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Autore: LisaTWD    04/09/2014    2 recensioni
SPOILER, STORIA AMBIENTATA DOPO DRAGON TRAINER 2
Un anno è passato dalla grande guerra con Drago Bludvist, lo spietato dominatore di draghi, e Berk è finalmente ricostruita completamente. Ma in fondo, questo anno tra un impegno e l'altro è volato via veloce come un Furia Buia. Testa Bruta Thorston sta ancora cercando il vero amore, e la conquista di questo è ancora contesa tra Moccicoso Jorgenson e Gambedipesce Ingermen. I ragazzi, compreso Testa di Tufo, sono sempre gli stessi.
I ragazzi non sono però gli unici a non essere cambiati troppo. Io e Hiccup siamo sempre follemente innamorati
Fanfiction che narra di come continua la vita dei sei paladini di Berk.
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della Dreamworks; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
Genere: Avventura, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Cap. 17: La miniera (Flashback parte 2)
CONTINUA IL FLASHBACK
I draghi ci avevano accompagnato in vari posti segnati dalla mappa, ma le miniere o non si erano viste o erano state sbarrate o crollate con il passare del tempo. Quando arrivammo all'ultima rimasta non ci speravamo più, e la delusione era dipinta sulla faccia di tutti.
Ma nonostante davanti a noi ci fossero solo alberi, voltando la testa potemmo scorgere alte montagne di pietra. Ci incamminammo e in men che non si dica ci ritrovammo di fronte un edificio gigantesco, che pareva essere lì da secoli. E magari lo era davvero. Corressi la mappa, segnando il punto corretto in cui era localizzata quella miniera. Sembrava incredibilmente solida, anche perché gli alberi era come se si intrecciassero tra di loro e coi propri rami sostenessero la struttura. Era completamente buio, ma ciò non ci spaventava più di tanto. Trovammo perfino delle fiaccole e delle torce, e dopo averle fatte accendere dai draghi, entrammo nella miniera. Gli animali restarono però sulla soglia dell'entrata, controllando chi arrivasse e non.
Poggiammo le torce su dei piedistalli appositi in modo che la stanza fosse totalmente e uniformemente illuminata.
Dovevamo stare attenti a dove mettevamo i piedi: c'erano armi sparse ovunque, che Moccicoso si intascava mettendole nel sacco che si era portato da casa, facendoci strada. "E anche quest'anno abbiamo rimediato il regalo dello Snoggeltog per Skaracchio" Ripeteva trionfante.
Osservando meglio l'ambiente esso incitava paura. C'erano degli scheletri ammucchiati per terra e speravamo con tutto il cuore di non pestare le loro ossa. I gemelli invece più rumore facevano più si divertivano, e Tufo disse anche che avrebbe tenuto una testa facendo finta che fosse quella del suo bisnonno e vantandosene. Lo guardammo inorriditi.
Rovistammo ovunque, cercando di non andare troppo attorno alle ragnatele, anche se fu particolarmente complicato.
Moccio iniziò a spaventare Gambe, il quale a un certo punto per lo spavento fece un salto indietro e inciampò in una leva che non avevamo notato. La spinse e si attivò un meccanismo. Si aprì un buco nel terreno e ne uscirono due bauli. Lasciai l'onore di aprirli ad Astrid e Bruta, le quali sussultarono. Capimmo esattamente il perché di quel movimento rapido. Non appena si spostarono vedemmo ogni tipo di bene prezioso: oro, argento, e altre  cose che non potemmo controllare: una volta spostati i bauli dai piedistalli, questi ritornarono nel pavimento di pietra e da lì uscì un cartello. Fu il primo a leggerlo e il messaggio era chiaro e semplice. Chiusi i due bauli, li diedi ai gemelli e ai due pretendenti di Bruta e mi misi in spalla il sacco con le armi. Tra degli sguardi indefiniti* dei miei compagni presi il polso di Astrid e urlai: "CORRETE!"
Finii appena in tempo la frase che pezzi di soffitto iniziarono a caderci in testa, fortunatamente mancandoci. Scappammo al di fuori di quella caverna, raggiungendo i nostri draghi che impauriti si erano allontanati un poco.
Uscimmo tutti in tempo e con un istinto protettivo strinsi Astrid a me.
Ansimando, tutti guardammo l'imponente costruzione crollare miseramente.
"Ricordatemi di non frugare più nel ripostiglio della Grande Sala"


Tornati a casa, io portai i bauli nel ripostiglio. Decisi di dare un'occhiata più da vicino di ciò che avevamo trovato. Spostando i pezzi di metallo e ferro vidi un qualcosa che sotto la luce risplendeva come non mai. Avevamo trovato dei diamanti. Non erano certamente perfetti, e uno si era leggermente spaccato, probabilmente durante la fuga. Prendendo un frammento e poggiandolo sul palmo della mano rimasi incantato dalla sua bellezza. Capii immediatamente che ruolo avrebbe avuto. Presi un pezzo piccolo di oro e quella pietruzza. Quella sera avrei lavorato fino a tardi nella forgia.

(POV misterioso)
Quando feci per rincamminarmi verso il mio deposito di armi, lo trovai totalmente distrutto. Capii immediatamente chi potesse essere stato, e serrai i denti sibilando il suo nome colmo di ira.
"Hiccup"
La vendetta sarebbe stata tremenda. Ancor più tremenda di quella programmata.
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Chi sarà costui? Faccio notare che la scritta "POV misterioso" mi ha fatto morire dal ridere sul momento, in tutta la sua stupidità. Un nome migliore non mi veniva proprio.
Non mi chiedete perché questo e il capitolo precedente non sono uniti, perché non ne ho la più pallida idea. Un'altra delle mie pazzie credo.
*Indefinito è proprio la definizione corretta. Mi immagino 6 sguardi diversi, tutti confusi, strani, dubbiosi, che Hiccup in quel momento non avrebbe mai focalizzato bene
Comunque questo era il capitolo 17, signori e signore, al prossimo capitolo
Ali d'argento

   
 
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