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Autore: Mireia    16/01/2005    0 recensioni
-STORIA AL MOMENTO SOSPESA-Ele ha 16 anni e vive una vita normalissima. Genitori normali, amici normali, scuola... tutto normale. Ma è poi davvero così normale? Incroci amorosi, amicizie particolari. Salti al futuro e passi indietro racconteranno la sua storia e quella delle persone che la circondano.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. THE CALL

Erano già passate le sette e mezza quando Ele decise che il suo piano aveva qualche possibilità di riuscita. Decise quindi che, prima avesse telefonato ad Andrea per chiedere il famigerato favore, prima si sarebbe sentita meno in colpa per il tiro mancino che stava per giocare ad Alessandro. Se realmente lui teneva a lei, di certo si sarebbe ingelosito... beh, anche nel caso contrario ci sarebbe rimasto per lo meno un po' male. Esempio lampante ne era il fatto che, quella volta di qualche mese prima, quando era saltata fuori per strada assieme alla sua vittima e Frecchi la situazione scherzosa sul "chi va a letto con... chi". Non sapeva in quale modo, era venuto fuori il suo nome, e Mattia si era proposto... Romani era rimasto un po' spiazzato della cosa, come se lei fosse stata una sua proprietà quando erano stati assieme e che lei non potesse nemmeno minimamente pensare di avere qualcun'altro, certo non nel letto, ma avere qualche altro ragazzo pronto a fare quelle cose romantiche come portarti i fiori, scriverti sonetti, o semplicemente farti ridere. Le mancava una persona così. Qualcuno che la facesse realmente ridere.
Con quei pensieri nella mente decise di incominciare a tessere corda nella quale avrebbe impiccato il caro Romani.
-Pronto?- Andrea rispose al cellulare con una voce un po' roca.
-Ciao Ben. Sono Andy . Posso parlarti per un attimo.
Il giorno in cui si erano conosciuti era durante la proiezione del film "Come farsi lasciare in 10 giorni". Lui aveva per caso urtato contro di lei e le aveva fatto cadere di mano una lattina di coca-cola. Si era scusato, ma l'ira di lei l'aveva investito lo stesso tanto da lasciarlo scioccato e affascinato. Da allora erano usciti assieme qualche volta. Lei aveva il ragazzo e lui stava uscendo in quel momento da una storia durata qualche mese con una ragazza della sua classe. Si erano subito trovati sulla stessa linea d'onda e i soprannomi Andy e Ben erano dei tributi al loro primo incontro.
-Certo amore, dimmi tutto.
-Beh, vedi... vorrei un favore da te.
-Che tipo di favore.
-Io so che tu giochi a calcio con un certo Alessandro Romani.
-Sì- perplesso- non dirmi che lo vuoi conoscere anche tu!
-Cosa vorresti dire?
-Ci sono decine di ragazzine senza cervello che mi chiedono di essere presentate... anche se lui alla fine non ne guarda nemmeno una... non dirmi che sei caduta tanto in basso anche tu, piccola.
-No, non credo proprio. E c'è un motivo per cui non mi serve che tu me lo presenti.
-Sarebbe?
-Lo conosco già.
-Ah. Non me lo avevi mai detto.
-Lo so. Sono stata attenta al fatto che non lo sapessi- imbarazzata.
-E come mai tutto questo mistero? Perchè lo conosci?
-E' in classe con me. Lo conosco dalle medie e ho bisogno del tuo aiuto per vendicarmi.
-Cosa ti ha fatto di tanto male.
-Posso non dirtelo...
-No se vuoi il mio aiuto.
-E va bene.... io e lui eravamo amici- attimo di silenzio.
-Tutto qui?- Andrea perplesso.
-No.... beh, no....- imbarazzatissima Ele.
-Allora mi vuoi dire perchè mai vorresti vendicarti di lui o lo devo chiedere direttamente ad Ale?
-NO! Va bene... te lo dirò... io e lui siamo stati assieme.
-Ah- silenzio.
-Ci sei ancora, Andrea?
-Sì, solo che mi hai stupito. Non credevo...- interrompendosi- non me lo aspettavo.
-Non credevi che uno come lui potesse trovare interessante una come me?- irritata.
-Vuoi la verità.
-Ovviamente.
-Sì.
-Grazie- arrabbiata.
-Non te la prendere, Ele! Mi hai chiesto di essere sincero, tutto qui.
-Sai che ti dico? Non mi serve più il tuo aiuto. Ciao- chiuse infuriata la conversazione.
Si chiedeva perchè quello che sarebbe dovuto essere il suo migliore amico pensasse che lei non era all'altezza di Romani. Lei era all'altezza di qualunque ragazzo! Per questo motivo, quando il telefono risquillò, lei lo lasciò suonare. Non aveva nessuna intenzione di parlare con qualcuno che non la stimava. Quell'insulto le pesava molto più di qualsiasi insinuazione di qualunque suo ex (non che poi fossero in molti!).
  
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