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Autore: FreDrachen    03/09/2014    3 recensioni
[Appendice di Forbidden Love]
Raccolta di one short con i momenti mancanti di Forbidden Love^_^ con rating variabili per ogni one(sarà indicato prima della storia mano a mano inserirò i vari titoli XD)
***
1#The first Apocalysse
2#La cosa più importante
3#Citizen erased
4#Bring me to life(parte 1)
5#Bring me to life(parte 2)
6#Bring me to life(parte 3)
7#Bring me to life(parte 4)
8#Il principe delle Tenebre
9#Buon Natale Betty
10#Fratello Perduto
11#
12#
Genere: Dark, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Heaven & Hell'
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Bring me to life
parte 3
 
Quando aprì gli occhi si ritrovò in un'ampia sala interamente nera. Le colonne, finemente elaborate dagli strani fregi di Malacoda, erano in onice.
Si tirò sù osservandosi attorno.
Dov'era finita?
«Ben svegliata»le disse una voce.
Apparteneva a un ragazzo forse della sua età,dai capelli castano scuro e occhi rossi come la brace.
Sorrideva sprezzante e questo glielo rese subito antipatico.
«Chi sei?»gli domandò sfacciata.
Il ragazzo parve un attimo stupito dalla sua domanda,come se non se l'aspettasse.
"Se credeva che me ne stavo zitta ha sbagliato sicuramente persona" pensò stizzita.
Il ragazzo mormorò qualcosa a un uomo lì di guardia e scomparì dietro una pota in ebano.
L'uomo di guardia la stava guardando con occhi sgranati.
Beth lo fissò male. Non aveva mai visto una donna per caso?
Il ragazzo tornò una decina di minuti dopo,più tranquillo di prima.
Le si avvicinò.
«Sei una Senz'Anima strana. Non hai perso il tuo libero arbitrio».
Senz'Anima?
Ma di che accidenti stava parlando?
«Non capisco...»
«Ovvio che non capisci. Sei solo una patetica umana»
Beth represse un'imprecazione nei confronti del ragazzo.
«E tu chi saresti? Non mi sembri per niente un intelligentone come Einstein»gli disse invece con una punta d'ironia.
Il ragazzo chiuse la mano a pugno.«Il mio nome è Jake. E sono colui che dovrai servire fino al ritorno del vero Capo di questo Cerchio».
A Beth mancò l'aria.
«Cerchio? Questo significa che sono...»
Jake sorrise di fronte al suo smarrimento.
«Proprio così tesoro. Benvenuta all'Inferno».
 
Le stanze di Castel Tenebra erano avvolte nell'oscurità,per colpa dei pesanti tendaggi neri.
Ne scostò una, e la luce delle fiamme le ferì gli occhi. Quando riabituò la vista le mancò l'aria. C'erano esseri umani che correvano sulla sabbia e vittime di una pioggia di fiamme.
«Uno spettacolo meraviglioso,non trovi?»
La voce di Jake risuonava sarcastica.
 «Chi sono?»
Jake sbuffò.«Violenti contro Dio,Natura e Arte»
«Come nella Divina Commedia»disse senza pensarci.
«Per forza. Lui è sceso veramente qui negli inferi. Un uomo che credeva troppo nella redenzione»disse sputando quest'ultima parola con disprezzo.
«Io credo nella purificazione che ha intrapreso Dante»ribattè Beth piccata per quell'insolenza nei confronti di un grande poeta come il famoso fiorentino.
Jake sogghignò.«Ma davvero? E allora perchè sei qui? Per un errore del tuo Dio?»
Quella domanda era giá affiorata nella sua testa. Ma lei credeva nell'onnipotenza di Dio e nel fatto che alla fine la giustizia e il bene avrebbero prevalso.
«Spero che quando si scatenerà l'Apocalisse,chissà quando,tu bruci nel Fuoco Celeste».
Jake sorrise sornione.«E tu tesoro brucerai con me».
Beth strinse le mani facendo sbiancare le nocche.
Jake la prese per un braccio e a peso la trascinò per i corridoi della tenuta.
«Non so cosa trova in te il Mio Signore,ma mi ha esplicitamente vietato di farti qualcosa».
«Il tuo signore?»domandò Beth confusa.«Ma non sei tu il capo?»
Jake sorrise sbilenco.«Non ti conviene che lo sia io. No, il Capo qui è Belial».
