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Autore: Kokky    26/09/2008    4 recensioni
[One Shot sulla Saga]
# 1: Specchio di verità; Lumia e Lucilla
# 2: A revelation for a child; Tristan e Lucilla
# 3: Le fiamme di un Dio; Glory e Lucas
# 4: “« Ciao, Caroline. Serata piena, eh? » domandò guardandola con gli occhi verdi colmi di... qualcosa. Qualcosa che Linnie non comprendeva.”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Tutti i personaggi appartengono a Kysa e Axia. Lo ripeto, non si sa mai. Questa shot, comunque, è la mia preferita ^^






{ Le fiamme di un Dio

[702 parole]

 

 

Il fuoco non si intrappola.

Glory se ne accorse a dieci anni. Sua madre aveva acceso un fuoco magico, uno di quelli blu elettrico con qualche fiammata violetta, che riscaldano ma non bruciano. Potevi toccarla, quella fiamma. Sognare quasi di catturarla fra le tue mani, di soggiogarla al tuo potere.

Sì, riuscivi a prendere il fuoco in mano, Glorya si mise un piccolo guizzo sul palmo, ma non riuscivi a piegarla.

Il fuoco non si intrappola, si disse Glory. Il fuoco non si lascia spezzare.

Non è eterno, questo no, ma arde senza alcuna costrizione.

Glory sapeva che Lui sarebbe stato così, sin da bimba.

E come voleva possedere il fuoco, il suo potere, così avrebbe voluto essere almeno un giorno come Lucas. Almeno un po’.

 

 

« Ma lo sai che sei davvero fastidioso, moccioso? Guarda che prima o poi ti metto qualche goccia di veleno nel tè, poi vediamo se stramazzi al suolo. »

« Certo, ma prima io ti brucio lo studio, tanto per provare la resistenza al calore delle tue mitiche boccette di MagicVetro. » ghignò Lucas in risposta, facendo inveire Draco Malfoy con la solita eleganza da scaricatore di porto.

Glory li ignorò bellamente ed entrò in cucina a prendersi un succo. Lucas e suo padre si pungolavano come al solito, era un dato di fatto e non c’era modo di farli smettere, perché solo Elettra sarebbe riuscita a placare gli animi ed era in ritiro con la squadra – quindi niente.

Si portò il bicchiere alle labbra poi, notando che c’era troppo rumore anche solo per bere in pace, si allontanò e andò nella serra. Là i suoi preziosi fiori crescevano indisturbati, nel silenzio caldo e umido di quella cappa di vetro.

Glorya si sentiva a sua agio in mezzo ai fiori, in pace con sé stessa e con il mondo. Dimenticava per un momento – un piccolo misero istante – il suo disprezzo per quella vita mortale e per tutto ciò che la circondava. Sorrideva quasi, osservando i fiori avanzare a poco a poco verso il cielo, crescere sempre più e risplendere di colori sgargianti.

Socchiuse gli occhi, l’oro che vedeva il presente e l’argento che vedeva il futuro. Rimase lì, al centro della serra, rilassata in quella posa naturale.

Ma la calma non dura mai abbastanza, né la pace – è la natura dell'uomo.

« Che fai, dormi? »

Si voltò. L’aveva percepito, aveva visto la luce avvicinarsi, le scintille e i brividi di Lucas.

Non rispose, ma rimase a guardarlo. Il sole non schiariva il nero dei suoi capelli, un’ombra copriva gli occhi azzurro cielo che sembravano scuri come il mare profondo, e Glory sentiva – sì, era più una specie di sentire, più che altro – quel fuoco, che ne costituiva il corpo, muoversi.

Una danza di lucciole. Un valzer d’altri tempi, scintille che si impennavano e volavano e poi ricadevano in fiumi di lava. Una torcia umana che sorrideva, sorrideva nella notte.

Lucas.

« Glory? » la chiamò lui, con un filo di preoccupazione nella voce, un che di fraterno che diede fastidio alla Slytherin. Quello scemo pensava che avesse avuto una visione.

In effetti era stato quasi un sogno.

Una Luce immensa.

« Sto bene. Usciamo da qui, mi manca l’aria. » ordinò, camminando verso la porta della serra.

Lucas esitò, poi la seguì.

« Che cosa hai visto, Glory? » domandò lui. Quando tornavano a casa, dopo un anno di Hogwarts, sembrava quasi che fossero stati sempre insieme, uniti come da bambini. Era un ritorno al passato, per certi versi, che però non era mai la stessa cosa del passato stesso. Non si può mai tornare indietro.

Lei gli scoccò un’occhiataccia, poi rispose: « Ho visto soltanto Fuoco. »

Lui sogghignò. « Hai visto me? »

« Sì, anche, ma non chiedermi nulla. » borbottò lei in risposta. Lucas, quindici anni sulle spalle vissuti a fare follie ed a non avere mai paura, sbuffò indispettito.

« Dai! » la supplicò.

Ma, come previsto, Glory rispose lapidaria: « No. »

Non voleva dire che, vedendo quella torcia, il suo cuore aveva accelerato, battendo forte. E neppure che aveva pensato a un Dio guardando quel sorriso, quelle scintille, quel fuoco.

Quelle fiamme lambire il mondo senza essere piegate.

















Allora... non lo so XD Non ho nulla da dire, né spiegare *_*" Sono one shot molto semplici e lineari, effettivamente.
Voglio ringraziare gli 8 preferiti e chi ha recensito (L):
Lily Evans 93: Visto? Ho continuato *__* Grazie per tutti i complimenti >w< Anche io adoro Lucilla e Lumia.
bloody_slytherin: Biby, grazie! Sono felice che ti piacciano le fic... spero che ti piaccia anche questa... probabile, tifano quasi tutti per la Fearless xD
daia: Grazie, daia. Sei gentilissima. Wow, le lacrime... fare emozionare così un lettore è qualcosa di unico. Grazie *^*
brilu: Sì, Tristan è proprio così e l'ho voluto far vedere sin da bambino, sin dal primo giorno d'amore. Grazie ^^
darkrin: Livia XD Non ti aspettavo qui! Grazie, mia Tronky, per tutte le tue impressioni, i tuoi commenti, e tutto quanto. E vedrai.. quella lì arriverà xD

Bene, vado!
A presto ^^
   
 
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