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Autore: SpookySammie    04/09/2014    9 recensioni
Le sue labbra si avvicinarono alle mie, ma non era ciò che volevo. Fino a qualche giorno prima lo volevo, ma ora no. Avevo una paura immensa. Qualcosa mi diceva che lui celava un segreto. Ma quale? Stavo cominciando a fidarmi di lui. Ma i dubbi mi affliggevano.
"Perché ti allontani Victoria?"
"Ho paura"
"Paura di cosa?"
"Paura di te"
"Non devi avere paura di me, Victoria. Non ti succederà nulla"
Invece...
Genere: Dark, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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La mano di Alejandro si poggia sulla mia.
Mi volto verso di lui con uno sguardo interrogativo.
“Stai attenta Victoria” mi dice a bassa voce.


“Attenta?”


“Sì, a Mirco e alla sua compagnia. Girano strane voci su di loro. Stanno sempre in disparte. Una ragazza che prima stava sempre con loro è nella nostra compagnia. Si chiama Daisy. Non so per quale motivo abbia deciso di distaccarsi da loro, ma deve essere per forza successo qualcosa, altrimenti non lo avrebbe mai fatto”


“Possono semplicemente aver litigato, Alejandro”


“Pensala come vuoi Victoria” distoglie lo sguardo e finge di prendere appunti.


“Senti” mi avvicino al suo orecchio. “Non voglio partire subito con pregiudizi nei confronti degli altri. Mirco mi sembra un ragazzo apposto, educato e gentile. Ok, sarà anche un po’ strano” lo osservo mentre è concentrato a prendere appunti durante la spiegazione. “…ma si è presentato a me in maniera eccellente. Se nasconde qualcosa o se ha qualcosa che non va, lo voglio scoprire da sola e provarlo sulla mia pelle”


“Certo Victoria. Io ti dico solo ciò che è successo in passato. Però, sono d’accordo con te: è meglio che tu non parta con pregiudizi. Non vorrei poi che ti privassi di conoscere una persona per ciò che ti ho detto io. Scusami”


“Non ti devi scusare di nulla Alejandro. Anzi. Ti ringrazio perché sei così gentile e premuroso con me”
Mi sorride tornando ad ascoltare la lezione.


“Allora ragazzi, dopo questa panoramica storica per capire da dove ha origine il diritto internazionale, vediamo di capire di cosa di occupa questo ramo del diritto: data la parola internazionale, possiamo ben capire che ha a che fare con ciò che si trova fuori dalla nostra nazione”
Gli occhi del professore si soffermano su di me.
“Ah buongiorno Signorina Harvey, benvenuta nel mio corso” sorride.


Tutti gli occhi dei presenti si rivolgono a me.
“La ringrazio”


“Bene, come stavo dicendo, appunto, ciò che non è la nostra nazione, per questo motivo…”


I miei occhi si alzano su Mirco: osservo tutti i suoi lineamenti particolari. I suoi occhi verdi sono concentrati sulla pagina del suo quaderno; il suo naso è regolare, la sue labbra sono carnose e schiuse vista la sua concentrazione. Le sue mani sono lunghe con dita affusolate che stringono la penna mentre scrive.
“Hai bisogno di qualcosa Victoria? Sei rimasta indietro con gli appunti?”


Sobbalzo, colta di sorpresa.


“Non volevo spaventarti, scusa” ride e mi guarda.


“No Mirco, scusami, ehm...” deglutisco e mi accorgo di quanto mi metta in soggezione la sua presenza. “…mi è sfuggita una frase”


“Prego bella” mi porge il quaderno e ricopio una frase a caso. Mi rendo conto di aver preso pochissimi appunti, solo parole qua e là senza senso. A questo punto, spero che Mirco non si sieda più accanto a me perché se questo è ciò il prodotto di quanto riesco a stare concentrata, vedo molto ardua l’idea di preparare un esame.


La campanella che segna la fine della lezione suona.
“Bene ragazzi, ci vediamo dopo pranzo” il professore esce dall’aula e tutti ripongono le proprie cose negli zaini/borse e si avviano verso la mensa.


“A dopo, Victoria” mi saluta Mirco con un sorriso smagliante e si avvicina al suo gruppo di amici.
Di solito io non resto colpita da nessuno, perché ho un carattere veramente particolare: non riesco mai ad affezionarmi alle persone perché ad un primo impatto mi stanno già antipatiche, ma Mirco…è l’eccezione che conferma la regola, come è solito dire.
“Andiamo Victoria? Mi sembri molto tra le nuvole oggi”


“Scusa Alejandro, stavo pensando alla mia famiglia”


“Victoria, puoi dirmelo tranquillamente che stavi pensando a Mirco. Quasi tutte le ragazze fanno così con lui”
Sento le guance avvampare e abbasso lo sguardo.


