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Autore: ragazzasullaltalena    06/09/2014    1 recensioni
Beatrice era una ragazza con molti problemi prima di incontrare lui. Thomas. La sua ancora, colui che l'ha salvata. Adesso però devono nascondersi a causa della loro differenza di età e combattere i pregiudizi degli altri. Riusciranno a rimanere uniti nonostante tutto?
Dal testo:
I nostri visi sono davvero contrastanti. Il mio quello di un’innocente bambina dai lineamenti dolci e candidi, ed il suo quello di un uomo con la barba un po’ incolta e gli occhi duri.
Mille le parole sussurrate, quelle dette all’orecchio per paura che qualcuno ci sentisse. Chi sa cosa penserebbe di noi due.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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L’ira investe tutta me stessa, come ha potuto vorrei sapere! Come? Non sono più in me, ora anche una zanzara potrebbe far uscire la bestia che ho sepolto in dentro. Sotto cuscini, incatenato c’è il mostro che voleva uscire ma che ho tenuto a bada, l’ho addomesticato. La mia rabbia però ora non ha più senso di rimanere lì! Penso proprio che la farò uscire una volta per tutte.
Busso.
"Buonasera signora, vorrei parlarle giusto un minuto del comportamento di suo figlio nei confronti di mio fratello."
"Um, va bene. Dimmi tutto! Entra pure!"
Si sposta per farmi segno d entrare. Nella casa dove c’è il distruttore della vita di mio fratello? Ah si certo, stai certa che ci entrerò!
"Preferisco rimanere qui. Ha detto a mio fratello che è un finocchio perché è cresciuto senza padre."
"Oddio Beatrice non lo sapevo un attimo te lo chiamo. GIORGIO SCENDI SUBITO!!"
Va bene, bestia esci. Ora sarà uno scontro tra titani.
"Ciao Giorgio! Allora chiariamo subito: nostro padre non ci ha abbandonato, non ci ha lasciati quindi non puoi chiamarci sfigati. La sua vita è finita per un incidente stradale. Sai un pirata della strada. Ora piccolo impertinente tu hai rovinato la vita di mio fratello, bravissimo, io non voglio delle scuse assolutamente, voglio solo che tu gli ridia ciò che non ha mai avuto per colpa tua! Una reputazione e degli amici! Penso che da grande diventerai lo stronzo per eccellenza ma aspetta un attimo? Mai sentito dire che i bulli sono dei palloni gonfiati? No è! Bene ora lo sai, racconta dei tuoi disagi a qualcuno e non sfogarti su mio fratello. Grazie e…sogni d’oro."
Sono rimasti entrambi a bocca aperta, anche io mi sono meravigliata di tutto quello che ho detto. Entro dentro casa, la porta è ancora aperta.
Micheal è sulla porta con le guance bagnate, mamma lo tiene tra le sue braccia. Ora piange anche lei. Chiudo la porta e mi inginocchio. La bestia ha funzionato ma ora arriva l’effetto inverso.
Ecco un bel pianto di famiglia. In tutta la casa si sentono solo i nostri singhiozzi proprio come quella sera.
"Bea… che gli hai detto?"
Micheal prende parola. Mamma non sa che io ho passato di peggio le ho solo raccontato quel che bastava per fami cambiare scuola.
"Spero non ti darà più fastidio. Mi sono fatta una gran bella sfogata. Ora come minimo ti regala la sua merenda a pranzo."
Ecco tra mille singhiozzi sono riuscita a rubare una risata. Siamo forti noi tre insieme, siamo forti.
 
