Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: Chiara F    05/09/2014    0 recensioni
I sogni sono davvero di ispirazione. Infatti ringrazio essi, uno in particolare, che mi ha dato una mano a creare questa storia. Spero che sia di vostro gradimento!
Dal primo capitolo:
«No ti prego, no altri orchetti» mi alzai lentamente, scostando dalla mia spalla la lunga treccia ormai scomposta, e invece di arrivare chi non stavo di certo bramando, vidi circa una dozzina di uomini dai lunghi capelli castani, corvini e biondi che si stavano avvicinando nel punto in cui mi trovavo.
Non sapendo chi fossero mi spostai davanti al corpo di Giulia, che di svegliarsi non voleva proprio, e puntai contro di loro il mio piccolo coltello. Li guardai un ad uno fin quando il mio sguardo si posò su uno di loro che si stava pericolosamente avvicinando verso di me con passo sicuro. Era vestito con i colori della natura, aveva lunghi capelli biondi e azzurri ipnotici occhi che mi mettevano a disagio. Ritrassi di qualche passo, ma lui continuava ad avanzare. «Che faccio?» Venni risvegliata dai miei frustanti pensieri quando sentii una mano che che abbassava le mie braccia. Trasalii. «Chi sei?» chiesi con molto coraggio.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Legolas, Nuovo personaggio, Orchi, Thranduil
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
DOPO AVER FINITO IL CAPITOLO LEGGI L'ANGOLO AUTRICE.
 
 
 
 
 
Capitolo 4
 
Rispetto alla mia stanza, giriamo a sinistra ed imbocchiamo un altro corridoio che questa volta non conduce in un giardino, ma fuori dall'edificio in cui, a quanto pare, alloggio. E' una costruzione di legno con grandi finestre a forma di rombo che emanano luce; è stranamente piccolo rispetto a ciò che contiene. Uscita dalla porta di ingresso vi sono ai lati due soldati ed entrambi sono vestiti nello stesso modo: stivali marroni con delicate decorazioni dorate, i pantaloni e la casacca sembrano ricoperte di squame di color marrone, arancione e grigio, una particolare gonna fatta di piume sempre marroni dai riflessi gialli, copre i pantaloni, le spalle e le braccia sono ricoperte da foglie verde scuro e la loro arma è un arco. Mi giro di fretta, per non destare sospetti, e scendiamo una scalinata anch'essa di legno. Qui è tutto fatto di legno, sembra di essere all'interno di un enorme quercia e da alcuni punti entra la luce del sole. Ciò mi fa pensare a quanto è successo ieri e a quanto sia davvero strana la vita: il giorno prima sei tranquilla con la tua migliore amica nei boschi ed il giorno dopo ti tocca combattere contro dei globin per sopravvivere. Nel frattempo siamo giunte dinanzi ad un ponte, salgo i quattro scalini e quando arrivo alla piattaforma, mi giro verso sinistra, mi appoggio alle colonne di legno che verso il tetto si diramano in particolari decorazioni che richiamano la natura e poi guardo sotto: tanti corridoi che si intersecano tra di loro come una ragnatela ed arrivano fino alle viscere della Terra. Vengo richiamata dall'elfa e proseguiamo all'interno di un tronco che conduce a uno di quei corridoi che avevo visto prima. Devo camminare lentamente perché ho paura di cadere nel vuoto e mi avvicino il più possibile alla ragazza, così che se dovessi scivolare forse lei mi salverà. Continuiamo per una buona mezz'oretta a salire e scendere scalini, attraversare ponti e camminare su corridoi sospesi in aria. Ho lo sguardo basso, per stare attenta a non mettere male i piedi, e tengo con le mani il vestito un po' alzato così da non inciamparvi.
 
Ad un tratto una voce familiare giunge alle mie orecchie. «Chiara! Ei! Sono qui!» mi giro e vedo Giulia camminare scortata da un elfo nel corridoio parallelo al mio. «Giulia!» mi vorrei fermare per parlare, ma poi mi ricordo della convocazione del re «vorrei parlarti, davvero, ma il re ha chiesto la mia presenza» le spiego.
«A quanto pare hanno chiamato anche me!»
«Strano.. Qui c'è qualcosa che mi puzza» le confido preoccupata.
«Ma dai tranquilla! Non ci hanno fatto niente di male fino ad ora. Non ti preoccupare» cerca di confortarmi, ma a me questo incontro non mi piace proprio.
 
