Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Eliatheas    25/09/2008    4 recensioni
Doveva andare così.
Lily avrebbe detto che è il destino a scegliere per noi e noi dobbiamo solo accettarlo.
Evidentemente, il mio destino è molto sadico.
Oppure, sono io che sono orribilmente sfigata e a me deve capitare tutto questo.
Ma io non sono forte, non sono capace di affrontare questo.
Io sono fragile.
Ingenua, spaventata.
Perché non mi rassicuri, Ted? Perché non mi dedichi uno dei tuoi bei sorrisi e non mi dici che andrà tutto bene? Perché non mi scompigli i capelli, come un fratello maggiore, e non mi chiame Rosie?
Perché è finita, Ted?
Per quello che hai sentito? Per quello che non ti ho mai detto?
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 5 –
 La verità, Inverno 2021

“Ti devo dire una cosa”
“Uhm?” Dominique alza lo sguardo dal suo spartito e blocca a mezz’aria la mano che teneva il tempo. Inarca un biondissimo sopracciglio e mi guarda in attesa.
“Ti devo dire una cosa” ripeto, torturandomi le mani e arrossendo furiosamente. Lei mi guarda con i suoi occhi azzurri, quasi di ghiaccio, e io mi sento a disagio. Non so perché lo vada a dire proprio a Dominique.
Be’, non posso dirlo ad Al – lui è un maschio – né a James – l’unica volta che gli ho detto una cosa che volevo tenesse segreta, l’ha spifferata a tutta la famiglia, quindi non è il caso – e neanche a Lily, che è troppo piccola. Ho tante altre cugine, molto più cordiali e socievoli di Dominique, però. Come Molly, che è dolce e comprensiva.
Ma Dominique è la cugina a cui sono più legata, anche se lei è scontrosa e facilmente irritabile.
“No, questo l’ho capito. Il mio uhm stava per cosa mi devi dire?” Mi fa segno di sedermi accanto a lei, sul letto e io lo faccio, torturandomi le mani. “Allora?”
“Prometti di non prendermi in giro, di non consolarmi e di darmi solo buoni consigli?” chiedo, mordicchiandomi il labbro inferiore. Lei annuisce, con aria esasperata. “Sono  innamorata di Ted”
Dominique non si scompone. Ecco perché la adoro. Perché è sempre così, non si scompone mai.
Neanche ora.
“Sei innamorata di Ted, che sta per sposarsi con mia sorella” aggiunge, con una faccia da prima classe.
“Sì”
“Bene”
“Bene”
“Smettila di volere sempre l’ultima parola”
“Smettila anche tu”
“Ok”
“Bene”
“Bene”

“Quindi tu dici che non dovrei dirgli nulla,no?”
“Certo che non devi dirgli nulla, Rosie” sussurra Dominique, giocherellando con un suo boccolo biondo. “Lui sta per sposarsi con Victoire, lo sai”
“Sì, lo so” mormoro, mentre una lacrima mi solca la guancia. Lei sospira e me l’asciuga, con aria rassegnata.
“Rosie, non ti voglio demoralizzare, ma lo sai...Tutto questo non è una favola.  Se tu gli dirai tutto quello che provi, lui non ti prenderà per mano e non correrete felici verso l’orizzonte come nei film Babbani” Ha un’aria triste mentre lo dice. Non triste per me, però. Chissà cosa le ricorda, tutto questo. Chissà cosa le sta pungendo il cuore, in questo momento. Sospira.
“Lo so. Non infierire” mormoro,  asciugandomi le lacrime che non mi ero neanche accorta di versare.
“Non voglio infierire, Rosie. Voglio farti aprire gli occhi” sussurra, guardandosi le mani con aria interessata. “Ti assicuro che è meglio che te li faccia aprire io, piuttosto che aprirli nel quando ti rendi conto di essere ad un passo dal burrone”
Chissà a cosa sta pensando, a cosa fa riferimento.
“Credimi, ho gli occhi aperti da quando tutto è iniziato”
“Fai bene”
La guardo a lungo, prima di alzarmi dal letto e dirigermi verso la porta.
“Dominique?”
“Sì?”
“A cosa stavi pensando, mentre mi dicevi quelle cose?”
Un sospiro.
La voce di Dominique trema e io quasi non ci credo.
“A niente di importante, Rosie” dice, con un sorriso amaro. “Niente di importante”
E ci credo, sì. Ci credo, anche se so che non è vero. Ci credo, perché, in fondo, siamo tutti innamorati. E, in fondo, tutti siamo lacerati da quell’amore.