Belial. Dove già aveva sentito quel nome?
Fu un flash. Era per una ricerca di religione. Avevano discusso della prima Apocalisse e degli Arcangeli coinvolti. La rivolta di Lucifero,la carneficina degli Arcangeli fedeli a Dio,ridotti solo a sette. E della cacciata dal Paradiso dei traditori.
Belial era uno di loro. Il più fedele a Lucifero,colui che aveva mietuto più vittime.
«Stai scherzando?»si lasciò scappare Beth,pentendosi poi di quelle parole.
«Niente affatto. Ogni Cerchio è governato da un Originario. Ma cosa ti spiego a fare. Tu qui non sei altro che carne per il nostro Capo».
«Allora toglimi le mani di dosso»disse Beth strattonando il braccio.
«Tesoro. Sono il suo vice. In sua assenza sono io a comandare».
«Verflucht!*»imprecò a mezza voce Beth.
Jake la fissò confuso. Almeno se l'avesse insultato in tedesco non ci avrebbe capito niente.
Si fermarono davanti a una porta anonima nera.
Jake tirò fuori dalla tasca una catenina con appesa una chiave, e la infilò nella toppa. Dentro era veramente deprimente con tutto quel nero. Il tutto somigliava terribilmente a una bara.
«Questa sarà la tua stanza fino al ritorno del Nostro Signore. Non ti sarà consentito uscire senza il mio permesso,e se acconsentirò solo qui a Castel Tenebra. Intesi?»
«È una minaccia?»
«Niente affatto. Ti presesentavo le condizioni che dovrai seguire».
Beth arricciò le labbra.«Non mi avrete così facilmente. Riuscirò a scappare. Costi quel che costi»sibilò.
Jake le sorrise beffardamente.«Chiamami se ci riuscirai»disse e chiuse la porta a chiave.
Beth si sedette scinsolata sul bordo del letto.
Cosa voleva veramente da lei Belial?
 
Non passarono tanti giorni per il primo permesso di girare per la tenuta(scortata)da Jake in persona.
«Non hai niente di meglio da fare che seguirmi come un cagnolino?»l'apostrofò Beth con una nota di sarcasmo.
Jake sorrise.«Qui l'unica bestia sei tu. Per noi Demoni voi Anime siete solo carne da macello per soddisfarci. Non hai proprio idea del piacere che puoi provare nel torturare un dannato».
 «Immagino».
«Comunque fosse stato in me ti avrei lasciato rinchiusa nella tua stanza. Ma il Nostro Signore mi ha ordinato di farti sentire al suo agio per il suo ritorno».
«E cosa vuole da me il Tuo Signore?»domandò,calcando su quel "tuo".
Jake la fissò duramente.
«E anche il tuo Signore. Ricordatelo».
Beth strinse le mani a pugno.
«Comunque il tuo scopo sarà di servirlo in tutto per tutto. Soddisfare ogni suo tipo di desiderio».
C'era qualcosa nella parola "desiderio" che la fece rabbrividire. In quel momento avrebbe voluto più di ogni altra cosa la presenza di Carlo.
Quando raggiunsero la sala principale Jake si bloccò sorpreso. In piedi al centro c'era un Demone. Pelato,scrutava beffardamente Jake con i suoi occhi vermigli.
Piegò la bocca in un sorriso sbilenco.«Il nuovo acquisto di Belial immagino»disse indicando Beth.
La ragazza sbuffò. Si sentiva peggio di un animale.
Jake inaspettatamente chinò il capo in segno di deferenza.
«Esattamente...Altezza».
«Altezza?»domandò sorpresa Beth. Ma quanti Capi esistevano?
IlDemone Superiore corrucciò le sopraciglia sorpreso.
«Non ha perso se stessa?»domandò a Jake.
«Così pare».
Il Demone si grattò il mento pensoso.
«Vorrei scambiare quattro chiacchiere con la ragazza».
Jake si avvicinò al Demone,e con uno strattone le consegnò la ragazza.
«Lasciaci soli»ordinò.
Jake chinò il capo e sgattaiolò fuori dalla sala.
Il Demone invitò la ragazza a sedersi sui gradini che portavano allo scanno di Belial.
Le lasciò andare il polso,avvertendo la ragazza tremare.
«Non avere paura»le disse.
«Non ne ho»mentì Beth non riuscendo però a nascondere il tremito della voce.