I due percorsi si fondono in un solo e finalmente posso riabbracciare la mia amica. Di fronte a noi vi è uno spettacolo indescrivibile. Un gigantesco tronco di albero vuoto, con colonne decorative, ai cui lati fuoriesce acqua limpida, è la base del trono del re di questo reame. Vi sono quattro soldati in entrambi i lati.  Sono diversi da quelli che ho visto precedentemente: non hanno una gonna di piume ed i pantaloni e la casacca sembrano fusi, le loro armi sono una lancia, che all'estremità ha la forma di una mezza punta di freccia, ed una spada. La vera particolarità è la parte superiore: sulla testa hanno un elmo che da sotto le orecchie in poi ha la forma di petali di rosa, il viso è coperto da un pezzo di stoffa e si notano solo gli occhi. Un uomo vestito allo stesso modo, è in piedi accanto al trono; di sicuro è la guardia personale del re. Passiamo a quest'ultimo. E' comodamente seduto sul trono di legno, che è in cima ad una rampa di scale, sopra un mantello di rosso scarlatto. Indossa pantaloni e stivali neri, una lunga mantella di color grigio con decorazioni che brillano ad ogni suo movimento. Una mano è appoggiata sulla gamba accavallata ed è ornata da diversi anelli, mentre l'altra è appoggiata ad un lungo bastone. Salgo ancora lo sguardo e vengo intrappolata dai suoi occhi azzurri e freddi come il ghiaccio; provocano in me dei brividi, come se fossi veramente accanto ad un pezzo di ghiaccio. Il viso delicato è circondato da lunghi capelli biondi, quasi tendenti al bianco di quanto sono chiari. Ed infine la sua corona, non è di oro, impreziosita da ricchissime gemme, ma di legno, impreziosita da foglie color rosso: segno che è arrivato l'autunno. Le sue spalle sono circondate da vere corna di cervo. Gli elfi che hanno accompagnato me e Giulia sono stati congedati dal re con un movimento della mano. Solo ora noto come è vestita: indossa un vestito viola scuro, simile al mio tranne per le maniche che sono aperte dal gomito in poi.
 
