Crossover
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Autore: Crybaby    26/09/2008    1 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Saint Seya; Naruto]
Il principale avversario di Sailor Moon è tornato, ma questa volta le sue intenzioni vanno ben oltre il desiderio di vendetta. Sette squadre di guerrieri, provenienti da quattro diverse realtà, partono alla volta dei quattro angoli dell'universo nel tentativo di riportare la normalità e sventare l'ultima, definitiva, minaccia di Chaos.
PARTE 1: ANTEFATTO
1-7 Prima parte
8-15 Seconda parte
PARTE 2: LE SETTE SQUADRE
16-28 Ub, Minako, Rock Lee, Tenten, Ami, Kiba & Akamaru
29-40 Gaara, Haruka, Shiriu, Shino, Temari & Mister Satan
41-50 Makoto, Shun, Michiru, Hotaru, Choji & Ino
51-61 Setsuna, Kankuro, Hinata, Goten, Pan & Naruto
62-75 Shikamaru, Rei, Hyoga, Shaina, Trunks & Usagi
76-83 Gohan, Ikki, Sakura, Videl, Neji & Seya
84-88 Vegeta & Bulma
PARTE 3: TUTTI CONTRO CHAOS
89-103 La Città
104-115 La Fortezza
116-119 Resa dei conti finale
PARTE 4(cap. 120): EPILOGO
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Trova La Forza Di Perdonarmi

-Ebbene sì, lo ammetto. Io sono Ryu Shenron. Mi sono trasformato in principessa per ottenere la fiducia degli abitanti e poterli sterminare nel momento più adatto. Come ho fatto? Questa è la parte più interessante della storia…
-WORLD SHAKING!
Il colpo di Haruka/Sailor Uranus distrusse quel che restava del castello, ma il drago, ancora con le sembianze di donna, era riuscito a evitarlo.
-Ma dico che modi sono questi! Io vi ho lasciato parlare, ora voi lasciate parlare me! Dicevo, dunque: probabilmente vi hanno raccontato di come la principessa Oto sconfisse il drago. Quello che videro fu solo un fantoccio, un automa che Baby Bulma ha costruito per me.
-Un automa? Ma allora anche Viktor…
-Esatto. Il Viktor che avete affrontato era un altro cyborg, sempre di Baby Bulma. Quella donna parla un po’ troppo per i miei gusti, ma è davvero geniale. Il cyborg uccise il vero re e ne prese il posto, in modo che io potessi salire al trono. Dopodiché ho cominciato a donare cibo alla popolazione, in un atto di generosità…
-E sentiamo, quando avevi in mente di sterminarli?
-A dire il vero, lo stavo già facendo. Sapete, il cibo da queste parti è molto scarso. Una volta esaurite le scorte di carne animale, non mi restava che un sistema per sfamare questi babbei. Cannibalismo. Senza saperlo, avrebbero divorato gli altri abitanti del pianeta. Una volta esaurita anche la carne umana, questi poveri dementi avrebbero finito col mangiarsi a vicenda. Purtroppo per colpa vostra la mia copertura è saltata. Pazienza, vorrà dire che comincerò a uccidere alla vecchia maniera. Ma prima, fatemi levare questi panni scomodi.
La donna si rivestì con la pelle del drago, che la ricoprì completamente. A seguito di un bagliore di luce, il drago Ryu si mostrò nella sua vera forma. Incastonata nel grosso mento, la sfera dalle sei stelline.
-Prima di tutto è bene sbarazzarsi di quella dannata astronave, così non potrete più scappare.
Ryu unì la punta delle dita e sprigionò un mulinello d’aria in direzione della navicella. Sailor Uranus si mise in mezzo, cercando di parare il colpo con la spada.
-SPACE SWORD BLASTER!
L’attacco venne respinto, ma il drago ad una velocità impressionante si portò alle spalle della guerriera e la atterrò con un colpo di taglio della mano. Sia Shino che Shiriu compresero con chi avevano a che fare, rendendosi conto che Ryu non aveva nemmeno sfiorato Uranus: era stato lo spostamento d’aria a stenderla.
-Shiriu, io cerco di tenerlo fermo e tu lo colpisci, ma SOLO se riesco a bloccarlo.
-D’accordo.
Uno sciame di insetti uscì dalla giacca del ninja e volò in direzione del drago. Come Shino pensava, ogni singolo insetto riuscì a resistere al vento provocato dal mostro e ad incollarsi alla sua pelle.
-Shiriu, ora!
-Non aspettavo altro! ROZAN SHORYUHA!
L’attacco andò a segno, riuscendo però solo a stordire Ryu; il Saint si mise allora alle sue spalle, lo prese per le braccia e spiccò un salto.
-ROZAN KORYUHA…
Ryu Shenron riuscì a liberarsi quasi subito dalla morsa girando su sé stesso. Sia Shiriu sia soprattutto gli insetti si staccarono dal suo corpo. Di nuovo spostandosi ad una velocità pazzesca raggiunse Shino e lo prese in pieno con un mulinello d’aria. Ad una distanza così ravvicinata era impossibile salvarsi e il ninja venne sbalzato parecchi metri indietro. Sul suo corpo non tardarono ad arrivare i segni del colpo: il giaccone era stati lacerato da numerosi tagli trasversali, da cui lentamente stava uscendo del sangue; anche il viso aveva subito una sorte simile, e gli occhiali che indossava erano andati in frantumi. Ryu si avvicinò al ragazzo, osservando il suo operato.
-Ma guarda, respiri ancora. Tanto meglio, ti lascerò soffrire. Inoltre così ridotto non credo che tu possa fare ancora molto con i tuoi insetti.
-Una… cosa… l’ho… fatta…
-Hai ancora la forza di parlare?
-Mentre eri… impegnato… contro Shiriu… ho inviato un messaggio… a Mister Satan…
-Il buffone?
-Tanto buffone… non direi… Gli ho spiegato… come far muovere la navicella… A quest’ora… l’avrà portata al sicuro…
-Tu bastardo, stai mentendo!
Ryu si girò di scatto. In effetti sia di Satan che del mezzo spaziale non c’era più traccia. Il drago fece appena in tempo a rendersene conto, che Uranus e Shiriu gli furono entrambi di nuovo addosso.

