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Autore: gleebrittanastories    04/09/2014    2 recensioni
La Brittana in un mondo parallelo, dove Santana e Brittany si conoscono molto dopo il liceo. Entrambe vivono a New York e sono due donne in carriera. Due come loro sono destinate a incontrarsi, McKinley o meno.
Presenza Quick, Klaine, Samcedes, Will-Holly
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il raduno era alle otto di mattina alla base di una piccola catena montuosa subito fuori città. Erano le sette quando Santana uscì di casa sempre meno convinta di quello che stava per fare. Aveva speso un sacco per abbigliamento, scarpe e zaino da trekking delle migliori marche ma il denaro per lei non era un problema. Il vero problema quel giorno sarebbe stata la sua preparazione fisica. 

Alle 7:15 arrivò sotto casa di Brittany con le mani che le tremavano, l'avrebbe rivista. Abitava in un appartamento al quarto piano di un palazzo carino, particolare. Né moderno né antico. 

Suonò al campanello con la scritta "Pierce" solo cinque minuti più tardi dato che era arrivata in anticipo. Nell'attesa notò un piccolo adesivo dorato vicino alla targhetta con il cognome, indubbiamente un unicorno. Sorrise mentre sentì un  "Arrivoo" e contemporaneamente il portone si aprì. 

Santana si girò e si guardò intorno. Erano anni che non usciva la mattina presto se non per andare alla Sue&Co. A proposito chissà se Will cambierà il nome dell'azienda, si chiedeva. Guardò le nuvole striate di rosa dall'alba ed ebbe un flashback. Suo padre davanti a lei su una piccola barca a remi che le passava una canna da pesca. Fu così vivido che si chiese se davvero erano passati vent'anni dalla sua morte. 

"A cosa pensi San?" 

Si riscosse e la guardò. 

"Nulla Britt, andiamo" 

Si avviò verso la macchina ed entrò. Brittany fece lo stesso. 

Stava per mettere in moto quando la mano della bionda si posò sulla sua fermandola. 

"Sicura che vada tutto bene? Avevi una faccia strana" 

"Sono sicura, ho avuto un flashback. Ma è tutto ok" 

E lo era davvero grazie alla presenza della ragazza e alla sua mano sulla sua.  

Brittany le sorrise e si ricompose e la Porsche partì rombando. 

"Woo questa macchina è la più bella che abbia mai visto. Ed è uguale a te" 

Santana sorrise e si irrigidì un attimo quando si accorse del complimento nascosto rivolto a lei. O forse aveva inteso male le sue parole? 

"Prendiamo qualcosa da Starbucks per il viaggio?" 

"Sì accosta, vado io" 

Che poi era solo un'ora ma Santana voleva godersela il più possibile al fianco della ragazza di cui si era innamorata. 

Tutte quelle cose che provava quando era con lei ma anche quando solo pensava a lei erano così diverse da quelle che avesse mai provato. Più forti. 

 

"Come sta andando?" 

"Bene dai, pensavo peggio. Certo starle dietro non è facile, a vedere lei sembra che siamo appena partiti" 

"E a parte la gita, come va?" 

"Abbiamo parlato un sacco, è così adorabile in tenuta da trekking. Per non parlare di quando è concentrata, spero che non le sembri strano che io sorrida tutto il tempo" 

"Beh, buona fortuna allora. Ci aggiorniamo stasera?" 

"Sì, credo che avrò bisogno di parlare. Scrivimi tu" 

Santana mise il cellulare in tasca e addentò il panino che si era preparata per la pausa pranzo. Si voltò e lei era lì. 

"Da quanto sei qui?" 

"Era Quinn?" 

"Non si risponde a una domanda con una domanda" 

"Da abbastanza" 

Santana arrossì e si girò perché non lo notasse. 

"Sì, era lei" 

"Davvero pensi che io sia adorabile" 

"Davvero" 

Ormai era inutile far finta di niente. 

"Ti faccio sorridere?" 

"Spesso" 

"Perché?" 

"Perché sei adorabile" 

Rispose semplicemente senza guardarla. 

"Anch'io oggi ho sorriso spesso" 

"Tu sorridi spesso tutti i giorni" 

"Come lo sai? Tu mi vedi solo quando sono con te" 

La latina finalmente si girò a guardarla negli occhi ma lei distolse lo sguardo. Sembrava combattuta. Era bellissima e all'improvviso sentì il bisogno di baciare quelle labbra perfette. Per fortuna era abbastanza lontana da non poter cedere alla tentazione. 

"SI RIPARTE" era il capogruppo. Santana si alzò e prese la bionda per mano aiutandola ad alzarsi. Ma poi non la lasciò  e lei non disse nulla, semplicemente continuò a camminare tenendole la mano. 

Aveva bisogno di quel contatto innocente. 

"San, ti conosco da così poco tempo ma mi sembra di conoscerti da sempre" 

"Anche a me Britt, non mi era mai successo" 

"Ti voglio bene" 

Io ti amo come non ho mai amato nessun altro, ogni volta che guardo i tuoi occhi rimango incantata. Credo che tu sia perfetta come le cose che fai. Non ho mai conosciuto qualcuno speciale come te, che sappia farmi ridere e sentire così viva. Ti ammirerei per sempre perché io non mi potrò mai stufare di te. E sì, questo l'ho capito in così poco tempo. In realtà l'ho capito nell'istante in cui ho incrociato il tuo sguardo per la prima volta su quell'autobus. 

Ah quanti pensieri si affollavano in quel momento nella testa della latina. Ma dovette uscirne per non offendere Brittany. 

"Ti voglio bene anch'io"

/ Ehy, eccoci. Ieri non sono proprio riuscita nel mio aggiornamento quotidiano, purtroppo Santana non esce ancora allo scoperto. La paura di perdere Brittany è davvero troppa ma non disperate, la verità salta sempre fuori prima o poi. Spero come al solito che il capitolo vi sia piaciuto, se avete qualcosa da dire, un consiglio, una critica qualsiasi cosa il box delle recensioni è lì che vi aspetta. Al di fuori di EFP mi trovate su Tumblr, basta che schiacciate sul simbolo del mondo nel mio profilo. Alla prossima /

  
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