3
Fires of houses in winter
Rufy si guardò intorno,
confuso.
Non aveva ancora realizzato la situazione.
« Ace? »
« Nami! »
Sanji si gettò in avanti.
« Cosa le hanno fatto? »
Il capitano osservò quel corpicino tremante tra le
braccia del fratello, e provò l’impulso di uccidere chiunque le avesse causato dolore.
« Sono
arrivato in tempo. » rispose Ace a voce
bassa, per non disturbare la ragazza contro il suo petto. « Non ho permesso che le
facessero… » non
concluse la frase. Era chiaro.
Usop mosse qualche passo in
avanti.
« Nami… stai bene? »
« Vieni, torniamo alla nave. » continuò Franky.
« Così,
se hai bisogno di qualcosa… »
« Andate
via. »
La voce di Nami uscì
flebile e spezzata dalla sua bocca, le spalle che tremavano violentemente.
Sanji corrugò le sopracciglia.
« Ma Nami… »
Lei si rannicchiò ancor di più contro il corpo di Ace, cercando di nascondersi
alla vista dei compagni.
« Vi
prego. »
supplicò, la voce rotta dai singhiozzi.
Il pirata le circondò le spalle con il braccio
libero.
Sanji si arrese.
« La Thousand Sunny è ancorata al
porto di questo villaggio. Portala lì, non appena si sentirà meglio. »
Il pirata annuì.
Franky e Usop
si voltarono con aria afflitta e tornarono sui loro passi, presto raggiunti dal
cuoco, lo sguardo piantato a terra.
Solo Rufy rimase
immobile.
Il fratello gli lanciò un’occhiata interrogativa.
« No. Non
posso abbandonarla di nuovo, non ce la faccio. »
« Rufy… »
Il ragazzo strinse gli occhi e i pugni
spasmodicamente, cacciando il viso a terra.
« È stata
colpa mia, è stata solo colpa mia! L’ho lasciata sola! Quindi ora resto qui. »
« Mi
spiegherai dopo. » disse Ace, che poteva sentire le lacrime della ragazza sulla sua
pelle.
« Scordatelo!
Nami… »
Lei serrò gli occhi con forza e premette la fronte
sul torace dell’altro.
« Rufy, dannazione! Non capisci che non vuole farsi vedere in
questo stato da te?! »
Rufy, pietrificato, restò a
fissare la sua navigatrice che tentava disperatamente di celarsi a lui.
Poi trasse un profondo respiro e uscì dalla stanza.
Come prestabilito, non tornarono alla locanda. Si
diressero invece verso la Thousand Sunny.
Quando li vide arrivare,
allertato dai compagni, Chopper corse sul ponte a gettare la passerella.
«
Allora… cos’è successo? » chiese
ansioso, notando le loro facce scure.
Sanji lo ignorò completamente
e si ritirò sottocoperta, senza dire una parola.
« Ehi,
stupido di un cuoco. » gli
gridò dietro Zoro, seccato, ma non servì. Non rispose
alla provocazione.
Nemmeno Usop e Franky avevano troppa voglia di parlarne, ma sapevano di
non poter negare spiegazioni agli altri.
« Quando è arrivato alla locanda, » cominciò Usop
« Rufy ha cominciato a farfugliare qualcosa sul fatto di aver
visto Nami in compagnia di certi brutti ceffi. Dal
suo racconto, è emerso che si trovavano in un locale di terza categoria, e lei era ubriaca. »
La tensione cominciò visibilmente a irrigidire il corpo di Zoro.
Nico Robin ascoltava
attenta.
« Quando
ci ha detto che lo aveva cacciato alterata per andarsene con loro, io e Sanji abbiamo subito pensato al
peggio. »
continuò il carpentiere «
D’altro canto, Nami poteva essere benissimo conscia
di ciò che faceva e, per quanto ne sapevamo noi, poteva solo volere una serata
di… svago. »
« Come
potete immaginare una cosa del genere! » scattò lo spadaccino « Quella non sa pensare a se stessa!
Come potrebbe volere questo “svago”,
come lo chiami tu? È Nami! »
Robin accennò un sorriso del
tutto privo di allegria.
« Il
fatto che sia “Nami”, non la rende diversa da una
qualsiasi altra donna. Una donna, al pari di un uomo, ha dei bisogni. Bisogni
che su questa nave non credo abbia occasione di
sfogare. »
Zoro cercò disperatamente
una tesi con cui ribattere. Ma l’unica cosa che
riusciva a pensare, era che fosse Nami, la loro Nami, e
questo dovesse bastare.
