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Autore: Pedelika_    04/09/2014    1 recensioni
"Ma perché la porta non sta ferma?" mi chiede Louis poggiando una mano su di essa
"Credo che vogliano sfondarla" mi guardo attorno e noto un armadio
"Io vado la dentro." Indico il mobile
"Cosa?" mi guarda stranito Louis "A sto punto ci buttiamo" indica la finestra ma non fa a tempo che ormai la porta era distrutta e le guardie stavano dentro
"Oh andiamo!" corre verso la finestra e si butta giù, iniziando a correre con le guardie che lo inseguono
Ma che cazz?
Adesso che faccio?
"Allora, possiamo parlare, no?" dico cercando una via di fuga e cencando di aprire l'armadio
"No" mi sputacchia in faccia uno delle guardie avvicinandosi e facendomi sentire in trappola.
Brutto Bastardo.
"Ok" dico senza espressione in volto
Prendo una mazza e la tiro in testa a questo per poi aprire l'armadio e buttarmici dentro.
Noto un buco dentro il mobile.
Essendo troppo buio mi rendo conto di aver perdso l'equilibrio e mi ritrovo a scivolare in quel coso.
Oh Mio Dio.
Trailer: http://youtu.be/H99oYgQHuGc
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Fictrailer

(2)

Oh Allah, salvami.

 

 


Ma perché continua a girare in tondo, sto cretino?!
Non ce la posso fare.
Mi avvicino a lui e cerco di trattenerlo per un braccio.
"Ma ti fermi o no?" gli dico dopo aver fatto i salti mortali.
Oddio.
L'ho detto che questo è un grattacielo.
Mi guarda impassibile e dopo ricomincia a girare in tondo e gridare come una femminuccia.
Oh Allah, salvami.
Ora basta.
Mi hai rotto i coglioni.
Anzi, ora li rompo io a te.
Tz...
Mi avvicino, aspetto che arrivi dalla mia parte e gli tiro un calcione sulle palle.
Si blocca all'improvviso cadendo per terra, dolorante, tenendosi il pacco con le mani.
Ma almeno lui si è fermato.
Io continuo a girare in tondo, con la gamba alzata e ho un gran mal di testa, cazzo.
Beh, che dire?
La mia gamba arriva alla testa di quel coglione facendola andare indietro per poi tornare avanti.
Avanti e indietro. Avanti e indietro. Avanti e indietro. Avanti e indietro. Avanti e indietro.
"Bastaaaa!" urla qualcuno 
Mi blocco di colpo cadendo per terra per poi reggergi la testa con le mani.
Oh Mio Dio.
"Cosa ci fai tu con questo qui?" mi punta un dito contro una guardia.
'Questo qui' CHI?!
"Chi, mi scusi?" dico cercando di rialzarmi poggiando la mano per terra per reggermi
Puntano con il dito contro il grattacielo vicino a me.
Ehm, il ragazzo, volevo dire ragazzo.
"Cosa ci faccio io?" chiedo guardandomi intorno
Loro annuiscono 
"Ehm... Niente. Non vede che sono per terra?" dico aprendo le braccia per far notare la situazione e deviando il discorso
"Veramente ti sei appena alzata." cerca di dire fra le lascrime il ragazzo.
Ah...
Ehm...
Dettagli.
Stupidi.
Dettagli.
Coglioni.
UHM.
"Tu, non puoi stare qua"- mi prende per il braccio uno di loro, coprendomi con quel poco di stoffa che ho addosso.
"No..." lo allontano da me.
O meglio.
Cerco di allontanarlo.
Cazzo, ora sono nella merda.
"Almeno aiutate il ragazzo." urlo per farli fermare.
"Lo faremo. Ma finirà in un posto non molto gradevole." mi dice uno, guardandomi sicuro di sè
"Perché? Cosa ha fatto?" chiedo non capendo.
"E' un ladro."
Cosa?
"Cosa?!" lo guardo incredula.
"Si, lo sono." abbassa la testa e dopo aver messo le manette viene portato al palazzo
Non ci posso credere.

***

"In che senso 'non sei una ragazza qualunque'?" Mi chiede avvicinandosi
"Non si nota?" lo guardo indicando il posto in cui lui è finito
"Beh, abiti in un palazzo" inizia a parlare.
"Giusto" gli dico spronandolo a parlare
"Quindi?" continuo
Si blocca di colpo dopo aver osservato l'intera stanza con molta attenzione.
"Sei nobile?" mi chiede.
Annuisco alzandomi.
"Si. Sono la prima ed unica figlia del proprietario di questo palazzo" 
Improvvisamente lo vedo abbassarsi
"Cosa fai?" gli chiedo
"Mi sto inginocchiando." dice
"Perchè?" domando non capendo.
"Sei una persona importante, io in confronto a te non sono nulla" confessa un pò infastidito.
Allungo una mano verso la sua direzione e lo aiuto ad alzarsi.
"Tranquillo. Non importa chi sono io e nemmeno chi sei tu" gli dico, sorridendo
Lui fa lo stesso.
Dio.
Sono morta.

 

***


Perché sono così sfigato? 
Tento nuovamente di forzare la serratura per uscire da questa prigione ma nulla.
Mannaggia.
Sbatto le mani sulla parete e mi siedo per terra.
Mi chiedo solo se Zayn stia bene.
Accidenti.
Improvvisamente noto un'ombra.
Mi avvicino e sembra una donna.
"Posso vederlo?" 
Sento sussurrare dall'ombra della donna, probabilmente sta parlando con le guardie.
La vedo avvicinarsi e io mi sposto più al buio.
"Ehi, sei lì?" mi domanda guardando l'interno della stanza.
Mi faccio coraggio e mi avvicino a lei per farmi vedere.
Appena mi vede si accuccia per terra, sulle proprie gambe e mi fissa.
"Scusa" mi dice abbassando lo sguardo imbarazzata.
"Per cosa?" le chiedo, cercando di avvicinare la mia mano alla sua. 
La ritiro subito dopo notando la differenza che ci distingue.
Lei è una nobile e io uno stupido ladro.
"Non posso far nulla per liberarti e inoltre ti ho trattato male al mercato" dice, alzando la testa.
Mi fa troppa tenerezza.
"Non importa. Prima o poi sarebbe successo" le dico, pensando alla mia stupida vita.
"In che senso?" mi domanda sbalordita.
"Essendo una persona poco affidabile e che, per vivere ruba, prima o poi mi avrebbero comunque preso" le dico.
Inizialmente lei non parla, si guarda intorno cercando qualcosa con lo sguardo.
"Cosa fai?" le chiedo, a bassa voce.
"Sto cercando un modo per farti evadere" dice, continuando a guardarsi intorno.
"Cosa? Ma sei pazza?" le dico.
Lei si volta verso di me e mi osserva perplessa.
"Come?" mi chiede.
"Tranquilla, tanto prima o poi uscirò da qui, così ti metterai anche tu nei guai e non voglio" le dico abbassando lo sguardo.
Lei, prontamente, allunga una mano e prende la mia, iniziando ad accarezzarne il dorso.
"D'acccordo, non farò nulla" mi dice lei, sorridendomi.
"Però verrò a trovarti tutti i giorni" continua.
Alzo il viso improvvisamente e sorrido sorpreso.
"Davvero?" parlo alla ragazza.
Lei annuisce solamente e continua a stringere la mia mano.
"Grazie" le dico, appoggiandomi alle sbarre e stringendo la sua mano morbida tra le mie.

  
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