Il Demone scoppiò a ridere.
«Ora capisco perchè Belial ti abbia scelto. Hai un bel carattere».
Beth lo fissò con tanto d'occhioni. Era la prima volta che sentiva un Demone parlare in modo così pacato.
 «Chi sei?»domandò con meno timore diprima.
«Azazel per servirti Elisabeth».
«Come fai a sapere il mio nome?»
«Piccola. Tutti parlano della ragazzina che si è venuta all'Inferno per amore».
Sentendosi ricordare il motivo per cui era lì le si innumidirono gli occhi.
Azazel se ne accorse e le asciugò con il dorso della mano.
«Non piangere»le sussurrò con fare paterno.
 «Voglio tornare a casa»singhiozzò.«Voglio dire ai miei genitori,alla nonna e a Leo che voglio loro un mondo di bene. E a Carlo che lo amerò per sempre».
Azazel si morse il labbro. Lui sapeva come stavano veramente le cose.
«Sei sicura di voler rivedere...Carlo?»
Beth annuì decisa.
«Se vuoi posso aiutarti»dichiarò alzandosi e porgendole la mano. Beth la strinse senza paura. Incominciava a fidarsi di quel Demone così gentile e carino nei suoi confronti.
«Conosco un portale, quinel Settimo Cerchio che può condurti ovunque vuoi»
«Davvero?»domandò Beth sognante. Sarebbe andata via da quel luogo orribile.
«E dove si trova? Voglio provarlo subito».
Azazel sorrise divertito da tanta frenesia.
 «Non è lontano. Seguimi».
La condusse fuori da Castel Tenebra costeggiando la sabbia infuocata. Beth represse un moto di pietà nei confronti di quei dannati puniti in quel modo così racapricciante.
«Non devi dispiacerti»le disse Azazel come leggendole nel pensiero.«La loro pena è equa per la loro colpa».
Beth annuì tesa.
«Come sai di questo portale?»buttò lì.
«L'ho usato anch'io una volta»ammise Azazel arrossendo.«E anch'io per rivedere la persona che amavo»aggiunse tristemente.
«E poi che è successo?»
«Quando la raggiunsi era ormai troppo tardi. L'ex Capo del Sesto Cerchio,nonchè il mio ex Capo la uccise davanti ai miei occhi. Persi completamente la testa. Non so come potè succedere...fattosta che riuscì a colpirlo al cuore uccidendolo. Prima di morire mi ferì al braccio e il mio sangue si mischiò con il suo trasformandomi nell'Originario che sono tutt'ora».
«Eri tra gli eretici?»
Azazel annuì.«Prima di morire nell'incidente che feci con un pazzo che giudava contromano ho pensato che non esisteva alcun aldilà e che l'anima non era eterna. Fu la condanna che mi fece precipitare all'Inferno».
C'era un punto che a Beth non era chiaro.«Ma come hai fatto a raggiungere il portale?»
Azazel sorrise.«Si trova vicino al Sesto Cerchio. È in una grotta che dà sul Flegetonte»spiegò pazientemente.
«Scusa la mia ignoranza in materia,ma gli eretici non sono confinati in tombe e ardono nel fuoco?»
Azazel annuì.
«Allora come hai fatto a...»
Il Demone sorrise sornione.«A modo mio. Non sai con che persona hai a che fare. Devo dirti che la fortuna è stata dalla mia parte»aggiunse.
Procedettero spediti fino a raggiungere il Flegetonte.
La superficie gorgogliava e ne fuoriuscivano vapori di sangue. Chi immerso fino alla cintola chi invece con i piedi, c'erano gli omicidi,chi si era macchiato di sangue d'altri per scopi personali.
Di guardia scorse centauri armati di frecce pronti a inferire sui dannati che tentavano la fuga.
Uno di loro si staccò dal gruppo e si avvicinò.
Azazel alzò gli occhi al cielo.«Chiro' non fermarci. Abbiamo fretta» disse il Demone senza lasciar il tempo al possente centauro di proferire parola.
«E la ragazza?»domandò con voce cupa.
«È con me»rispose prontamente Azazel.
Chirone si scostò per permetrergli il passaggio.
Seguirono il Flegetonte fino a raggiungere una leggera altura che si apriva in una grotta.
Il cuore di Beth fece una capriola. Non poteva crederci. Stava per riabbracciare il suo Carlo.