« Però anche tu sei una donna, Nico Robin.
»
mormorò Chopper, timoroso.
Lei sorrise amabilmente.
« Infatti. Non cercare di capire cose che
non vorresti sapere. »
Zoro sbuffò.
« Ovvero, come sfoghi i tuoi appetiti sessuali? »
« Ora
basta! » li
interruppe Franky con tono un po’ più alto di quanto
non fosse necessario. «
Smettetela di fare i bambini! Vi state agitando troppo per questa faccenda! »
« Io
voglio sapere di Nami! » gridò la renna « Che le è successo? »
« Stavo
appunto per continuare. »
brontolò il cecchino. « Quando
abbiamo messo al corrente Rufy
dei nostri orrendi presentimenti, lui è partito come un razzo, e noi lo abbiamo
seguito. »
«
L’avete trovata? »
« Sì. Ma… » esitò.
« Non è
stato un bello spettacolo. »
Roronoa lo
afferrò per il bavero.
« Stai scherzando, spero! Che cosa le è successo?! Dillo, dannazione! »
Franky mise una mano sulla
sua, per allentare la stretta.
«
Calmati. I nostri sospetti si sono rivelati fondati, ma fortunatamente qualcuno
è arrivato prima di noi e li ha fermati. »
« Li ha uccisi, spero. » sibilò l’archeologa, gli occhi ridotti a due
fessure.
Evidentemente, il racconto non aveva lasciato
indifferente nemmeno lei.
« Non lo
so, quando siamo arrivati erano a terra, orribilmente
sfigurati, e non si muovevano. »
Zoro lasciò andare Usop con un veloce “scusa”.
« E si può sapere chi è questo qualcuno? »
chiese.
Il cyborg si voltò verso il compagno, che sembrava
saperlo meglio di lui.
Questo sorrise.
« Vi
ricordate di Ace Pugno di
Fuoco? »
« Certo che mi ricordo di te. »
Nami cercava di tener ferma la voce, e provava persino a sorridere.
Aveva ancora il volto arrossato e rigato di
lacrime, e teneva gli occhi fissi a terra, imbarazzata.
« Una
persona così, non si scorda facilmente. »
Lui sorrise [un sorriso caldo, come le fiamme nelle
case d’inverno], poi fece scivolare a terra la bisaccia e ne trasse un
mantello.
Era lo stesso che aveva indossato nel deserto, ad Alabasta.
Lo fece cadere gentilmente sulle spalle
di lei.
Lei arrossì ancora e se lo strinse addosso.
« I tuoi
compagni saranno preoccupati. Torniamo da loro, ti va?
»
La ragazza annuì.
Mosse qualche passo traballante verso l’uscita
della stanza.
«
Scusami per come ho reagito prima, con i miei amici, ti sarò
sembrata una stupida. » disse, cercando di mantenere un tono leggero.
« No,
affatto. » disse Ace serio « È normale
che non volessi che gli altri ti vedessero così,
capisco bene. »
Nami avanzò pensierosa, ma
quando sulla soglia il suo sguardo cadde sui visi degli uomini che l’avevano
inchiodata al letto e le avevano strappato i vestiti,
fu colta da un conato di vomito e perse l’equilibrio.
Ace l’afferrò prontamente.
« Non
credo siano morti. Ma se vuoi posso eliminare
definitivamente questi vermi dalla faccia della terra. »
Lei scosse la testa, ansimando.
« No.
No, va bene così. »
Si rimise in piedi e uscì dalla stanza, senza però
staccarsi completamente dal braccio di lui.
Lo sentiva saldo e protettivo, e aveva davvero
bisogno del calore che emanava.
In quel momento più che mai, percepiva che lui era il fratello di
Rufy, e tutto ciò che l’aveva salvata dal gettarsi
piangendo fra le braccia del suo capitano, preservando così la sua dignità,
erano stati il suo petto e le sue mani strette sulle sue spalle.
Gli occhi di Ace impedirono a chiunque di avvicinarsi o fare
apprezzamenti quando attraversarono il locale, gelando i clienti sulle loro
sedie.
Si avviarono insieme verso la nave.
Quando Rufy
salì sul ponte, il suo comportamento fu quasi identico a quello di Sanji.
