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Autore: Ossimoro Vivente    03/09/2014    1 recensioni
E' molto raro che non due,ma tre anime siano in perfetta sintonia tra di loro. Un esempio lampante sono,per l'appunto, Death the Kid e le sorelle Thompson.
Questa fan fiction scaverà più affondo sulla storia di come è nata la fiducia reciproca in questo trio di personalità così diverse tra di loro. Anche perchè Liz e Patty da piccole non hanno mai avuto un passato così normale da trasformarle nelle sgangherate teppiste che sono state.
Ho sempre adorato il modo in cui si rapportano tutti e tre i personaggi. Sembra un legame d'amore fraterno. In cui gli uni mantengono una certa pazienza con i difetti degli altri e viceversa,ma senza litigare mai veramente e promettendo sempre comprensione e fiducia reciproca.Credo sia uno dei rapporti migliori che esistano.
Prima fan fiction in assoluto.
Prima volta che scrivo su efp.
E mi sto cagando sotto dall'emozione.
Quindi, spero vi abbia interessato, e buona lettura!
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Death the Kid, Liz Thompson, Patty Thompson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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LA MALEDIZIONE
Lo so.
So che la mia fissazione ossessivo-compulsiva su tutto ciò che abbia due metà perfettamente identiche è piuttosto preoccupante.
Ma a me non preoccupa molto.
So che parole come “perfetto” e “simmetria” non fanno tanto gola alle persone.
Ma a me sì.
So di essere il solito.
Ma non posso farci nulla.
Fin da piccolo sentivo mio padre parlare molto spesso di equilibrio. Tra vita e morte, tra bene e male… E io ho sempre saputo fin dalla nascita che il bello di ogni cosa si trova nell’armonia, nell’ordinato, nelle cose giuste al posto giusto…
Strano che dall’allegro e saltellante (cosa di per sé ancora più strana) Sommo Shinigami sia nato un perfettino dagli abiti eleganti in ogni occasione e con gli occhi perennemente chiusi a metà pupilla, che cerca di mostrarsi freddo come il ghiaccio in ogni contesto che non riguardi la simmetria.
Per il resto la gente mi vede solo come un bambino viziato che vuole tutto e che non ha mai abbastanza.
Ma, credetemi, non ho mai conosciuto una persona più complessata e con l’autostima più bassa di me.
Solo vedendomi allo specchio mi sento vomitare. Quelle tre maledettissime strisce bianche non mi danno pace.
La simmetria è l’apice della perfezione, la massima espressione della bellezza.
Ma è anche il mio tallone d’Achille, il motivo per cui potrei morire, la mia maledizione.
Non riesco a liberarmene; è una droga in tutto e per tutto.
Se qualcosa non è come la voglio io il mio cervello si surriscalda, le mie pupille si dilatano e le mie budella di contorcono. Mi metto le mani fra i capelli e mi appoggio al terreno esterrefatto, imprecando come mio solito. Sto letteralmente male. E non c’è nessuno ad aiutarmi a trovare la realtà.
Non ho alcuna arma, ma sono forte, potente, e so quasi tutto delle anime. Potrei fare qualsiasi missione se non fosse per il fatto che se incontro un nemico perfettamente simmetrico  mi dichiarerei morto di estasi all’istante.
Donne? Non mi hanno mai fatto battere forte il cuore come quando vedo l’entrata di casa mia.
Mio padre ha cercato di farmene trovare qualcuna, ma io non facevo altro che imitare con le mani un simmetrico dissenso.
Però, credetemi, il fatto di avere questi repentini sbalzi di umore mi deprime. Non mi è tanto facile controllarli.
Non lo è affatto.
I miei sentimenti sono sempre in contrasto fra di loro, altro che equilibrio.
So perfettamente che non è una cosa normale e per me è qualcosa di cui non sono mai riuscito a trovare un vantaggio.  A parte la felicità che provo nel vedere quello che piace a me.
Peccato che il contrario mi rende un ragazzo problematico e impossibile da capire. E lì è un mare di inferno.
È un meandro profondo in cui non c’è spazio per pensare a qualcosa di positivo per tirarmi su.
Sono un’inutile pezzo di carne che non si merita di essere il figlio del Sommo Schinigami, non sarò mai alla sua altezza. Sono lo stolto asimmetrico che venera la simmetria.
Non può esserci nulla di peggio.
E al ritorno dalle missioni deludenti me ne sto sullo skateboard con le mani in tasca e penso a come diavolo mi devo comportare ogni volta.
La mia anima cerca solo e soltanto due anime che la rendano perfettamente simmetrica, e so bene che tre anime con la stessa sintonia sono molto rare.
Devono, soprattutto, essere in grado di assecondare le mie asfissianti crisi nevrotiche su ogni cosa che mi circonda.
Sarà che sono davvero viziato.
Ma anche la mia vita è un casino.
 
-Per questo ho bisogno di voi-
   
 
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