Alejandro mi accarezza una guancia e sorride.
“Dai, andiamo a mangiare che sto morendo di fame!”


Usciamo dall’aula e scendiamo due rampe di scale: la mensa si trova al piano terra. La sala è enorme: è illuminata grazie alla luce che entra dalle finestre che la contornano, è allestita con tavoli lunghi color carne e sedie abbinate; sulla sinistra c’è un tavolo lunghissimo con numerosi piatti ed ogni studente può servirsi e scegliere quello che meglio crede.
Alejandro aspetta che io finisca di servirmi.
“Vieni Victoria, ti presento i miei amici ora”
“Va bene”


Ci dirigiamo verso un tavolo in cui ci sono già 4 ragazze ed un ragazzo.
“Ciao ragazzi, questa è Victoria, la ragazza londinese che è arrivata ieri e starà qui un anno, con il progetto Erasmus”


“Ciao, io sono Lucia” una ragazza dai capelli lunghi castano scuro, ricci, con qualche meches rossa, mi porge la mano. La stringo sorridendo e vedo che anche la sua bocca si schiude in un sorriso.


“Piacere, io sono Daisy” è la ragazza di cui mi ha parlato Alejandro: è molto carina, ha lunghi capelli neri e ricci, occhi neri, pelle molto chiara. Chissà perché non è più nel gruppo di Mirco…ma devo imparare a tenere a freno la mia curiosità: un lato del mio carattere che odierò sempre.


“Piacere, io invece sono Marylin e sono sicura che diventeremo ottime amiche!” mi porge la mano una ragazza dai capelli biondi, lisci con boccoli nella parte finale della sua chioma. La sua bocca si schiude in un sorriso palesemente falso. Le stringo la mano senza troppi sorrisi e vedo che gli altri la guardano un po’ schifati.


“Io sono Max invece, piacere” il ragazzo seduto vicino a Daisy si presenta. E’ moro, con un ciuffo un po’ ribelle che gli ricade sulla fronte, occhi scuri e un bellissimo sorriso. Deduco che sia il fidanzato di Daisy visto che le circonda il bacino con un braccio.


“Ciao Victoria” mi saluta Belinda sorridendo.


“Ciao” ricambio il suo sorriso e mi siedo vicino a lei.


“Allora Victoria, ti piace la Spagna?” chiede Max.


“Be è solo poco più di un giorno che sono arrivata quindi non conosco ancora nulla, ma per quel che ho visto, direi che è molto bella e solare. Le persone con cui ho avuto a che fare sono veramente disponibili e gentili con me”


“Mi fa piacere che ti sia trovata bene subito. E’ il primo impatto quello che conta” Lucia mi sorride.
Vedo che la pensiamo allo stesso modo.


Incominciamo a mangiare mentre Daisy si alza.
“Devo chiamare i miei genitori per avvisarli che resto da te nel pomeriggio” dice Daisy rivolta a Max.


“Va bene tesoro. Ma non mangi nulla?”


“Sì, ma devo chiamarli subito perché so che papà ora non lavora. Torno subito”
Si alza e si dirige verso l’uscita della mensa.


“Vedi di stare un po’ attenta a dove vai, cara Daisy”
Mi volto e vedo Daisy di fronte a Zahira che sta entrando nella mensa seguita dal suo gruppo. L’ultimo ad entrare è Mirco.
“Oh guarda chi c’è, Daisy”
Lei si limita a guardarlo senza degnarlo di una risposta.


“Quanto lo odio” mi volto appena Max pronuncia quelle parole.


“Oh Max solo perché era innamorato della tua ragazza e te l’ha rubata una volta?! Perché ti preoccupi così tanto visto che ci sono io?” Marylin prende prontamente il posto di Daisy per avvicinarsi a Max.
“Marylin sì dai” Max cerca di scansarla ma lei lo avvolge in un abbraccio.
Alejandro e Belinda si guardano e alzano gli occhi al cielo.


“E’ sempre così?”


“Purtroppo sì. Mi vuol far credere che io sia la sua migliore amica solo perché così può avvicinarsi a Max, che è mio fratello”


“Oh il classico. Pure alcune mie ex compagne liceali facevano così per avvicinarsi a mio fratello più grande”


“Il bello è che ha un anno meno di noi Victoria, ma sembra che ne abbia 5” Alejandro la guarda disgustato.


“Ti sta proprio simpatica, eh?”