«Benvenute» la voce calda del re mi porta di nuovo a concentrarmi su di lui. Prontamente Giulia risponde con un «Grazie» ed io ancora non riesco a dire nulla. Sono troppo imbarazzata ed è come se mi avessero mangiato la lingua. Però a quanto pare il re non ci fa molto caso e continua con il suo discorso. «Dove ora poggiano i vostri piedi è il Reame Boscoso, il mio regno che in un tempo non troppo lontano sarà di mio figlio Legolas» ed è lì che io rivedo l'elfo che aveva preso Giulia quando ci condussero qui. Lui e suo padre sono due gocce d'acqua, forse il figlio è un po' più sobrio e guerriero, ma poi nient'altro non può dire che non sono parenti. «Il mio nome è Thranduil. Il vostro?» e si alza dal trono avvicinandosi a noi. Indietreggio sempre più imbarazzata. Miseriaccia Chiara, hai intervistato persone molto più famose di codesto, respira e rispondi. «Io mi chiamo Chiara» dico velocemente abbassando subito dopo la testa, pensando che non si debba guardare il re negli occhi, anche se io già prima l'ho fatto. Il re si sposta davanti a Giulia, gli rivela il suo nome e tranquillamente rimane a guardarlo. Così rialzo il volto e noto che Thranduil sta ritornando al suo posto, fissandomi con sguardo lascivo.
«Bene, ora che ci siamo conosciuti è arrivato il momento che vi spiega perché vi ho convocate» si siede ed accavalla lentamente le gambe, riprendendo la posizione precedente. «Vi ho convocate perché vorrei che entraste nel mio esercito» alzo leggermente il sopracciglio e mi giro verso Giulia per constatare la sua reazione, ma lei, anzi, è molto interessata all'offerta. «Siete scaltre, veloci e sprezzanti del pericolo ed è questo che io voglio dal mio esercito.» prende una pausa e poi continua «Ho iniziato a proteggere il mio reame da quando una forza oscura proviene da Mordor. Ogni giorno i miei uomini sono costretti a tenere a bada ragni giganti e orde di globin. Ed io ho bisogno di voi.» l'ultima frase fa scattare in me una piccola scintilla di orgoglio, ma comunque ancora non sono molto convinta «Noi abbiamo combattuto solo perché dovevamo salvarci la pelle. Io non conosco voi, tanto meno il vostro popolo. Non posso proteggere gente che non conosco. Non posso sacrificare la mia vita per gente che non conosco. Non ho nessun tipo di conoscenza in campo di guerra contro ragni giganti, globin e le forze oscure che provengono da Mordor» prendo un lungo sospiro per darmi la forza di negare l'offerta, però Giulia mi interrompe «Ed è per questo che prima di accettare vorremo prendere delle lezioni sul combattimento, studiare la vostra storia e le vostre tradizioni, conoscere meglio la gente che abita in questo reame e comprendere il vero spirito che anima i vostri guerrieri» Non posso crederci che l'ha detto veramente! Io non voglio fare niente di tutto questo! Io voglio semplicemente tornarmene a casa e dimenticare tutto. Ma gli occhi lucidi per la contentezza del re, mi fanno cambiare opinione. Forse hanno veramente bisogno di noi e a me non piace lasciare la gente in difficoltà, sono stata sempre gentile con i miei amici, anche se ne ho pagato le conseguenze diventando un facile oggetto nelle mani altrui, però qui la questione è un'altra: devo, anzi dobbiamo salvare un popolo da forze nemiche troppo numerose rispetto all'esercito di Thranduil, la cui umiltà nel chiederci questo favore è stata immensa. Sono stata una vera sciocca a pensare di voler negare questo barlume di speranza. «Infatti vorrei proporvi una festa in vostro onore questa sera alla mensa, così che possiate fare nuove conoscenze in tutti i campi!» e così non posso che accettare. «Perfetto! Celìan riporta Giulia nella sua camera» ordina indicando uno dei soldati all'entrata «E tu Ethilian riporta Chiara nella sua, in quanto dopo passerò da lei e tu mi servi» Ethilian guardia personale del re? Oh ma questa è proprio bella!
 
Ritorno nella mia camera con Ethilian al mio fianco. Dalla sua bocca non esce neanche una parola e ciò mi preoccupa, solitamente è lui quello a rompere il ghiaccio tra noi due.
«Come mai il re deve venire qui?» chiedo mentre mi siedo sul letto.
«Deve curarti le ferite sulla schiena» mi informa
«Ma questo potresti farlo benissimo anche tu: me le hai disinfettate e fasciate, perché tu non potresti anche curarle?»
«Perché il re te le curerà con la magia» chiude secco.
«Ah» non ci diciamo nient'altro e nel frattempo lui si toglie l'elmo, liberando così i suoi capelli ed il suo volto, e inizia a preparare ciò che servirà per dopo: un sottile materasso su cui mi dovrò sdraiare e due cuscini. Entra re Thranduil che ha cambiato la splendida veste in pantaloni marroni e una leggere maglietta verde, e gli stivali sono marroni. Si inginocchia su uno dei due cuscini e mi invita a sdraiarmi. Taglia il vestito il necessario per poter vedere per intero la schiena e mi leva le fasciature. Ethilian intanto si è sistemato anche lui sull'altro cuscino e mi ha preso una mano.
«Qual è il tuo compito Ethilian?» domando, quando ad un tratto vengo presa da una fortissima fitta proprio sulle ferite. Il re richiama Ethilian e lui ricambia con un movimento del capo. Si abbassa vicino a me e mi guarda fisso negli occhi. Continuo a non capire fin quando un vento caldo inizia ad avvolgermi dolcemente e sento la presenza dell'elfo nella mia testa. Non voglio che frughi fra i miei ricordi, che insolenza! E cerco di levare la mano dalla sua presa, ma un'immagine viene proiettata nella mia mente: un bambino che corre felice in un giardino, si diverte a giocare in acqua e poi, in contrapposizione, fiamme che divampano da tutte le parti: dolore e tristezza mi invadono, poi una luce verde annebbia quei ricordi riportando le cose allo stato iniziale, solo che non c'è più un bambino, ma un uomo forte che combatte contro la sua stessa figura avvelenata di male. Riesce a sconfiggerla e ritorna così bambino.
Appoggio una mano sul volto di Ethilian e catturo una lacrima che gli stava rigando la guancia.
 