Temari si sentì poggiare una mano sulla spalla. Aprì gli occhi di scatto, ritrovandosi all’interno di una cupola fatta interamente di sabbia. Immediatamente capì e si scansò dal tocco di Gaara.
-Lasciami stare- disse, voltandogli le spalle.
-Sei arrabbiata.
-E COME POTREI NON ESSERLO? Hai ammazzato deliberatamente delle persone che nulla avevano a che fare con questa storia!
-Anche Haruka e Shiriu si sono arrabbiati.
-Posso ben immaginarlo. Non ci hai voluto dire niente sulle tue intenzioni. Non hai voluto dire niente a me. Te ne prego, lasciami andare. Non ho alcuna intenzione di soffrire un istante di più per colpa tua! Lasciami andare! Lasciami andare! LASCIAMI ANDAREEEE!!!!!!!!
Gaara afferrò la sorella per le spalle e la costrinse a voltarsi. Sul volto del fratello, Temari vide un espressione umanamente sincera.
-Ascoltami. So che cosa stai pensando. Ho ucciso degli innocenti, è vero. Ma non deliberatamente. Se non avessi distrutto la città, il drago starebbe ancora nascosto dietro ai suoi sudditi e al comandante. Sarebbe riuscito a separarci e a sconfiggerci facilmente. Ora che non ha più motivi per fingere né posti dove nascondersi, si trova da solo contro tutti noi, ed è vulnerabile.
Temari spinse Gaara lontano da sé.
-Questo l’ho capito anch’io! Il tuo è stato davvero un piano perfetto, devo ammetterlo. Ma non posso perdonare il fatto che ci siano andati di mezzo degli innocenti, così come non posso perdonare il fatto che sia stato tu a ucciderli. Tu che avevi promesso a me e Kankuro di essere cambiato! Riesci a capirlo questo?
Trascorse circa un minuto di silenzio, prima che Gaara rispondesse.
-Ho infranto la promessa. Te lo giuro, non avrei mai voluto, e farlo mi ha fatto sentire molto male. Ma se volevo che il drago uscisse allo scoperto non c’era altro sistema…
-Non c’era sistema più veloce, vorrai dire. Tu volevi solo affrontare il drago per soddisfare i tuoi capricci, e chissenefrega se per farlo dovevi passare sul cadavere di qualcuno! Tu non sei cambiato affatto…
-Ti sbagli.
-Non vedo come tu possa riuscire a convincermi.
-L’unico motivo per cui voglio che il drago muoia è la sfera. Con quella e le altre sei potremo ridare la vita a tutti gli innocenti coinvolti. Se ci pensi un attimo, è stato Ryu a costringermi ad uccidere. Lui si è fatto scudo con le loro vite. È questo a cui lui mirava.
-Se è vero quello che dici, vuol dire che gliel’hai data vinta. Complimenti davvero.
-No. Lui non ha ancora vinto. Ora si trova da solo contro tutti noi. Può essere sconfitto.
-Perché allora non sei là fuori a lottare insieme agli altri, invece di perdere tempo qui con me?
-Perché abbiamo bisogno del tuo aiuto.
-Come?
-Pensaci bene. Secondo te perché Shikamaru ti ha inserito in questa squadra, soprattutto contro QUESTO drago? Perché tu sei in grado di maneggiare l’aria, e puoi tenergli testa. Ti supplico, perdonami per averti fatto soffrire. Vieni ad aiutarmi.
Temari rimase in silenzio, lasciando lavorare la sua testa. Continuavano a riecheggiarle nella mente quelle tre parole. “Ti supplico, perdonami.” Non le aveva mai sentite pronunciare in tutta la sua vita dal fratello. Quelle tre parole riuscirono a convincerla che Gaara fosse nel giusto.
-A…andiamo.
A quella parola la barriera di sabbia si sciolse, e i due fratelli si diressero il più in fretta possibile verso il campo di battaglia.

  
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