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Autore: pandina    03/09/2014    3 recensioni
Per capire meglio la storia vi suggerisco di leggere questa mia one shot, che è una sorta di prologo http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2795588&i=1 . Grazie a i Isabelle Mikaelson per avermi dato l'idea.
Se prima dell'incantesimo in cui Emma ha perso la memoria, le cose si fossero svolte in maniera leggermente diversa? Se poco prima di lasciare tutti e dimenticare il passato Emma e Hook avessero avuto modo di guardarsi dentro e avessero vissuti alcuni brevi istanti insieme?
Piccola rivisitazione di New York City Serenade 3x 12
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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3

 

Era stano trovarsi uno difronte all'altro, con un bicchiere in mano, faceva sembrare la situazione molto casalinga e per loro era una novità.

Il pirata le raccontò subito  del messaggio arrivatogli tramite un uccello, dove c'era scritto del nuovo maleficio che aveva riportato tutti a Storybrook.

Le spiegò poi cosa accadde un anno prima, appena arrivati nella Foresta, l'incontro con Aurora e Filippo, l'alleanza tra Biancaneve e Regina , e di come lui Non si sentisse a suo agio con loro, laggiù.

“ Non c'era niente per me nella Foresta”

Le disse fissandola intensamente. Emma colse al volo quell'allusione , là mancava lei.....e dal suo sguardo capì quanto doveva essere stato difficile per lui, quel periodo.

Lei non aveva ricordi e quindi viveva quella che pensava la sua vita, Killian invece i ricordi li aveva ben impressi nella memoria e li aveva dovuti soffocare.

Provò ad allentare la tensione che si era creata tra loro, chiedendo chi poteva mai esserci dietro al nuovo incantesimo. Lui le ripetè le poche informazioni che possedeva, immaginando però che chiunque avesse scagliato quel nuovo sortilegio, dovesse essere davvero forte.

Mentre Killian parlava, Emma rimase piuttosto sorpresa nell'apprendere che lui avesse passato quasi un anno intero a navigare sulla Jolly Roger, fino a riuscire a giungere a lei, così la domanda le uscì piuttosto spontaneamente

“...Sei venuto a salvare la mia famiglia...?”

Lui la fissò serio. Le sembrava di sentire il calore dello sguardo dell'uomo che aveva difronte e la sua voce non le era mai sembrata tanto chiara e sicura.

“Sono venuto a salvare te!”

Emma sentì i battiti del cuore in gola, non riusciva a smettere di guardarlo, impose al suo cervello di funzionare correttamente, adesso l'importante era capire chi fosse l'artefice di tutto ciò.

Le riusciva difficile , così di punto in bianco, ripiombare in mezzo a incantesimi e fiabe.

Per un anno aveva vissuto una vita normale ,una vita senza complicazioni fatta di lavoro, corse a scuola , serate passate alla tv con pizza e pop corn , la vita di una qualsiasi mamma single insomma. E ora eccola lì, davanti a sé un pirata e in testa la preoccupazione di un nuovo incantesimo da sconfiggere.

Era stato bello sognare che tutto fosse reale...

Hook vide i suoi immensi occhi diventare tristi, avrebbe voluto fare qualcosa per aiutarla, per farle capire che la sua VITA REALE non era quella che aveva vissuto negli ultimi 12 mesi, bensì quella che si era lasciata alle spalle!

Avrebbe voluto che lei capisse che anche a Storybrook poteva essere felice, certo prima avrebbero dovuto scovare e sconfiggere il nuovo nemico, ma lei doveva avere fede.

“Hai Henry, la cosa più importante”, le disse e ci credeva veramente, perchè sapeva che per Emma niente contava di più di suo figlio, aveva visto cosa era stata capace di fare pur di salvarlo.

Lei sapeva che Hook aveva ragione,, perchè ritrovare la memoria le aveva anche fatto tornare a galla quel doloroso passato fatto di sofferenza e scelte difficili.

Ora però c'era un' altro problema: come lo avrebbe spiegato a suo figlio?.... Cosa poteva dirgli per non infrangere anche i suoi di sogni...

L'improvviso suono del campanello la scosse, ed ecco che l'anno a New York tornò lì prepotentemente

“Walsh...” disse con rassegnazione e rammarico.

Oddio! Gli doveva delle spiegazioni , non poteva certo andare da lui dicendogli che essendo la figlia di Biancaneve il suo compito era quello di spezzare incantesimi !.... No decisamente non poteva dirgli questo....

Sentendo mormorare quel nome da Emma , Killian capì immediatamente che doveva trattarsi del tizio con cui era uscita la sera prima.... E di nuovo la gelosia fece capolino, di nuovo quel dolore, come se avesse un coltello puntato al cuore

“Me ne sbarazzo io!” disse

“No!” rispose lei con decisione .

“La mia vita qui sarà stata una menzogna, ma lui è reale e anche i nostri 8 mesi insieme” …. quella frase sembrò piombare su di loro come una pietra.