*******

Respira, respira. Anche se nessuno ti sta parlando e ti passano vicini scontrosi non significa che tu non gli piaccia o che sappiano già tutta la tua storia. Ma chi prendo in giro? È ovvio che già sappiano tutto, dai su come si fa a non conoscere Beatrice Tivoli! La mia fama di sfigata mi precede.
Troppi occhi addosso, troppe risate sotto i baffi e troppi sbuffi ho sentito solo alzando la mano all’appello. Come primo giorno è disastroso ma poteva andare peggio! No non poteva. Bea guardati sei seduta da sola al banco perché in classe siete dispari e nessuno ha voluto occupare quella sedia.
Basta tormentarsi! Siamo solo alla ricreazione, devo passare altri cinque anni con questi ragazzi. Vediamo di adocchiare uno sguardo non famelico!
Non le pettegole stupida, e gira a largo anche da
quei ragazzi carni.
Uh che bello una ragazza sta guardando come sono vestita, ora ride. Sono ridicola? Mi pare che sono vestita come chiunque altro!
I jeans stretti evidenziano le mie gambe magre, la
maglietta non troppo attillata e le All star. Si va bene non ho un seno spropositato ma… non penso sia quello che non va. Ok forse sono i vestiti non di marca o forse i miei capelli che… che sono sistemati. Ma allora cosa c’è che non va? Penso di aver capito… sono io gusto? Sono io quella sbagliata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Mi presento mi chiamo errore e la mia colpa più grossa è quella di essere nata.
Sono un
disastro umano che cerca di dare un senso a queste paranoie spiegandosi che non è colpa propria. Ma io so qual è la verità. I disastri non piacciono alle persone.

*******

Ero e sono la ragazza più incasinata che io abbia mai conosciuto.
Ho trovato questo foglietto dopo aver mandato a letto mio fratello e dopo aver spiegato tutto a mamma. Non si può mai stare una domenica in santa pace che succede un macello.
Le mie paranoie sembrano fatte apposta per oggi.
Chi sa se mio fratello sa quanto ho sofferto? Chi sa se lo sa mia madre?
Squilla il telefono, è Thomas.
"Ciao Bea."
"Ciao." non avevo ancora sentito la mia voce ed è un disastro. È tutto un programma che fa intuire cosa è successo.
"Che cosa hai fatto oggi?"
Ma lui sembra non accorgersene.
"Sono stata con la mia famiglia. Tu a consolare Francesco?"
"Si."
"Scusa perché mia hai chiamato?"
"Per vedere come stavi ma dalla tua voce ho capito. Forse dovresti ridefinire la parola stare in famiglia.>>
"Pianto di famiglia per Micheal."
"Che ha fatto tuo fratello?"
"I miei stessi problemi in fatto di amicizie."
"Ah, mi dispiace."
"Va bhe dai forse oggi non è giornata ti lascio."
"No infatti oggi non è per niente giornata. Potevi avvertirmi."
"No aspetta, ho passato una sera infernale e tu vuoi litigare? Ok va bene allora, che vuoi da me? Io che ne sapevo? Avevo intuito che sotto c’era qualcosa ma non ne ero mica sicura. Poteva anche essere cambiata. Non ho mai saputo com’era quando aveva un ragazzo serio che amasse veramente"
"Ah ma quindi lo ama veramente?"
Sembrava davvero stupito e strafottente per me. Ma cosa gli salta in testa?
"SI! Scusa ma non ti frega niente di quello che ti ho detto su di me? Per te viene prima la tua ragazza non che migliore amica che sta passando un momentaccio e che potrebbe ricominciare tutto da capo, o una litigata tra due che hanno solo fatto l’amore?"
"Non è un semplice litigio, Francesco ha pianto e non l’ho mai visto così! E poi ovvio che mi frega di te."
"Con questo hai detto tutto. Fammi un fischio quando avrai le idee chiare."
Attacco, nessuna buonanotte, nessun ciao neanche il tempo di replicare.
Ecco un altro giorno che va aggiunto ai peggiori della mia vita.
Ecco che torna il disastro me. Quanto sono stupida? Potevo mai chiedergli di scegliere? No, ma lui aveva dimostrato di non fregarsene niente.
No occhi resistete! Oggi sembrate un rubinetto senza una manopola per fermarvi.
Le coperte calde mi stringono come fossi a casa.
Chiudo gli occhi con la paura di fare solo incubi. Sarà una notte tremenda ma con la forza la supererò.
Con le guance ancora bagnate mi addormento.