Probabilmente mi sono addormentata quando stavo sistemando lo zaino, non so neanche dell'incontro con il re, della richiesta di aiuto di questo ultimo, della festa in onore di me e di Giulia ed ancora ho le ferite sulla schiena, però poi ricordo ed apro gli occhi. Sono sdraiata sul letto, mi alzo appoggiandomi sui gomiti e non sento dolore sulla schiena. Finalmente! Scendo dal letto e decido di scegliere il vestito per la festa di stasera; ovviamente opto per quello rosso scarlatto con la lunga scollatura sulla schiena ora che la mia pelle è come prima, anche migliorata. Mi faccio un bagno caldo nella vasca che c'è nella mia stanza e mi preparo: indosso il vestito e le ballerine dello stesso colore, porto i capelli tutti da un lato e li fermo con delle forcine che ho trovato nello zaino. Aspetto che Ethilian mi venga a prendere e nel frattempo trovo delle more rosse e mi viene l'idea di spalmare il succo sulle labbra, come fosse un rossetto. Sono già passate le nove, così decido di andarlo a prendere io. Mi incammino verso l'uscita dell'edificio e chiedo ad una delle guardie, che è rimasta, dove potessi trovare Ethilian. Seguo le indicazioni datemi e mi incammino. Giungo in meno di cinque minuti, l'edificio in cui abita è due ponti più avanti, entro ed arrivo di fronte alla sua stanza. Busso freneticamente, in quanto siamo in ritardo e non voglio mancare di rispetto al re. «Un attimo!» sento urlare dalla stanza. Ridacchio sotto i baffi all'idea di Ethilian che ancora si sta preparando e saltella per la stanza per infilarsi i pantaloni. Dopo pochi secondi mi apre ed eccolo in tutta la sua bellezza da elfo: indossa una lunga veste color panna con decorazioni di foglie dorate, una cintura di un colore più scuro gli cinge la vita ed un mantello color beige, le cui maniche si aprono al polso creando delle onde, ed arrivano fino a terra.
«Scusami, lo so, dovevo venire a prenderti io, ma ho avuto altri impegni e quindi..»
«Tranquillo» lo interrompo io sorridendogli. «Ma ora devi muoverti! Non voglio arrivare in ritardo alla mia festa» gli dico scherzando.
Usciamo a passo veloce dall'edificio e seguo Ethilian tra i mille corridoi che prendiamo per giungere alla mensa.
Essa è un piccolo locale e si trova dentro una grotta. I tavoli sono stati costruiti intorno a degli alberi e le sedie sono molto simili a quelle di un bar, solo che sono di legno; lo spazio è illuminato da lanterne appese tra i rami e le foglie degli alberi.
Vengo immediatamente accolta dalle braccia di Giulia, la quale indossa un semplice vestito blu chiaro, dalle maniche color celeste che si allargano dal gomito in poi ed il petto e la vita sono delineati da una striscia argentata.
 
«Oh ma finalmente! Ti aspettiamo da venti minuti!» mi dice all'orecchio, mentre mi abbraccia.
«Scusami, ma sono dovuta andare a prendere Ethilian»
«Ethilian? E chi è?» mi chiede curiosa
«La guardia personale del re ed ormai mio amico» le dico «Se vuoi te lo presento»
«Certo!»
Vado vicino ad Ethilian, con Giulia al seguito, e gli poggio una mano sulla spalla per non disturbare troppo la conversazione che sta avendo. Si gira verso di me ed io gli presento molto velocemente la mia amica, in quanto re Thranduil è appena entrato in sala con suo figlio per dare inizio alla festa.
Io e Giulia veniamo invitate da Legolas ad avvicinarci a lui.
«Che cosa imbarazzante» confido a Giulia sottovoce
«Eh dai, sorridi!» mi dice spingendomi verso Legolas; ovviamente vado a scontrarmi con il braccio del principe e prontamente gli chiedo scusa, ma lui non ci da molto peso e mi sorride.
«Ma sei pazza?» chiedo arrabbiata a Giulia, sempre sottovoce. Re Thranduil nel frattempo ci presenta e tutti ci danno il benvenuto calorosamente.
«Che la festa abbia inizio!» conclude gioioso il re.
 
