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Autore: Its a beautiful day    03/09/2014    2 recensioni
È tempo di crescere, di mettere via il diario e cominciare a fare l'adulta.
Sono incita di due gemelli, mi sposerò a giugno.
Tutto è perfetto: io, Justin, i bambini. Finalmente tutti insieme, per essere insieme una famiglia felice.
Fino a quando i nostri scheletri nell'armadio non vengono scoperti. Fino a quando errori comessi per sbaglio vengono a galla.
Si può fuggire dal passato? No, tutto torna, nulla si può dimenticare.
Certe cose non possono essere dimenticate, ne perdonate. Certe volte bisogna solo accettarle e andare avanti.
Sarà proprio il passato, il nostro passato a mandar a puttane tutto ciò che avevamo creato, tutto ciò che avevamo sempre sognato.
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio, Selena Gomez
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Pov. Clarissa
Mi sveglio di soprassalto sentendo bussare alla porta. Chiudo bene la vestaglia cercando con sguardo confuso Justin.
Mi guardo allo specchio prima di aprire la porta e mi do un'aggiustatina.
"Buongiorno, lei è la signorina Bieber?"
"Sì, perché?"
"Suo marito le porta questi" il fattorino mi consegna un meraviglioso mazzo di rose rosse, gialle e blu.
"O mio dio, sono bellissimi. Grazie me li dia pure. Devo darle qualcosa?"
"No tutto apposto signorina. Grazie e arrivederci"
"Grazie a lei. Arrivederci"
Vado in cucina a prendere un vaso per i fiori, lo riempo d'acqua e appoggio il tutto sulla penisola della cucina in mezzo alla stanza. Vicino ai fornelli, un biglietto
*Ciao amore, sono andato dagli assistenti sociali. Ti amo! Jus*
Assitenti? Perché è andato dagli assistenti senza dirmi nulla? Cosa stava succedendo?
Decido di chiamare Justin ma quando stavo per comporre il numero cambio idea. Se lui adesso fosse occupato? Se lo disturbassi?
Decido di aspettare che lui torni, o almeno che mi faccia una telefonata. Mi sdraio sul divano, e prendo un libro.
Comincio a leggere, mentre aspetto nervosamente l'arrivo di Justin.