 


                                             Pov Thomas

“Francesco stai calmo, era solo una ragazza, rilassati stasera ce la spassiamo.”
Ma perché Bea non me lo ha detto? Cavolo! Ora avrei potuto fare di più e non risponde neanche al telefono. Avrà paura che me la prendo con lei? Bhe, fa bene ad avere paura! Ovvio che me la prenderò anche con lei!
“No… non è solo… una ragazza. Io la amo.”
I suoi occhi inondati di lacrime e la sua voce è spezzata dai singhiozzi. Non lo avevo mai visto così, neanche quando morì il suo cane.
Questo è veramente troppo, come si è permessa Marta? Prima con la donna che amo ed ora con mio fratello? Si lo so non abbiamo questo grado di parentela ma la nostra amicizia va oltre uno stupidissimo legame di sangue che ci rende cugini. Lui è il mio fratello minore. Come Cara. Non ho solo Michela ho anche loro due.
Non sono mai stato bravo a consolare le persone ed ora cosa dovrei fare? Se lui sta male sto male anche io. Come faccio a colmare questo maledetto silenzio?
Lo abbraccio lui mette la testa sulla mia spalla e inizia a singhiozzare più forte. Si sta sfogando, anche se sembra un gay per me va bene. Per lui questo ed altro. Devo riuscire a farlo ridere però. Beatrice è brava in questo. Cazzo basta parlare di lei! Stupido cervello concentrati.
“Così sembriamo due gay.”
Ride brevemente poi si scosta e si asciuga le lacrime.
Non sono più certo che riuscirò a guardare Marta in faccia. Lo ha fatto con lei ed ora con lui. Ha sorpassato il limite non doveva permettersi di fare questo a Francesco. Aspetta aspetta Thom, ma hai appena detto che lui è più importante di lei? Ehi cervello ma quali stupidi pensieri contorti mi stai facendo fare?
Mi squilla il telefono.
Lei <3 *-*
“Thom…”
Ha la voce assonnata, forse di è addormentata e per questo non ha risposto.
“Bea, lo sapevi?”
“Me lo ah detto oggi pomeriggio ma già stamattina avevo capito che qualcosa non quadrava.”
E allora perché non me lo hai detto? Cavolo ti odio quando non mi dici quello che ti passa per la testa.
“Va bene. Senti io vado che Francesco è disperato. Ci sentiamo. Notte.”
“Notte, ti amo.”
Riaggancio. Voglio uscire, bere, farci una sigaretta o anche qualcosa di più.
Odio fumare, ma in questi casi la mia mente non ragiona e mi spinge all’eccesso.
“Francè sciacquati la faccia e usciamo. Dobbiamo bere un po’.”
Lui annuisce e va in bagno. Vado in camera e apro l’armadio per cambiarmi. Ci sono alcuni suoi vestiti. Non mi capacito di come riesco a stare senza di lei.

Oggi siamo andati al Bulldozer, è appena fuori Milano e qui possiamo bere quanto ci pare e piace senza limiti e senza essere cacciati.
Ordiniamo la prima birra che a gradi sorsi finisce in cinque minuti.
Non posso bere troppo però perché dopo devo guidare. Ci tengo alla mia vita, a quella di mio fratello e soprattutto tengo alla mia adorata macchina.
“Ciao Francesco, ti ricordi di me? Sono Catherine!”
Wow questa ragazza è stupenda. Occhi verdi, capelli marrone chiaro ed un fisico da Dio. Ha un culo affatto niente male e poi con questo vestitino… con questo vestitino mi ricorda Beatrice.
Ecco c’è solo lei nella mia testa, come faccio a tradirla? È una cosa del tutto impossibile. Sono innamorato dalle unghie dei piedi fino all’ultimo ciuffo della mia cresta di lei.
“No e veramente stasera non mi interessa scopare con una troia della tangenziale.”
Lei gli tira uno schiaffo evidentemente offesa e se ne va ancheggiando su quei tacchi smisurati.
Io inizio a ridere come un mongoloide, la birra inizia ad avere effetto.
“Wow Franceschino! Non me lo sarei mai aspettato da te, sei un grande.”
Gli batto qualche pacca sulla spalla e ridiamo entrambi. La sua terza birra ha fatto effetto, ne chiama una quarta mentre io ne chiamo appena una seconda.
Scolatasi anche quest’ultima è proprio brillo.
“Dai Francè andiamo.” Lui annuisce e strascinandosi si dirige verso l’uscita. Ha un suo braccio dietro al mio collo. Così sono sicuro che non cadrà almeno.

