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Autore: Eliatheas    24/09/2008    3 recensioni
Doveva andare così.
Lily avrebbe detto che è il destino a scegliere per noi e noi dobbiamo solo accettarlo.
Evidentemente, il mio destino è molto sadico.
Oppure, sono io che sono orribilmente sfigata e a me deve capitare tutto questo.
Ma io non sono forte, non sono capace di affrontare questo.
Io sono fragile.
Ingenua, spaventata.
Perché non mi rassicuri, Ted? Perché non mi dedichi uno dei tuoi bei sorrisi e non mi dici che andrà tutto bene? Perché non mi scompigli i capelli, come un fratello maggiore, e non mi chiame Rosie?
Perché è finita, Ted?
Per quello che hai sentito? Per quello che non ti ho mai detto?
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4 –
 La regola dell’amico, Inverno 2021

Sono fortemente disperata e per questo motivo sono qui.
Sono disperata e l’unica persona che potrebbe tirarmi su di morale è la causa della mia disperazione, quindi non so se sia il caso di andare a buttarmi fra le sue braccia.
Sospiro, poi apro lo sportello della dispensa.
Sono sicura che se non posso essere consolata, certamente ci sarà del cioccolato da qualche parte.
“Cosa cerchi?”
Mi irrigidisco mentre sono ancora sulle punte in cerca del cioccolato nello scaffale più alto. Sono le tre del pomeriggio, tutta la famiglia Weasley – Potter sta dormendo e l’unico essere sveglio – a parte me, ma io sono un’eccezione. Non dormo mai il pomeriggio- è lui.
Merda.
“Niente, Ted”mormoro in fretta, senza neanche girarmi e sporgendomi ancora di più. Perché sono così maledettamente bassa?
“Allora perché stai rovistando nel mobile? Non credo che tu stia facendo ginnastica, no?” mormora lui, avvicinandosi a me. Oh, cavolo. Sento il mio corpo rabbrividire alla sua vicinanza, anche se so benissimo che questo è il massimo in cui posso sperare.
“Sto cercando del cioccolato” borbotto, mentre ritorno lentamente a terra e lo guardo sorridere allegro.
“Che hai?” mi chiede, mentre con un solo fluido gesto estrae una tavoletta di cioccolato dal ripiano più alto del mobile e me lo porge.
“Uhm?”chiedo, afferrando il cioccolato e sedendomi sulla sedia di poco prima, con gli appunti di Storia della Magia posati sul tavolo davanti a me. Stavo studiando. Come diavolo mi è venuta in mente un’idea simile? Orrendo. Dovevo essere proprio disperata.
“Solitamente, quando mangi cioccolata sei...abbattuta” dice Ted, sedendosi accanto a me e aprendo la tavoletta.
“Non è vero!” esclamo infastidita, mentre prendo il pezzo che lui mi porge e lo mangio.
Ted mi guarda con aria scettica, ma non fa altre domande.
“E’ che...è un periodo difficile” mi ritrovo a dire, mentre il mio cervello mi urla di stare zitta. Cosa cavolo sto facendo?
“Edward Zabini?” mi chiede, prendendomi la mano. “Ti tormenta ancora?”
Scuoto la testa, quasi con le lacrime agli occhi. Piango un po’ troppo in questo periodo.
“Rosie, ascolta...” La sua mano sulla mia è qualcosa di terribilmente insostenibile, la sua voce dolce mi fa male. “Tu non sei inferiore a nessuno, fidati. Nessuno si può permettersi di chiamarti mezzosangue, chiaro? Zabini non è meglio di te”
“Lo so”mormoro, mentre lui mi sorride dolcemente. “Ma non sto male per Zabini. Quello l’ho superato da tempo, ormai”
“E allora cosa c’è?” chiede Ted, incuriosito.
“Un...un ragazzo. A scuola” mento. Be’, in effetti, non è che stia mentendo. C’è davvero un ragazzo che...be’ che...mi piace, ma non a scuola.
“Ti piace?”Lui sorride ironico. Oh, come lo odio in questo momento! Non riesco a credere che mi stia prendendo in giro.
“Uhm...sì”mormoro, arrossendo, come se gli avessi detto tutta la verità.
“Non ci credo! Rose Weasley ha sciolto il suo cuore di ghiaccio!”
Mi sta prendendo in giro. Ora ci credo.
Vorrei urlargli tutta la verità, vorrei buttargliela in faccia. Vorrei fargli capire che io non ho il cuore di ghiaccio, ma non lo faccio.
“Ted!”  esclamo, sull’orlo delle lacrime. Non so perché, ma quelle parole, con quel tono di voce, uscite dalla sua bocca, mi hanno fatto più male di tutti gli insulti di Zabini che ho dovuto sopportare. “Sei...sei davvero orribile! Io ti sto parlando di una cosa seria e...e tu...”
Non termino la frase e scoppio a piangere. Per l’ennesima volta.
Mi alzo dalla sedia e lo lascio lì, solo, al tavolo e salgo le scale che portano in soffitta. Ho bisogno di stare da sola.
Ted non prova neanche a fermarmi