Mi allontano un poco, non mi piace essere al centro dell'attenzione, ma vengo subito trovata da un gruppo di elfi. Sono tutti simpatici ed ho già aggiunto alla mia lista mentale delle conoscenze buone del Reame Boscoso Bruinen, un elfa dai capelli neri, Hunthor, un elfo, che dalle imprese che mi racconta, è molto coraggioso, Melime, un elfa dolcissima e Aegnor, biondo ed occhi azzurri, che ci sta provando con me da circa mezz'ora. Cerco con lo sguardo Ethilian e lo trovo a fissarmi dall'altra parte della stanza. Lo imploro con gli occhi di venire, tuttavia sposta lo sguardo indifferente.
Ma guarda che cosa! Sbuffo seccata e mi allontano da Aegnor con la scusa che avevo fame. Al bancone vedo Celìan parlare con Giulia, e prontamente quest'ultima si avvicina.
«Che fai tutta sola?» mi chiede mettendosi di fronte a me, oscurandomi la vista del delizioso cibo che avevo intravisto.
«Vorrei mangiare, se non ti dispiace» la vedo spostarsi rassegnata. Addento immediatamente un pezzo di Lembas, sotto lo sguardo di Giulia. Non le do conto perché Thranduil dà il via alle danze ed io scappo completamente dalla sala, quando ad un tratto qualcuno mi spinge ed io finisco rovinosamente sul petto di Ethilian. Mi giro per vedere chi è stato e la linguaccia di Giulia mi arriva ad un soffio dal naso mentre Celìan la fa girare tra le sue braccia per concludere con un caschè
«Questa me la paghi» le dico con le labbra. Mi giro verso Ethilian il quale, ovviamente, mi invita a ballare.
 
«Perché prima non sei venuto in mio soccorso?»
«Credevo che non te ne servisse così tanto» mi risponde con un mezzo sorriso. «E poi tu e Aegnor fate una bella coppia»
«Non sei per niente divertente Ethilian» commento e noto che Aegnar mi sta fissando mentre sta ballando con un elfa. «Mamma mia che zecca! Ma fa con tutte così?» chiedo sorridendo
«No no, solo con chi è esageratamente attraente» mi confida ed io divento rossa quanto il colore del mio vestito.
«Smettila dai» gli dico, dandogli un leggero colpetto sul petto.
Continuiamo a ballare, ma ancora il mio stomaco non è riempito a sufficienza e mi avvicino nuovamente al bancone abbuffandomi di tutto ciò che le mie mani riescono a contenere. Ethilian mi fissa sconvolto.
«Che c'è?» chiedo assaggiando una fetta di torta.
«Niente» ma continua a fissarmi. Poso la fantastica torta alle nocciole che stavo mangiando e lo guardo anche io. «Allora?»
«Devo parlarti» e me lo annuncia con sguardo serio, diverso da quello di prima.
Intuisco che è qualcosa di molto importante e così mi asciugo le mani e la bocca e lo seguo fuori dalla grotta.
 
 
 
 


 
Hey!
Scusami per il ritardo, ma come avrai notato, è un capitolo molto fondamentale perché da qui si decidono le sorti delle nostre protagoniste e quindi ho pensato molto a ciò che dovevo scrivere.
Aspetta!
 
Vorrei aprire un gruppo su Facebook così che possa stare più in contatto con te e poter condividere le foto dei vestiti o dei luoghi da cui prendo spunto.
 
Fammi sapere cosa ne pensi con una recensione o un messaggio privato, come preferisci :)
 
 
Baci, al prossimo capitolo
Chiara F.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Chiara F