Capitolo
4 –
La regola
dell’amico, Inverno 2021
Sono
fortemente disperata e per questo motivo sono qui.
Sono disperata e l’unica persona che potrebbe tirarmi su di
morale è la causa
della mia disperazione, quindi non so se sia il caso di andare a
buttarmi fra
le sue braccia.
Sospiro, poi apro lo sportello della dispensa.
Sono sicura che se non posso essere consolata, certamente ci
sarà del
cioccolato da qualche parte.
“Cosa cerchi?”
Mi irrigidisco mentre sono ancora sulle punte in cerca del cioccolato
nello
scaffale più alto. Sono le tre del pomeriggio, tutta la
famiglia Weasley –
Potter sta dormendo e l’unico essere sveglio – a
parte me, ma io sono
un’eccezione. Non dormo mai il pomeriggio- è lui.
Merda.
“Niente, Ted”mormoro in fretta, senza neanche
girarmi e sporgendomi ancora di
più. Perché sono così maledettamente
bassa?
“Allora perché stai rovistando nel mobile? Non
credo che tu stia facendo
ginnastica, no?” mormora lui, avvicinandosi a me. Oh, cavolo.
Sento il mio
corpo rabbrividire alla sua vicinanza, anche se so benissimo che questo
è il massimo
in cui posso sperare.
“Sto cercando del cioccolato” borbotto, mentre
ritorno lentamente a terra e lo
guardo sorridere allegro.
“Che hai?” mi chiede, mentre con un solo fluido
gesto estrae una tavoletta di
cioccolato dal ripiano più alto del mobile e me lo porge.
“Uhm?”chiedo, afferrando il cioccolato e sedendomi
sulla sedia di poco prima,
con gli appunti di Storia della Magia posati sul tavolo davanti a me.
Stavo
studiando. Come diavolo mi è venuta in mente
un’idea simile? Orrendo. Dovevo
essere proprio disperata.
“Solitamente, quando mangi cioccolata
sei...abbattuta” dice Ted, sedendosi
accanto a me e aprendo la tavoletta.
“Non è vero!” esclamo infastidita,
mentre prendo il pezzo che lui mi porge e lo
mangio.
Ted mi guarda con aria scettica, ma non fa altre domande.
“E’ che...è un periodo
difficile” mi ritrovo a dire, mentre il mio cervello mi
urla di stare zitta. Cosa cavolo sto facendo?
“Edward Zabini?” mi chiede, prendendomi la mano.
“Ti tormenta ancora?”
Scuoto la testa, quasi con le lacrime agli occhi. Piango un
po’ troppo in
questo periodo.
“Rosie, ascolta...” La sua mano sulla mia
è qualcosa di terribilmente
insostenibile, la sua voce dolce mi fa male. “Tu non sei
inferiore a nessuno,
fidati. Nessuno si può permettersi di chiamarti mezzosangue,
chiaro? Zabini non
è meglio di te”
“Lo so”mormoro, mentre lui mi sorride dolcemente.
“Ma non sto male per Zabini.
Quello l’ho superato da tempo, ormai”
“E allora cosa c’è?” chiede
Ted, incuriosito.
“Un...un ragazzo. A scuola” mento. Be’,
in effetti, non è che stia mentendo.
C’è davvero un ragazzo che...be’ che...mi
piace, ma non a scuola.
“Ti piace?”Lui sorride ironico. Oh, come lo odio in
questo momento! Non riesco
a credere che mi stia prendendo in giro.
“Uhm...sì”mormoro, arrossendo, come se
gli avessi detto tutta la verità.
“Non ci credo! Rose Weasley ha sciolto il suo cuore di
ghiaccio!”
Mi sta prendendo in giro. Ora ci
credo.
Vorrei urlargli tutta la verità, vorrei buttargliela in
faccia. Vorrei fargli
capire che io non ho il cuore di ghiaccio, ma non lo faccio.
“Ted!” esclamo,
sull’orlo delle lacrime.
Non so perché, ma quelle parole, con quel tono di voce,
uscite dalla sua bocca,
mi hanno fatto più male di tutti gli insulti di Zabini che
ho dovuto
sopportare. “Sei...sei davvero orribile! Io ti sto parlando
di una cosa seria
e...e tu...”
Non termino la frase e scoppio a piangere. Per l’ennesima
volta.
Mi alzo dalla sedia e lo lascio lì, solo, al tavolo e salgo
le scale che
portano in soffitta. Ho bisogno di stare da sola.
Ted non prova neanche a fermarmi
Rosie,
mi dispiace di essere stato tanto insensibile da ferirti. Volevo
tirarti un po’
su di morale, ma immagino di aver sbagliato tattica. Sai che sbagliare
è
l’unica cosa che faccio giusta.
Perdonami, Rosie.
Ti voglio bene.
Ted
Ti
voglio bene.
Non avrei mai pensato che queste parole, le più rare che io
abbia conosciuto e
che mi hanno sempre riempita di gioia, un giorno mi avrebbero fatto
tanto male
da non poterle neanche leggere.
“Ehi...”
Mi stringo ancora di più nelle pesanti coperte e chiudo gli
occhi, stringendo
nel pugno la lettera di Ted.
“Rose, scusami”
Ted si siede sul bordo del mio letto e si tortura le mani con aria
sinceramente
dispiaciuta, ma io non lo ascolto e rimango con la schiena voltata
nella sua
direzione. Ormai non è più per la presa in giro,
ma è per quel Ti voglio bene che
mi ha distrutta.
Sento che Ted mi sta accarezzando i capelli e non riesco a trattenere
un
singhiozzo.
“Rosie!”