La differenza fu nel fatto che Zoro
lo afferrò per la camicia e lo costrinse a guardarlo.
« Dove
diavolo è Nami?! Mi avevano
detto che sarebbe tornata con te e tuo fratello! »
Il ragazzo non lo guardò in faccia.
«
Tornerà tra poco con Ace. »
La sua voce non aveva alcuna inflazione.
« Ma sei scemo? Perché l’hai lasciata da sola un’altra volta?! »
Rufy si morse
a fondo il labbro, e l’amico, stupito da quell’atteggiamento, mollò la
presa.
« Non è
sola! »
ringhiò il capitano « E comunque è stata lei a supplicarmi di andarmene. »
Poi si voltò e si chiuse nella sua cabina.
«
Probabilmente si sente in colpa. »
La voce di Nico Robin
raggiunse lo spadaccino alle spalle.
« Già. Che stupido. »
« Non
credo sia stupido. »
La donna si appoggiò alla balaustra della nave,
scrutando il porto vicino.
« Credo
sia un bravo capitano. »
In quel momento, Chopper salì in
coperta seguito da Usop.
« Ho
sentito dei rumori. Sono arrivati? »
« No,
per ora è tornato solo Rufy. »
« Da
solo? »
« Pare
che Nami tornerà con questo fantomatico Ace. »
«
Fantomatico? Ah, già. Né tu né Franky
eravate ancora con noi, quando lo abbiamo conosciuto. »
« Che tipo è? » s’intromise Franky, emergendo dai cespugli di
mandarini.
« È strano. » disse Usop.
« È forte come un toro, pensate che quando erano bambini, metteva sempre Rufy
al tappeto! E ha mangiato il frutto del diavolo Foco Foco. Attualmente è il comandante
della seconda flotta di Barbabianca. »
Nico Robin sorrise.
« Una personcina niente male, vero Franky?
»
« Così
pare. »
Passarono alcuni minuti di silenzio prima che la
mora si sporgesse verso riva e indicò una strada buia.
«
Eccoli. »
Zoro, Usop
e il cyborg si precipitarono accanto a lei, mentre
Chopper correva all’interno.
« Ditele di venire nell’infermeria, voglio visitarla! »
Anche Sanji
uscì di corsa sul ponte e in un attimo fu accanto ai compagni.
« Nami! Nami, tutto bene? »
Ace aiutò la ragazza a
salire sulla nave, prima che questa fosse attorniata dagl’altri.
« Nami, amore mio! Stai bene?! Cosa
ti hanno fatto?? »
« E smettila, cuoco da strapazzo! » gridò lo spadaccino,
spingendolo da una parte.
Si girò verso la navigatrice di scatto, cercando inutilmente
di nascondere la preoccupazione.
« È tutto okay? »
Lei accennò un sorriso.
« Sì,
tranquilli. »
rispose debolmente.
«
Scusaci, ti prego, scusaci se non siamo arrivati
subito! »
piagnucolarono contemporaneamente Franky e il
cecchino, contendendosi il diritto di abbracciarla per primi.
«
Chopper ti aspetta in infermeria. » disse la voce vellutata dell’archeologa, mentre
sorpassava incurante gli altri due.
Nami, il cui sguardo vagava
altrove, si riscosse e assentì.
Le labbra dell’altra si piegarono impercettibilmente
all’insù.
« Ti
accompagno io! » gridò Usop, prendendola per un braccio. Poi la guidò gentilmente
sotto coperta.
Sul ponte tornò la calma.
Lo spadaccino porse una mano al
nuovo arrivato, che fino a quel momento, si era tenuto in disparte.
« Volevo
ringraziarti, a nome di tutti noi, per averla salvata
e riportata indietro illesa. »
Quello sorrise apertamente e gli strinse la mano.
« Non devi ringraziarmi, l’avrei fatto per chiunque. Non sopporto
certe cose. »
« Invece ti siamo debitori eccome. » intervenne Sanji.
« Non
oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere… Oggi sei nostro ospite! È un piacere averti di nuovo con
noi, Ace! »
« E così tu sei il famoso Pugno di Fuoco. »
Il ragazzo si voltò verso Robin
e Franky.
« Siete
anche voi membri della ciurma? Non vi ho visti ad Alabasta.
»
« Infatti ci siamo uniti in seguito all’equipaggio. Io sono Franky, il carpentiere, mentre lei è Nico Robin, fa l’archeologa. »
Ace sfiorò la mano di Robin con le labbra.