Rosie,
mi dispiace di essere stato tanto insensibile da ferirti. Volevo tirarti un po’ su di morale, ma immagino di aver sbagliato tattica. Sai che sbagliare è l’unica cosa che faccio giusta.
Perdonami, Rosie.
Ti voglio bene.
Ted

Ti voglio bene.
Non avrei mai pensato che queste parole, le più rare che io abbia conosciuto e che mi hanno sempre riempita di gioia, un giorno mi avrebbero fatto tanto male da non poterle neanche leggere.
“Ehi...”
Mi stringo ancora di più nelle pesanti coperte e chiudo gli occhi, stringendo nel pugno la lettera di Ted.
“Rose, scusami”
Ted si siede sul bordo del mio letto e si tortura le mani con aria sinceramente dispiaciuta, ma io non lo ascolto e rimango con la schiena voltata nella sua direzione. Ormai non è più per la presa in giro, ma è per quel Ti voglio bene che mi ha distrutta.
Sento che Ted mi sta accarezzando i capelli e non riesco a trattenere un singhiozzo.
“Rosie!”
Mi mordo le labbra per non far sentire a Ted il mio dolore, ma lui poggia una mano sulla mia spalla e mi costringe a voltarmi. Non appena vede il mio volto solcato dalle lacrime, scuote la testa e si stende accanto a me, anche se questo letto è troppo piccolo per tutti e due.
“Piccola, cosa c’è?”
Poggio la testa sul suo petto rassicurante e lo avvolgo nelle coperte assieme a me. Ted mi stringe a sé e mi accarezza la schiena, sussurrandomi all’orecchio di non preoccuparmi, che andrà tutto bene e che questo ragazzo non potrebbe mai rifiutarmi.
“Chi  te lo dice?” gli chiedo tra i singhiozzi, stringendomi ancora di più tra le sue braccia. E’ bello stare così, tra le sue braccia, senza preoccuparmi di niente.
“Rosie, ti sei mai guardata allo specchio? Sei incantevole! Come può rifiutarti?” mi chiede con un sorriso sulle sue labbra. Alzo la testa e lo guardo speranzosa.
“Mi trovi attraente?” gli chiedo, mentre lui mi asciuga le lacrime con la punta delle dita e io sento un brivido lungo la schiena.
“Certo, Rose. Tu sei molto attraente” Prende il mio volto fra le mani e mi sorride, asciugandomi le ultime lacrime. “Sei davvero bella, Rose. Te lo assicuro”
“ E allora perché quel ragazzo preferisce un’altra a me?” gli chiedo, sorvolando sul fatto che questo ragazzo mi ha appena detto che sono bella. Lui sorride e poggia la sua testa sul mio seno.
“Perché forse non ti conosce e crede che tu sia solo un bel viso. Devi fargli capire che sei anche molto intelligente” Lui spalanca gli occhi e mi guarda con un bel sorriso sul suo volto, con l’orecchio appoggiato al mio petto. “Il tuo cuore va più veloce del normale, Rosie. Tutto bene?”
Non riesco a rispondere. Sono raggelata al mio posto, con la testa di Ted poggiata sul mio cuore e le mie mani fra i suoi capelli azzurri.