“Rosie, aspetta”
Mi blocco sulle scale, quasi arrivata al piano inferiore. Ted mi raggiunge in fretta, ma resta ad uno scalino sopra di me, come a voler mettere una distanza fra noi due.
“Sì?” chiedo, inarcando un sopracciglio. Lui non guarda me, ma si guarda le mani con aria preoccupata.
“Io...ho sentito quello che hai detto a Dominique” sussurra, posando il suo sguardo su di me. I suoi occhi si fanno sempre più scuri, come i suoi capelli. Passano dall’azzurro al grigio. Non c’è il solito sorriso, sulle sue labbra. “E’ la verità?”
Lo sa. Ted lo sa.
Ted sa che lo amo.
Poteva andare in un modo diverso? Poteva, per una volta nella vita, andare come doveva andare? No, non poteva.
Lily avrebbe detto che è il destino. Lily è fissata con queste cose.
Io, invece, dico che il destino non esiste, è la gente che lo crea. E allora, chi l’ha creata questa situazione in cui mi trovo ora? Io, parlando con Dominique, o Ted, origliando?
I capelli gli sono diventati neri, così come gli occhi. La sua espressione è preoccupata, ma per chi? Per me, Ted? O per te, per tutto quello che succederà?
Per cosa sei preoccupato, Ted?
Guardo i miei piedi, non oso rispondere.
Ho paura,sì. Ho paura. Ho paura di quello che succederà.
“Rosie, per favore...” Mi supplichi, Ted, ma io cosa posso fare? Non capisci quanto sto male, in questo momento? Non capisci che mi stai uccidendo?
Torno a guardarlo, tremo.
Che vuoi che ti dica?”chiedo, tagliente. Lo faccio per difendermi, Ted. Non voglio che altri spilli mi pungano il cuore, ora. Voglio solo dimenticare.
La verità, RosieMi prende per le spalle e si china su di me, inarcando un sopracciglio.  Normalmente sarei arrossita al pensiero del viso di Ted così vicino al mio, ma ora non è il momento.
 Non arrossisco, ma sbianco. Ho paura.
Non voglio che tutto finisca, ma non ho alternative.
La dovresti sapere, la verità, visto che ti sei messo ad origliare mentre parlavo con Dominique!” lo aggredisco, cercando di divincolarmi dalla sua presa. Non ci riesco. Sono poco combattiva, lo sono sempre stata.
«Io...io non ho origliato!”
Oh, Ted! Non me ne importa niente se hai origliato o meno! Non m’importa di tutto quello che puoi dirti per giustificarti. A me importa sapere cosa ne sarà di noi due.
Sì, è la veritàmormoro. Lui lascia la presa dalle mie spalle e si passa una mano fra i capelli. Io chiudo gli occhi, mentre due lacrime mi scivolano lungo le guance. Non voglio guardare, ora. Non voglio vedere la disperazione nei suoi occhi.
“Perché...perché non me l’hai detto?” La sua voce è incrinata, io stringo i pugni, ma non apro gli occhi.
“E perché avrei dovuto dirlo, Ted?” chiedo, con la voce tremante, mentre altre lacrime mi scendono lungo le guance. Apro gli occhi. Ted, teso nell’atto di asciugarmi le lacrime, ritira la mano, come se si fosse scottato, e si allontana. “Per sentirmi dire mi dispiace?”
“Io...”
E’ senza parole, lo sono anche io. Non so cosa dire, cosa fare.
“Rosie, io ti voglio bene” Si mordicchia il labbro inferiore e si tortura le mani, l’espressione del suo viso è triste. “Tu sei la mia migliore amica, Rosie. Ti voglio bene, tantissimo, ma...non posso amarti. Lo sai”
“Sì” Un mezzo sorriso si fa strada sul mio volto, nonostante dentro stia morendo. “La regola dell’amico”
“Vedi che avevo ragione?” Anche lui sorride un po’, ma è ancora teso. Vorrei che si sbagliasse, vorrei che non avesse ragione.
“Sì, hai sempre ragione” mormoro, guardandolo ancora con quel sorriso amaro, falso.
C’è un silenzio innaturale fra di noi. Abbiamo sempre parlato, fino ad ora, abbiamo sempre riempito tutti i silenzi. Non siamo mai rimasti senza parole, a guardarci negli occhi con quel sorriso amaro e la tristezza nelle nostre iridi.
“Mi dispiace”
Il sorriso svanisce dal mio volto e scuoto la testa.
“A me di più”
Lui scende al mio scalino e mi guarda a lungo, prima di stringermi a sé, in barba a quello che io sto provando.
“Cosa sarà di noi?” chiede, giocando con i miei capelli. Io tremo, le lacrime continuano a scendere.
“Non lo so, Ted” sussurro, posando le mie mani sul suo petto e spingendolo indietro.
“Scusa”
Scuoto ancora la testa.
“Io mi sposo”
“Lo so”
“Io la amo, Victoire”
“Lo so”
“E’ finita, allora? Non siamo più amici?”
“Questo non lo so” Mi volto e inizio a salire gli scalini, lentamente, ma poi mi fermo. Lo guardo un’ultima volta. Ha un’espressione sofferente sul volto, i suoi capelli sono ancora scurissimi. Non c’è un sorriso sulle sue labbra. Non avevo mai visto Ted così serio. “Mi mancherai”
“Anche tu, Rosie”
E corro in camera mia, singhiozzante, sapendo che questa volta non verrà Ted a consolarmi.