« Mio
fratello sa scegliere bene i suoi uomini, a quanto vedo. Anche se forse
“uomini” non è il termine più adatto… »
« Okay,
okay, abbiamo afferrato il concetto. » si affrettò a dire il cyborg,
frapponendosi fra i due.
« Senti Ace, perché non
ci racconti com’è andata? » chiese Sanji, accendendosi
una sigaretta.
« Certo,
ma… Dov’è mio fratello? »
« Quel
testone è sconvolto. Si è chiuso in cabina. » rispose Zoro.
« Ah.
Tipico suo. »
Ciò che restava della ciurma di Cappello di Paglia lo guardò, sconvolto.
« Questo
è tipico suo? »
esclamò Sanji, confuso. « Io direi invece il contrario! »
Il moro scosse la testa.
« È sempre stato così, fin da quando era bambino. Ogni volta che perdeva contro di me,
o non riusciva a fare ciò che si prefissava, continuava a provare senza battere
ciglio e quel suo sorriso idiota sulla faccia. Ma
quando Makino, oste della locanda che frequentavamo
abitualmente, si slogò una caviglia cadendo, o quando un suo coetaneo si faceva
male e lui era nei paraggi, si chiudeva in camera sua per ore e non faceva
entrare nessuno. »
« Cosa? Ma perché? »
«
Semplice: Rufy non sopporta non riuscire a proteggere
gli altri. Non importa quante volte possa essere
sconfitto da un nemico o una situazione, perché ciò che gli fa davvero
percepire la sua impotenza è solo questo. »
Franky si strofinò il mento
con le dita.
« Non
conoscevo questo lato della sua personalità. »
«
Nemmeno noi. » lo
consolò Zoro, riflettendoci. « Però
ha senso. »
« Ora
dicci di Nami. » tagliò corto Sanji,
impaziente.
Ace parve tornare con la
mente a poche ore prima.
« Non
c’è molto da dire, in realtà. Ero entrato in quella fogna perché è un buon
posto per scovare informazioni. Speravo di sapere qualcosa su Barbanera, e ho
sentito delle urla provenire dalle stanze superiori. Il proprietario mi ha detto di non farci caso, ha parlato del “vivi e lascia
vivere”. Inutile dire che non l’ho ascoltato, e, beh… Il resto lo sapete. »
« Certo,
davvero non so come ringraziarti. » ripeté il biondo. « Hai saputo qualcosa sul tizio che cerchi? »
Il pirata allargò le braccia.
« No
purtroppo. Ma penso di essere sulla strada giusta. »
Finalmente, la porta dell’infermeria si aprì, e Usop poté smettere di gironzolare avanti e indietro.
Ne emersero Chopper e Nami, la quale si stava ancora sistemando addosso una
maglietta pescata dal suo guardaroba.
«
Allora? »
« Va
tutto bene, Usop, calmati. » disse lei con un sorriso.
La piccola renna confermò le sue parole.
« Non ha riportato ferite, è solo spaventata. »
« Ormai
sono tranquilla, » lo
rassicurò la ragazza «
ma devo assolutamente farmi un bagno. »
Lui annuì.
« Certo.
Usop, vai
a chiamare Nico Robin, che stia con lei. »
« Volo. »
E volò letteralmente.
« Ehi,
tu stesso hai detto che non ho nulla. Non serv- »
« Non è
per quello. Se sei sola potresti metterti a pensare.
Non voglio che ti figuri ciò che sarebbe potuto accadere, perché non è accaduto. »
« Beh,
allora Robin è proprio la persona adatta, loquace
com’è… »
ironizzò la ragazza.
« Lo so,
ma non penso tu voglia avere Rufy
nella stessa stanza mentre fai il bagno. »
Dopo un attimo di esitazione,
Nami mormorò un “certo che no”, e si avviò al bagno,
dove fu raggiunta poco dopo dalla compagna.
« Sono
felice che tu stia bene. » disse
quella, poggiandosi alla vasca in cui lei era immersa.
« Devo
confessarti che ho avuto paura. Credo siano stati gli
attimi più orribili della mia vita, se escludiamo il giorno in cui è morta Bellmer. »
«
Capisco. Ma ora sei qui, no? Non c’è motivo di
rimuginarci su. »
La rossa chiuse gli occhi e sprofondò ancora in
quell’acqua così calda.