Hook la guardò per un momento, nei suoi occhi c'era …. cosa? Delusione? Difficile nascondere la sofferenza. Guardando in basso , finse un'indifferenza che era ben lontano dal provare.

“Cosa gli dirai”?

“Non lo so , ma tengo troppo a lui per coinvolgerlo.... Rimani qui” E uscì.

Difficile dire cosa Killian provasse in quel momento, gelosia, rabbia, frustrazione, delusione. Sapeva solo che se non avesse bevuto immediatamente qualcosa per calmarsi, avrebbe corso il rischio di seguire Emma e prendere a pugni quel bellimbusto!

Diavolo! Lui era rimasto casto e puro come un Serafino per un intero anno, mentre lei si era trovata un'altro!

Teneva a lui..... e a quanto pareva era anche una cosa seria...... Ingoiò un intero bicchiere di whisky, e si mise a camminare avanti e indietro per la stanza come un leone in gabbia.

Aveva il sangue che gli stava andando al cervello! Non riusciva a pensare, vedeva solo davanti a lui immagini di Emma e quel ...come aveva detto? WALSH! Ma che accidenti di nome era!

Emma che gli sorrideva, che lo abbracciava , che lo baciava ,che...NO!
Cazzo non pensarci Jones!!

La rabbia gli aveva fatto perdere la nozione del tempo, e guardando l'orologio alla parete vide che era un bel po' che la bionda era uscita,e decise di andare a vedere.

Sul pianerottolo cercò di capire da che parte potessero essere andati e vide il portone che dava sulle scale spalancato. Si avviò e notò che conduceva verso l'ultimo piano, dove s'intravedeva la luce del tramonto. Poi un rumore sordo e un grido

“SWAN!” Corse come un dannato su per le scale e si ritrovò sulla terrazza , giusto in tempo per vedere un...... Cosa diavolo era quel mostro!?!

“Un ...promemoria..... non sono mai stata al sicuro.... alla salvatrice è precluso avere una vita....”

La donna disse quelle parole con una tale tristezza , che Killian si sentì un perfetto idiota!

Era stato geloso di qualcuno, che in realtà voleva solo tenerla d'occhio e lei ci era cascata.

“Partiamo domani!” La voce di Emma era sicura, ma a lui non sfuggì la nota di rammarico che vi era nascosta. La trattenne un istante per il braccio, lei lo guardò

“E' la cosa giusta da fare Swan!”

 

Decisero che si sarebbero visti l'indomani al suo appartamento, quindi lei aveva un'intera serata per preparare il discorso che intendeva fare ad Henry.

Sarebbero partiti per Storybrook, perchè lì c'era un importante caso da risolvere e dato che non aveva idea del tempo che ci avrebbe messo, preferiva averlo con se. Ecco sì poteva andare come scusa.

 

Mentre il figlio dormiva , lei preparò alcuni borsoni , non voleva prendere troppa roba, un po' per non insospettire il ragazzo, e un po' perchè..... con molta probabilità sarebbero tornati a New York, infondo ora la loro vita era lì, la loro casa, la scuola, gli amici.... e pensò a Walsh...

Certo che a lei le batoste prese nel passato non servivano proprio a nulla!

Un altro fallimento! Doveva essere una calamita per le storie impossibili!

Certo che una storia con una scimmia con le ali....

Si sfregò la fronte, era sicura che Hook l'avrebbe presa in giro a vita per questo!

Killian.

Il suo nome le faceva un effetto calmante .Era un bel nome da pronunciare, le lettere si srotolavano sulla lingua in un modo melodioso, un bel nome per un bell'uomo...
< EMMA!!!! Dio del cielo! Sei nel bel mezzo di un grosso, immenso casino e pensi a quanto è bello il pirata?!? >

Ma in realtà per lei Hook era più di un pirata.

Fino ad ora non aveva avuto modo di ripensare a qui brevi momenti che avevano vissuto prima della perdita della memoria.

Lui era stato generoso e pur di dare una possibilità a lei ed Henry si era tirato indietro. Anche se questo l'aveva resa furiosa! Era lei quella che avrebbe dovuto dirgli se farsi indietro oppure no!

Si sedette sul letto prendendosi la testa tra le mani, ecco lì un'altro problema da aggiungere alla lista...i suoi sentimenti!

Cosa provava lei per Killian? E cosa invece per Neal??

Neal!

Se tutti erano tornati a Strybrook allora, anche lui doveva essere lì! Cosa avrebbe fatto lei?

Oddio !

< Ok Swan una cosa alla volta! Innanzitutto vedi di capire cosa sta succedendo , possibilmente senza che Hernry scopra nulla, poi penserai al resto. >

Con questo proposito spense la luce e provò a dormire, l'indomani sarebbe stata una lunga giornata.


E anche di Walsh ci siamo liberati!
Ora ha inizio il viaggio verso Storybrook, ovvero quello che immagino sia accaduto.
Grazie di cuore a tutti, per leggere e per le recensioni che lasciate, spero davvero di non deludervi
A presto
Gra

 

  
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