“Sì, va tutto bene” mormoro, chiudendo gli occhi mentre le mani di Ted scivolano lungo la mia schiena e mi attira a sé. “Ma questo ragazzo mi conosce, Ted. Siamo amici”
“Ah!” Ted alza la testa con aria trionfante e io metto un’espressione di rammarico al fatto che si sia scostato così velocemente da me. “Ecco il problema!”
“Eh?” lo guardo scettica, mentre lui esulta.
“Siete amici! Ecco il problema!” Io continuo a guardarlo come se fosse uno Snaso. Lui sorride. “La sai la regola dell’amico? Se sei amico di una donna – o di un uomo – non ci combinerai mai nulla”
Lo guardo scettica e scuoto la testa, ricacciandomi sotto la trapunta e stringendomela addosso.
“No! Non fare così! Ascolta!” Mi tira per il braccio e mi fa alzare al suo livello. Il suo viso è troppo vicino al mio e io mi sento rabbrividire. “Io e te siamo amici, Rosie, no? Per questo, nonostante tutti i tuoi cugini scommettessero su di noi, non siamo mai stati insieme! Io e Victorie, invece, non siamo mai stati tanto amici e per questo ci stiamo per sposare!”
Io lo guardo, guardo i suoi occhi azzurro – grigio e sento le lacrime affiorarmi agli occhi.
“Ah” Lui sorride, fiero della sua spiegazione e io vorrei solo buttarmi tra le sue braccia e confessargli tutto, mandando al diavolo lui e la sua regola dell’amico.
“Vedi, ho ragione, no?” mi chiede, tutto felice e sorridente. Io lo guardo. Le mie labbra tremano. Quasi non lo vedo per le lacrime che mi offuscano gli occhi.
“Sì, hai proprio ragione” mormoro, storpiando anche le parole mentre parlo, per trattenere i singhiozzi. “Sei un genio, Ted”
Mi butto sul letto, mi asciugo le uniche lacrime che non sono stata capace di trattenere e chiudo gli occhi, avvolta nelle coperte pesanti.
Sento il suo sguardo su di me, poi il suo peso si sposta dal bordo del letto al poco spazio accanto a me e la sua mano finisce sul mio viso.
“Rose? Mi nascondi qualcosa?”
Oh, certo che ti nascondo qualcosa, pezzo di stupido! E ora che mi hai illustrato la tua brillante regola, stai certo che resterà nascosto per il resto dei miei giorni!
“No” dico, cercando di non singhiozzare. “Non ti nascondo nulla” Tranne che sono innamorata di te da una vita.
“Non ce bisogno di disperarsi, Rosie!” esclama, sorridendomi fiducioso e facendomi poggiare la testa sul suo petto. “Vedrai che riuscirai a farlo innamorare di te!”
“No” dico, secca, chiudendo gli occhi mentre il mio cuore va a mille. “Non ci riuscirò”

[No, non ci sarei mai riuscita. Neanche con un filtro d’amore, neanche se Cupido avesse deciso di aiutarmi. Non ci sarei mai riuscita. Per un semplice motivo: la regola dell’amico]

Angolo Autrice

Ringrazio sia Jhaa che _BellaBlack_ e mi dispiace non potervi rispondere, ma ora devo dedicarmi ai compiti, purtroppo.

Spero vi piaccia questo capitolo.

   
 
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