E rieccoci qui ^^ con tanto fluff (e anche un pizzico di comicità)! Spero gradirete ;D
Ci vediamo all'angolo delle recensioni!
Madama Pigna
La mattina dopo, i due si risvegliano nel letto di lui, abbracciati. Non hanno fatto l’amore –pur essendo Helblindi di liberi costumi, non ha voluto fare quel genere di cose con il bambino presente-, ma è stata comunque una bellissima notte. Hanno parlato di molte cose, fino a sera tardi. Si sono chiariti, si sono baciati, e adesso capiscono meglio l’una i comportamenti dell’altro.
Ora il loro unico problema sono i Tre Guerrieri. Anzi, i Due guerrieri.
Letteralmente spinto dalla curiosità fuori luogo di Frandal, Volstagg ha aperto la porta della camera cadendo a terra e trascinandosi dietro il ficcanaso compagno d’armi.
Il maestro di spada fa una smorfia disgustata. I capelli del Voluminoso gli sono finiti in bocca.
Hogun non c’è: ha avuto la decenza di non unirsi a loro, per una volta.
Una saggia decisione.
- FUORI DI QUI! -, urlano i due fidanzati dopo un primo momento di stupore.
L’intimità: un diritto sacrosanto che gli altri pensano di poter violare.
E’ proprio vero che uno è felice e contento finché non lo vogliono gli altri.
Uno stormo di oggetti si alza in aria, e, con una forza non indifferente, si accanisce contro il rosso e il biondo, cacciandoli con malagrazia. Forse i due avranno qualche grosso livido, più tardi.
La porta viene chiusa con violenza.
Dopo alcuni secondi, Sif si volta verso il mago, perplessa.
- Pensi fosse davvero necessario? -.
Ma Helblindi ha dipinta sul viso la sua stessa espressione spaesata.
- Non sono stato io! -, risponde, sgomento.
Poi capiscono.
L’Asir e lo Jotun guardano il ventre di lei. Il bambino scalcia soddisfatto.
Ma è ovvio. E’ stato lui.
Presto dimenticano i guerrieri impiccioni, e Helblindi, sovraeccitato, comincia a blaterare cose sdolcinate all’indirizzo del pancione, mentre Sif si sforza di non ridergli in faccia.
Il Principe ha proprio l’aria di essere orgoglioso del talento magico di suo figlio.
E’ una scena troppo tenera per prenderlo in giro.
Anzi: non ne ha nemmeno voglia.
Ora il loro unico problema sono i Tre Guerrieri. Anzi, i Due guerrieri.
Letteralmente spinto dalla curiosità fuori luogo di Frandal, Volstagg ha aperto la porta della camera cadendo a terra e trascinandosi dietro il ficcanaso compagno d’armi.
Il maestro di spada fa una smorfia disgustata. I capelli del Voluminoso gli sono finiti in bocca.
Hogun non c’è: ha avuto la decenza di non unirsi a loro, per una volta.
Una saggia decisione.
- FUORI DI QUI! -, urlano i due fidanzati dopo un primo momento di stupore.
L’intimità: un diritto sacrosanto che gli altri pensano di poter violare.
E’ proprio vero che uno è felice e contento finché non lo vogliono gli altri.
Uno stormo di oggetti si alza in aria, e, con una forza non indifferente, si accanisce contro il rosso e il biondo, cacciandoli con malagrazia. Forse i due avranno qualche grosso livido, più tardi.
La porta viene chiusa con violenza.
Dopo alcuni secondi, Sif si volta verso il mago, perplessa.
- Pensi fosse davvero necessario? -.
Ma Helblindi ha dipinta sul viso la sua stessa espressione spaesata.
- Non sono stato io! -, risponde, sgomento.
Poi capiscono.
L’Asir e lo Jotun guardano il ventre di lei. Il bambino scalcia soddisfatto.
Ma è ovvio. E’ stato lui.
Presto dimenticano i guerrieri impiccioni, e Helblindi, sovraeccitato, comincia a blaterare cose sdolcinate all’indirizzo del pancione, mentre Sif si sforza di non ridergli in faccia.
Il Principe ha proprio l’aria di essere orgoglioso del talento magico di suo figlio.
E’ una scena troppo tenera per prenderlo in giro.
Anzi: non ne ha nemmeno voglia.