« Hai
ragione. E tutto grazie ad Ace.
»
« Già. Mi
è sembrato il degno fratello di Rufy. »
Nami non rispose, fissando
l’acqua con sguardo triste.
« A
proposito di Rufy. » continuò Robin « Mi è parso che prima cercassi
lui, dico bene? »
La ragazza si tirò su di scatto, spruzzando
l’archeologa.
Aveva le gote tinte di rosso.
« Cos…
Quando? Ti sbagli, io… »
« Guarda
» disse
questa, asciugandosi placidamente gli schizzi dalla faccia « che non c’è motivo di provare
imbarazzo. È
perfettamente normale. »
Lei si strofinò una guancia, conscia di aver esagerato.
« È solo che… mi stavo chiedendo
perché non fosse lì con voi ad aspettarmi. »
« Era
talmente sconvolto che si è chiuso nella sua cabina senza una parola. Credo che
una parte di lui voglia disperatamente parlarti, ma
l’altra non glielo permetta. Non vuole importi la sua presenza a tutti i costi.
»
Nami si strinse le ginocchia
al seno, sconfortata.
« È normale che non voglia. L’ho
urtato e l’ho cacciato via per ben due volte, e sempre quando lui cercava solo
di aiutarmi… Se solo… » serrò
gli occhi per trattenere le lacrime « se solo l’avessi seguito,
quando ha cercati di portarmi via, invece di dirgli quelle cose… »
« Voi
due vi somigliate molto. »
« Cosa? »
L’espressione serafica della donna non mutò.
« Anche
lui è nella sua cabina tormentato dai sensi di colpa.
Forse dovresti andare a parlargli prima di cena. Si risolverebbero molte cose. »
« Ne sei
certa? »
Robin sbuffò.
« Non
posso mai essere certa di qualcosa se parlo di Rufy,
ma diciamo che ne sono abbastanza sicura. »
Quindici minuti dopo, Nami
era davanti alla cabina maschile.
Sollevò una mano e bussò debolmente.
Da dentro, il rifiuto infantile del capitano.
« Andate
via, non ho voglia di uscire. »
« Rufy, sono io. »
« Nami? »
La serratura scattò immediatamente, e lui aprì la
porta.
« Come
stai? Non sei ferita, vero? »
Per tutta risposta, lei si lasciò andare
appoggiando la fronte sul suo petto.
« ?? »
Il ragazzo le poggiò le mani sulle spalle, confuso.
« Nam…? »
« Scusa.
»
« Come? »
« Scusa.
»
« Ma di cosa? »
« Scusa se non ti ho ascoltato. Non so perché non l’ho fatto,
ero consapevole del pericolo, anche più di te. Ma non l’ho fatto, e quando sei tornato a prendermi, ti ho
mandato via. Mi vergognavo troppo, e non volevo che tu assistessi alla mia
umiliazione. Quindi, scusami. »
A Rufy ci volle un po’
per assorbire tutte quelle parole, ma quando l’ebbe fatto, la strinse a sé,
mentre il cappello gli ricadeva sugl’occhi.
« Sta
dicendo un mucchio di sciocchezze. La colpa è mia, che ti ho lasciata
nelle mani di quei bastardi e ho capito troppo tardi il mio errore. »
Le ridacchiò nel suo petto.
« Che scemo. »
Si staccarono, e Nami
fece un passo indietro per guardarlo negli occhi.
Era diventato decisamente
più alto di lei, ma vedendolo ogni giorno, non se n’era resa conto.
« Non è
stata affatto colpa tua. Sono io che sono una testarda. »
« È vero. Ma
io sono uno scemo. »
Si sorrisero, e Rufy
avvertì di nuovo una strana sensazione allo stomaco, ma
questa volta fu molto più inebriante.
Il suo cervello gli disse di rompere il silenzio,
altrimenti sarebbe successo qualcosa d’irreparabile.
Non sapeva cosa. Ma il suo
stesso corpo gli diceva che era qualcosa.
« Beh, per fortuna che è arrivato mio fratello.
Riesce sempre a mettere le cose apposto, lui. »
Nami fu colta dal
disappunto.
« Sì…
Direi di sì. Ace mi ha salvata.
Tuo fratello è davvero fantastico. »
A quella risposta, Rufy
si sentì stranamente deluso.
Qual era il problema? Era normale che considerasse Ace “fantastico”.