Pov. Justin
Esco di casa. Fuori c'è una bella giornata. Fa caldo ma non eccessivamente.
Salgo in macchina e mi dirigo verso il collegio dove l'assistente ha portato i miei figli per capire che cosa potremmo fare per riaverli indietro.
Accellero e nel giro di qualche minuto arrivo al collegio
                        ----
"Ci vogliono delle documentazioni che testimonino che lei e sua moglie siete tornati insieme" mi dice il preside del collegio
"Ma noi non abbiamo mai firmato delle carte di separazione comunque..."
"Mai presentate?"
"No. Io e mia moglie non ci siamo mai lasciati ufficialmente "
"Mhh. Voi abitate nella vostra vecchia residenza?"
"Sì ora sì. Siamo tornati a stare dove stavamo prima di lasciarci"
"Bene allora io direi che potete tornare a casa insieme ad un mio collega che vi farà un colloquio per capire se siate davvero tornati insieme"
"Perfetto"
"Bene seguitemi". Lo seguo all'interno dell'edificio finchè non raggiunge un ufficio. Mi fa cenno di aspettare fuori e poco dopo esce un uomo alto e snello e che viene verso di me.
"Buongiorno, sono Rouge l'assistente sociale che ha preso i suoi figli. Andiamo?"
"Certo" ci dirigiamo verso la mia macchina e velocemente torniamo a casa.
Mando un messaggio a Clarissa *Amore sto tornando a casa. Fatti trovare vestita. L'assistente sociale è con me*
Nel giro di dieci minuti arriviamo a casa.
Ad aprirci la porta troviamo Clarissa.
"Buongiorno" saluta fredda l'assistente
"Ciao amore" la bacio cercando di scioglierla
"Prego entrate" ci invita ad entrare.
Ci accomodiamo in salotto mentre Clarissa va in cucina e prendere qualcosa da offrire agli ospiti.
"Quindi siete torni insieme?"
"Sì siamo tornati da poco" affermo
"Lei ha smesso di bere?" mi chiede sospettoso
"No, non bevo più. Eh poi se bevessi ancora, se ne accorgerebbe subito: la voci girano veloci e arrivano altrettanto velocmente ai media" gli rispondo pronto
"Vero. Ma sua moglie non ha lavoro"
"Penso che il lavoro che faccio basti per mantenerci tutti e quattro"
Lo sguardo dell'asistente sociale e pensieroso. Continua a scrivere appunti su un block notes.
Sposto la mia attenzione su Clarissa quando appoggia la sua mano sulla mia, stringendola e sedendosi affianco a me.
"La prego, ci dia fiducia! Siamo tornati insieme. Lui non beve, e io non mi taglio più. Nel caso le cose non andassero bene saremmo i primi a chiamarla. La prego, si fidi di noi"
Le parole di Clarissa fanno riflettere l'assistente sociale.
"C'è un certo affiatamente tra di voi. Lo vedo. Io vi concedo i bambini ma farei attenzione un giorno a sorpresa, un assistente può venire a ispezionare la situazione"
"Ci-ci lascia i bambini?"
"Sì. Ma mi raccomando ai controlli"
Clarissa scoppia a piangere tra le mie braccia mentre sul mio viso un grosso sorriso prende forma
"Quando possiamo venirli a prendere?" chiedo confuso
"Anche subito" ci sorride l'assistente
"Andiamo amore?" le domando
"E chiedi pure?" mi risponde tra le lacrime
Velocemente saliamo in macchina e torniamo al collegio dove il preside ci accoglie
"Buongiorno signori"
"Signore, ecco la mia relazione" Rouge porge i suoi appunti al preside
"Mh-mh. Okay.. Perfetto" aspettiamo nervosamente una risposta. "Va bene. Seguitemi" aggiunge poi.
Clarissa è appoggiata a me, trema, incredula di quello che sta succendendo.
"Ecco i vostri figli" ci porge una culla con i due meravigliosi bambini dentro.
"Amore guarda come sono cresciuti" dice Clarissa piangendo
"Sono cresciuti davvero tanto" esclamo con gli occhi lucidi
Entrambi li prendiamo in braccio e cominciamo ad abbracciarli ancora increduli che tutto questo stia succendo davvero.
"Non ci posso credere che li sto stringendo in braccio" mi dice lei, con voce tremante
"Credici amore. È tutto vero" la bacio facendo attenzione ai bambini.
"La ringraziamo enormemente per l'opportunità che ci sta dando. Grazie mille"
"Si figuri. Ci aspettiamo che voi siate dei genitori maturi e responsabili"
"Così saremo" dice Clarissa cullando Yasser fra le sue braccia
"Lo speriamo. Arrivederci"
"Arrivederci" lo salutiamo e ci dirigiamo verso la macchina.
Mettiamo delicatamente i bambini nei seggiolini e torniamo a casa
                        ----
"Non ci posso credere" dice Clarissa mentre portiamo a passeggio i bambini
"Credici amore, è tutto vero. Siamo tornati la famiglia felice che eravamo prima"
"Facciamo una cosa?"
"Che cosa'" chiedo confuso
"Cancelliamo tutto. Rincominciamo da capo. Cancelliamo i tradimenti, e il dolore che abbiamo passato"
"Ci sto. Facciamo come se non fosse successo nulla. Ecco la nuova e felice famiglia Bieber!"
"Ti amo amore" mi abbraccia
"Anche io" la bacio
Finalmente è tornato tutto esattamente com'era: io, lei e i bambini. Non potevo chiedere di meglio. La mia vita torna ad avere un senso.
Basta cazzate, è tempo di crescere e fare i genitori. Ho già perso lei e i miei bambini una volta, non succederà una seconda.
Appoggio la mia mano sul fianco di Clarissa, mentre lei spinge il passeggino.

*Ciaao cucciole :3
Come statee? Oggi sono particolarmente di buon umore, perché oggi sono sedici anni che rompo i coglioni ai miei AHAHAHAH
Ho ricevuto colpa delle stelle, e oddio sono al settimo cielo ahahahah
Sono qui per farvi questo piccolo regalino: ecco il tretasettesimo capitolo! M piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate.
Un bacino a tutte, e ve se amaaaa *

 

Bisogna assolutamente inserire la storia in codice html, altrimenti il testo verrà fuori tutto attaccato. Per istruzioni guardate il riquadro azzurro affianco e se non sapete cos'è l'html, utilizzate la prima delle due opzioni, l'editor di EFP.
   
 
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