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Autore: Greggedipecore3    06/09/2014    0 recensioni
Ciao bella gente! Questa è la mia prima fan fiction, e se decidete di leggerla, spero tanto vi piaccia!
Pezzo tratto dalla storia:
Con la mia finezza prendo dentro la gamba della cattedra e cado con la faccia spiccicata al pavimento. Sento una bellissima voce avvicinarsi. È Zayn. Adesso mi porta in infermeria tra le sue possenti braccia, mi appoggia sul lettino e dopo essersi accertato che stia bene, mi bacia. Si, certo. Peccato che siamo in una scuola italiana senza infermeria e che per sollevare i miei dolci sessanta chili ci vorrebbe una gru.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando la professoressa esce dalla classe, vado verso Zayn.
Mi sento in colpa perché non ho fatto niente per aiutarlo durante la verifica, quindi mi sento in dovere di chiederglielo.
"Zayn, mi dispiace per spagnolo, avrei dovuto aiutarti. Che ne dici se facciamo un baratto? Tu mi insegni matematica, io ti faccio recuperare spagnolo" 
Lui mi guarda un po' pensieroso e annuisce "ci sto, quando ci incontriamo?" 
"Visto che domani abbiamo spagnolo credo sarebbe meglio oggi pomeriggio, tu puoi?" 


ZAYN'S POV
"Certo, a casa mia alle quattro"
Lei mi guarda come se si aspettasse qualcos'altro, ma non capisco cosa.
"Zayn, come faccio a sapere dove abiti?" mi chiede ridendo.
Che stupido, non ci avevo pensato.
"Ah giusto" dico ridendo "abito di fianco alla pizzeria in piazza, la villetta a destra" 
"Perfetto, allor-"
"Zayn, mi aiuti con la cartella? Credo si sia rotta la cerniera" 
Elisa si intromette tra di noi senza preoccuparsi di dare fastidio, interrompendo Eleonora.
"Va bene Zayn, ci vediamo oggi pomeriggio" Eleonora mi sorride e va a sedersi, mentre io mi dirigo verso il banco di Elisa. 


ELEONORA'S POV
Arrivo a casa e metto la pentola sul fuoco. 
Più tempo passa, più l'ansia cresce. 
All'inizio mi sembrava una fantastica idea studiare con Zayn, adesso invece inizio a pensare che non riuscirò a studiare con Zayn a pochi centimetri da me. 
Magari sono ancora in tempo per dirgli che non posso.. No dai, lui ha bisogno di ripetizioni di spagnolo, e dopo oggi che non l'ho aiutato durante la verifica glielo devo. 

Una volta raggiunta la pizzeria mi dirigo verso la villa a fianco e citofono. Per un secondo l'idea di scappare sembra una soluzione allettante, ma appena muovo un piede Zayn esce dalla porta. 
"Buongiorno mi lady, da quanto tempo!"
Si avvicina per aprire il portone con un sorriso mozzafiato e sono grata a me stessa di non aver fatto in tempo ad andare via. 
Io gli rispondo sorridendo, poi ci dirigiamo in casa. 
"Allora, inizia a sederti qui che io vado a prendere i libri" zayn mi indica il tavolo della cucina e inizia a incamminarsi verso la sua stanza.
"Zayn, ti dispiacerebbe studiare in giardino? C'è un sole bellissimo" 
"Va bene, arrivo" sorride e va a prendere i libri. 
La casa è davvero grande, e rispetto al mio appartamento minuscolo sembra una reggia. Nonostante la grandezza però, è accogliente, segno che la persona che l'ha arredata deve essere solare e gentile. Subito mi viene in mente la zia di Zayn, sono davvero curiosa di conoscerla..
"Ok, ci siamo. Pronta per un pomeriggio di studio della matematica?" mi fa un sorriso malizioso. Sa esattamente quanto io soffra al pensiero di avere a che fare con espressioni del tutto senza senso per me. 
"Certo, non vedevo l'ora! Prima però dobbiamo rimediare alla verifica di spagnolo di oggi" gli rispondo con lo stesso sorriso che mi aveva rivolto lui poco fa. 
Lui ride e mi accompagna verso il giardino, apre la porta finestra e io rimango sbalordita. 
Davanti a me c'è un giardino delimitato da fiori bellissimi di ogni genere, alcuni dei quali non conoscevo neanche l'esistenza. 
"Wow" riesco soltanto a dire. 
"Hai visto? Mia zia ha la passione per il giardinaggio e questo giardino è il suo orgoglio" mi sorride lui guardandomi compiaciuto. 
"Tua zia non ha solo il pollice verde, ha tutta la mano verde!" 
"Ma quanto sei stupida?" mi dice lui ridendo, e io gli do uno schiaffo sul braccio. 
"Empezamos chico" dico io sedendomi sul prato, lui fa la stessa cosa un secondo dopo. 

