Delusione

Tanto era forte la presa che Viktor non riuscì nemmeno più a staccare le proprie parti del corpo per liberarsi, finendo ben presto risucchiato dalla voragine di sabbia.
Ci vollero circa dieci minuti prima che tornasse la tranquillità, al termine dei quali la navicella poté atterrare in sicurezza. Haruka, Shino, Temari, Satan e Shiriu si riunirono, lasciando Micah al sicuro a bordo del mezzo. Il paesaggio in cui si trovavano era stato completamente stravolto: soltanto la parte più alta del castello si era salvata, per il resto la maggior parte degli altri edifici era sprofondata nel sottosuolo, mentre altri erano stati sventrati; tutto intorno, cumuli di terra, pietra e sabbia. Proprio la sabbia attirò l’attenzione dei presenti, concentrandosi in un unico punto, fino a costruire la figura di Gaara. Dopo un attimo di silenzio che sembrava infinito, Haruka prese la parola.
-Ci devi delle spiegazioni, Gaara. E anche tu, Shino. Se ci hai avvertito per tempo di scappare, vuol dire che sapevi che cosa stava accadendo.
-Haruka, non è il caso di essere così aggressiva…- disse Shiriu.
-Ma senti da chi viene la predica! Io mi sono preoccupata per la tua salute, e tu come mi hai ringraziato? Facendomi precipitare nella tromba delle scale della prigione, senza nemmeno sapere se quel pozzo aveva una fine!
-Ma-ma-ma alla fine è andato tutto bene, no?!- cercò d’intromettersi Mister Satan, ricevendo in cambio un gancio destro di Haruka che lo spedì nuovamente nel mondo dei sogni.
-Io non avevo alcuna intenzione di farti del male, ma sapevo che non mi avresti mai lasciato andare a combattere contro il comandante, nemmeno se ti avessi spiegato le mie intenzioni.
-Spiegamele adesso.
-Ho affrontato e mi sono lasciato colpire deliberatamente da Viktor, perché sapevo che una volta indossata la mia armatura in quelle condizioni avrei riacquistato ed incrementato le energie. Inoltre avendolo già affrontato una prima volta, avrei saputo come annullare le sue mosse.
-E come sei riuscito ad avere l’armatura?
-Me l’ha portata Shino. Gli ho scritto un messaggio, mentre io e te eravamo alla piazza. Ho approfittato di un momento in cui eri distratta.
-Ah già, quel momento…- la ragazza si ricordò ancora dell’attimo in cui i suoi pensieri erano tutti per la sua Michiru.
-Da quel che ho capito anche Gaara ha avuto la mia stessa idea. Shino, che cosa avete progettato?
-Preferisco rispondere io.
Gaara prese finalmente la parola. Tutti pendevano dalle sue labbra.
-Ho ideato questo piano mentre discutevamo sul fatto che il drago e la principessa fossero la stessa persona. Dopo aver informato Shino, ho aggredito un cittadino richiamando così i soldati e subito dopo il comandante, al quale ho fatto credere di essere stato sconfitto, in modo che nessuno poi potesse sospettare di un mio ritorno. Ho sostituito il mio corpo con una copia, che è stata poi portata nella prigione, in modo da poter agire indisturbato. Mi sono introdotto nelle fondamenta del castello e ho dato inizio alla sua distruzione. Buona parte della città è stata coinvolta dal crollo e alcuni degli abitanti sono rimasti uccisi. Ora che non ha più alcuna ragione di continuare a recitare, Ryu Shenron uscirà finalmente allo scoperto per quello che è, e noi potremo finalmente affrontarlo…
Un sonoro schiaffo interruppe Gaara. Era stata la sorella, Temari, con un’espressione che mai le si era vista prima sul volto.
-Temari…
Un secondo schiaffo, poi la ragazza si allontanò di corsa dal resto del gruppo.

“Perché ha fatto questo? Dannazione, dannazione, dannazione, dannazione perché l’ha fatto? Ha ucciso degli innocenti. Aveva promesso di non fare mai più cose del genere. Aveva detto di essere cambiato. Aveva giurato che non avrebbe mai più ucciso per il gusto di farlo. Ma l’ha fatto di nuovo. Ha ucciso dei poveri innocenti ignari di tutto. Proprio quello che volevamo impedire ai draghi di fare. Allora Gaara è come loro. Stupida io che gli dato fiducia.”
Calde lacrime scivolarono sulle sue guance. Temari non si era mai, mai sentita così male.

Shiriu fissò Gaara, gonfio di rabbia.
-Era questo il tuo piano? Sacrificare delle vite innocenti solo per stanare il drago?
Il ninja non rispose, facendo salire la collera dell’uomo e anche di Haruka. Lei e Michiru un tempo avevano il compito di trovare il cristallo del cuore per salvare la Terra dalla distruzione, compito che comportava il sacrificio di una vita umana. Le due sailor, nonostante avessero continuato la missione senza opporsi, non erano mai riuscite ad accettare fino in fondo quella condizione.
-Rispondi, erano queste le tue intenzioni?
-Sì. Era necessario. Mi dispiace.
-Sei solo un ipocrita…
Shiriu fece un passo avanti, ma una voce proveniente dalle rovine del castello bloccò le sue intenzioni.
-Ma bravi. Siete riusciti nel vostro intento. Mi avete rovinato i piani. Allo stesso modo io rovinerò i vostri.
Dalle rovine uscì la principessa Oto, trascinando dietro di sé la pelle del drago.
-Perché non riuscirete a sconfiggermi.