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Autore: TheFaultInPotterGames21    04/09/2014    0 recensioni
Dopo quell’addio provvisorio al binario nove e trequarti Albus Severus Potter salutò con disinvoltura il padre Harry e la madre Ginny e si incamminò verso lo scompartimento di suo fratello, James Sirius, e del suo migliore amico, Ted Lupin.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Quando Albus si svegliò sentì dei rumori provenire dalla sala comune, si preparò di corsa e scese.
Al piano terra trovò un gruppo di ragazzi del primo anno tutti in cerchio a Goyle.
“Bene prima di mandarvi alle vostre rispettive lezioni, vi informo che il capo della nostra onorevole casa è il professor Lumacorno. E voglio insegnarvi tre incantesimi che quegli stupidi dei nostri insegnanti non ci insegneranno mai.
Per farli correttamente bisogna volerlo davvero, se no non funzionano.
Si chiamano nel loro insieme Maledizioni senza perdono.
La più semplice è la maledizione  Imperius. Serve per far controllare, come burattini, gli altri esseri viventi” disse il prefetto.
Goyle lanciò l’incantesimo e un ragno, che incominciò a volare attraverso la stanza fino a raggiungere il camino acceso.
“Non uccidiamolo adesso…. La seconda è la maledizione della tortura…. Crucio!!!” continuò.
E il ragno incomincio a emettere un verso di sofferenza e terrore.
“Infine c’è l’anatema che uccide, la mia preferita…. Avada Kedavra” Finì Goyle.
Il ragno morì all’istante…
“Sei un mostro!!! Se si chiamano maledizioni senza perdono ci sarà un motivo!” Urlò Albus.
“Tu…… Stupido ragazzino.. Come osi insultarmi???” Disse di rimando il prefetto.
“Solo perché tuo padre è famoso credi di poter comandare tutti VERO??”continuò il ragazzo.
“Nnno….. Mi dispiace non volevo insultarti!” Disse preoccupato Severus.
“BASTA… Siete solo dei marmocchi…. Andatevene via.. SUBITO              !!” disse furioso  Goyle.
Albus prese le sue cose e corse fuori dal dormitorio, per raggiungere la sua prima lezione, Difesa contro le arti oscure…. Non aveva mai visto nessuno così arrabbiato.
Arrivato davanti all’aula della lezione, situata al terzo piano, incontrò suo padre.
“Albus, non ho ancora avuto l’occasione di dirti che sono fiero di te anche se sei Serpeverde. Ti devo dare un paio di cose prima di incominciare la lezione.” Disse Harry.
Il padre estrasse una vecchia pergamena e disse: “Questa è la mappa del malandrino, quando io ero ad Hogwarts mi e stata molto utile, serve a vedere ciò che fanno tutte le persone all’interno del castello.. guarda” Appoggiò la bacchetta e disse: “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni”  e dalla pergamena incominciò a disegnarsi la mappa del castello.
“Quando hai finito di usarla devi dire Fatto il misfatto” e la mappa come è apparsa scompare.
“L’ultima cose che ti devo dare è questa” estrasse dalla sua borsa un vecchio mantello logoro “Questo è il mantello dell’invisibilità, serve per celarsi ai nemici…. Utilizzalo bene…. Questo mantello me lo lasciò mio padre e io lo lascio a te… Bene adesso possiamo entrare”.
Albus mise la mappa e il mantello all’interno della sua borsa ed entrò in aula, con al seguito suo padre.
Appena Albus entrò vide lo scheletro di un drago, probabilmente un ungaro spinato, appeso al soffitto. I banche nell’aula erano spogli, poiché gli alunni del primo anno non sapevano cosa avrebbero utilizzato. In fondo all’aula c’era una cattedra lunghissima che finiva con una lavagna.
“Benvenuti ragazzi…. Io sono il professor Potter,  Auror  professionista, che lavora ancora per il ministero della magia. Oggi incominceremo con una lezione molto facile….. L’utilizzo degli incantesimi di protezione. Prima di ciò vi voglio informare che io, non la preside McGranitt, sarò il capo della casa Grifondoro. Quindi tutti i Grifondoro dovranno far riferimento a me”
Harry tirò fuori la bacchetta e incominciò a farla agitare.
“Il primo incantesimo di protezione che faremo è il protego, è uno degli incantesimi più semplici e più utili che vi insegnerò”
Appena pronunciò l’incanto davanti alla bacchetta comparì un velo blu.
“Questo velo che vedete è l’incantesimo di protezione, non è molto resistente ma sarà utile per non farvi ammazzare”
“Adesso una domanda generale….. che cosa si intende per schiantesimi?” domandò il professore.
Hugo Weasley alzò la mano e disse: “ è quel gruppo di incantesimi che servono per disorientare il nemico…. Per esempio l’incantesimo stupeficium
“Ottimo… 10 punti a Grifondoro” disse Potter.
La campanella suonò e tutti gli alunni corsero fuori dall’aula.
“Albus….. Rimani un attimo” disse il professore.
Il ragazzo, stupito,  si fermò e attese il padre.
“Bene ti voglio dire una cosa…… Quando io ero ad Hogwarts ho fatto moltissime cose spericolate…. Vorrei che prima che tu le facessi ci pensassi due volte….. Cerca di goderti l’anno…. Poi se ti succedesse qualcosa sai dopo tua madre cosa mi dice?!” Finì Harry.
Tutte e due risero alla battuta e Albus senza dire niente uscì dall’aula e raggiunse i suoi amici Grifondoro, andando contro gli ordini di Goyle.
“La prossima lezione da fare insieme dovrebbe essere lezione di volo” disse Hugo.
I due ragazzi si avviarono al campo di quidditch per imparare a volare sulle scope, ma vennero fermati da Goyle.
“Potter, ti avevo esplicitamente detto di  non fraternizzare con i Grifondoro…. Mi sembrava di essere stato sufficientemente chiaro” disse urlando il prefetto.
“Goyle… Mi dispiace… Ma lui è un mio amico da prima dello smistamento… Quindi non lo tradirò”  rispose Albus.
I due ragazzi se ne andarono senza degnarlo di un altro sguardo.
Appena arrivati al campo  li accolse una professoressa dalla faccia arcigna, il naso adunco e capelli bianchi, sulla fronte portava un paio di grossi occhialoni da motociclista. Dalla sua divisa doveva essere il capo della casa Corvonero.
“Salve, sono la professoressa Bumb, Io vi insegnerò come montare e utilizzare una scopa. Bene…. Mettetevi a destra della scopa e dite SU!!”
Tutti gli alunni fecero come detto e dissero “SU”. Albus riuscì subito a prendere la scopa in mano, mentre i suoi compagni tranne Scorpius non riuscirono a far sollevare la scopa.
Dopo un paio di minuti tutti ce la fecero.
“Bene adesso salite in groppa alla scopa, poi vi date un piccolo slancio e dopo riscendete, non dovete volare.. chi lo farà sarà espulso prima che pronunci Quidditch… Tutto chiaro?”
“Si, professoressa!!”  gridarono all’unisono tutti gli studenti.
Albus si guardò in torno e montò la suo scopa e si diede lo slancio. Capì che volare con una scopa era molto più facile di quanto avesse pensato. Nessun altro studente riuscì immediatamente a volare con la scopa, soltanto nei  sangue dei Potter c’era il volo.
Intanto all’angolo del cortile c’era Harry che guardava suo figlio impugnare una scopa per la prima volta…  Provando moltissima amirazione. 
   
 
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