[Lo sapevo, sapevo che non sarebbe più stato nulla come prima ed era questo che mi faceva male.
L’amore fa male.
L’amore è la forza che fa girare il mondo, ma anche quella che spegne le stelle; quella che rende viva una persona, ma che la demolisce lentamente, pezzo per pezzo; quella a cui tutti vanno in contro impazienti e ne escono distrutti. Questo è l’amore, tanto decantato da zio Harry.
 L’amore fa male. E basta.]

 

Angolo Autrice

Triste, triste e deprimente. Non sono capace di scrivere qualcosa che sia un tantino più allegro in questo periodo. E dire che, proprio in questo momento, sto ascoltando le canzoncine della Disney – eh, sì, sono ancora una bambina.
Oh, ho una venerazione per “Ti vada o no” di Hercules, che ho ascoltato proprio mentre scrivevo questa capitolo. E’ una canzone meravigliosa e credo che un po’ c’entri con la storia – ma va be’, io amo tutte le canzoncine Disney, infantile come sono.– quindi, anche se può sembrare da bambini, io vi dico di ascoltarla – poi, va be’, se è davvero idiota non la ascoltate.

Questo era l’ultimo capitolo. Ci sarà un Epilogo e poi concluderò la storia. E’ la prima vera storia che termino, assurdo.
Ma l’Epilogo è ancora in fase di scrittura e non so se riuscirò a scriverlo in questi giorni, visti gli impegni.

Ringraziamenti

_BellaBlack_: Grazie, grazie! Magari fossi più grande, così molte persone mi prenderebbero sul serio, invece di considerarmi ancora una bambina – va be’, lo sono ancora, in fondo – solo per la mia età. Grazie. Trovo che Ted abbia un talento innato per distruggere – sia psicologicamente, sia fisicamente.

Jhaa: A dire la verità, ho calcolato proprio otto anni di differenza fra Rose e Ted, proprio come nel libro. Stranamente, il capitolo precedente mi piace parecchio. Sarà per il fatto che, inizialmente, era nata come one – shot partendo da quel capitolo, ma io lo adoro. Stranamente. Ti ringrazio e sono felice che ti sia piaciuto. Ti ringrazio anche per i consigli che mi hai dato, è bene riceverli. Grazie.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Eliatheas