Lui l’aveva soccorsa, a differenza sua.
L’invito di Sanji a
tavola li raggiunse dal ponte.
«
Mangiamo? » trillò
lei allegra.
Lui la annuì, poco convinto.
Continua.
Note à Yeah. Momentino RuNami per le mie adorate RuNami.
Che, sia chiaro, io
a-do-ro.
Chiaro? Io le amo.
Perché ve lo ripeto
continuamente? Beh…
Semplicemente voglio che sia chiarissimo, che ne abbiate la certezza.
Perché nei prossimi due
capitoli, non ne sarete più tanto certe.
Muahaha! Sarò
malvagia! è_é Ma voi non
perdete la speranza, mi raccomando!
Ancora un grazie infinite per le numerosissime recensioni!
Davvero, se continuate così diventerò un razzo…
Sono già al sesto capitolo [vi prego, continuate!! ç_ç vi amoooo!!].
Dunque, il mio programma è di aggiornare una volta alla settimana (non vi do scadenze fisse, perché so già che
non le rispetterei mai U_U), spero di farcela, perché
ormai è ricominciato tutto, scuola, canto, band, sport… =_= aiutoo…
E ora passo ai ringraziamenti!!
tictic: ma che
bello, il primo commento del secondo capitolo!^^ Ehh
già, ma se sono così avanti è solo grazie alla carica che mi date voi, quindi è
anche merito vostro! Tra i preferiti, che gentile!! ç_ç Sono troppo feliceee….
Allora, dunque tu sei per la AceNami, eh? Allora ho come l’impressione che il prossimo
capitolo non ti dispiacerà!
Ti confido un segreto: nemmeno io disprezzo le ZoNami o le SanjiNami, ma nel mio
cuore i fratellini D. avranno sempre il primo posto!^^
Bacione!
valemyni: ohh, sono contenta di essere riuscita a incuriosire persino
una ZoNami!^^ Non me lo aspettavo davvero, questa è
una bellissima sorpresa insperata! XD Beh, che posso dirti? Purtroppo ti
mentirei se ti dicessi che questa storia è una ZoNami,
ma se non ti piacciono le RuNami, magari un
pensierino su Ace ce lo
faresti? Dimmidisìdimmidisì! ç_ç
Spero che tu non abbandoni la storia! Ne dobbiamo vedere ancora delle belle! Bascio…
maRgariNa: il
secondo capitolo addirittura meglio di come te lo immaginavi? Waa, me arrossisce… ^//^… aah,
rischio di fare come Chopper quando viene lodato… ooondeeeggiiooo…
XD okay, a parte le mie stupidate, sono felicissima che il capitolo non ti abbia deluso, e
spero che anche questo ti piaccia! Penso di sì dai, perché ci sono i
piccioncini!^^ Però ti devo avvertire… il prossimo
capitolo… beh, no, non dico niente! Solo, non dare mai nulla per scontato!
Dopotutto è un triangolo, no? Anche se un po’ tutte voi RuNami,
con le vostre opere si convincimento mi fate
vacillare…soprattutto perché condividiamo lo stesso credo!!
RuNami 4ever! Anvedi che avevo visto giusto sul tuo nick
name! ^_- kiss!
nefret87: ed
ecco a te il capitolo RuNami! Lo so, è ancora molto
soft per ora, ma tutto quello che vi posso dire è di non abbandonare
questa storia… sì, anch’io amo la coppia alla follia, ma non è ancora venuto il
momento di tirare un sospiro di sollievo! =_=
Grazie mille per gli apprezzamenti!! Mi fanno volare! *-* Beso.
kogarashi: grazie!!
ç//ç *me arrossisce*, non so
cosa farei senza di voi!
Hai capito a chi mi riferisco? Eheh.
Sì, c’è un altro paio di persone che mi piacerebbe
“accoppiare”. Cioè, nel senso figurato del termine. …
Ma anche no. XD
In effetti la scena
dell’ammassamento ci stava! Avrei dovuto pensarci! XD
Eh sì, della serie: Ta-daaan!