Mi mordo le labbra per non far sentire a Ted il mio dolore, ma lui
poggia una
mano sulla mia spalla e mi costringe a voltarmi. Non appena vede il mio
volto
solcato dalle lacrime, scuote la testa e si stende accanto a me, anche
se
questo letto è troppo piccolo per tutti e due.
“Piccola, cosa c’è?”
Poggio la testa sul suo petto rassicurante e lo avvolgo nelle coperte
assieme a
me. Ted mi stringe a sé e mi accarezza la schiena,
sussurrandomi all’orecchio
di non preoccuparmi, che andrà tutto bene e che questo
ragazzo non potrebbe mai
rifiutarmi.
“Chi te
lo dice?” gli chiedo tra i
singhiozzi, stringendomi ancora di più tra le sue braccia.
E’ bello stare così,
tra le sue braccia, senza preoccuparmi di niente.
“Rosie, ti sei mai guardata allo specchio? Sei incantevole!
Come può
rifiutarti?” mi chiede con un sorriso sulle sue labbra. Alzo
la testa e lo
guardo speranzosa.
“Mi trovi attraente?” gli chiedo, mentre lui mi
asciuga le lacrime con la punta
delle dita e io sento un brivido lungo la schiena.
“Certo, Rose. Tu sei molto attraente” Prende il mio
volto fra le mani e mi
sorride, asciugandomi le ultime lacrime. “Sei davvero bella,
Rose. Te lo
assicuro”
“ E allora perché quel ragazzo preferisce
un’altra a me?” gli chiedo,
sorvolando sul fatto che questo ragazzo mi ha appena detto che sono
bella. Lui
sorride e poggia la sua testa sul mio seno.
“Perché forse non ti conosce e crede che tu sia
solo un bel viso. Devi fargli
capire che sei anche molto intelligente” Lui spalanca gli
occhi e mi guarda con
un bel sorriso sul suo volto, con l’orecchio appoggiato al
mio petto. “Il tuo
cuore va più veloce del normale, Rosie. Tutto
bene?”
Non riesco a rispondere. Sono raggelata al mio posto, con la testa di
Ted
poggiata sul mio cuore e le mie mani fra i suoi capelli azzurri.
“Sì, va tutto bene” mormoro, chiudendo
gli occhi mentre le mani di Ted
scivolano lungo la mia schiena e mi attira a sé.
“Ma questo ragazzo mi conosce,
Ted. Siamo amici”
“Ah!” Ted alza la testa con aria trionfante e io
metto un’espressione di
rammarico al fatto che si sia scostato così velocemente da
me. “Ecco il
problema!”
“Eh?” lo guardo scettica, mentre lui esulta.
“Siete amici! Ecco il problema!” Io continuo a
guardarlo come se fosse uno
Snaso. Lui sorride. “La sai la regola dell’amico?
Se sei amico di una donna – o
di un uomo – non ci combinerai mai nulla”
Lo guardo scettica e scuoto la testa, ricacciandomi sotto la trapunta e
stringendomela addosso.
“No! Non fare così! Ascolta!” Mi tira
per il braccio e mi fa alzare al suo
livello. Il suo viso è troppo vicino al mio e io mi sento
rabbrividire. “Io e
te siamo amici, Rosie, no? Per questo, nonostante tutti i tuoi cugini
scommettessero su di noi, non siamo mai stati insieme! Io e Victorie,
invece,
non siamo mai stati tanto amici e per questo ci stiamo per
sposare!”
Io lo guardo, guardo i suoi occhi azzurro – grigio e sento le
lacrime
affiorarmi agli occhi.
“Ah” Lui sorride, fiero della sua spiegazione e io
vorrei solo buttarmi tra le
sue braccia e confessargli tutto, mandando al diavolo lui e la sua
regola
dell’amico.
“Vedi, ho ragione, no?” mi chiede, tutto felice e
sorridente. Io lo guardo. Le
mie labbra tremano. Quasi non lo vedo per le lacrime che mi offuscano
gli
occhi.
“Sì, hai proprio ragione” mormoro,
storpiando anche le parole mentre parlo, per
trattenere i singhiozzi. “Sei un genio, Ted”
Mi butto sul letto, mi asciugo le uniche lacrime che non sono stata
capace di
trattenere e chiudo gli occhi, avvolta nelle coperte pesanti.
Sento il suo sguardo su di me, poi il suo peso si sposta dal bordo del
letto al
poco spazio accanto a me e la sua mano finisce sul mio viso.
“Rose? Mi nascondi qualcosa?”
Oh, certo che ti nascondo qualcosa, pezzo di stupido! E ora che mi hai
illustrato la tua brillante regola, stai certo che resterà
nascosto per il
resto dei miei giorni!
“No” dico, cercando di non singhiozzare.
“Non ti nascondo nulla” Tranne che
sono innamorata di te da una vita.
“Non ce bisogno di disperarsi, Rosie!” esclama,
sorridendomi fiducioso e
facendomi poggiare la testa sul suo petto. “Vedrai che
riuscirai a farlo
innamorare di te!”
“No” dico, secca, chiudendo gli occhi mentre il mio
cuore va a mille. “Non ci
riuscirò”
[No,
non ci sarei mai riuscita. Neanche con un filtro d’amore,
neanche se Cupido
avesse deciso di aiutarmi. Non ci sarei mai riuscita. Per un semplice
motivo:
la regola dell’amico]
Angolo
Autrice
Ringrazio
sia Jhaa
che _BellaBlack_ e mi dispiace non
potervi rispondere, ma ora devo dedicarmi ai compiti, purtroppo.
Spero
vi piaccia questo capitolo.