tanto la tua vita da dirti chi devi amare- mi volto per guardarlo con la mia aria da ragazzino superiore che, lo so, Harry odia.
-Quella persona è importante per me!-
-E tu sei importante per…- stavo per dire “me”. Cazzo devo controllarmi.
-Per chi? Dillo- sembra pronto per alzarsi e attaccarmi al muro con un cazzotto.
-Non per uno che non accetta come sei realmente!- cerco di girare alla larga dal discorso.
-Ragazzi?- Niall cerca di mettersi in mezzo ma entrambi lo guardiamo male. L’intervistatore sembra soddisfatto della piega che ha preso la sua, altrimenti noiosa, intervista.
Vedo Liam guardare oltre le telecamere chiedendosi, come me, perché non stiano smettendo di riprendere.
-E se io non fossi così? Che farebbe se io non fossi chi crede che io sia?- stringe i pugni sopra le ginocchia ma mi guarda ancora con rabbia.
-Ti amerebbe lo stesso, cazzo! Vuoi capire che, indipendentemente da chi tu sia o da chi fingi di essere, ti ama? È il contenuto quello che conta!- mi alzo furioso dal divano e lancio un cuscino oltre la telecamera, due persone riescono a schivarlo. Mi scuso con lo sguardo.
-Quante volte hai detto solo questo mese che è tutta una stronzata e un’enorme bugia? Quante volte l’hai scritto su twitter? Eh?- si alza anche lui ma più lentamente e cercando di mantenere la calma, cosa che io non tendo mai a fare.
-Tu credi davvero che l’abbia scritto io? Potrò anche essere stronzo ma, cazzo, non ti farei mai nulla di simile!- ormai i toni sono elevati e non capisco perché nessuno ci blocca.
-L’hai smentito così tante volte…- abbassa la testa, lo sguardo e il tono di voce. Sembra quasi un agnellino.
-Cosa avrei potuto fare?- mi addolcisco anche io.
-Restarmi affianco e impedirmi di lasciarmi andare. Di cambiare persona ogni fottuta sera. Perché non sei rimasto con me, Lou? Io avevo ancora bisogno di te- la sua voce trema in svariati punti che coincidono con il tremolio delle mie gambe.
-Mi hai detto quelle cose e…- abbasso lo sguardo, non ho il coraggio di guardarlo in faccia.
-Ti ho detto che avevo bisogno di tempo per capire chi sono davvero, no che non volevo più vederti-
-Ti ho concesso tutto il tempo del mondo. Sai che ti aspetto, non potrei fare altrimenti- sorrido con un filo di amarezza mentre prego per non vederlo piangere.
-Dammi solo altro tempo, ok? Solo un altro po’ di tempo-
-E se ti innamorassi di nuovo? Io che faccio se una ragazza arriva e ti porta via da me? Lei andrebbe anche bene a tuo padre-
È strano come tutto stia venendo fuori da questa intervista che sicuramente verrà cancellata e rifatta più avanti, o semplicemente tagliata.
-Ricordi la prima volta che ci siamo incontrati? Più scontrati ma il senso è quello. È da quella sera che io penso solo a te e ora tu credi davvero che io possa dimenticarti così facilmente?- fa un passo nella mia direzione tra gli sguardi delle poche persone rimaste.
Liam, Niall e Zayn li hanno mandati fuori quasi tutti per farci avere almeno un minimo di privacy.
-L’amore è strano e il cuore volubile e la mente…hai già visto quanto può essere condizionata. Cazzo sei passato dal “ti voglio sposare” al “ti lascio” in pochi giorni!- alzo di nuovo lo sguardo verso di lui. Ha gli occhi lucidi ma credo che i miei non siano da meno.
-Fidati di me Lou. Dacci fiducia. Io e te possiamo farcela, io lo so- sento le sue mani calde che stringono le mie, ad un tratto, i muscoli, che non sapevo di aver irrigidito, si distendono per lasciarmi andare a una rilassatezza inadeguata alla situazione.