“Moltissimo Victoria” dice in tono ironico.


“Abbiamo ancora una mezz’oretta prima di andare a lezione…raccontaci un po’ di te, Victoria, della tua vita in Inghilterra…e vorrei sapere com’è l’Inghilterra” mi invita Lucia.
“Come mai ti piace l’Inghilterra?”
“Mi piace per diversi motivi: primo, mi piace un sacco il clima, completamente opposto al nostro, quasi sempre nuvoloso, pioggia e rispecchia molto il mio stato d’animo interiore”
La guardo stupita. “Tu che sei sempre così solare e sorridente?”
“In realtà sono molto malinconica”
“Allora su questo punto siamo uguali Lucia”
Lei mi sorride e mi guarda negli occhi, quasi come per comunicarmi qualcosa, ma non riesco a capire quali siano i suoi pensieri. Per la prima volta, ho trovato una ragazza che mi somiglia: solare fuori, malinconica/triste dentro.
“Mi fa molto piacere Victoria, non avevo mai incontrato qualcuno che si rispecchiasse in quello che dico”
“Nemmeno io. Comunque l’Inghilterra per me…”

 

“Oh la mia bellissima Victoria che sta parlando del suo paese: non voglio perdermi nemmeno un secondo di questo racconto”

Sento una voce familiare alle mie spalle. Tutti i ragazzi seduti al mio tavolo alzano lo sguardo e lo rivolgono a lui che si trova alle mie spalle.


“Non sei il benvenuto qui, Mirco”


“Sta zitto Max, non sono venuto né per te, né per la tua adorata Daisy, ma solo per Victoria, che con voi non ha nulla a che fare”

“Invece ha a che fare con noi visto che è seduta al nostro tavolo”

“Siamo un po’ arrabbiate oggi Lucia? Sei così scontrosa con me da quando ci siamo lasciati”
Lucia sgrana gli occhi e il suo colorito cambia: tutta la sua pelle diventa rossa. Improvvisamente, si alza dal tavolo ed esce dalla stanza.
Mirco ride della reazione di Lucia, scoprendo denti bianchi e diritti.

“Ti dispiace sposarti?” Mirco invita Belinda a prendere il posto di Lucia. Svogliatamente, Belinda si alza lasciando il suo posto a Mirco: il suo corpo è a pochi centimetri dal mio.

“Allora, mia malinconica Victoria, mi racconti com’è l’Inghilterra?” Lo guardo negli occhi e sento la mia bocca estremamente secca: ma cosa mi sta succedendo? Io, sempre così forte e orgogliosa, mi faccio imbambolare da un ragazzo?! “Non mi vuoi raccontare nulla?”
La sua mano sinistra afferra una ciocca dei miei capelli e la ripone dietro l’orecchio. Al suo tocco sussulto e trattengo il fiato.

La campanella suona e tutti i ragazzi si affrettano a lasciare l’aula.

“Be mi racconterai oggi pomeriggio”

“Non vieni a lezione?” domando, senza nascondere la preoccupazione,anzi, a dire la verità, la voglia di stare seduta accanto a lui.

“Ho una visita tra un’ora. Vado a casa ora. Non preoccuparti” mi sorride, accarezzandomi il viso. “Ti vengo a prendere qui davanti, alle 15 quando finisci. A dopo, piccola mia” insiste su quest’ultima parola lasciandomi senza fiato e senza parole per rispondere.

“A dopo” sussurro, dopo che Mirco si è allontanato.

“Victoria?  Ci sei?” Alejandro tocca il mio braccio.

“Ehm…sì sì, ci sono” dico, dopo essermi ripresa da questo “incontro” con Mirco.

“Andiamo allora”

Mentre ci avviamo verso la nostra aula, ripenso ai minuti passati con Mirco.
Oggi vuole stare con me. Solo io e lui.
Devo ammettere che, per la prima volta nella mia vita, sono veramente intimorita da un ragazzo.
Da Mirco.
Cosa si cela dietro quegli occhi smeraldo e quel sorriso mozzafiato?



SPAZIO AUTRICE

Ciao ragazze!
Eccomi qui con il terzo capitolo di questa storia.
Ho cercato di seguire i consigli di tutte le ragazze che hanno recensito (GRAZIE DI CUORE A TUTTE, DAVVERO) e spero di essermi migliorata.

Cosa ne pensate del comportamento di Mirco nei confronti di Victoria? E viceversa?

Mi piacerebbe che voi lasciaste la vostra opinione anche critica! Tutto serve a migliorare :)

Un besito a todos, a presto vampirette :P
  
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