Film > Ralph Spaccatutto
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Autore: auaura    04/09/2014    1 recensioni
Ora è tutto perfetto. Ralph è accettato, non benvoluto, però, dai Belpostiani. Tamora continua ad uccidere Scarafoidi e Felix la ama alla follia. Vanellope governa come una vera presidentessa. Ma il passato torna, molto spesso, e non mi riferisco solo al passato programmato nei loro video-game.
Un vecchio amore, un padre ritrovato, e un vecchio nemico...
E i nostri quattro eroi avranno un bel po' di guai da passare.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Parla Ralph


Un odore dolciastro mi stuzzica il naso. Alzo il braccio per strifinarlo, o almeno ci provo, con scarsi risultati. Apro un occhio, poi l'altro. Sono in un letto.... rosa?   
Conosco questa stanza, anche troppo bene.Mi metto seduto, appena mi volto, due occhietti castani mi fissano.    -Vanellope?-bisbiglio.Lo domando; perchè anche se so che è lei, vederla con il vestito da principessa e i capelli raccolti in uno chignon mi sembra strano. Lei annuisce, un po' spaventata.   -Come sono arrivato qui?-chiedo. -E Turbo?!-continuo, fissandola.   -Ecco...il riavvio doveva fargli finire la salute, e lui sarebbe morto...grazie ai tuoi pugni, è morto prima. -accenna un sorriso.  -Grazie-dice poi.     Mi osservo le braccia ferite, sono tutte fasciate con cura.     -Sono stata io.-afferma, passandosi le mani sul vestito. -Turbo stava per ucciderti, ma è scomparso prima, eri rimasto lì, ferito e svenuto...- si mordicchia il labbro- Ti ho caricato sul kart con l'aiuto delle guardie, e ti ho fatto mettere qui...poi ti ho curato.-   Sorrido:-Grazie.-  Arrossisce un po'. Non ho mai visto Vanellope arrossire.       -Candito lo sa?-chiedo, pensando a quel maledetto. Lei guarda a terra:-No.-sussurra-E' la prima volta che infrango le regole; cioè, per quel che ricordo dalla mia memoria iniziale...-     Continua a guardare il pavimento. Forse ha paura di me? Non ha mai avuto paura di me, nemmeno al nostro primo incontro. Ma forse è perchè tutti quegli anni di bullismo che aveva affrontato, che l'avevano resa coraggiosa. Avevano...quanto fa male dirlo al passato.  Dondola i piedi, finalmente alza lo sguardo.         -Lo sai?-chiedo.    -Del riavvio? Si...papà me lo ha detto.-dice, grattandosi il braccio.   Papà......quanto mi fa strano sentirlo. Quanto mi fa strano vederla così imbarazzata, ero abituato alle sue battute pungenti.  
-Perchè mi ha curato?-chiedo, notando la fasciatura che scivola leggermente di lato.     -Io so che tu sei nel mio passato.-dice avvicinandosi a me, e stringendo la fascia. Le sue piccole mani si muovo abilmente, chissà se sapeva farlo anche prima...   Stringe la fascia, io avverto una piccola fitta di dolore, ma sto zitto. Solleva il viso, fissandomi con i suoi occhioni nocciola, in cui vedevo sempre dei riflessi verdi ogni volta che era felice.    -Puoi aiutarmi a..ricordare?-chiede.   -Come fai a sapere che io sono nel tuo passato?-       Sorride, si avvicina al comodino e tira fuori un pupazzo identico a me, quello che stringeva le notti in cui aveva gli incubi.      -Oh...- è l'unica cosa che mi esce dalle labbra.    -Puoi?- domanda, accarezzandomi il braccio ferito, un po' timorosa.     -Vuoi?- dico.        Si siede accanto a me: -Si, penso di si..-       
Le racconto tutto, di Turbo, del kart, del suo glitch, degli Scarafoidi, del Monte Diet Cola e anche di quandoTurbo è tornato, di Brad...insomma TUTTO.






Quando ho finito, mi fissa, sotto shock.      -Scusa, non avrei dovuto...sono tante cose da assimilare e tu...-dico, alzandomi.        -No, grazie per avermelo detto.- afferma sicura.  Mi avvio verso la porta, lei non vuole tornare come prima, lo so.        Si aggrappa alla mia mano:-Aspetta!-     Mi libero con un leggero strattone, rabbrividisco, l'ultima volta che l'ho vista,  aveva fatto questo.     -Scusa.-dice, con gli occhi lucidi-Non tornerò mai come prima...non ci riuscirei. Scusa. Io vorrei tanto essere quella Vanellope, sembra fantastica, ma...non lo sono. Scusa.- Le lacrime le rigano le guancie.  Mi abbasso e la prendo in braccio, rabbrividisce al contatto, ma non oppone resistenza. La metto sul suo letto:-Non fa niente.-dico.       -Sai, Ralph-sussurra- Non sei così cattivo.-    Sorrido, ma la tristezza mi sta uccidendo:-Grazie, principessa.- rispondo.
  
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