Quand'ecco che un'anima uscì dal Flegetonte e si parò loro davanti.
È un uomo sulla quarantina dai capelli corvini tagliati corti e occhi azzurri freddi e taglienti come il ghiaccio.
Presentava tremende ustioni dalla cinta in giù.
"Un tiranno"pensò Beth.
«Dove credete di andare? Solo i temerari costeggiano il Flegetonte senza un centauro che li scorta»disse l'uomo con un sorriso beffardo.
Azazel sorrise pericolosamente.«Hernàn non costringermi a spezzarti in due».
Hernàn Cortes scoppiò a ridere.«Sarai anche un Originario Azazel ma non puoi nulla contro di me. Sono condannato ormai. Puoi farmi quello che vuoi ma stai pur certo che mi anticiperai nella Fossa».
La frase gli si mozzò in gola. Azazel aveva estratto dal suo fianco una frusta ora stretta intorno al collo del dannato che si dibatteva come un animale nel tentativo di liberarsi.
«Questo è per la tua stupidità Hernàn Cortes»sibilò Az tra i denti.
Pochi secondi dopo arrivarono i centauri. Uno di loro,Nesso,scoccò la freccia che andò a piantarsi nel collo del dannato che perse l'equilibrio e ripiombò nel sangue bollente del Flegetonte.
Azazel ringraziò i centauri con un cenno del capo. Beth da canto suo rimase nel più tombale silenzio. Non pensava,non credeva che potesse albergare tanto odio in una persona.
Si lasciò giudare delicatamente fino al fondo della grotta. A metà strada Azazel evocò sul palmo della sua mano una fiamma di fuoco infernale.
Beth lo fissò incantata. Allungò un dito per sfiorarlo.
«Fossi in te non lo farei»le consigliò Azazel.
Beth ritrasse la mano impaurita. «È così bello...»mormorò con voce quasi sognante.
«Bello e letale come noi Demoni. Ha questo aspetto quasi innoquo ma è con questo che bruciamo le anime nella Fossa».
«La Fossa?»
Azazel annuì.«Si trova tra il Settimo Cerchio e le Malebolge. È un'immensa voragine che si apre verso il basso dove risiede il Fuoco Infernale. Se un'anima non si pente del suo peccato lo,come posso spiegarti,svuotiamo della sua essenza e lo bruciamo tra le fiamme. È lì che finiamo anche noi Demoni se moriamo una seconda volta,per mano degli Angeli»spiegò.
Beth tornò a fissare la fiammella e rabbrividì.
«Siamo quasi arrivati»disse all'improvviso la voce di Azazel.
La volta della grotta si allargò rivelando uno spazio alto si e no dieci metri.
Sulla parete opposta all'entrata si apriva una superficie riflettente di un materiale non definibile. Sembrava quasi vetro liquido dato che al solo sfiorare di una leggera brezza si increspava.
«Siamo arrivati»annunciò.
«È meraviglioso»riuscì solo a dire Beth incantata da tanta bellezza.«E posso andare ovunque voglia?»
Azazel annuì.
Beth lo fissò grata.«Danke** Azazel. Per tutto».
«Chiamami Tobias»disse l'Originario.
Beth lo fissò senza capire.
«Era il mio nome prima di tutto questo».
Beth annuì comprensiva.
Azazel continuò a fissarla.
«Va adesso. Il mondo dei vivi ti sta aspettando».
Beth fissò per l'ultima volta quel Demone gentile e diverso dagli altri che aveva conosciuto,che l'aveva aiutata ad andarsene da lì.
Infilò prima la mano sinistra,poi l'altra e infine il resto del corpo.
Avvertì su di sè un qualcosa dalla consistenza simile alle bolle di sapone.
"Aspettami Carlo. Sto arrivando"
 
*trad dal tedesco:maledetto.
** trad dal tedesco:grazie.










Angolo autrice:eccomi con la terza e penultima parte di questa one :D
Beth, aiutata da Azazel(Tobias XD) è riuscita a fuggire dall'Inferno, ma le cose andranno veramente come spera?
La risposta la sappiamo già, e nel prossimo sveleremo tutto ciò che nel capitolo 14 di Forbidden non è stato detto :)
Ringrazio tutti voi che seguite la storia e questa raccolta, significa molto per me XD
   
 
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