Ecco Ace! **
Però…è vero…se sta con Nami… AAARGH! NON PUò STARE CON
ME! Questo ridimensiona le cose. ù_u
Lo spoiler lo metto sempre
nel mio profilo, in genere qualche minuto dopo la pubblicazione (il tempo di
scrivercelo), così chi non vuole sapere nulla non corre il rischio di
trovarselo sotto gli occhi!^^ Grazie millissime!! Bacissimo.
yuly: mi sa
che “cosa farà Rufy” te lo chiederai fino all’ultimo
capitolo! XD Comunque grazie infinite del commento, mi
fa stra piacere non averti delusa! Spero che anche
questo chap non sia da meno!^^ smak.
robertuzzabedda: grazie
davvero, spero di poterti fornire abbastanza motivi per non abbandonarla!!
Fammi sapere se questo capitolo ti è piaciuto, okay? Kissotto!
Akemichan: amora!** Già… effettivamente il rapporto Rufy/sesso è un po’ un grattacapo… spero di cavarmela anche
in seguito (perché, sì, ci sarà un “seguito”, anche se
la cosa mi fa tremare!), comunque sono felicissima che ti sia piaciuto!!^^ Hai
visto Usop? Mica scemo, ne? Io i mugiwara
li amo tutti, ognuno deve avere il suo momento di
gloria nelle mie fanfic! XD
Sì, avevo pensato anch’io che il non sapere della
sua imminente entrata in scena avrebbe reso meglio la situazione, infatti originariamente, quando ho scritto quel capitolo,
doveva essere una sorpresa assoluta, ma alla fine ho deciso di annunciarlo
nella presentazione.^^
Anyway, grazie mille delle
impressioni, sono ultra-preziose!!
E, attendo il prossimo capitolo
di “Dark Truth”. L’attesa mi uccide! ç_ç Baci8!
Beatrix: grazieeee!! ^//^ Le tue parole mi fanno troppo piacere! Già, Ace non è certo facile da “manovrare”, anche perché di lui
non si sa poi così tanto, quindi lascia anche un notevole spazio bianco da riempire
come meglio si crede… dal canto mio, cerco sempre di restare “IC”!
Cooomunque, sono
d’accordo con te per quanto riguarda i personaggi di OP!
Infatti non credo che farò entrare in scena molta
altra gente… già gestire tutti i mugiwara è
un’impresa, e ho anche dovuto rinunciare a Brooke. ç_ç
Una fic ferma ai tempi di Crocodile?
Certo, credo che avrai un bel po’ di lavoro da fare,
ma vedrai che ce la farai!^^ Bacio!
KuRoNeKoChAn: anche
tu un’amante di Ace?^^ Ma
quanto è bono? =ç=
Felicissima che tu abbia apprezzato lo scorso capitolo, spero che questo non
sia stato da meno!
Certo che se diventi vicecapitano
della seconda flotta mi devi minimo nominare vice del vice… E comunque Akemi mi ha giustamente
fatto notare che quella flotta è piena di infermiere che si credono cubiste.
=_= Mi sa che avremo da lavorare per conquistare il nostro capitano! <3
Smekkete!
Eneri_Mess: ma lo
sai che io sono più sconvolta di te… voglio dire, di solito le mie storie non
ricevono mai così tanti commenti! Ergo, in questi giorni sto
volendo altissimo e scrivendo come un’indemoniata! E anche grazie a te, quindi davvvverro grrraaazzziiieee…!!
Beh, da Rufy che ci si
poteva aspettare? XD E Franky, sì, un pozzo di
sapere! XDD
Anch’io adoro l’armonia che
Oda è riuscito a creare fra i mugiwara, e come si
diverte a dividerli in tutte le accoppiate/gruppetti possibili immaginabili,
beh… è un maestro, non c’è che dire.
Umh, e immagino, che, chessò, il tuo portatilino si chiami Ace…? Sììì,
TUTTI AMANO ACE! Evviva! Tutte nella seconda flotta, in massa! Il buon Portgas si troverà una sezione di ragazze carine-carine lì
colo per lui!^^
Anche se, effettivamente, in
questo momento storico, credo abbia la testa da un’altra parte! ç_ç Oda, non fare cavolate!! Kisu!
ayra79: ed
ecco un’altra aspirante piratesca della seconda flotta! Meglio, più siamo,
meglio è!!^^ Che ne penso dell’AceNami?
Penso che lo scoprirai nel prossimo chappy se
continuerai a leggere! ^_- Grazie mille per i complimenti!!
kisskiss
Wilwarind: ç_ç me commossaaaa…
graziegraziegrazie! Un’altra mitica fan delle RuNami! Che ne pensi di questo
capitolo? Bacino, alla prossima!!