Passa un'ora e Zayn già sa metà dello spagnolo che io ho imparato in tre anni. 
"Se continuo così, tra poco sarò io a insegnare lo spagnolo a te" dice lui prendendomi in giro. 
"Mi scoccia ammetterlo ma sei davvero bravo" rispondo sorridendogli. 
Lui mi guarda intensamente per un paio di secondi poi distoglie lo sguardo. 
"Va bene, iniziamo con matematica?" 
Io mi riprendo dal suo sguardo e annuisco, certa che se parlassi direi qualche cagata delle mie. 

Mi piacerebbe dire che dopo un'ora ho già capito tutto quello che Zayn mi sta spiegando, ma sia la mia incompatibilità con la matematica, sia le labbra di Zayn che continuano a muoversi mi impediscono di comprendere anche la principale regola dei polinomi. 
Guardo Zayn e sorrido. Ha il volto piegato sul foglio, con la fronte corrugata e le labbra increspate, concentrato sull'espressione che ha appena risolto. 
"Quindi il risultato è 3, capito?"
Alza lo sguardo verso di me sorridendo, e io subito arrossisco. 
"Ele mi stai ascoltando? Sembri distratta" 
"Non è colpa mia, è la matematica che si rifiuta di entrarmi nella testa" cerco di giustificarmi io.
Lui ride e si mette di fianco a me, avvicinandomi il foglio. 
"Guarda, se moltiplichi la x per.."
Ora siamo vicinissimi, se mi sbilanciassi solo di qualche centimetro gli cadrei addosso.
E non capisco più niente. 
"Zayn, basta con matematica, mi sta scoppiando la testa" dico io, consapevole che tutti i suoi tentativi con me sono inutili. 
Lui gira la testa per guardarmi e annullando ogni distanza tra di noi mi da una testata. 
"Ahia Zayn!" esclamo io mettendo la mano sulla fronte dolorante.
"Oh cazzo scusami Ele! Ti ho fatto tanto male?" mi guarda lui preoccupato inginocchiandosi davanti a me.
"No, non preoccuparti" gli sorrido per tranquillizzarlo. 
"Scusami, non so che dire" mi sorride lui mortificato "vado a prendere del ghiaccio".
Io lo aspetto nel giardino ridendo pensando a quello che è appena successo.
"Ele se ridi da sola credo sia meglio andare in ospedale" dice lui avvicinandosi con una busta di spinaci congelati.
Io lo fulmino con lo sguardo e lui si mette a ridere mentre si siede premendomi la busta sulla fronte. 
"Zayn non credo serva del ghiaccio, è solo una botta" dico io cercando di rassicurarlo.
Lui mi sorride, i suoi occhi che mi guardano. 
Sembra quasi che brillino.






Buonasera gente! 
È da tipo un anno che non aggiorno e mi dispiace tantissimo 🙈 
Posto questo capitolo sperando vi piaccia 😁
Non so cosa dire, fatemi sapere cosa ne pensate, se volete che la continui, se è meglio che finisca qui.. Ditemi quello che pensate senza filtri insomma ahahah   
Bacioni 😘😘😘
  
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