Arrivati a casa si butta sul divano e si addormenta all’istante.
Voglio chiamare Beatrice, sentirla e magari litigarci un po’. Lo so potrei fare una cazzata ma il cellulare già sta squillando.
“Ciao Bea.”
“Ciao.”
Wow che voce. Ha pianto sicuramente.
“Che cosa hai fatto oggi?”
Ma che razza di domande sono queste?
“Sono stata con la famiglia. Tu a consolare Francesco?”
“Si.”
Mi sono scordata perché l’ho chiamata?
“Scusa perché mi hai chiamato?”
“Per vedere come stavi, ma dalla tua voce ho capito. Dovresti definire la parola stare in famiglia.”
“Pianto di famiglia per Micheal.”
“Che ha fatto tuo fratello?”
“I miei stessi problemi in fatto di amicizia.”
“Ah, mi dispiace.”
Ma cosa cazzo stai dicendo? Oddio sembro un cretino, un bimbo di due anni altro che di 26.
“Va bhe dai oggi non è giornata ti lascio.”
“No infatti oggi non è giornata. Potevi avvertirmi.”
“No aspetta, ho passato una sera infernale e tu vuoi litigare? Ok va bene allora, che vuoi da me? Io che ne sapevo? Avevo intuito che sotto c’era qualcosa ma non ne ero mica sicura. Poteva anche essere cambiata. Non ho mai saputo com’era quando aveva un ragazzo serio che amasse veramente.”
“Ah ma lo ama?”
Ok ora mi sono proprio superato.
“SI! Scusa ma non ti frega niente di quello che ti ho detto su di me? Per te viene prima la tua ragazza non che migliore amica che sta passando un momentaccio e potrebbe ricominciare tutto da capo, o un litigio tra due che hanno solo fatto l’amore?”
“Non è un semplice litigio, Francesco ha pianto e non l’ho mai visto così! E poi ovvio che mi frega di te.”
No cazzo no! Ho messo male le frasi, prima andava lei. Non deve ricominciare tutto da capo perché non riesco ad avere il controllo dei miei pensieri?
“Con questo hai detto tutto. Fammi uno squillo quando avrai le idee chiare.”
Ha riattaccato merda! Sono il solito coglione e che minchia! Non dovevo farlo lo sapevo. Ora ho solo incasinato tutto ancora di più.
Prendo una sigaretta nel pacchetto nascosto tra i boxer. Esco fuori e chissenefrega se sono senza giubbotto e fuori nevica, spero solo che la sigaretta mi riscaldi un po’.
Inspiro ed ispiro, il fumo esce dalla mia bocca ed i pensieri escono dalla mia mente.                











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Note D'autore.
Ciao ragazzi! Sono tornata puntuale anche questa volta.
Si lo so, non ditemi niente, capitolo deprimente. Ma che volete farci? Nelle famiglie e tra fidanzati ci sono alti e bassi. Ultimamente più bassi che alti nella vita della protagonista.
Ho scritto anche secondo Thomas perchè io mentre leggo penso sempre cosa sta facendo/pensando lui. Era il momento di dire anche la sua. Si è un po' una capa tosta perchè dovrebbe fidarsi del suo istinto e non fare cretinate con Beatrice. Ma è pur sempre il nostro dolce, gelosono e... e cretino Thomas di sempre.
Allora vi ricordo che Thomas e Francesco sono cugini, non fatevi ingannare dal fatto che lui lo chiama fratello.
Non so proprio che altro dirvi, di avvertenze non ce ne sono. Mi raccomando godetevi gli ultimi giorni di vacanza. Ciao e un bacio a tutti! <3
P.S. I locali di Milano che scrivo sono tutti inventati dato che non conosco Milano :)
 

   
 
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