-Continua a parlarmi, continua a ridere con me, ti prego. Promettimi di non comportarti come se non esistessi- sono le ultime parole che riesco a dire prima di sentire la voce di qualcuno urlarci che dobbiamo smetterla subito e che dobbiamo tornare al lavoro.
Tutto torna composto come prima.
Riprese tagliate, accordi fatti e conduttore avvisato dei tasti caldi.
Si ricomincia tutto da capo con nuove domande.
Durante l’intervista, Harry, mi sorride più volte e la mia mente torna ai bei vecchi tempi di quando ero libero di sussurrargli un “ti amo” e di ridere orgoglioso e soddisfatto se lui mi rispondeva con un “ti amo anche io”.  Il mio cuore si riempie con le sue labbra che mimano un “te lo prometto” invisibile ma importante e pieno di significato.
Prima di entrare in macchina veniamo presi da parte per sentirci urlare contro rimproveri sul nostro comportamento. Io sbuffo e Harry cerca di trattenere una risata, tipo suo quando è nervoso.
Vaffanculo.
Appena giriamo le spalle all’uomo che ci stava sgridando, do una pacca sul culo di Harry che, capendo il motivo, scoppia a ridere fragorosamente.
La prima cosa che mi dice appena saliti in macchina è un “Quando siamo diventati così rammolliti?” facendomi ridere perché, sinceramente, non lo so nemmeno io.
Eravamo i tipi che si prendevano a parolacce, si facevano i dispetti e più volte litigavamo per non ammettere l’evidenza. Che cazzo è successo a quei ragazzini?
L’amore fa crescere. Non siamo rammolliti, siamo maturati.
Forse dovrei dirglielo ma credo che lo sappia già da se.
-Parla per te, femminuccia- gli lancio uno sguardo divertito e lui mi da un leggero cazzotto sulla spalla. Ma cazzo ha le mani il triplo delle mie!
-Sei un gigante e ancora ti ostini a picchiare un ragazzo piccolo e esile come me?- alzo un sopracciglio incrociando le braccia al petto.
-Il mio fragile Lou!- addolcisce lo sguardo e tutti gli altri tre si puntano sorpresi su di noi, più su di lui.
-Non sono fragile! Sono solo meno sviluppato di te! Accidenti sei tu che sei…troppo!- sbuffo spazientito e gesticolo platealmente rischiando anche di beccare Zayn in pieno volto.
-Troppo? E da quando è un difetto?- ora il suo sguardo lancia la parola “sfida” da ogni sfumatura di verde che si ritrova.
-Non ho mai detto che lo sia! Non mettermi in bocca parole che non ho detto!- gli punto l’indice contro e aggrotto le sopracciglia prima di alzarle entrambe.
Mi pento di quello che ho detto non appena vedo balenare sul suo volto un’espressione divertita e so che è pronto per fare dell’ironia.
-Ti prego non dirlo- prendo a massaggiarmi, spossato, la fronte tenendo gli occhi chiusi, mi rassegno al fatto che tanto lo dirà.
-Cosa non dovrei dire? Che non è l’unica cosa che ti metterei in b…-
-Ok basta così!- per fortuna sento la voce di Liam sovrastare quella di Harry fino a farlo zittire del tutto.
-Ti ringrazio- sospiro mentre Harry e Niall scoppiano a ridere. Sinceramente non so il perché.
-Io ormai non vi faccio nemmeno più domande sul cosa state facendo. Tanto ogni volta cambiate modo di comportarvi tra voi- Liam ci guarda per un secondo prima di spostare la sua attenzione sulla strada.
-Aw! Lì ti amo!- gli butto le braccia al collo e lui si rilassa ricambiando l’abbraccio e liquidandomi con un “si, si, anche io” detto a mezza bocca.
Forse è scomodo ma mi addormento contro la sua spalla mentre cerco di non guardare troppo insistentemente Harry che ride e scherza con Zayn e Niall.
Amo quando prendono le macchine in cui entriamo tutti e cinque.
 
  
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